Il ragazzo non ha certo passato la migliore delle adolescenze. Vittima di bullismo fin dall'asilo, veniva spesso preso di mira dai compagni più grandi e questo lo aveva portato a chiudersi e ad essere diffidente verso le persone.
- Allora
- Ce l'hai la ragazza?
- Erm, no.
- Beh, c'è una festa domani sera... Potrei chiedere ad Eleanor di presentarti qualche amica, se vuoi!
- Grazie, io... Ci penserò.
- Bene, si è fatta sera ed ho una appuntamento con El, e... Mi spiace lasciarti solo la prima sera ma è il nostro mesiversario, quindi...
- Oh, no. Tranquillo! Ne approfitto per disfare la valigia e guardarmi un po' in giro...
- Bene allora!
- Lou... Cioè, Louis... Posso farti una domanda?
- Certo, fa' pure!
- Da... Si, insomma... Da quanto tempo tu ed Eleanor... State insieme?
- Qualcuno qui e' un po' impiccione!
- N... No! Perdonami, io non volevo!
- Tranquillo, stavo solo scherzando! Oggi sono quattro mesi.
- Capito... E tu... La ami?
- Beh, voglio molto bene ad El... Amico, scusami ma si è fatto davvero tardi... Non aspettarmi in piedi, okay? A domani.
"Ma cosa ti è venuto in mente? Fare domande del genere ad un ragazzo che hai appena conosciuto! Sicuramente penserà che sei un tipo strano e domani ti sbatterà fuori! Meglio non disfare affatto le valigie!"
Per distrarsi da questi pensieri, Harry decide di ispezionare l'abitazione. Come già detto, la casa non è molto grande. C'è la cucina / soggiorno, dove sono situati i fornelli, il frigorifero e un tavolo con quattro sedie più un divano a quattro posti e una tv al plasma attaccata al muro. Il bagno infondo a sinistra, abbastanza spazioso, con water, lavandino e vasca da bagno. La porta dell'ultima stanza è chiusa. "Questa è camera sua. Non puoi entrarci, Harry.". Ma la curiosità prende il sopravvento e il ragazzo poggia la mano sulla maniglia, sperando che non sia chiusa a chiave. Le aspettative di Harry non vengono deluse e il ragazzo apre lentamente la porta, quasi come non volesse disturbare, pur sapendo che dall'altra parte non c'è nessuno ad aspettare. La camera non è molto diversa dalla sua. C'è un letto, una scrivania... "Oh, ecco il portatile. Louis ha ragione, questa stanza è meno soleggiata...". Su uno scaffale sono posizionati alcuni premi. Il ragazzo li ha vinti al liceo. Come aveva spiegato ad Harry durante la loro precedente conversazione, Louis aveva una vera passione per il calcio e il suo sogno era sempre stato quello di entrare a far parte dei Doncaster Rovers ma lo aveva accantonato per proseguire gli studi. Sulle pareti sono attaccati alcuni poster di Robbie Williams e delle fotografie che ritraggono Louis con sua madre e con quelle che dovrebbero essere le sue sorelle minori. "Strano, nemmeno una foto che raffiguri Eleanor..." Harry osserva questo particolare con una certa soddisfazione quando d'un tratto nota una chitarra acustica appoggiata al letto. Louis gli aveva parlato del suo interesse per la musica, ma no aveva accennato alla chitarra. Lui non è certo un musicista, ma se la cava abbastanza bene. Prende la chitarra, si siede sul letto e comincia a strimpellare un brano inventato al momento, iniziando a rendersi conto che da oggi per lui comincia una nuova vita, lontano da casa e dai vecchi amici... E che dovrà trovare presto un lavoro perché sua madre potrà spedirgli dei soldi al massimo per un mese... La stanchezza prende il sopravvento e, senza rendersene conto, e senza aver neanche cenato, Harry si addormenta sul letto di Louis.