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Autore: _Savannah_    14/10/2013    3 recensioni
"Sempre in ritardo tu, eh?" La punzecchiò lui.
"Ma quando mai? Comunque ciao anche a te." Disse Veronique.
"Ciao, sei bellissima." Disse baciandole una guancia rossa, non sapeva esattamente se per il freddo o se era stato proprio lui a farla arrossire.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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-Hei :) Ti passo a prendere alle 17.00, un bacio.-
Questo diceva l'sms che le aveva inviato Zayn pochi minuti prima, e che lei continuava a rileggere e rileggere.


Alle tre e mezza Veronique era già pronta, anche se il moro sarebbe andato a prenderla solo un'ora e mezza dopo.
Sarebbero andati al cinema, solo loro due, ed era tesissima.
Dopo vari cambi aveva optato per il suo paio di jeans preferito, una pesante felpa grigia con scritto
"I Love NY" e ai piedi le sue tanto amate Superga grigie. Aveva deciso di sciogliere i suoi lunghi capelli castani che teneva la maggior parte delle volte legati in una coda di cavallo, e di farsi dei boccoli.


Un filo di trucco, si mise addosso il suo cappotto nero e fu pronta ad uscire non appena Zayn le mandò un sms con scritto che la stava aspettando giù. Guardò fuori dalla finestra e prese l'ombrello. Pioveva un po' e non voleva bagnarsi, anche se dal portone d'ingresso all'auto del suo amico non c'erano più di tre metri.


Zayn era sotto casa della ragazza alle cinque in punto, nella sua macchina nera.
Era metà Dicembre, faceva molto freddo e la leggera pioggia che scendeva faceva brillare l'asfalto.
Si congelava anche con il riscaldamento acceso.


"Sempre in ritardo tu, eh?" La punzecchiò lui.
"Ma quando mai? Comunque ciao anche a te." Disse Veronique.
"Ciao, sei bellissima." Disse baciandole una guancia rossa, non sapeva esattamente se per il freddo o se era stato proprio lui a farla arrossire.
Le accarezzò i capelli mentre la stringeva in un abbraccio, prima di ingranare la prima e partire.

Zayn aveva indossato anche lui in paio di jeans, alla quale aveva abbinato una maglietta rossa e le sue scarpe preferite le
Blazer
nere. Non aveva mai avuto problemi per scegliere i vestiti, ma quel giorno si era cambiato d'abito almeno tre volte. Era nervosissimo, e tutte le sigarette che aveva fumato prima di uscire di casa sua ne erano la prova. Erano anni che aveva un debole per Veronique, la sognava tutte le notti, ma aveva una paura folle di rovinare la loro amicizia per un rifiuto da parte della ragazza.


Veronique e Zayn si erano conosciuti a scuola nell'ora di scienze, appena lei si era trasferita a Bradford con la famiglia, esattamente due anni e mezzo prima, quando lei aveva quindici anni. Ed i due sono subito diventati amici e poi migliori amici, anche se c'erano tutt'altri sentimenti che li legavano.


In una ventina di minuti circa arrivarono davanti al cinema, e una volta usciti dall'auto, uno a fianco all'altra si diressero davanti alle locandine per scegliere il film da guardare. Dopo cinque minuti buoni passati ad osservare le locandine dei film Zayn parlò.
"Guardiamo un horror, ti va?"
"Veramente no...preferirei guardare quel cartone lì." lo contraddisse lei, mentre puntava il dito verso una locandina su cui era disegnata una casa con attaccati milioni di palloncini colorati.
"Allora il nuovo film di Tim Burton, che ne dici?" Le chiese sorridendole.
"Quello!" Replicò lei.
"No, ti prego, il cartone animato no!" La supplicò lui, che di vedere un cartone non ne aveva proprio voglia.



La ragazza fece una faccia dolcissima alla quale lui non sapeva resistere.
"E
Up sia!" Disse infine lui.


Si diressero verso la biglietteria per acquistare due biglietti per il film da loro scelto, e dopo mille insistenze da parte di lei per pagarsi da sola il suo biglietto, Zayn li pagò entrambi. Il grande cinema era pieno di bambini urlanti e ciò faceva aumentare la tensione di entrambi. Si misero nella fila che c'era davanti al bar ed aspettarono il loro turno. Mentre aspettavano parlarono di ciò che succedeva nella loro comitiva. Anzi Zayn parlava, lei fissava in silenzio il grande televisore posto alle spalle della donna dietro al bancone, che faceva vedere una noiosa pubblicità.
"Ma cosa parlo a fare io! Preferisci guardare la pubblicità dell'aspirapolvere." Disse lui scoppiando a ridere. 


Finalmente la fila scorse e arrivò il loro turno. Presero due
Coca Cola e due enormi vaschette di pop corn. 

"Up nella sala 3." Gracchiò una voce metallica.
All'udire di quelle parole Zayn si incamminò verso la sala nominata prima, ma si fermò non appena notò che lei non lo stava seguendo ed era rimasta pensierosa a pochi metri dal bar.
"Dai, andiamo!" Esclamò lui.
"E' un peccato che Marie non sia qui con noi." Disse la castana triste.
"Ti prego, muovi quel culo ed entriamo. Lei la vedrai domani!" Le disse sorridendo.


Marie era la sua migliore amica, la migliore amica che una ragazza come lei potesse desiderare. Aveva promesso di andare al cinema con loro quel giorno, ma poi le aveva dato buca perché il ragazzo per cui Marie aveva una cotta si era finalmente deciso di chiederle di uscire.


A Veronique piaceva molto Zayn, ma dato che lui aveva la sua ragazza, ha dovuto a malincuore accettare la triste realtà. Per lei era stato amore a prima vista, e uscire da sola con lui la rendeva parecchio nervosa. Per questo uscivano sempre in gruppo, era raro che uscissero solo loro due.
Stava già pensando di scappare a gambe levate, non poteva sopravvivere ad un pomeriggio da sola con il ragazzo dei suoi sogni. Aveva anche cominciato a mangiarsi le unghie smaltate di blu.


"Sù che comincia." Ripeté ancora lui.
"Arrivo." Rispose lei affrettandosi ad entrare.


Passarono una ventina di minuti nei quali nessuno dei due disse una parola, ed il moro annoiato al massimo prese una manciata di pop corn, e li lanciò nel sedile accanto al suo, dove era comodamente seduta Veronique. Niente non dava segni di vita, quel film l'aveva letteralmente rapita.
"Davvero ti piace questa cosa?" Chiese a bassa voce lui.
"Le
Cascate Paradiso? Si, sono stupende!" Esclamò lei entusiasta.
"No, non le cascate, questo cartone. A me annoia parecchio." Finì la frase accompagnato da un grande sbadiglio.
"Ma a te non piace niente?" Chiese sorridendo lei.
"Proprio niente no, mi piace uscire con la mia migliore amica -disse alludendo a lei- mi piace giocare ai videogames. E mi piace rubarti questi!" Ghignò infilando una mano nella sua vaschetta e rubandole un gran numero di pop corn.


"Scemo!" Esclamò la castana rubando a sua volta un po' di quelli dell'altro.
"Toh! Una casa che vola. Ma cosa diamine stiamo guardando?" Parlò lui con la bocca piena di pop corn e sputacchiandone un po' ovunque.
"Saremmo dovuti andare in Sala 1, a vedere il nuovo film di Tim Burton, lo sapevo!" Sbottò lui scocciato.
"Si, ed invece sei qui perché mi adori e vuoi vedermi contenta." Disse lei sorridendo.
"Mi devi un favore!" Sentenziò infine il moro frugando nella borsa di Veronique alla ricerca di un paio di gomme alla menta.


"Come va con Conrad?" Le chiese lui lasciando definitivamente perdere il film e sperando che la sua amica facesse lo stesso.
Conrad era un ragazzo poco più grande che frequentava la loro stessa scuola, lui era molto interessato a lei, ma lei non ricambiava questo interesse, aveva comunque provato ad uscirci qualche volta.


"Siamo usciti una volta, ma non mi trovo bene con lui." Disse Veronique continuando a guardare lo schermo, quasi ipnotizzata da tutti quei colori, poi continuò "Te con Judith, invece?"


Il ragazzo era stato preso alla sprovvista. Lei odivava Judith, e non domandava mai come andasse tra di loro.
In realtà la loro storia era finita da almeno cinque mesi, ma hanno continuato a stare insieme finchè lui non l'aveva lasciata sei giorni prima. Ma non voleva parlare di lui, così chiese. 
"Stasera esci con lui?"
"Mi ha inviato un sms prima, ha chiesto di vederci alle 22.00 davanti alla fontana." Rispose lei.
"E ci vai?" Chiese ancora lui, sperando in una risposta negativa.
"Non ne ho voglia." Disse staccando finalmente gli occhi dallo schermo e voltandosi verso sinistra per incrociare gli occhi di Zayn.


"Tanto meglio, no? Uscirai con me!" Disse lui sorridendo.
"Con te?" Chiese confusa lei.
"Si, un'appuntamento, no? Cioè già lo è questo, ma dovremmo uscire ancora, intendo solo io e te, non credi?" Sorrise lui.
"Scusa, ma credo di non capire esattamente cosa tu stia dicendo!" Esclamò lei confusa da quella strana situazione.
"Sto dicendo che voglio ancora uscire da solo con te, perchè mi piaci, e finalmente mi sono tolto questo pesante fardello che mi porto appresso da più di due anni!" Spiegò meglio lui.


In tutto questo Veronique era rimasta shockata, stentava a crederci.


"Ma se non vuoi..." Tentò di dire Zayn, quasi deluso dal silenzio della ragazza che stava interpretando come un no. Ma lei lo interruppe subito.
"Certo che voglio, ne sono felicissima, ed anche io provo per te ciò che tu provi per me, ma tu eri con Judith, non potevo intromettermi tra voi due." Disse lei.
"Io e Judith abbiamo rotto la settimana scorsa, non c'era amore nè da parte mia, ne' da parte sua. Stavamo cercando di portare avanti una storia già cominciata male, in più lei negli ultimi tempi si vedeva con un altro. Ma a me non importa, a me interessi solo tu!" Le spiegò lui accarezzandole la mano.


Veronique all'udire di quelle parole si aprì in un gran sorriso.
"Oh mio Dio!" Esclamò lei mentre una lacrima di gioia scendeva sulla sua guancia, che prontamente il ragazzo bloccò con un bacio.
"Non me lo aspettavo proprio." Continuò felice lei.
Lui smise di accarezzarle la mano, la prese e fece intrecciare le loro dita, le si avvicinò per stamparle un dolce bacio sulla fronte.


"Ora guardiamo il film, voglio sapere fin dove arrivano con quella casa volante." Spiegò Zayn stringendo un braccio attorno alla vita della ragazza per abbracciarla.


Pochi minuti dopo lei si alzò dicendo di dover andare in bagno. E appena si fu allontanata abbastanza dalla sala, tirò fuori dalla tasca dei suoi jeans il suo telefono e cominciò a premere freneticamente i bottoni digitando il numero della sua amica Marie, alla quale inviò un sms, scrivendole di chiamarla al più presto. Poi entrò nel bagno e aspettò la chiamata mentre si guardava al grande specchio attaccato al muro.


Mentre si fissava le Superga grigie il suo cellulare iniziò a squillare e premette sulla cornetta verde per rispondere alla chiamata.
"Ti devo dire una cosa!" Strillò Veronique ancor prima che l'altra avesse il tempo di dire anche un "Ciao" .
"Sei stata rapita dagli alieni?" Chiese l'amica con la sua solita ironia.
"No, miseriaccia. Ancora non ci credo!"
"Cosa? A cosa non riesci a credere?" Chiese ancora Marie.
"Zayn!" Continuò Veronique.
"E' andato via? Ti ha lasciata da sola nel cinema?" Continuò a domandare la sua amica.


"Ma che dici, no!" Rispose subito lei.
"E allora?" Sbuffò Marie impaziente di sapere il motivo per cui la stava disturbando durante la sua prima uscita con il ragazzo che le piaceva da anni.
"Mi ha detto che ha lasciato Judith la scorsa settimana perché tra loro non andava, e che gli piaccio!" Spiegò Veronique camminando su e giù per il bagno dalle grandi mattonelle lucide e blu.
Marie incominciò a saltellare a destra e a sinistra per la felicità.
"Sono così felice per te!" Disse sincera Marie.
"Anche io, ora vado, non voglio farlo aspettare. Ci sentiamo dopo per sms, un bacio." Riattaccò uscendo dal bagno, camminando quei pochi metri che la separavano dalla Sala 3.


La sua felicità era alle stelle.
Prima di rientrare si fermò al bar. Prese una vaschetta e la riempì di dolciumi, poi pagò e tornò dentro. 
Rientrando nella Sala 3 pensò a quanto fosse felice, ed al fatto che voleva raccontare tutto alle altre sue amiche, ma lo avrebbe fatto una volta tornata a casa.
Nei quindici minuti successivi ci fu' l'intervallo e i due ne approfittarono per parlare e scambiarsi qualche affettuoso bacio, carezze ed abbracci. All'inizio erano un po' imbarazzati ma pian piano si sciolsero.


"Hai deciso poi se andare in settimana bianca?" Chiese Zayn durante la seconda parte del film.
"Purtroppo devo, papà non mi farà mai restare sola a casa per giorni." Rispose lei triste.
Zayn, vedendo il broncio sul viso della ragazza, allungò la mano e le fece il solletico su un fianco per farla ridere.
Rise così rumorosamente che una voce appartenente ad un uomo sulla quarantina seduto dietro di loro parlò.
"Potete guardare il film in silenzio, per favore?"
"Ci scusi" Risposero in coro nascondendo una risata.
"Comunque ci sarò anche io alla settimana bianca, tua madre ha insistito affinché venissimo anche noi!" Parlo lui 
"Ma è stupendo!" Esclamò contenta lei. Poi tornarono a guardare il film.

Nel corso della seconda parte del film, il ragazzo aveva stampato sulle labbra di lei numerosi baci, aveva perso il conto di quanti fossero stati.


Uscendo dal cinema, stretta nel suo cappotto nero, Veronique parlò.
"Sai, dovremmo tornarci, solo io e te intendo, per un altro appuntamento."
"Certamente, ma guarderemo un horror, se non ci fossi stata tu mi sarei addormentato." Disse dandole l'ennesimo bacio di quel pomeriggio.
E, mano nella mano si diressero verso l'auto del ragazzo. 
   
 
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