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Autore: BlackCrimson    14/10/2013    2 recensioni
( Per Favore immaginate la storia come se fosse un Anime o Manga )
In un tempo lontano, l'oscurità era riuscita a dare vita ai peggiori incubi dell'umanità, creando degli esseri immondi denominati creature della notte. Non tutte queste creature però costituivano una minaccia ma altre, non esitavano a bramare con sempre maggiore foga la vita degli altri.
Per questo motivo, venne istituito un ordine per combattere e limitare tali disgrazie. Coloro che ne facevano parte erano chiamati Hunter.
Elizabeth, una giovane cacciatrice, che però teme fortemente i vampiri, si troverà a sua insaputa a combattere al fianco di uno di questi. Riuscirà ad affrontare la sua paura e realizzare il suo sogno?
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Alla locanda...

 

« Ecco fatto » disse Camilla finendo di stringere le bende al braccio di Joseph.

« … Ora è tutto apposto! »

Lui era seduto composto sul suo letto e fissava il cielo notturno attraverso la finestra.
« La ringrazio... » disse poi guardandola con il suo solito sorriso pieno di gratitudine.

Elizabeth era seduta su una sedia, immersa fra i suoi pensieri a fissare la sua frusta ormai distrutta. Anche questa volta non era stata in grado di rendersi utile. Era una cosa che non sopportava. Non gli piaceva affatto essere un peso per gli altri e dipendere da loro perché ancora troppo debole.

Certo, era appena un Hunter di livello 2, ma questo non la consolava affatto.

Strinse in un pugno la corda, tanto da fargli tremare le mani.

« Ely... » la chiamò amichevolmente Camilla.
Lei si riscosse.
« … Va tutto bene tesoro? Ti vedo un po' giù … »

« No, non ho niente, stavo solo pensando... » si scusò con un finto sorriso. Non voleva farli preoccupare per niente.

Poi, l'attenzione di tutti venne attirata da un tintinnio metallico proveniente dal fondo delle scale.

Elizabeth si rallegrò perché riconobbe subito quel suono. Questa volta era sicura che fosse lui.
Infatti, Keyn apparve in cima alle scale, tranquillo come sempre.

« Sei arrivato finalmente! Stai bene? » gli corse incontro Elizabeth, felice come una bambina nel vederlo. Più che altro era molto sollevata nel vedere che non aveva neanche un graffio.

« Si... Sto bene, ti ringrazio… » rispose Keyn un po' sorpreso per la reazione della ragazzina. Non era abituato ad essere accolto in quel modo, ma infondo sapeva che Elizabeth era molto espansiva.

Anche Camilla e Joseph uscirono dalla stanza, portandosi davanti al loro compagno.

« Allora? » gli chiese serio Joseph, non trattenendo però un pizzico di curiosità.

Keyn, si avviò verso la sua stanza.
« L'ho ucciso » disse con freddezza.

Aprì la porta della camera e fece per entrarvi, ma si bloccò all'entrata.

« I dettagli ve li spiegherò più tardi, ora sono stanco... » aggiunse infine e richiuse la porta dietro di se.

« Che tipo strano... » commentò Camilla.

« A me lui non piace, sarà anche un livello 5, ma il suo comportamento è inaccettabile! » esclamò Joseph seccato.
« Ma perché vi irrita così tanto? » gli chiese Elizabeth che ormai aveva notato bene il comportamento freddo di Joseph nei confronti di Keyn.

Joseph fece per risponderle ma poi si interruppe un attimo per riflettere su cosa dirle e sospirò.

« Lasciate perdere signorina... » disse poi avvicinandosi alla sua stanza ma prima che Elizabeth gli potesse chiedere ulteriori spiegazioni intervenne Camilla, mettendo orgogliosa una mano sulla spalla di Elizabeth.
« Ok Ragazzi! Visto che è quasi l'alba, che ne dite se ci riposiamo un po' anche noi? » affermò con un enorme sorriso.
« … Riprenderemo domani mattina i nostri discorsi ok? » Elizabeth si rassegnò e annuì. In effetti le si stavano chiudendo gli occhi.

« Con il vostro permesso, io mi ritirerei nelle mie stanze » disse Joseph facendo un leggero inchino.

« Si, vai pure e riposati bene mi raccomando! » gli sorrise Camilla.

« Senz'altro ... » poi chiuse la porta.

Anche Elizabeth e Camilla entrarono nelle loro stanze e poi si misero subito a letto.

Entrambe sapevano che la missione non era ancora finita e quasi sicuramente, l'indomani, sarebbero tornati a caccia.
 

Il resto della notte passò velocemente e il sole mattutino iniziò a risplendere sull'intero villaggio.
Elizabeth si svegliò serena. Aveva dormito bene per il resto, anche se per poco. Osservò ancora assonnata la camera e vide che Camilla non c'era più. Di corsa prese le sue cose e scese al piano di sotto per fare colazione. Notò che ad un tavolo vi erano già tutti.

Keyn era seduto a capo tavola, su una panca verso il muro con braccia conserte come al solito, mentre Camilla la stava salutando ed era seduta difronte a Joseph.

Rimaneva una piccola sedia fra loro due e proprio difronte a Keyn.

« Buon giorno a tutti! » disse avvicinandosi.

« Buongiorno a te Elizabeth! » risposero Camilla e Joseph, mentre Keyn non si mosse nemmeno.
La ragazzo sbuffò, poi si sedette. Notò che al suo posto vi era del pane ancora caldo e una tazza di the. Iniziò subito a mangiare.

« Bene... direi che ora possiamo iniziare... » intervenne Keyn alzando finalmente lo sguardo.

« … Ieri notte, come da avviso, quella cosa è apparsa e ci ha anche attaccati... »

Poi appoggiò i gomiti sul tavolo e incrociò le dita davanti a se, all'altezza della bocca. Si chinò leggermente in avanti e guardò con occhi glaciali Elizabeth.

« Allora ... Che cosa ci sai dire su quella creatura, Elizabeth?! » esordì con voce ferma, marcando l'ultimo nome.

« C...come? Io? » rispose la ragazza che di certo non si aspettava quella domanda così improvvisa.

« Si, tu. Vorrei saperlo da te... »

Elizabeth guardò Camilla, sperando che rispondesse lei al suo posto. Suo malgrado, inchinò solo leggermente la testa per incoraggiarla.

« Beh... Era grigio, con un'enorme bocca dentata, delle corna sulla nuca e spinato... » cercò di dire lei.

« E cosa deduci da questo? » le chiese lui serio.

« Come cosa ne deduco? » domandò. Gli sembrava di essere a scuola, in uno di quei momenti in cui non capisci cosa ti chiedono i professori e resti fisso a guardargli con sguardo perso, cercando di trovare una risposta al più presto possibile, giusta o errata che sia.

Keyn appoggiò nuovamente la schiena contro il muro e incrociò le braccia davanti al petto.

« Ti ho fatto una domanda semplice da capire... » disse ancora con un tono che non ammetteva repliche.

« Beh... io non saprei... forse che è un demone? »

Keyn inarcò un sopracciglio, poi la guardò con uno sguardo ancora più agghiacciante.
« Tutto qui? » le chiese.
« Credo di si... » rispose timidamente lei.

Keyn sbuffò lievemente, forse per il nervosismo, poi si schiarì la voce.

« Mettiamo in chiaro una cosa... » disse poi cercando di mantenere bassa la voce.

« ... Non sei qui per giocare o altro, ma in veste di Hunter. Quindi se non vuoi tornare a sbrigare faccende da bibliotecario, vedi di impegnarti di più e cerca almeno di sfruttare l'occasione per imparare qualcosa »
Elizabeth rimase stupita dal suo comportamento. La stava veramente mettendo alla prova?

« ...Credo che tu possa fare di meglio, quindi ti rifaccio la domanda: cosa mi sai dire di quella creatura? »

La ragazza chiuse gli occhi e cercò di ricordare tutti i dettagli di quella notte. Si ricordò dell'assalto della bestia e del combattimento di Joseph fino all'arrivo di Camilla. Poi riaprì gli occhi.

« Ebbene? » gli chiese ancora Keyn insistente.

Elizabeth prese un bel respiro e iniziò a parlare con calma.

« Era una specie di mezzo sangue... » Notò lo sguardo incuriosito dei compagni e capì che era partita per il verso giusto, quindi continuò.

« ... Aveva gli occhi di colori differenti, uno giallo, come la maggior parte dei lupi mannari e l'altro rosso magenta e nero, come i demoni... »

« Continua, ti ascolto » La incitò lui.

Elizabeth deglutì un attimo poi riprese a parlare.
« Il potere di rigenerazione era estremamente elevato, il che vuol dire che si nutre continuamente di.... sangue »

Un brivido gli percorse la schiena ma proseguì.

« Così da essere più forte, inoltre l'argento sembra non avere effetto su di lui. E' vulnerabile al fuoco, visto la sua reazione dopo che Camilla lo ha bruciato... »
Appena finì ci fu un attimo di silenzio. Keyn continuò ad osservarla tanto da farla sentire a disagio.

« Bene, può bastare così per ora... » disse infine abbassando lo sguardo.

Elizabeth tirò un respiro di sollievo.

« Ben fatto cara! » gli disse Camilla sorridendo con aria soddisfatta.
« Già, non male! » si complimentò Joseph.
L'aria si era fatta meno pesante finalmente e lei non poté che sorridere.

« Continuando... » disse ad un tratto Keyn. « Come ha detto Elizabeth, quel mostro è vulnerabile al fuoco, ma riesce anche a resistervi in parte » Continuò rivolgendosi a Camilla.

« Infatti non è morto quando gli hai lanciato quella pozione, ma si è limitato a sparire nello stesso modo con cui era svanito davanti a noi... »

« C'è da aggiungere, però, che voi siete riuscito ad ucciderlo... » Intervenne Joseph.

« … Infatti, ma è stato solo grazie al materiale della mia spada »

« Perchè? Di cosa è fatta? » chiese curiosa Elizabeth.

« E' una spada speciale, forgiata da un particolare metallo unito alle zanne di lupo mannaro... »

« Non credevo che fosse possibile! » esclamò meravigliata lei.

« Fatto sta che i lupi sono gli unici ad essere in grado di nuocere a quelle ''cose'' »

« Potrebbero centrare quelle pietre? » Chiese Camilla.

« Temo di no, visto che quando l'ho ucciso non è comparsa nessuna pietra, ma per ora non possiamo neanche scartare del tutto questa ipotesi »

« Questo significa che anche questa notte andremo a caccia … » Continuò Camilla sorseggiando del The.

« Si, ma preferirei che Elizabeth e Joseph restassero qui » affermò Keyn.

« Cosa?! Ma perché? » controbatté lei. « Io non accetto di sicuro ordini da te » ribadì Joseph.

« Keyn ha ragione... »
Intervenne Camilla in sua difesa, poi si rivolse a Joseph .

« Tu con quel braccio non sei in condizione di affrontare di nuovo quella creatura, e tu Elizabeth potresti veramente farti male, quindi ve lo chiedo per favore... » Disse Camilla con tono preoccupato.

Aveva ragione, lei era troppo debole e Joseph era ferito. Però essere messa da parte era una delle tante cose che non sopportava.

« Farò come avete detto mia signora... » disse Joseph chinando il capo educatamente.

« Io e la signorina Elizabeth rimarremo qui nella locanda »

« Ma Joseph! » controbatté ancora Elizabeth.

« Elizabeth... Per favore... » La interruppe Keyn stancamente.
« E va bene... » disse poi con un leggero broncio.

« Bene, allora è deciso... » Continuò lui.

« … Andremo in perlustrazione già alle 23:00, e questa volta dobbiamo essere pronti! »

La sera sopraggiunse rapida e i due Hunter erano già pronti per uscire…


« Bene, io e Keyn andiamo. Voi state comunque attenti » Disse Camilla.
Elizabeth annuì « Buona fortuna! » gli disse con un sorriso, mentre si trovava sulla porta di ingresso.

« Ah Elizabeth! » la chiamò Keyn « Prendi! » disse lanciandole la sua pistola argentata.
« Usala solo se necessario... »

Elizabeth, che la aveva presa con un po' di fatica, annuì fermamente.

Camilla e Keyn, allora, si avviarono fra i sentieri della cittadella deserta come la sera precedente.

« Torniamo dentro » disse infine Joseph invitando la ragazzina ad entrare, che lo seguì tranquillamente.

 


Intanto Keyn e Camilla camminavano silenziosi per le vie della città.

« Non è solo la tua spada che ha ucciso quell'essere giusto? » disse ad un tratto Camilla. Keyn annuì.

« Ho dovuto unire i miei poteri da vampiro a quelli della spada, altrimenti mi sa che non ce l'avrei fatta ad eliminarlo facilmente … »

« Lo immaginavo ... dopotutto è un mezzo demone e mezzo lupo, ma non avrei immaginato che potesse avere una tale resistenza... »

« Ti sbagli » disse secco Keyn

« Eh? »

« Quando ho lottato con lui, ho avvertito chiaramente anche il sangue vampiro »

« Cosa? Ma è impossibile che un essere abbia i poteri di tre creature! »

« Eppure è così, ne sono sicuro... In questa storia c'è qualcosa che non mi convince... »


« Uffa, è davvero noioso stare qui... » Esclamò Elizabeth distesa sul suo letto, mentre Joseph era seduto su una sedia a fine della stanza.

« Non abbiamo poi tanta scelta » rispose lui. -

« Già... è vero... » Poi prese la sua frusta spezzata. La guardò per qualche istante e la gettò in un cestino, osservata da Joseph che rimase perplesso per quel gesto.

« Che fate? » le chiese.

« Questa ormai non mi serve più in quello stato, non credete? » gli sorrise Elizabeth. Joseph chinò il capo in segno di approvazione.

« Dato che siamo qui posso farle una domanda signorina Elizabeth? »

« … Si... Certo »

« Ditemi... Come avete conosciuto quel cacciatore? »

« Beh... Raphael mi aveva assegnato una missione con lui, tutto qui » Rispose semplicemente.

« Capisco, e come vi sembra » 

Elizabeth rimase un po' sorpresa per la sua curiosità.

« Beh... E' un tipo strano, e certe volte non lo capisco proprio... Ma sembra una brava persona, anche se ha un carattere complicato. Infondo è gentile... Ma perché me lo chiedete? »

« Semplice curiosità... » rispose lui.

« Voi non vi fidate di lui vero? » gli chiese Elizabeth.

« In effetti avete ragione... E consiglierei anche a lei di fare attenzione... »
Elizabeth guardò fuori dalla finestra pensierosa.

« Per me, vi preoccupate sempre troppo Joseph... »
 


« Senti qualcosa? » Chiese Camilla.
« Non ancora... »
« … E' quasi mezzanotte » Continuò lei guardando l'orologio nel suo taschino. Lui non fiatò.

Poi si fermò di scatto.

« Ci siamo. É qui » disse osservando cauto tutte le case attorno a loro, cercando qualunque cosa si muovesse nell'ombra.

« Da questa parte! » disse poi e insieme a Camilla saltò sui tetti delle case a rapida velocità. Correva in una direzione non specificata, senza meta. Lui questa volta aveva sentito l'odore di quelle bestie e si era gettato al loro inseguimento.

« Sono due. E si stanno dirigendo verso il piazzale » disse continuando a saltare sui vari tetti.

« Ancora? Ma spuntano come funghi questi cosi? Non ne avevi eliminato uno? » disse Camilla seguendolo senza sentire una risposta.

Poco più in la, delle figure in ombra saltarono giù dai tetti delle case e atterrarono in mezzo al piazzale in pietra.

Non c'era nessuno, e le abitazioni erano tutte con le finestre sbarrate.
Scoccò la mezzanotte e le creature urlarono al cielo come belve feroci. I loro ululati si propagarono per tutto il villaggio.

Poi cercarono di proseguire dalla loro presunta preda, ma il loro cammino venne bloccato dall'arrivo di Camilla e Keyn.

« Scusateci tanto, ma oggi non vi è concesso andarvene in giro da soli! » Disse Camilla pronta a combattere.

« Aspetta... » la bloccò Keyn, preparandosi al combattimento ed estraendo la sua spada. Ma osservando meglio una delle creature, entrambi si accorsero di un particolare molto importante riguardante i vestiti lacerati della bestia.

« Hai notato? » le chiese Keyn.

« Certo » rispose lei .

« Ora è tutto chiaro … » finì lui.


Subito dopo, lo scontro ebbe inizio.


Il primo mostro si scagliò contro Camilla che lo attese pronunciando delle strane parole. Keyn, intanto, sfoderò il suo potere da vampiro concentrandolo nella spada e si avventò contro il secondo mostro.

Camilla terminò l'incantesimo e le lame dei suoi ventagli divennero nero pece.
Con estrema eleganza parò i fendenti della bestia, senza mostrare la minima preoccupazione.

Keyn, invece, sembrava non voler perdere tempo, e attaccava con violenza.

Le bestie, questa volta, sembravano in difficoltà.

« Tutto qui? » disse con un ghigno divertito Keyn. La bestia urlò e si scagliò contro di lui.
« … Ok, come vuoi! » affermò lui attendendola.
« … Se vuoi morire subito ti accontento! » disse afferrandola per la gola e scaraventandola sull'altro essere che gli era accanto.

« Hey, quello era mio! » protestò Camilla. Keyn la ignorò completamente e si avvicinò alle creature a spada tesa.

« Hai ancora quelle piccole boccette? » gli chiese poi.

« Ovviamente! »

« Bene, che ne dici di arrostirli per bene? » propose lui con un mezzo sorriso.

« Per una volta concordo con te! »

Mentre le creature cercavano di rialzarsi, Keyn lanciò verso di loro la sua spada nera, avvolta da delle fiamme nere. Camilla, invece, lanciò la sua boccetta colpendo la spada di Keyn in volo, che prese ad ardere con maggiore intensità.

La spada infilzò entrambe le creature che subito presero fuoco. Nell'aria si elevarono degli ululati strazianti. Poco dopo, quelle creature sparirono in una nuvola di cenere.

« Questa volta è stato semplice... » disse lei riponendo i suoi ventagli al suo fianco, mentre Keyn raccolse la sua spada dal terreno.

« Bene, ora però c'è un'altra cosa che dobbiamo fare, e credo che quello che stiamo cercando sia qui nei paraggi... » Disse Keyn guardando in una direzione imprecisata.
Camilla annuì intuendo cosa voleva dire.



E ora: Buon giorno a tutti!!!!:))) Scusate il ritardo ma la scuola mi tiene al quanto impegnato xP
Comunque...
Cosa avranno notato Keyn ed Camilla? E chi devono cercare? :)
Elizabeth riuscirà a non cacciarsi nei guai?
Mah rispondete con le vostre ipotesi xD
Ora i Ringraziamenti!!!! xD xD Per prima cosa in assoluto , ringrazio tantissimo
Cristina Maurich 55
che come sempre continua a recensire! GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEE xD
Poi ringrazio anche
devil_angel_vampire
che ha messo la storia fra le seguite!!:))))
Infine un grazie mille anche per tutti quelli che seguono in silenzio xD
Alla prossima!:))) CIAOOOOOOOOOOOOXD
PS: alcuni mi hanno fatto notare degli errori: ve ne sarei tanto grato se me gli evidenziaste per favore:) xD Grazie ciaoooxD

  
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