Accetteremo volentieri tutte le vostre richieste

di guerra che verranno gentilmente esaminate

dal Nandaime.

Naruto Uzumaki!

“ Oh, Milady. Temevamo il peggio” il consigliere di Kuma entrò nell'ufficio di Naruto che era assente e Hinata stava facendo le sue veci.

“ * Gomenasai, Jokumo-san. Non vorrei aver dato preoccupazioni inutili a Kuma-sama, spero” rispose lei, piatta.

“ Affatto. Anzi, il mio signore vorrebbe che domani vi trasferiste al Paese dei Fiumi. Per le nozze, intendo. Si svolgeranno a breve”.

“ Come il mio signore desidera” s'inchino appena la bruna sotto lo sguardo vigile e apprensivo della mora.

“ Molto bene, i miei omaggi Hinata-sama. Tenten-san” le salutò per poi defilarsi fuori dalla stanza.

La prima accennò a un gesto del capo.

Quando la porta si chiuse, la seconda sospirò.

“ Sei ancora sicura, Tenten?”.

“ Ora come ora non posso ritirarmi. Ho dato la mia parola”.

“ Nonostante tu sia infelice” chiarì l'altra.

“ Il Villaggio viene prima di tutto”.

Hinata non replicò.

Il conflitto che l'amica aveva dentro di sé era un baratro troppo profondo da sondare con le parole.

“ Voglio solo vederti felice, amica mia. Non ascoltare le ragioni della tua mente ma quello che ti dice il tuo cuore” tentò.

“ Non ne ricaverei nulla. E' in frantumi”.

Kuma uscì dalla carrozza mentre un tuono squarciò il cielo sopra Konoha.

Tenten era avvolta in un lungo mantello cenere che la copriva dalla pioggia incessante.

Il Daymo le porse una mano che lei accettò, per poi salire dentro l'abitacolo.

Si tirò giù il cappuccio, liberando i folti capelli castani.

“ Vedrete, il Paese dei Fiumi è un luogo meraviglioso e in qualche modo, rassicurante. Non vi mancherà il vostro Villaggio”.

Ma le persone sì.

Tenten accennò un sorriso, “ sicuramente, Kuma-sama”.

Rock Lee osservò la carrozza svanire tra il fitto fogliame.

Aumentò la presa sulla ringhiera, sentendo le nocche delle mani scricchiolare.

Ignorando volutamente la pioggia, alzò la testa verso il cielo.

Promettimi che non cambierai mai, per niente e nessuno.

Te lo prometto, Lee.

“ Molto bene, credo che questo sia il momento. Vengo a riprenderti. Tu sei mia”.

Una settimana passò veloce, Rock Lee, all'insaputa di tutto il Villaggio era partito alla volta del Paese dei Fiumi.

Ignaro che il suo gesto poteva scatenare una vera e propria sommossa.

Tenten imparò a comportarsi come una donna del suo rango, studiando l'etichetta e le varie eccezioni con annessi e connessi.

Le nozze furono vicine.

“ Sakura!Ino!Hinata!” esclamò la bruna, osservando le ragazze che le stavano sorridendo sotto il balcone.

“ Cosa ci fate qui?”.

“ Mi sembra ovvio. Non potevamo di certe mancare alle nozze di un'amica” rispose Hinata.

“ Inoltre, siamo le tue assistenti personali, ricordi?” Ino la fece sedere, iniziando a pettinarle i capelli.

“ E questo è per te” Sakura mostrò alla Kunoichi una sacca di plastica, “ qui c'è il tuo abito” le sorrise.

Tenten si scrutò assorta.

Il vestito bianco era accollato sul collo con un intricato motivo di pizzo, le fasciava il corpo, mettendo in risalto la corporatura snella, per finire in uno strascico che riprendeva i motivi del colletto, lungo almeno tre metri.

Indossò i lungi guanti bianchi con alcune perline sul bordo e delle vertiginose decolté dello stesso colore.

“ Ora siediti, devo sistemarti il velo” i capelli di Tenten ricadevano in morbidi ricci castani, Ino ne prese un paio, fermando la stoffa sottile.

“ Una visione celestiale”.

“ Naruto!” esclamò la maestra, osservando l'Hokage dal vetro.

Il biondo si avvicinò a lei, “ gli altri ti aspettano nello scialè”.

“ Lui...” mormorò.

“ Non c'è”.

Rock Lee si arrampicò sullo spuntone di roccia.

“ Devo farcela...non devo cedere!”.

Il pensiero di Tenten gli diede la carica necessaria per proseguire quella faticosa scalata verso il Palazzo del Fiume.

Tenten vide tutti i suoi amici del Villaggio con le rispettive famiglie.

Il suo sguardo si soffermò sulla Casata Hyuuga un po' più a lungo.

Cacciò il pensiero e continuo ad attraversare la navata, scortata da Naruto e Hinata.

Strinse il bouquet.

Devo farcela...non posso tirarmi indietro.

Il ninja arrivò in cima, prendendo fiato.

Quando alzò lo sguardo, incrociò quello interdetto e poco amichevole di alcune guardie.

“ Salve. Sono venuto a fermare una follia. Sapete dove si celebrano le nozze?” chiese cortese, mettendosi però in posizione di attacco.

“ E tu chi sei?”.

“ Io?Dovrei esserci io al posto di Kuma-dono. Sono venuto a riprendermi la ragazza che amo”.

Questi scoppiarono a ridergli in faccia.

Il ninja gli stordì con due pugni ben assestati.

Kuma sorrise a Tenten, porgendole la mano, “ siete bellissima”.

“ Arigatou, Kuma-dono”.

Il consigliere si schiarì la gola.

“ Benven---”.

“ Fermo!” tuonò una voce, sovrastando il brusio generale.

Tutti si voltarono.

“ Mister Sopracciglia!” esclamò Naruto, sollevato.

“ Lee?” sussurrò Tenten, lasciando la mano di Kuma e afferrando due lembi del vestito, corse verso di lui.

Rock Lee le sorrise. “ Accidenti, sei stupenda...Tenten”.

“ Cosa ci fai qui?”.

“ Cos'è questa farsa?!” urlò Kuma, iracondo.

Il moro si mise davanti alla giovane.

Ma Tenten lo afferrò per il polso, estraendo un rotolo da una piega del vestito.

“ Cos'hai intenzione di fare?”.

“ Ma è ovvio no! Di salvarti, Baka!”.

Entrambi si lanciarono giù dal dirupo.

La sposa evocò una catena di metallo che lanciò verso uno spuntone.

“ Tenten....io...”.

“ Parleremo dopo. Ora occupiamoci di Kuma”.

In quel momento, una mandria di cavalli selvaggi passarono sotto di loro.

Rock Lee afferrò la ragazza per la vita.

“ Cosa vuoi fare?”.

“ Inizia a pregare tutti i Kami”.

“ Cosa?!Le..EEE”.

Atterrarono sul dorso di un cavallo, girati da i sensi opposti.

Il cavallo balzò in avanti, il ninja lo tenne per la chioma mentre Tenten, girata dal lato opposto, osservava la strada.

Si alzò sulla schiena dell'animale, togliendosi le scarpe e liberando i capelli dal velo.

Strappò lo strascico del vestito, lasciandolo cadere a terra.

“ Era proprio necessario, fare tanta scena?” le domandò lui, guardandola di sottecchi.

“ Prova tu a camminare con 15 cm sotto i piedi!” sbottò, tirando fuori altri due rotoli.

Cinquanta Samurai furono in un battibaleno alle loro calcagna.

Hinata si preparò a combattere, spalla a spalla con Naruto.

“ Non strafare, amore”.

“ Per chi mi hai presa?Sono incinta non invalida permanente!” s'infervorò Hinata.

“ Allora, cosa facciamo?” Sasuke e Sakura li raggiunsero.

“ Cosa vuoi fare Sas'ke?Combattiamo, no?”.

La generazione di Naruto si preparò all'imminente battaglia.

“ Nonna?!”.

Tsunade apparve in una nuvola di fumo, seguita da Shizune“ ti cedo il mio posto e ti ritrovo nel caos di una battaglia?!”.

“ Parleremo dopo”.