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Autore: 1DalIlaria    13/10/2013    6 recensioni
"Harry! Si può sapere che ti prende? Non hai detto una sola parola da quando siamo tornati!" chiese tutto contento Louis.
Harry si girò verso di lui ma prima dello sguardo di Louis incontrò quello di Liam.
"Le hai viste anche tu?" chiese incredulo Liam al riccioluto. Eppure era convinto di averle notate solo lui
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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8th July 2013, Sunday
 
 
 
 
Un leggero vento fece rabbrividire la ragazza sul letto e la costrinse ad aprire gli occhi. Dalila si stiracchiò in quel letto grande, comodo  e… matrimoniale? Di scatto si mise a sedere e si guardò intorno.
 
“Ma dove…” cominciò a pensare ma si fermò quando vicino a se vide l’enorme peluche che Zayn le aveva regalato due giorni prima.
 
La ragazza, sempre più confusa, si guardò intorno e mise a fuoco la stanza.
Come ci era finita nella stanza di Zayn? Cercò di fare mente locale e si ricordò del giorno precedente.
 
“Evidentemente mi sono addormentata e Zayn non mi ha portato in albergo” pensò.
All’improvviso quel vento la fece rabbrividire per la seconda volta. La bionda si voltò verso il balcone e sorrise. Si alzò e si diresse verso il balcone aperto, si sentiva stranamente bene.
 
<< Nervoso?>> chiese non appena mise piede fuori.
 
Zayn si voltò di scatto e, espirato il fumo, la guardò. Aveva tutti i capelli sotto sopra e il trucco leggermente sbavato sotto gli occhi. Sembrava un cucciolo di panda in quelle condizioni.
 
<< ‘Giorno>> la salutò sorridendole.
 
Dalila si affacciò, prese una bella boccata d’aria e, dopo essersi stiracchiata per bene, si voltò verso di lui.
 
<< ‘Giorno>> gli rispose sorridendo a sua volta. Lo guardò e si chiese come faceva ad essere così perfetto nonostante si fosse appena svegliato. Non aveva il ciuffo perfetto ma in quel modo, leggermente calato sulla fronte, era ancora più bello del solito. 
Zayn tirò di nuovo con la sigaretta e espirato il fumo si rivolse verso di lei.
 
<< Dormito bene?>> chiese.
 
<< Come non mai…>> rispose la bionda.
 
Dalila appoggiò le mani sulla ringhiera e, preso lo slancio, si avvicinò al ragazzo davanti a se.
Zayn, facendo attenzione alla sigaretta, l’accolse tra le sue braccia e la strinse. Dalila si godette quell’abbraccio fino a che un odore non le riempì il naso.
 
<< Puzzi!>> disse allontanandosi dal pakistano.
 
<< Cosa?>> chiese Zayn sconvolto.
 
<< Puzzi di fumo! Bleah!>> disse la bionda allontanandosi.
 
Zayn scoppiò a ridere e, spenta la sigaretta, riaprì le braccia pronto per riaccoglierla. 
 
<< Non ci pensare nemmeno!>> disse Dalila spostandosi e cercando di entrare.
 
<< Dove pensi di andare, eh?>> chiese Zayn ridendo e bloccandola per un polso.
 
Dalila, conoscendo la forza del cantante, non oppose resistenza e si fece abbracciare da quelle braccia che tanto amava.
 
Zayn appoggiò il suo mento sulla chioma bionda di lei e l’abbracciò.
Dalila si strinse al ragazzo ma qualcosa le diceva che non tutto era okay. Lo sentiva strano, come se ci fosse qualcosa che lo preoccupava.
 
<< Zayn, va tutto bene?>> chiese.
 
Zayn rimase senza parole. Cos’era quella ragazza? Una veggente?
 
<< Davvero non hai sentito nulla ieri sera?>> chiese Zayn allontanandola quel poco che bastava per guardarla in faccia.
 
<< No, che è successo?>> chiese Dalila colta alla sprovvista.
 
Zayn sospirò e cominciò a raccontare della litigata avuta con Ilaria.
 
<< Che cosa?!>> chiese Dalila staccandosi da lui.
 
<< Già… Non è stato piacevole>> disse Zayn sedendosi sulla poltrona in vimini.
 
Dalila lo guardò e capì che si sentiva in colpa.  Continuava a passarsi una mano tra i capelli e il posa cenere lì vicino le dava la certezza dei suoi pensieri. O Zayn aveva passato la nottata in bianco o quelle cinque sigarette le aveva fumate una dopo l’altra.
 
Lo raggiunse e, sedutasi su di lui, cominciò ad accarezzargli il collo, proprio sopra dove aveva il tatuaggio.
 
<< Vabbè, adesso appena si svegliano tutti farete pace>> gli disse sorridendogli e cercando di tranquillizzarlo.
 
<< Senza dubbi>> rispose Zayn chiudendo gli occhi e godendosi quelle carezze.
 
<< Solo…>> cominciò Dalila a bassa voce << Mi dispiace che te la sia subita solo tu, è stata anche colpa mia>> concluse.
 
<< Tranquilla, ti ho salvato dall’inferno>> le rispose Zayn senza aprire gli occhi.
 
<< E’ stata davvero così…>>
 
<< Terribile? Cattiva? Arrabbiata?>> chiese Zayn anticipandola.
 
Dalila sorrise, conosceva l’amica e sapeva che non si arrabbiava mai. Se si era comportata in quel modo la sera precedente era perché si era preoccupata sul serio.
 
<< Si>> concluse il pakistano sospirando.
 
<< Povero cucciolo!>> disse Dalila abbracciandolo.
 
<< No>> disse Zayn staccandosi << Continua con i grattini>> le chiese già con gli occhi chiusi.
 
Dalila rise e, sedutasi a cavalcioni su di lui, ricominciò da dove si era fermata.
Rimasero in quel modo per un po’ e intanto la mente di Dalila era piena di pensieri.
Uno era rivolto all’amica, davvero si era preoccupata così tanto? L’aveva davvero stupita questa volta, davvero aveva urlato contro Zayn?
 
Un altro pensiero era dedicato alla giornata precedente. Era stata una delle più belle in assoluto! Aveva passato quasi ventiquattro ore con Zayn ed era andato tutto alla grande.
 
E l’ultimo pensiero, ma non meno importante, era per il ragazzo davanti a lei.
Erano lì, sul balcone di camera sua, seduti uno sopra l’altro e lei lo stava coccolando. Davvero era Zayn Malik quello davanti a lei?
 
 
 
Intanto nella stanza affianco qualcun altro si era svegliato. La ragazza dai capelli rossi aprì gli occhi e si stiracchiò aspettandosi di accusare qualche leggero dolorino alla schiena, come quella di una persona che ha passato una notte sul divano. Allungò le braccia sopra la testa e invece si ritrovò in un letto comodo e spazioso, da sola.
 
Di colpo la sua mente si precipitò alla sera prima e cercò di attivare subito il suo cervello e di liberarlo dalla nebbia che aveva lasciato il sonno. Le passarono davanti agli occhi le immagini di qualche ora prima e capì.
 
“Che dolce però...” pensò ricordandosi del riccioluto che nel cuore della notte l’aveva trasportata per le scale e l’aveva fatta dormire con lui.
 
Subito però mise da parte quell’attimo di tenerezza mattutina e le venne a mente di aver lasciato un discorso in sospeso con il cantante. Si mise a sedere e lo cercò con lo sguardo. Non c’era da nessuna parte. Sentì il rumore dell’acqua scorrere, così si diresse verso il bagno, diede una spinta con la mano alla porta socchiusa e scorse la schiena nuda di Harry che in piedi davanti al lavandino, si stava asciugando il viso.
 
 Il riccioluto scostò l’asciugamano dalla faccia e fissò la figura di Ilaria allo specchio.
 
<< Buongiorno>> disse Harry sorridente.
 
<< Buongiorno>> rispose un po’ meno sicura la ragazza. Era davanti a lei e indossava solamente un paio di boxer. Quella visione le annebbiò la mente e le fece dimenticare il motivo per il quale era andata a cercarlo.
 
<< Perché mi fissi così?>> chiese Harry che faceva finta di ignorarne il motivo.
 
“Perché sei dannatamente sexy, lo vuoi capire?!”
 
<< Ti sembra il modo di presentarti?>> chiese la rossa fingendosi infastidita.
 
<< Beh dovresti saperlo ormai che il mio pigiama è questo e che amo stare nudo – disse Harry voltandosi verso di lei e appoggiandosi con la schiena al lavandino – ringrazia che almeno indosso i boxer>> continuò, mentre sul volto gli spuntò un sorriso malizioso.
 
Ilaria sentì improvvisamente una vampata di calore non appena il ragazzo le rivolse il suo lato A.
 
<< Va bene – disse lei voltandogli le spalle e nascondendo subito i pensieri che sarebbero potuti trasparire sul suo viso – vestiti che scendiamo a fare colazione>> lo scacciò con la mano, dirigendosi verso il balcone.
 
Harry, ancora in bagno, sorrise soddisfatto.
 
 
 
<< Ora capisco perché Palla di Pelo voleva la tua attenzione tutta per se>> disse Zayn interrompendo i pensieri di Dalila.
 
La ragazza non riuscì a rispondere perché la tapparella della camera affianco si alzò.
 
<< Ilaria è sveglia…>> sussurrò Dalila all’orecchio del ragazzo.
 
Zayn non le rispose ma si irrigidì. La ragazza smise di coccolarlo e, datogli un bacio sulla guancia, scese dalle sue gambe.
 
<< Io so che puoi farcela!>> disse Dalila aiutando il ragazzo a rialzarsi.
 
<< Mi starai vicino?>> le chiese Zayn entrando in camera.
 
<< Ti ricordo che prima ci devo parlare io. Se sarò viva sarò al tuo fianco>> gli rispose Dalila prendendolo per mano e scendendo verso la cucina. Appena furono davanti alla porta le loro mani si staccarono e i due fecero finta di niente. Come se tra loro non ci fosse quello strano rapporto.
 
<< Buongiorno!>> disse Dalila entrando e cercando di essere il più socievole e contenta possibile.
 
Ilaria, Harry, Niall e Louis si voltarono e guardarono i due ragazzi.  Alla vista della ragazza così spensierata e di Zayn fermo alla porta con il panico in faccia, fece si che i presenti in cucina si chiesero se la bionda sapesse o meno della sera precedente.
 
<< Fermi!>> disse Dalila << Prima di dire una qualsiasi cosa, fatemi parlare>> disse guardando i tre ragazzi.
 
<< Mi dispiace!>> disse facendo gli occhioni << Abbiamo sbagliato! Avremmo dovuto fare almeno una telefonata! Mi dispiace! Non succederà mai più! Promesso!>> concluse.
 
Tutti e tre i cantanti scoppiarono a ridere e la bionda li guardò confusa.
 
<< Perdonata?>> chiese Dalila.
 
<< Certo! Vieni qua!>> disse Louis abbracciandola. Dopo aver abbracciato tutti e tre Dalila guardò Ilaria.
 
<< Non dire una parola e, soprattutto, non urlami contro!>> le disse prima che la rossa potesse dire qualsiasi cosa.
 
<< Abbiamo sbagliato, lo so ma..>> disse in inglese.
 
<< Ma..?>> chiese Ilaria.
 
<< E’ stata una giornata indimenticabile!>> le rispose la bionda in italiano.
 
Ilaria si alzò e le andò davanti. Dalila si coprì la faccia impaurita e guardò l’amica.
La rossa alzò una mano e Dalila chiuse gli occhi.
 
<< Ahi!>> disse la bionda riaprendoli e toccandosi la testa.
 
L’amica poi tornò al suo posto per continuare la colazione, mantenendo lo stesso sguardo di poco prima.
 
<< Sono... – Dalila si scoprì il volto e guardò la rossa – sono perdonata?>> chiese in un sussurro insicuro.
 
<< Assolutamente no – rispose Ilaria mentre sorseggiava la sua tazza di latte e caffè – dovrai fare molto di più>>
 
<< C- cioè?>> chiese Dalila che non sapeva davvero cosa aspettarsi.
 
<< Come prima cosa mi dovrai raccontare tutto – disse in italiano guardando l’amica con ovvietà – poi vedremo>> continuò in inglese, sorridendo e prendendo un altro sorso dalla sua tazza.
 
Harry, davanti a lei, si godette la scena e sorrise complice.
 
<< Mi devo preoccupare?>> domandò la bionda sempre rimanendo a distanza. La rossa intanto si alzò dal tavolo ed afferrò la tazza ormai vuota.
 
<< Decidi tu>> rispose Ilaria alzando le spalle e dirigendosi verso il lavandino.
 
Dalila e Zayn si scambiarono uno sguardo preoccupato, mentre la testa del pakistano cominciò ad attivarsi per trovare un modo per far sì che il suo perdono fosse migliore di quello della bionda.
 
<< Qualcuno sa dov’è Liam?>> chiese Dalila interrompendo il silenzio. Era arrivato il momento di affrontare anche lui.
 
<< Dorme>> rispose Harry.
 
<< Allora vado a svegliarlo>> disse facendo per uscire dalla cucina, ma prima si fermò davanti a Zayn.
 
<< Mi avevi promesso che saresti stata con me>> le sussurrò Zayn in preda al panico.
 
<< Devo andare a prendermi la cazziata da Liam. Puoi farcela>> gli sussurrò all’orecchio.
 
<< Come ce l’hai fatta tu?>> la prese in giro lui. Dalila gli fece una linguaccia ed uscì dalla cucina.
 
Zayn guardò Ilaria e quest’ultima distolse lo sguardo.
“Posso farcela... Si, come no…” pensò Zayn sconsolato.
 
 
 
Dalila entrò zitta zitta nella stanza del cantante e andò a sedersi sul suo letto.
 
<< Liam>> lo chiamò piano muovendolo leggermente.
Il ragazzo mormorò qualcosa di incomprensibile, si voltò dall’altra parte e tornò a dormire.
 
<< Liam, sono io… sono pronta per la lavata di capo>> gli disse sempre piano.
 
Liam si svegliò e, quando riconobbe la voce della ragazza, si mise a sedere.
I due si guardarono e Liam la fissò attentamente. La guardò da testa a piedi, notò che stava bene e la rabbia della sera precedente tornò a galla.
 
<< Ma io dico! Vi rendete conto di quello che ci avete fatto passare, eh? Non avete detto nulla, non avete lasciato nemmeno un biglietto e, in più, avete spento i cellulari! Perché? Che vi è passato per la testa, eh?>> Liam si fermò e riprese fiato << Dannazione, Mostriciattolo, mi hai fatto morire. Tu e quell’irresponsabile di Jawaad>> concluse abbracciandola.  
 
<< Wow… >> disse Dalila spiazzata.  Prima le urlava contro e poi l’abbracciava. Aveva fatto tutto lui.
 
<< Scusa, abbiamo sbagliato,  lo so..>> disse Dalila abbassando lo sguardo una volta libera dalla presa.
 
Liam le mise un dito sotto il mento e le fece alzare il volto.
 
<< Scusa non dovevo alzare la voce e che… Solo, mi avete fatto prendere un colpo, Mostriciattolo>> le disse abbracciandola.
 
<< Tranquillo, sapevamo di doverci subire una cazziata da tutti>> ammise la bionda << Non così, ma lo sapevamo>>
 
<< Ma si può sapere dove siete stati? Che avete fatto per quasi 24 ore?>> chiese Liam curioso come non mai. Che cavolo avevano fatto per sparire per così tanto tempo?
 
<< Mi credi se ti dico che non abbiamo fatto niente di che? Siamo stati tutta la giornata a Brighton, tutto qui>> disse la ragazza senza entrare nei dettagli.
 
Liam la guardò e le venne in mente il rapporto in cui erano quei due giorni indietro.
 
<< Come stai?>> le chiese premuroso.
 
<< Sto bene, Liam. Sto bene>> rispose sincera e tranquilla l’italiana.
 
<< E si vede. Sono contento che si sia risolto tutto>> le rispose abbracciandola.
 
<< Anche io>> mormorò la ragazza per poi staccarsi << Vieni a fare colazione?>> chiese la bionda.
 
<< Si, arrivo>> disse Liam alzandosi dal letto e stiracchiandosi.
 
Dalila, dato un bacio sulla guancia al ragazzo,  uscì dalla stanza e si imbatté nell’amica. Senza pensarci due volte la prese per un polso e la portò in camera del pakistano.
La fece entrare e, chiusa la porta, le fece segno di sedersi sul letto.
 
<< E quello?>> chiese la rossa indicando il peluche.
 
<< Ci sono un sacco di cose che ti devo dire..>> disse Dalila poggiando la schiena alla porta.
 
<< Tipo?>> chiese Ilaria.
 
<< Mmm… non saprei… un mezzo bacio, quel regalo.. Brighton…>> disse indicando Simba.
 
<< Un mezzo che?!>> chiese Ilaria.
 
Dalila sorrise al ricordo e si andò a sedere sul letto. Non credeva possibile, stava per avere un quarto grado da Ilaria e non era preoccupata, o almeno, non come al solito. Forse era la coscienza sporca per il giorno precedente che le faceva accettare la cosa senza tanti giri di parole.
 
<< Lasciami raccontare, quando ho finito, se avrai domande, me le farai, okay?>> chiese Dalila. Ilaria annuì e la bionda partì con il racconto.
 
Le disse tutto. Da Palla di Pelo, al bacio, alla Disney e tutto ciò che era successo nei due giorni precedenti. Raccontò tutto senza omettere particolari. Forse… solo una cosa non ammise: la paura. Perché nonostante fossero stati due dei giorni più belli della sua vita e che i prossimi a seguire sembravano essere tali, il pensiero della partenza era ancora fisso nella sua mente.
 
<< E adesso?>> chiese Ilaria una volta che la ragazza finì.
 
<< Adesso niente. Ci coccoliamo ma niente di che>> le rispose Dalila. Dallo sguardo della rossa capì che non aveva capito e le raccontò dei “grattini” di poco prima.
 
<< Oh, capisco>> disse Ilaria sconvolta dal racconto. Tre giorni prima si gridavano cose orribili contro e i due successivi erano tutto un “baci e abbracci”. Quanto strani erano quei due? 
 
<< E questo è tutto….>> disse Dalila sdraiandosi sul letto e abbracciando Simba.
 
Ilaria stava per parlare quando qualcuno bussò e la interruppe.
 
<< Avanti>> disse Dalila mettendosi a sedere.
 
“Sembra che sia in camera sua…” pensò contenta Ilaria guardando l’amica che, finalmente, era spensierata.
 
La porta si aprì e le reazioni delle due ragazze furono differenti. Dalila sorrise mentre Ilaria, alla vista del pakistano, si irrigidì. Era ancora furiosa con lui, sapeva quello che era successo e perché avevano deciso di non dire nulla, ma il modo in cui si era comportato una volta a casa non le era piaciuto per niente.
 
<< Come mai qua?>> chiese Dalila.
 
<< Cucciola è camera mia >> disse Zayn sorridendole << E secondo, sapevo che eri qui con Ilaria e, siccome le devo parlare, ho bisogno di un testimone>> disse Zayn guardando Ilaria.
La rossa guardò prima lui e poi lei. Come l’aveva chiamata? Cucciola? Okay, adesso era più confusa di prima. Che rapporto avevano quei due?
 
Immersa nei suoi pensieri si accorse solo dopo un po’ che Zayn guardava la rossa, ma questa di nuovo distolse lo sguardo.
 
<< E dai, Ila!>> disse Zayn avvicinandosi alla ragazza.
 
Dalila si mise a sedere al centro del letto e, Simba sotto mano, si godette la scena come fosse al cinema.
 
Ilaria non rispose. Voleva che Zayn capisse quello che le aveva fatto provare, capisse che il suo comportamento era stato sbagliato.
 
<< Okay, abbiamo sbagliato ma adesso è tutto finito! Mi hanno perdonato anche i ragazzi, Liam compreso>> disse piegandosi sulle ginocchia e arrivando all’altezza della rossa.
 
<< Dai Ila..>> disse Dalila.
 
<< Tu zitta!>> l’ammonì la rossa puntandole un dito contro. Non si doveva azzardare a tenergli la parte. 
 
Dalila strinse Simba a sé e si cucì la bocca, era meglio non dire nulla.
Ilaria guardò Zayn che a sua volta la guardava con uno sguardo di scuse.
 
<< Io posso anche perdonarti – cominciò Ilaria, mentre il ragazzo non riuscì a trattenere un sorriso – ma prima devi fare una cosa per me>>
 
Dalila guardò l’amica confusa e lo stesso fece Zayn. La rossa si sporse verso l’orecchio del ragazzo e cominciò a bisbigliargli qualcosa.
 
La bionda li guardò in attesa che uno dei due le spiegasse qualcosa, ma vedeva solo lei che continuava a sussurrargli parole e lui che annuiva e che allargava sempre più il sorriso sul suo viso.
 
<< Scusate... Ci sarei anche io qui!>> disse Dalila agitando una mano.
 
Ilaria si staccò dall’orecchio del pakistano ed aspettò una sua risposta, non calcolando minimamente Dalila, che aggrottò le sopracciglia in segno di dissenso.
 
<< Va bene, ci sto>> accettò lui facendole l’occhiolino.
 
<< Bene – sorrise lei – oh, e un’altra cosa...>>
 
<< Dimmi>> fece disponibile Zayn.
 
<< Se capita di nuovo..>> cominciò Ilaria in tono quasi severo.
 
<< No! Non capiterà! Promesso>> disse Zayn alzandosi con un piccolo sorriso di speranza sul viso.
 
<< Se >> disse Ilaria marcando bene il “se” << dovesse succedere di nuovo, giuro, che ti ammazzo con le mie mani>> disse Ilaria seria come non mai.
 
<< Ti voglio bene anche io!>> disse Zayn abbracciandola.
 
Ilaria si sciolse scoppiando a ridere e ricambiò l’abbraccio con il pakistano.
 
<< Evviva! Avete fatto pace!>> urlò contenta Dalila battendo le mani.
 
Zayn e Ilaria, ancora abbracciati, la guardarono e scoppiarono a ridere. Dalila li guardò e mise a fuoco la posizione in cui erano. Il sorriso le morì sul viso e diventò improvvisamente seria.
 
<< Ila>> la chiamò con accento italiano << Toglili le mani di dosso o te le sciolgo nell’acido>> la minacciò. Ilaria deglutì e si staccò da Zayn che le guardava confuso.
 
<< Bene>> disse la rossa lasciando il ragazzo << Ora posso anche scendere, preparatevi che oggi è giornata pic-nic>> disse, e dopodiché uscì dalla stanza. 
 
“Che Malik simpatico  e divertente… Lo sapevo che quei due sono fatti per stare insieme” pensò la rossa scendendo le scale e andando in cucina.
 
<< Sei ancora vivo>> disse Dalila lasciando Simba e andando verso il ragazzo seduto sul letto. La ragazza a carponi gli arrivò alle spalle e cominciò a massaggiargliele.
 
Zayn non le rispose ma gettò la testa all’indietro appoggiandola alla spalla della ragazza, rilassandosi completamente.
 
 
 
<< Harry?>> chiese Ilaria entrando in cucina e non vedendolo.
 
<< E’ in camera>> rispose Louis.
 
Ilaria fece retromarcia e si diresse nella stanza del riccioluto. Pensava che si fosse dimenticata? Sbagliava, lo aveva solamente accantonato per il momento.
Sapendo di trovarlo ormai vestito, entrò in camera e richiuse la porta spingendola con la schiena.
 
<< Stavo scendendo >> disse Harry avvicinandosi alla porta.
 
<< Non prima di esserti preso ciò che ti spetta>> rispose lei mettendogli una mano sul petto e spingendolo leggermente indietro.
 
<< E cosa mi dovrebbe spettare?>> Harry la guardò con sguardo malizioso.
 
<< Scemo – alzò gli occhi al cielo e sorrise – devo farti un discorsetto riguardo stanotte>> continuò tornando seria.
 
<< Stanotte? Guarda che ho tenuto le mani a posto, non ho fatto nulla>> rispose lui che non capiva cosa la ragazza intendesse.
 
<< Mi riferisco al fatto che mi hai portata nel tuo letto quando ti avevo detto che avrei dormito sul divano>> Ilaria cercò di rimanere seria, ma con le sue risposte perverse non era facile.
 
<< Dai, non potevo lasciarti dormire su quel divano scomodo quando qui c’era un posto libero. Non dirmi che non ti ha fatto piacere>> il riccioluto le mise una mano su un fianco e l’avvicinò a sé. La ragione della ragazza andò a farsi un giro.
 
<< Va bene, ammetto che ho dormito bene – disse lei, ed il sorriso del riccio improvvisamente si allargò – ma rimane il fatto che hai agito di testa tua>> si affrettò a continuare, anche se il suo vero scopo non era quello di fargli una ramanzina, ma di stuzzicarlo con un discorso mascherato da ramanzina.
 
<< Già, è uno dei miei difetti>> disse Harry sorridendo e dandole un bacio sulla guancia.
 
<< Ma davvero?>> domandò lei poggiando le mani sul petto di lui.
 
<< Oh si>> rispose il riccio mentre i loro bacini erano ancora molto vicini.
 
<< E sentiamo, ne hai qualcun altro?>> chiese la ragazza, un sorriso di scherno accentuato sul suo viso.
 
<< Più di quanti tu possa immaginare – tracce di voce roca mattutina erano ancora presenti nelle parole del riccioluto ed aggiungendo la malizia che prese possesso della sua espressione, fecero avvampare la ragazza, ancora tenuta a lui dal suo braccio possente – ma li scoprirai un po’ alla volta, solo se mi starai vicino>>
 
Occhi verdi puntati in quelli azzurri ed un sorriso di speranza che presentava una fossetta.
 
Quella frase sembrava voler dire molto di più di come poteva apparire e prima che quella strana sensazione prendesse il sopravvento di nuovo, quando la rossa cominciò a sentirla crescere dentro di sé, scosse la testa, lottando internamente per scacciarla.
Niente le avrebbe rovinato quella giornata che si progettava fantastica.
Niente.
 
<< Sai una cosa?>> disse Ilaria guardando le sue mani. Harry la osservò curioso.
 
<< Non vedo l’ora>> tornò a guardarlo, mentre sul volto del riccio si dipinse il sorriso forse più sincero e genuino di sempre.
 
   
 
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