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Autore: Joanne    26/10/2004    1 recensioni
Un ragazzo che ama lo studio e che, grazie ad antiche mappe scopre qualcosa di antico e pericoloso...il viaggio in un mondo fantastico accompagnato da strani ed inquietanti compagni... un segreto, antico come il mondo, un'avventura,un'amicizia... Scritta with my 2 Bro, ^_^
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Camminare

Camminare. Ormai camminavamo da due? Tre ore? Beh, troppo comunque per le mie povere gambe.

Anche Kev sembrava della mia stessa idea, lo capivo dal modo in cui trascinava a terra i piedi, Khym era pensieroso, come accadeva ormai molto spesso dall’inizio di quel viaggio, Dyar, Brywyn, Red e Wil sembravano a loro agio, chiacchierando tranquillamente tra loro, mentre il Dottore e la giovane sirena Aira camminavano vicini silenziosamente.

Di Joanne neanche l’ombra. Sinceramente non mi preoccupavo troppo per lei, dopo il modo in cui mi aveva abbandonato nella foresta delle illusioni era piuttosto offeso e arrabbiato…

Ma in quel momento la persona che più mi dava da pensare era Danny, che si guardava intorno come un animale in trappola… sembrava temer che qualcuno o qualcosa ci attaccasse da un momento all’altro.

Ehtel era vicina al Capitano e lo guardava in modo strano. Sembrava un misto tra le occhiatacce della rossa e gli sguardi maliziosi che di tanto intanto la Dama lanciava a qualcuno.

E, a dirla tutta, quello sguardo non mi piaceva affatto.

Ero così impegnato nelle mie congetture e pensieri, che non mi accorsi del giovane nobile che mi si avvicinò, con il suo sguardo pensieroso.

- Se tu sapessi una cosa che sai che qualcuno non vorrebbe che tu sapessi, eppure allo stesso tempo sai che qualcun altro pagherebbe oro per saperlo, cosa faresti? – mi chiese, con uno sguardo speranzoso.

- Eh? – riuscì solamente a commentare, guardandolo, senza capire.

- Non scherzare, Jyk, sono serio! –

- Khym, la frase non ha senso… che cosa sai che non dovresti sapere? – gli domandai, aggrottando la fronte

- Beh… ho promesso di non dire nulla. –

- Quindi qualcosa sai…? –

- Certo, altrimenti il problema non esisterebbe –

- Questa discussione non ha alcun senso, te ne rendi conto?-

Sospirò. Ovviamente avevo ragione e anche lui lo capì.

- Io… - cominciò, ma proprio in quel momento comparì, dopo una svolta, seduta su un sasso, una ragazza dai capelli rossi e vestita di nero.

- Finalmente, Jo, credevamo che fossi morta… - la punzecchiò il Capitano.

Si strinse nelle spalle, senza rispondere. Poi si rivolse a me, con uno sguardo triste e severo allo stesso tempo, che mi fece rabbrividire – Scusa se ti ho abbandonato – E basta. Non un’altra parola, non una giustificazione… niente di niente.

Io non ribattei, limitandomi a lanciare uno sguardo torvo. Ci incamminammo nuovamente e io mi voltai verso il mio compagno, perché continuasse la sua storia.

- E…? – dissi io, scrutandolo curioso.

- Niente, niente – liquidò la questione, allontanandosi e lanciando occhiate alla sorella.

Che cosa aveva saputo su quell’isola, mentre noi rischiavamo la vita?

 

Llyannon camminava per la stradina del Vicolo, masticando maledizioni contro tutto il mondo, soprattutto i suoi compagni. Jiam e Drem che parlavano di armi… o meglio Colui che Capì parlava, mentre lo Sbagliato gli lanciava occhiate assassine, come se stesse cercando di fulminarlo con uno sguardo, nel tentativo di farlo smettere.

Eten invece,fischiettava, guardandosi intorno come un re.

Tre giorni, erano passati tre giorni dalla convocazioni, eppure non erano ancora riusciti a scoprire dove si fosse diretta la Senza Nome, famosa nave del Capitano Dyar.

Avevano girato i Quattro Quartieri della Capitale… ma niente.

Improvvisamente Jiam perse l’equilibrio, cadendo steso a terra davanti ad un negozio di… beh, di quelle che sembravano armi.

- E per fortuna che eri fortunato… - lo prese in giro Drem, divertito dall’umiliazione subita dal compagno troppo chiacchierone.

Quello, invece, sorrise smagliante, indicando qualcosa appeso al muro.

“Registro Navi Mercantili”. Non era un negozio di armi, ma un registro di navi che partivano… anche se nessuno dei quattro sapesse che cosa fosse un registro.

- Sei talmente fortunato da essere quasi disgustoso! – esclamò Llyannon, incredula.

- Ho trovato una moneta d’oro! – sorrise Colui che Capì, in un sorriso smagliante.

- Rettifico, è disgustoso! – ringhiò l’unica ragazza del gruppo, spalancando la porta, con ira.

 

- La Nave!! – esclamò Dyar, con un sorriso smagliante – E ci sono anche le scialuppe sulla spiaggia… muoviamoci avanti!-

Nessuno disse nulla. Eravamo stanchi… beh, provate voi a rischiare la vita in un’isola sconosciuta!

Salimmo, dirigendoci, finalmente, verso la Senza Nome, senza sapere che i nostri guai erano appena cominciati.

 

Spektryum guardò le scialuppe allontanarsi, con un sorriso soddisfatto sul volto cinereo.

- Eh… com’è semplice ingannare gli Umani! – rise, avviandosi per il dedalo dei corridoi del suo palazzo, nella Città degli Spettri.

 

--

 

chiedo scusa per l’orrido ritardo… l’ispirazione era in vacanza!!

Baci

Jo

  
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