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Autore: Rose_H    12/10/2013    5 recensioni
"Non mentirmi. Mi stavi seguendo, non dovevi farlo."
"Cosa mi nascondi?"
"Non te lo dirò mai. E' troppo oscuro per una ragazzina come te.."
"Ragazzina? pft. Non mi conosci."
"Dimostramelo."
"Cosa dovrei dimostrarti?"
"Che non sei una ragazzina insignificante....e sei matura"
"E come?"
"Come vuoi. O sei dentro alla mia vita o sei fuori."
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1
 
Se c’era qualche cosa che mi faceva andare su tutte le furie era litigare con i miei genitori. Il motivo? Non potevo essere libera come tutte le ragazze della mia età, niente uscite fino a tarda sera, no. L’unica cosa che importava a loro era che andassi bene a scuola e portassi risultati positivi ogni volta che facevano l’interrogatorio. Lo odiavo quell’interrogatorio, questo dimostrava una cosa: che non avevano fiducia in me, bene. Ma potevano rinchiudermi a 17 anni come una suora? Mi mancava solo il vestito guarda. Per colpa loro ho perso amici, tanti amici che non resto ad elencare perché impiegherei troppo tempo. Ma gli davo tutte le ragioni di questo mondo, come potevano essere amica di una persona che non potevano mai vedere… neanche solo per un drink. L’unica che mi era rimasta vicina in questi anni è stata solo Christal: bellissima, dolce e molto sensibile. Passavamo la maggior parte delle giornate insieme, ci raccontavamo tutto, passavamo le cose belle e brutte e mi aiutava ad affrontare tutto sotto un’altra luce. Forse l’unica uscita che avevo era andare in palestra e in chiesa. In palestra andavo 3 volte a settimana quando calavano i raggi del sole, di sera, in modo che avevo studiato e potevo liberare la mia mente dalle tante oppressioni che mi turbavano dalla mattinata.
 
La scuola, beh la scuola devo dire che non era male. Si c’erano quelle tutte perfettine che tanto odiavo, non le potevo proprio vedere, anche perché non mi lasciavano in pace MAI.
Poi c’erano come in tutte le scuole che si rispetti, i gruppi. Soprattutto quelli maschili.
Ognuno faceva le cose proprie, si stuzzicavano a vicenda e molto spesso nascevano dei litigi nel bel mezzo dei corridoi, bello spettacolo direi.
 
************
 
Era una mattinata come tutte le altre, un lunedì.
Erano le 7 e come al solito a quell’ora la sveglia mi torturava i timpani delle orecchie.
 
Mamma: Rose! Rose!
Io: che c’è??
Mamma: è da mezz’ora che suona la sveglia alzati!
Io. altri 5 minuti mamma, ti prego…
Mamma: No ora! Muoviti!
 
Giuro che qualche giorno di questo avrei buttato il cuscino in faccia a mia madre, non la sopportavo più, era troppo assillante, fin troppo.
Di malavoglia, mi alzai, misi le mie ciabatte gialle e andai in bagno. Sembravo uno zombie, Edward della saga di Twilight mi avrebbe fatto un baffo. Mi feci una doccia di 10 minuti, ogni tanto canticchiavo… ma dovevo muovermi altrimenti avrei fatto tardi.
Aprì l’armadio, con l’asciugamano ancora addosso e optai dei leggins neri con una maglietta fucsia lunga sopra e le mie adorate vans. Le amavo.
Mi vestii e scesi di corsa le scale presi la borsa il cellulare e le cuffie. Feci con un gesto della mano per salutare i miei e mi precipitai fuori incamminandomi verso la scuola. Non era né troppo lontano ma neanche troppo vicino.. una via di mezzo ecco. Durante il tragitto incontrai la mia migliore amica, Christal.
 
Io: Hey, buongiorno!
Lei: Ciao Rose! mi abbraccia.
Io: sei di buon umore stamattina? di solito non è cosi pimpante.
Lei: forse si.
Io: Mmmh mi devi dire qualcosa? Sembri un po’ agitata ahah
Lei: No dai niente, sono di buon umore tutto qui.
 
Non me la contava giusta. Mi stava nascondendo qualcosa e dovevo scoprirlo. Ma quella mattina volevo stare serena senza creare discussioni anche perché mi aspettavano 5 ore molto intense.
Mentre pensavo, il tempo era passato in fretta ed eravamo arrivate fuori scuola. Soliti ragazzi, solite persone e visto che non me ne fregava più di tanto mi diressi verso l’interno. Andai vicino gli armadietti, misi la combinazione e presi i libri delle prime 2 ore. Mancavano pochi minuti al suono della campanella e quindi decisi di salutare Christal, visto che frequentavamo corsi diversi purtroppo. Tempismo perfetto, la campanella suonò. Decisi di entrare in classe, mentre alcuni ragazzi si nascondevano nei corridoi per intrattenersi un altro po’ e magari prepararsi psicologicamente alla tortura. Entrai e mi sedetti in uno degli ultimi banchi. Misi per la prima ora le mie adorate cuffie, sotto le note di demi (amavo la voce di quella ragazza, dava una forza che era capace di rompere qualsiasi cosa. Sapeva darti grinta quando non ne avevi e sciogliere il ghiaccio che si era formato dentro di te facendo pompare il sangue come non aveva mai pompato in vita tua) e devo dire che quella giornata, per fortuna, passò in fretta, anche perché i professori interrogarono, spiegarono e persero un po’ di tempo. Bel inizio di settimana, insolito ecco.
Uscii da scuola e trovai Christal.
 
Lei: Rose! Oggi ci incontriamo?
Non volevo quella domanda, odiavo dire di no alla mia migliore amica… ma avevo da studiare e poi dovevo andare in palestra, giornata piena.
Io: Oggi no.. mi dispiace devo studiare ed ho palestra dopo.. vediamo domani?  con la faccia triste, ma allo stesso tempo piena di speranza perché volevo che capisse almeno per una volta senza arrabbiarsi.
Lei: Okkei Rose, vedremo domani. Ci sentiamo per mess stasera ciao. Bene mi ero salvata in calcio d’angolo.
 
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Tornai a casa, mangiai velocemente e salii in camera a studiare. Per le 18:30 dovevo finire, avevo da studiare matematica latino e inglese ( materie molto leggere devo ammettere .-.), se state pensando che frequenti liceo scientifico… bhe avete preso in pieno, se ritornassi indietro non rifarei tutto ciò ma purtroppo non potevo farci più niente.
Alle 18 finì, meno male. Andai in bagno, mi cambiai, mi misi una tuta blu e feci una coda alta e uscii.
 
Andavo a piedi anche in quella struttura, era abbastanza vicina e faceva, per me bene. Era una struttura molto grande, piena di gente e c’era sempre una bella accoglienza.
 
x: Ehi, Rose! Sempre gli stessi esercizi? era l’allenatore.
Io: Si Jack, grazie.
 
Mentre facevo riscaldamento, notai due ragazzi. Due erano le cose: o erano nuovi  o non li avevo mai notati… ma quella sera mi colpirono, li fissavo in continuazione.
Erano due ragazzi…uno riccio con occhi verde smeraldo e braccia scolpite, l’altro avevi gli occhi di un azzurro indescrivibile e moro, era più basso dell’amico ma mi incantava soprattutto lui, che fighi quei due. Ogni tanto il moro dava un’occhiata verso la mia direzione forse aveva notato che lo stavo fissando (?) e io per far finta di niente distoglievo lo sguardo, e lui continuava a dare qualche colpo.. si stavano facendo boxe.
 
All’improvviso vedo il suo corpo fermarsi e di colpo si diresse nei corridoi.. non in quelli normali. Ma in quelli un po’ bui dove di solito nessuno ci andava. Avevo un po’ paura, ma decisi di seguirlo.. non dovevo farlo ma mi incuriosiva troppo quel ragazzo.
Camminavo a passi piccoli, tremavo quei rumori intorno condizionavano troppo l’ambiente circostante e soprattutto me. Sentii un rumore. Mi girai di scatto ed evitai di urlare per lo spavento.. quando mi rigirai non vidi più il ragazzo davanti a me, merda.
Arrivai al punto che dovevo svoltare l’angolo… avevo paura, tanta. Feci un respiro profondo e mentre stavo per svoltare qualcuno mi prende con una mano sul collo e mi sbatte contro gli armadietti, dio che male.
 
x: Piccola, dove credevi di andare?
Io: I-io n-niente…. balbettavo pure, bene.
 
Era lui, era il moro. Lo sapevo perché anche se eravamo al buio quei suoi occhi di ghiaccio mi pietrificarono e penetravano nei miei, non riuscivo più a muovermi….. Rose perché non ti fai i cavoli tuoi per una volta? No mi dovevo cacciare sempre nei guai.
Il punto era..
 
<< In che cavolo di guaio mi ero cacciata, in un guaio più grande di me? Ne sarei uscita viva?>>.
 
Continua.
 
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Allora ragazze eccomi con la mia prima storia :3 Spero che vi piaccia
Per quanto riguarda la storia...
che succederà alla protagonista? Mi piace far stare sulle spine ahahha
Spero di avere un po' di recensioni
Alla prossima
Baci
Rose xx

 
  
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