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Autore: Anna Wanderer Love    13/10/2013    4 recensioni
Lei, Kristine, Corvonero, nata Babbana.
Lui, Michael, Serpeverde, purosangue.
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-Signorina Di Angelo- dice Piton con voce tranquilla -fuori. E cinquanta punti in meno a Corvonero.
Gli occhi di tutti gli studenti Corvonero e Serpeverde sono puntati tutti su di me. Stringo i pugni e mi volto di scatto, scansando Piton e raggiungendo velocemente la porta. Non mi scomodo neanche a prendere i libri, me li prenderà Dania. Prima di uscire mi giro velocemente. Ignoro la faccia sconvolta e colpevole di Casey, non guardo nemmeno Piton. Il mio sguardo si punta su O' Shea.
-Bastardo- dico serafica.
Poi mi volto e sparisco prima che il professore mi metta in punizione per un mese.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo Uno:
Michael O' Shea

Kristine:


-Serpeverde di merda- impreco sibilando.

Dania, accanto a me, soffoca una risatina, ma ha le lacrime agli occhi per il fumo e per il dolore, come me. Le scocco un’occhiataccia e lei si affretta ad abbassare il suo sguardo grigio sul calderone fumante. Siamo nel laboratorio di Pozioni, e uno stupidissimo Serpeverde del nostro anno, Jace Stoll, ha appena fatto schizzare buona parte della sua pozione incompleta su noi Corvonero. Apposta o no, non ha importanza. Lo schizzo bollente (e viscido) mi ha presa in pieno sull’avambraccio, dove si sta formando un’ampia chiazza rossa e dolorosa.

-Stoll!- Tuona Piton, facendo sparire con un colpo di bacchetta il fumo denso.

Sta per immergersi nella sua breve e innocua filippica contro il Serpeverde, che sembra a malapena trattenere le risate, quell’idiota, ma si accorge di me e Dania. Si interrompe e rapidamente cammina verso di noi.

Senza cerimonie mi afferra il polso, che tengo stretto alla pancia, e guarda la bruciatura purpurea. Dio, solo a guardarmi il braccio mi viene da vomitare.

Sorprendentemente, la mano di Piton mi tiene con delicatezza. La sua presa non è tanto sgradevole. Lui sospira, poi mi guarda brevemente con i suoi occhi neri.

-In infermeria- decreta, poi passa a Dania.

-Signor O’ Shea, accompagnala- aggiunge poi, distrattamente, -e se sviene, cosa molto probabile dati gli ingredienti della pozione, portala da Madama Chips.

No.

Mi blocco inciampando quasi, e mi volto disperata verso il professore.

-Ma...- tentiamo io e O’ Shea contemporaneamente.

-Niente ma!- Ringhia Piton, iniziando a mormorare un’incantesimo per guarire la guancia di Dania.

Le mie spalle si abbassano come se stessi portando mille tonnellate di piombo.

O’ Shea.

Volto la testa e lo vedo, lì, appoggiato alla parete.

Immagino che sia bello.

E’ alto, molto alto. Sarà uno e ottanta, ottantacinque. Forse arriva anche al metro e novanta. Ha folti capelli ricci e neri, lineamenti del volto regolari ed eleganti, molto belli, e gli occhi sembrano fatti d’ossidiana. Le braccia che spuntano dalle maniche arrotolate della camicia bianca sono muscolose, probabilmente fa palestra. Mi guarda torvo, prima di schiodarsi dalla parete e venire verso di me con la sua andatura elegante e sicura.

Resto a fissarlo finché non torreggia su di me, con le braccia incrociate.

-Allora, Di Angelo?- La sua voce è bassa e leggermente roca. Non fa niente per nascondere il fastidio che prova.

Mi volto e comincio a camminare velocemente fuori dalla porta, stringendo i denti. Tra tutti i Serpeverde della classe proprio quello più antipatico e con la mania del sangue puro doveva scegliere, Piton?

Procedo in silenzio lungo il corridoio deserto e umido dei sotterranei. La bolla rossa fa un sacco male e mi sento male al solo pensare che quella roba giallastra che si intravede sotto alla pelle gonfia della vescica sia pus.

Rabbrividisco, distogliendo lo sguardo dal mio braccio.

Ho freddo, avrei dovuto portare il maglione. L’aria dentro al laboratorio era calda e umida, ma qui nei corridoi è decisamente gelida. Be’, siamo a dicembre.

O’ Shea procede tranquillo appena dietro di me. Lui e Stoll sono amici per la pelle -incredibile come due persone così diverse possano essere amiche: O’ Shea è di un fascino cupo, silenzioso, come quello che ha una preda mentre caccia, mentre Stoll è biondo, ha occhi chiari ed è allegro e solare. Anche se tutti e due hanno l’intelligenza acuta e pericolosa dei Serpeverde.

Mentre salgo con fatica le scale lui prende a parlare con il suo tono odioso e roco.

-Incredibile come una cosa così possa metterti fuori gioco.

Mi volto verso di lui, fulminandolo. Mi sta guardando, e, anche se il suo sguardo penetrante mi mette un po’ in soggezione, rispondo a tono.

-Oh, be’, sai, non tutti siamo campioni di boxe come te- dico sarcastica.

Lui ghigna e i suoi occhi neri scintillano.

-Tesoro, non sono un campione di boxe per nulla, sai?

Alzo gli occhi al cielo e volto lo sguardo sulle pietre massicce dei corridoi. Dai, manca solo un piano e qualche rampa di scale. Posso farcela. Non devo svenire. Mi sento febbricitante, però...

Oddio, fa’ che non svenga in mezzo al corridoio da sola con lui. Per favore.
Sento le gambe bruciare. Che diamine ci ha messo Stoll dentro a quella dannata mezza pozione?!

Siamo quasi arrivati, manca solo una rampa di scale. Mi aggrappo alla ringhiera per non cadere, e inizio a vedere a macchie. Ecco, la porta dell’infermeria è qui davanti... niente da fare.

Le gambe mi cedono e mi accascio a terra. Il braccio pulsa, tutto pulsa; vedo sfocato.

Distinguo una sagoma massiccia inginocchiarsi davanti a me, nera. Sento una mano afferrarmi per la vita e tirarmi bruscamente in piedi, sollevandomi poi da terra; dopo svengo.

 

-... e poi, quel dannato schifoso Serpeverde! Come ha osato mettere le mani addosso a mia sorella?! Siamo sicuri che non l’abbia drogata mentre era svenuta?

Oh, no. Mia sorella. Di male in peggio. Sta parlando con il suo tono infuocato. E’ arrabbiata. Mi viene istintivamente da sorridere capendo che l’oggetto della sua ira stavolta è O’ Shea.

-Casey, calmati. Madama Chips ha detto che starà bene e tra poco dovrebbe svegliarsi. E poi O’ Shea non l’avrebbe neanche toccata se non fosse stato un ordine di Piton- interviene la voce dolce di Dania. Sorrido debolmente, ma non riesco ad aprire gli occhi. Perché?

-Lui e le sue stupidaggini da Purosangue. Sono fiera di essere Mezzosangue, Mezzosangue sempre e per sempre!

Dania e Casey ridono alle parole di mia sorella, e sforzandomi riesco ad aprire le palpebre.

-Oh! E’ sveglia!- Fa la voce allegra di Dania.

Giro la testa per guardarle. Sono sdraiata su un letto dell’infermeria. Individuo subito la massa di lunghi capelli ricci e rossi di Dania. Poi la mia attenzione va a mia sorella.

Vedo il mio specchio; è stravaccata su una sedia e ha le mani dietro alla nuca. I capelli castani, mossi e quasi biondi, le scendono in onde morbide attorno al viso sorridente e pimpante. I suoi occhi verdi mandano il mio riflesso.

Sì, siamo gemelle. Identiche. Tranne per un piccolo neo sul collo che lei ha e io no.

-Ben svegliata, bella addormentata!- Esclama.

Sorrido.

-Ciao, Casey.

Dania si avvicina e mi aiuta a mettermi seduta.

-Come stai?

Alzo le spalle. Mi sento bene, normale. Guardo il braccio; la manica candida della camicia è arrotolata fin sopra il gomito e la mia pelle è liscia e color mandorla come al solito. Non c’è traccia della cosa schifosa.

-Bene. Ma... non ditemi che mi ha portata qui O’ Shea, vi prego.

Loro si scambiano un’occhiata. Sospiro affranta.

-Questo vuol dire che dovrò ringraziarlo.

AnGoLo DeLl'AuTrIcE:
'Sera a tutti gli sventurati che hanno deciso di leggere questo piccolo capitolo!!
Vi ringrazio per la vostra immancabile pazienza... ;)
Allora! Ho sempre trovato molte storie d'amore su Grifondoro e Serpeverde... e volevo scriverne una su Corvonero e Serpeverde!!
Spero di non essere troppo non-originale... :(
Anticipo subito che Michael e Kristine non avranno volti di attori: me li sono immaginati così e così resteranno. :D
La storia si svolge dopo la guerra con Voldemort... ma molti hanno conservato i loro pregiudizi purosangueschi e Piton è sopravvissuto, come avete visto (lo adoro troppo per farlo morire). 
Ditemi che ne pensate... se per voi devo continuare ;)
Un bacione!
La Vostra Anna
   
 
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