Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran
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Autore: xsimplebuteffective    14/10/2013    6 recensioni
-Harry, minchia. Si è bloccato!-
-Asia, cazzo. Mancano due minuti!-
-Sai che se non arriviamo a prenderli, Ed non mi conoscerá mai e quindi..- inzio il mio solito discorso.
-E quindi non potrà mai innamorarsi di te, sposarti e concepire un figlio che chiamerete Edwino/Edwina. Lo so, l'hai ripetuto dieci volte solo ieri al telefono.- conclude per me.
Al telefono perchè tu stavi con Lucilla, pft.
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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24. It's love - The End.

Dei rumori mi fanno svegliare e prima di aprire gli occhi li stropiccio un po'.
-Eddy?- dico guardandomi intorno.
La vedo seduto sul letto con la testa tra le mani.
-Ed.- lo chiamo per la seconda volta.
Continua a non rispondermi quindi decido di scendere dal letto e sedermi sul pavimento di fronte a lui.
-Ho un mal di testa terribile e sono stato una gran testa di cazzo.- dice rivolgendomi uno sguardo veloce.
Mi alzo e prendo un'aspirina dalla borsa per poi versare dell'acqua in un bicchiere e unire il tutto. Gli porgo il bicchiere che accetta volentieri e ricompaio al suo fianco.
-Che ti ricordi?- dico trattenendo le risate.
-Solo che ti ho trattato un po' di merda.- dice assente.
C'è qualche secondo di silezio, seguito poi da una mia sonora risata.
Allora è vero che quando si è ubriachi non si ricorda proprio nulla.
Strano non ricordare un flirt con una persona del tuo stesso sesso.

-Scusami, ma devo assolutamente raccontarti!- dico ridendo più piano.
Lui scuote la testa piano, cercando di non far avanzare il mal di testa.
-Hai scambiato un ragazzo per Dean, il tuo amico del pub dietro l'angolo. Questo ragazzo voleva offrirmi da bere e tu sei stato talmente protettivo che gli hai detto 'ehi, offri da bere a me, a lei non puoi.'- dico ricordando la scena.
Lui sgrana gli occhi e scoppia a ridere.
-Stai mentendo, non posso averlo fatto davvero!- dice incredulo.
-Avrei dovuto filmarti, sei stato incredibile.- dico riprendendo fiato.
-Poi in macchina te ne sei uscito con 'se fossi una gallina mi suiciderei perché avrei le ali ma non potrei volare.'- continuo il racconto di ieri sera.
-Dici sul serio?- dice spalancando la bocca.
Io annuisco e gli accarezzo i capelli.
-Scusami se ti ho messo in imbarazzo.- dice baciandomi la tempia.
Scuoto la testa e gli regalo un bacio. Torniamo a letto e dopo ricordi, baci e tanto amore, ci rendiamo conto di aver solo qualche ora prima di ripartire.
-Facciamo una passeggiata in centro?- gli chiedo facendo un'espressione alla quale non può resistere.
-Ma io volevo restare qui per le coccole.- dice mettendo su un broncio.
-Vorrà dire che farà amicizia con qualche irlandese.- dico alzandomi dal letto.
Mi afferra per un braccio e mi fa tornare sopra di lui.
-Non vai da nessuna parte senza darmi un bacio.- dice provocatorio.
Faccio finta di essere indicisa per poi stampargli un bacio sulle labbra e scattare velocemente fuori la camera.
***
Siamo per le vie di Dublino e quella ad essere contenta di girare per negozi, sembro solo io. Per tirare sul il morale a Ed e per distrarlo dalla sbronza colossale, siamo appena entrati in piccolo locale dove sembri ingrassare appena varchi la porta d'ingresso. Dentro questo posto tutti sembrano indaffarati: in un grande bancone un ragazzo con una divisa colorata serve bibite, una donna alla cassa sembra impazzire con una cliente per venti centesimi mancati, un ragazzo moro e occhi azzurri fa waffle e una ragazza con dai capelli rossi legati in una treccia si occupa delle crepes.
Sembra tanto Alice nel paese delle porcherie.
E io amo quel film come amo California Gurls della Perry.

Sbatto le palpebre e sembra che abbia visto Michael Jackson resuscitare davanti i miei occhi a ballare per me.
-Ed, vedi quello che vedo io?- dico in trans.
Lo vedo nelle mie stesse condizioni e mi rendo conto della conferma solo quando lo vedo sorridere come un ebete.
Dieci minuti dopo aver sbavato dietro i waffle -e il ragazzo dei waffle- e aver fatto la fila, mi trovo seduta con una porcheria alla nutella tra le mani ricoperta di panna. 
'Esclusivamente per una ragazza bella come te' a detta del bonazzo.
Pazienza, questo non lo dirò ad Ed e prenderò la panna.

Lo vedo tornare con in mano due crepes e un'aria da rincoglionito.
-Che ti ha detto quella per darti una crepe in più?- dico ovvia.
-Nulla, le ho pagate entrambe, perché?- chiede confuso.
Certo, solo a me capitano i bonazzi che offrono panna sui waffle.
-Questa cosa che sto mangiando è buonissima, assaggia!- dico portandola velocemente alla sua bocca.
Consumiamo le nostre merende ipercaloriche con calma e usciamo scoppiando dal negozio.
-Penso che a causa di questo negozio ho preso due chili. Harry mi porterà a correre, che merda.- dico respirando pensantemente mentre esco.
-Fra un po' rotolo.- ammette Ed tenendomi per mano.
Rido forte ma smetto subito, evitando di scoppiare davvero.
-C'è Tiffany & Co., voglio vedere se c'è l'annello che ho visto in gita con Harry anni fa.- dico trascinandolo con me.

-Harry, questo anello è bellissimo.- dico afferrandolo per un braccio e trattenendolo difronte la vetrina.
Ci troviamo a Barcellona per la gita di quarto superiore e l'anello in questione ha un semplice quadrifoglio luminoso al centro.
-Giuro che te lo comprerei se non avessi speso i soldi in altre minchiate come patatine per la mia migliore amica, dato che non ha mangiato altro.- dice lanciandomi un'occhiata di fuoco.
Diciamo che io e il cibo spagnolo non andiamo per ninete d'accordo.
Siamo un po' come il sale e il budino.

-Merda, io li ho finiti pure in Haribo che il mio migliore amico mangia da giorni.- dico ritornandogli l'occhiata.
Fa finta di non sentirmi e mi prende per mano, trascinandomi verso il gruppo della classe.

 
-Non credevo esistesse ancora.- dico sorridendo.
Mi ritrovo sola al mio fianco e Ed sembra essere scomparso.
Forse si è travestito da folletto irlandese e sta racimolando qualche euro per prendere il volo di ritorno per Londra.
Però le possibilità sono basse dato che non ne avrebbe alcun bisogno.
Eppure, prendendo in considerazione che nel giro di due mesi gli ho fatto spendere un patrimonio, potrebbe essere.

-Eddy?- dico guardandomi intorno.
Gli chiamo più volte al cellulare e sono davvero tentata di chiamare la polizia.
Compongo il numero e una voce bassa mi risponde.
-Salve, come posso aiutarla?- dice.
'Ehilà, ho perso il mio fidanzato. Me lo potrebbe ritrovare?'
-Ho perso una persona, è scomparsa nel giro di poco.- dico seria.
-Da quanto è sparita?- continua.
Guardo l'orologio del cellulare e prendendo un grosso respiro faccio il conto.
Merda, non sono mai stata in matematica.
Mi hanno sempre dato un sette perché sapevo che alla mia professoressa piaceva il cornetto alla crema bianco e così le portavo la colazione ogni giorno. 
'Non pensi che lo faccio per arrotondare il quattro a sette, sul serio!'

-Esattamente tre minuti e mezzo.- dico affannata per lo sforzo.
Due secondi dopo non sento nient'altro che un fastidioso 'tu tu tu' dall'altro capo del telefono.
Mi guardo intorno sconvolta.
Ormani nel ventunesimo secolo nemmeno la polizia sa fare il suo lavoro.
-Ma vaffanculo, io ero seria!- protesto.
Sono davvero tentata di richiamare alla polizia irlandese e dire quando fanno schifo e quanto non sanno svolgere il loro lavoro. 
Potrei anche minacciarli dicendo di avere mio padre capo delle forze armate e che quindi sarebbero a rischio ma a quel punto, quella a riattaccare, dovrei essere io.
In quell'esatto momento noto Ed uscire da Tiffany & Co. e venirmi incontro.
-Edward Christopher Sheeran, non sparire mai più in questa cazzo di maniera o la polizia mi arresterà.- dico battendogli un pugno sul petto.
-Che hai fatto, piccola peste?- dice prendendomi in giro.
Non gli rispondo e gli giro le spalle. Richiama la mia attenzione mettendomi davanti agli occhi una bustina con lo stemma del negozio.
-Non dirmi che l'hai fatto sul serio.- dico mettendomi una mano alla bocca.
-Prendilo come un 'scusa ieri ero troppo ubriaco per capire quanto stavo facendo il cazzone'.- dice aprendomi la scatoletta.
Gli salto addosso riempendolo di baci ed è lui stesso a farmi scendere.
-Finirò su tutti i giornali per atti osceni in luogo pubblico, Asy.- dice sistemandosi la maglietta per poi tornare ad abbracciarmi.
In ogni caso sarei costretta ad utilizzare la scusa del padre alias capo delle forze armate.
-Grazie mille, davvero.- dico mettendo l'anello.
-Di nulla.- sussurra baciandomi dolcemente una guancia.
***
Il tour è iniziato tre mesi fa e a occhio e croce, io Ed ci siamo visti qualche giorno al mese. Ricordo quando l'ho accompagnato all'aeroporto e non volevo scollarmi dal suo abbraccio per niente al mondo. Nonostante tutto, va tutto bene e finalmente oggi torna. Dunque mi trovo in aeroporto insieme e un centinaio di fan che urlano. Tanto per non farmi riconoscere, mi ci sono messa anch'io e per la prima volta dopo mesi mi sono sentita come anni prima: una semplice fan.
Tralasciando il fatto che se tutte le fans fossero come me, Ed avrebbe avuto il triplo della sicurezza e vari tentativi di stalking.
Quando le porte scorrevoli si aprono, lasciano spazio a una figura che si muove stancamente tenendo per mano la custiodia della sua chitarra con all'interno lo strumento.
Scatto fuori dalla folla e un uomo della sicurezza mi afferra per un braccio.
-Ehi, che fai?- dico scollandomelo di dosso.
Nonostante i miei scossoni, quest'omaccione testardo non si decide e lasciarmi andare.
-Dove credi di andare, ragazzina?- dice con un vocione.
-Senta, sono la ragazza di Ed Sheeran. Si tolga dalle palle e mi faccia raggiungere il mio fidanzato. Grazie e prego.- dico riprendendo il mio traggitto.
Stavolta mi ferma tenendomi per le spalle e mi spinge indietro.
O porca merda, come può non credermi?
Sì che ho provato qualche volta questa scusa, ma stavolta è la verità! (Solo qualche volta, giuro.)

-Allora testa di minchia, prima di tutto non ti permettere di trattarmi in questa maniera perché sono una ragazza, ok? Ok.- dico urlandogli in faccia. 
Tutta l'attenzione della folla è concentrata su di noi ma non mi importa più di tanto.
-Senti mocciosa, ti mando in centrale se non esci immediatamente da questo posto.- dice autoritario.
-Lei cosa? Non ne ha il diritto, sono qui per prendere il mio fidanzato!- spiego.
-Non sai quante ragazze mi hanno ripetuto la stessa frase.- dice sfottendomi.
-Ma vaffanculo!- dico prendendo a correre verso Ed.
Alcuni della sorveglianza mi corrono dietro fin quando non arrivo dal rosso che mi accoglie tra le braccia.
-Ma che cazzo hai combinato, Asy?- dice ridendo.
-Non credono che io sia la tua ragazza. Diglielo, dai.- dico riprendendo fiato.
-Signorina..- inizia uno.
-E' con me.- dice semplicemente Ed per poi passarmi una mano sulla spalla e facendo strada con me.
Dovrebbero licenziarli tutti, questi cazzoni qui.
***
Siamo a casa di Harry e per la prima volta dopo mesi, ci ritroviamo a chiamare al numero della pizzeria.
Dall'ultima volta dell'incontro con Louis, Harry è caduto malato -nel vero senso della parola. (E' così bello, chissà se domani lo incontro per strada! E se non fossi abbastanza bello per lui?)
Così non abbiamo più toccato pizza, tranne quando uscivamo a cena fuori.
Questa me la pagherà, quel riccio.
Aspettiamo che si fanno quasi le undici, tralasciando le mie lamentele e quelle di Ed, chiamiamo al numero della pizzeria.
-O mio dio, Asia. Non ce la faccio, io creperò prima.- dice soffiandosi con la mano.
Il riccio è rosso in viso e sembra stia per avere un attacco di crepacuore da un momento all'altro. Ed, dal canto suo, non può far altro che ridere fin quando non gli manca l'aria.
-Pronto?- dico.
Harry fa un salto dal divano e trattiene il respiro. Sorrido e ordino una maxi pizza per poi dire l'indirizzo e tutte le informazioni necessarie.
-Scusi, posso farle una domanda?- dico alla fine della telefonata.
Harry sembra annegare nell'ansia e io cerco di trattenere le risate mentre Ed lacrima.
-Mi chiedevo se il ragazzo che consegna le pizze, credo si chiami Louis, lavora ancora per voi. Non pensi cose strane, è solo che abbiamo fatto amicizia.- spiego.
'Credo si chiami Louis?' Asia, ma davvero? 
Harry mi ha fatto imparare a memoria la sua carta d'identità, quindi sono fermamente convinta si chiami Louis.
Ed ride ancora più forte mentre Harry sta per collassare.
-Perfetto! Grazie mille, è stata molto gentile. Sa per caso dirmi se Louis è etero o gay dichiarato?- chiedo velocemente.
Dall'altro capo del telefono non sento nulla e mi rendo conto che Harry mi è appena saltato addosso, attaccando la chiamata e lanciando il telefono dall'altra parte della sala.
-No, dico io, no!- urla. -Che cazzo ti passa per la mente, Continente? Gli hai chiesto se Louis fosse gay o meno, ommiodio!- dice crollando sul divano.
Do sfogo alle mie risate scivolando lungo la parete del muro. Ed ormai ha preso il colore della tovaglia sul tavolo della cucina e quasi non ha più aria per respirare.
-Non ci rimane che aspettare.- dico asciugandomi le lacrime e sedendomi su Ed.
-Mi sento che farò una figura di merda colossale, tutto perché ti sei fissata ad invitarlo qui dopo la consegna. Ti dirà di no e io piangerò per mesi.- dice frettolosamente.
Lascio il rosso e mi butto sopra Harry, iniziando a fargli il solletico.
-Ma smettila, Harry! Come non ti resistono le ragazze, non lo fanno nemmeno i ragazzi.- dico sicura.
Inizia a mangiarsi le unghie e circa venti minuti dopo, suonano alla porta.
-Io me ne vado. Adesso scappo.- fa Harry iniziando a camminare nervosamente.
-Dove merda vuoi andare che è casa tua?- dico ridendo.
Risuonano al campanello e urlo un 'arrivo' per poi dire a Ed di tenere stretto Harry. Apro la porta e un sorriso già visto mi fa sorridere spontaneamente.
-Louis, vero?- dico indicandolo.
Il ragazzo, se è possibile, sorride di più.
-Giusto, sapevo che ti saresti ricordata di me semplicemente perché, nel caso in cui il ricciolino mi avesse mischiato la varicella, saresti stata impegnata con me per un po'.- dice ridacchiando.
-Hai altre consegne, dopo?- chiedo vaga.
Lui scuote la testa. -Grazie al cielo no, potrei mangiare il cibo di qualcuno.- dice sistemandosi il cappellino.
-Perfetto, allora rimani con noi!- dico facendolo entrare.
Mi guarda un secondo, forse pensando alla strana proposta.
-Fai sul serio?- dice.
Annuisco e gli tolgo le pizze di mano per poi portarle in cucina.
Louis entra e si toglie il giubbotto e il cappellino, passandosi una mano nei capelli.
-Hai una bellissima casa!- dice passeggiando e guardandosi intorno.
-In realtà è casa mia.- dice Harry affiancandolo.
Sono anni che Harry prova le varie tecniche di abbordaggio e spero che non si faccia influenzare dal fatto che davanti a lui non c'è una ragazza con una sesta di seno.
-Scusami ricciolo ma non mi ricordo il tuo nome.- dice fermandosi ad un tratto.
Harry sembra essere bloccato e inizio a pregare gli dei da dietro la porta affinché gli diano una spinta.
O per lo meno affinché gli facciano ricordare il suo nome di battesimo.
-Sono Harry.- dice sfoggiando un suo sorriso.
-Louis. Piacere mio, ricciolo.- continua divertito.
Si dirigono verso il salotto e non da nemmeno il tempo a Harry di fare le presentazioni che il nuovo ragazzo quasi sviene.
-No. Harry, sto sognando. Dimmi che mi sto immaginando Ed Sheeran davanti a me con una birra in mano che mi sorride. Dimmelo e giuro che farò un controllo domani stesso alla vista.- dice afferrando per il braccio Harry.
Il ragazzo dagli occhi verdi, a quel contatto non ha capito più niente. Non riesce a guardare da nessun altra parte, se non sulla mano di Louis sul suo braccio.
Ed se ne accorge e prende in mano la situazione.
-No, Ed Sheeran che cammina!- fa Louis saltellando istericamente.
Ed inizia a ridere e gli allunga una mano.
-Ti giuro che non sei pazzo, sono davvero io e so che potrebbe sembrare una cosa strana ma non lo è.- dice tranquillo.
Louis l'afferra senza pensarci due volte e lo chiude velocemente in un abbraccio.
-Sei un grande, amico.- dice iniziando a complimentarsi.
Harry fissa il vuoto e ancora dalla mia posizione non capisco se è perché non ha ancora assimilato il contatto o perché si sente messo in secondo piano.
-Lou, non so se ti ricordi come mi chiamo; in ogni caso, io sono..- inizio entrando in salotto con la pizza.
-Asia, ciao bellezza. Lo sai che c'è Ed Sheeran sul divano?- dice sorridendo come un cretino. 
Scoppio a ridere e lo affianco.
-Se non lo sapessi, Ed è il mio ragazzo.- dico schioccandogli un bacio veloce.
L'espressione di Louis diventa ancora più sconvolta quando sente le mie parole.
-No, vabbé.- dice scuotendo la testa.
Riafferra per il braccio Harry che sembra aver preso la scossa. 
-Tu lo sapevi che nel divano di casa tua c'è Ed Sheeran con la sua ragazza?- dice guardandolo con la bocca spalancata.
Harry ridacchia e sembra essersi risvegliato dal coma.
-Beh, diciamo che so con chi è fidanzata la mia migliore amica.- dice continuando a ridere.
-Ho bisogno di tempo per assimilare il tutto, scusate.- annuncia Louis rubando dalle mani la birra di Ed.
La serata va avanti fra battute, scherzi, semi svenimenti di Harry ad ogni attenzione di Louis e risate di Ed a non finire. Io mi diverto un sacco, tenendo per mano il rosso.
-Asia, devo dirti una cosa importante. Esci fuori con me?- dice Ed.
Annuisco, iniziando a preoccuparmi.
Solitamente non mi prende mai in disparte per dirmi una cosa. In ogni caso, va tutto molto bene e non vedo nessun problema.
Mi hanno sempre detto di essere brava nell'autoconvizione.
Lasciamo i due ragazzi da soli in sala, non dopo aver fatto un visibile occhiolino ad Harry, e ci dirigiamo verso il piccolo giardino di casa Styles. Ci sediamo sul dondolo, da sempre il posto preferito da me ed il riccio.
-Dimmi, Eddy. Stai iniziando a farmi preoccupare.- dico giocando con le mani.
-Da qualche settimana è iniziato il tour di Taylor Swift e la band che le apriva il concerto è stata chiamata da una casa discografica a Londra quindi gli serve un sostituto. Hanno proposto tutto al mio manager e pensa che sia un'ottima occasione, sai farsi conoscere anche in tutta l'America.- dice fissandosi la punta delle scarpe.
Tiro un sospiro di sollievo, da una parte contenta che non sia nessuna notizia brutta. Dall'altra però, sento che c'è qualcos'altro.
-Eddy, è un'ottima opportunità per me andrebbe bene. Lo sai che i tuoi impegni sono più importarti di altro.- dico afferrandogli la mano.
-Si tratta di tre mesi e mezzo senza pausa. Dovrei partire tra meno di una settimana.- dice alzando la testa e incatenando i suoi occhi nei miei.
Il mio respiro rimane a mezz'aria e chiudo la bocca senza dire nulla.
-Ok, Eddy. E' la tua carriera, è importante.- dico passandomi una mano tra i capelli.
-Io non sono sicuro del fatto di riuscire a sopportare tre mesi di distanza.- ammette.
Il mio cuore perde un battito e mi ento scivolare la situazione dalle mani.
Merda, non può essere.
Non può lasciarmi solo perché va in tour per tre mesi e mezzo. 

-Dimmi che non stai mettendo in dubbio la stabilità della nostra relazione.- dico iniziando a diventare seria.
-Io non lo so, Asia. Devo andare in tour con una cantante famosissima e non ho idea di tutto quello che si dirà in giro. Tu potrai credermi o meno ma non potrai fare nulla perché sei dall'altra parte del mondo per tre mesi e mezzo.- mi spiega disperato.
Non riesco proprio a capire.
-Io mi fido di te. Non ho problemi a lasciarti andare con quella lì, ma ho problemi se tu mi dici di non essere sicuro.- dico stringendogli la mano.
-Io..- dice incerto.
-Ed, passiamo anche questo, ok? Promettimi che ci sentieremo ogni giorno come sempre e che andrà tutto bene.- continuo.
Annuisce e mi stringe fra le sue braccia.
So che non è per niente convito ma mi faccio cullare dalle sue braccia, sentendomi un po' più sicura.
-Sì Asia, te lo prometto.- dice semplicemente.
***
-Minchia, adesso urlo.- dico sul divano di casa mia.
Ed ha iniziato il tour tre giorni fa e non ha risposto nemmeno ad una mia chiamata. Mi aveva promesso di sentirci ogni giorno mentre adesso il coglione non mi risponde nemmeno.
Sbuffo e trattengo le lacrime dalla rabbia.
Sento scattare la serratura della porta e mi asciugo velocemente le poche lacrime che sono scivolate involontariamente.
-Mamma?-
-Mamma non c'è, ecco qui il tuo migliore amico pronto per una giornata insieme!- dice allegro entrando in sala.
Notando il mio viso si blocca e la sua espressione mima un punto interrogativo.
-Asia, che succede?- dice avvicinandosi.
Non dico niente, solo mi alzo e mi tuffo nelle sue braccia iniziando a singhiozzare.
-Tranquilla piccola, ci sono io.- dice lasciandomi piccoli baci alla base del collo. 
Ha sempre saputo come tranquillizzarmi.
Due minuti dopo la mia schiena di trova sul petto di Harry che mi tocca i capelli facendomi tranquillizzare. Tra le mani tengo un barattolo di gelato alla stracciatella che da sempre mi ha aiutata.
-Ed non mi risponde da tre giorni.- dico iniziando a raccontare.
-Può essere che non gli prende il telefono o quant'altro?- dice matenendo la calma.
-No, squilla ma non risponde.-
-Hai provato con l'anonimo?- propone.
Annuisco.
In realtà era stato il mio primo pensiero dopo qualche chiamata. Se mi avesse risposto ne avrebbe sentite di tutti i colori.
'Pronto?'
'Brutto coglione, che cazzo fai? Non mi rispondi? Adesso vengo dove cazzo ti trovi e appena ti trovo ti picchio a sangue!'

-La verità  è che quella sera, quando c'era anche Louis, lui mi ha detto che non era sicuro di potercela fare. Sai, tre mesi e mezzo senza vederci sono tanti e lui è un tipo insicuro.- dico portando alla bocca un cucchiaio di gelato.
-Ti ha detto questo e non mi hai raccontato nulla?- dice scattando in avanti.
-Lo sto facendo adesso.- dico seria.
Ritorniamo alla posizione iniziale anche se i muscoli di Harry sono tesi.
-Sono assolutamente convinta del fatto che tutto ciò ci allontanerà.- ammetto.
-Aspettiamo un altro po', magari è solo confuso.- dice.
Annuisco, cercando di accettare l'idea.
Un rumore alla porta mi distrae e la figura di mia madre entra rapidamente in casa.
-Asia, sei sul mio giornale di gossip preferito!- dice saltellando e mostrandomi la rivista.
Mi sono sempre ripromessa di abolire questa rivista del cazzo. Ha tolto momenti importanti della vita di mia mamma, voglio dire!
Non muovendomi di un centimetro dalla mia posizione, afferro il giornale e il mio stato d'animo peggiora ancora di più.
Una foto di Ed e Taylor che escono dallo studio di registrazione insieme. Sotto una didascalia.
'Sarà una nuova fiamma per Ed Sheeran che ha messo da parte la sua ragazza amata dalle fan?'.
Stingo tra le mani la rivista fino a lanciarla dall'altra parte della stanza.
Mi abbraccio a Harry, nascondendomi il viso.
-Asia, è vero?- chiede mia madre preoccupata.
-Ci penso io, tranquilla.- dice piano Harry alla donna.
Quest'ultima esce silenziosamente dalla stanza, lasciandoci nuovamente soli.
-Ti rendi conto di quello che sta succedendo? La cosa terribile è che io non posso fare nulla perché cazzo, sono dall'altra parte del mondo!- dico alzando il viso per guardare Harry.
Quest'ultimo si alza e mi fa sedere sul divano per poi posizionarsi davanti a me, molleggiando con le gambe.
-Hai ragione ma se fossi lì potresti fare qualcosa, no?- dice sorridendo.
Conosco quel sorriso. E' il sorriso di qualcuno che ha un'idea che potrebbe rivoluzionare l'intera esistenza.
E ammetto che lo fa spesso anche se il più delle volte spara minchiate.
-Certo, lo picchierei fin quando non si scuserà in ginocchio.- dico seria.
-Allora prepara le valige, ci andiamo a riprendere il tuo uomo!- annuncia.
***
-Quindi il concerto di stasera sarà qui, giusto?- dice Harry guardando la grande arena da fuori.
Annuisco semplicemente per poi andare verso l'entrata. Il riccio mi asseconda e quando entriamo chiedo conferma.
-Scusi, stasera di esibiranno Taylor Swift con Ed Sheeran?- chiedo alla donna dietro il bancone.
-Sì, ragazzi.- dice rivolgendomi un sorriso.
-Perfetto, grazie mille e arrivederci.- dico uscendo.
Era più che sicuro che senza un pass non mi avrebbero fatto entrare quindi abbiamo già un piano studiato alla perfezione durante le dodici ore di aereo.
Adesso ho capito dove i terroristi preparano i loro piani, mh.
-Pronto?- chiedo al riccio.
-Prontissimo.- dice tenendomi per mano.
Ci dirigiamo verso il retro dell'arena dove sono appostate solo un centinaio di fan. 
-Ehm, ciao. Sai se Ed Sheeran è già arrivato?- chiedo ad una ragazza.
-No, ma da quanto a scritto su twitter dovrebbe arrivare a momenti. Ehi, ma tu sei Asia.- dice riconoscendomi.
Le sorrido semplicemente per poi ringraziarla.
-Ehi, ma tu sei Asia.- mi sfotte Harry.
-Smettila Starry.- dico ridacchiando.
Aspettiamo l'arrivo del cantante e quando una macchina blindata fa il suo ingresso si crea un coro di urli vari. Ne esce una bellissima ragazza bionda molto alta. Penso che se ci mettessero a confroto, io risulterei una scimmia e lei una giraffa.
Ritorno al mio posto insieme a Harry, ingnorando l'entrata della cantante.
-Qualche mese fa le saresti saltato addosso.- dico ridendo.
-Peccato che adesso salterei addosso solo a un ragazzo con un culo perfetto di nome Louis che in questi giorni sta facendo visita a casa mia senza porta pizze con sé.- dice facendomi l'occhiolino.
Gli batto il cinque e nel giro di pochi minuti, tutto si calma. La scena si ripete quando fa il suo ingresso un'altra macchina nera seguita da un furgoncino.
Dalla macchina blindata esce Ed, che saluta velocemente per poi entrare dentro. Sul furgoncino riconosco uno delle guardie del corpo che Ed preferisce e che mi conosce parecchio bene.
-Will!- lo chiamo più volte.
Lui si gira e si guarda intorno fin quando non nota una ragazza che si sbraccia urlando il suo nome.
Mi sorride incerto e si avvicina.
-Asia? Che ci fai qui?- dice stringendomi la mano in saluto.
-Will, devo vedere assolutamente Ed. Non mi risponde da giorni e..- inizio.
-So tutto. Che devo fare per rivedervi insieme?- chiede sorridendo.
Ringrazio il cielo di aver dato delle persone così comprensive al fianco di Eddy.
-Devo entrare nel backstage. Potresti fare avere un permesso anche a lui?- dico indicando Harry al mio fianco. 
Quest'ultimo sorride, mettendo in mostra le sue fossette e per la prima volta spero facciano davvero colpo.
Ma dai, a chi non fanno un certo effetto? Anche i ciechi le amerebbero.
-Ci proverò ma non credo ci saranno grandi problemi. Ci vediamo qui all'apertura dei cancelli così non ci sarà nessuno che potrà vedervi, ok?- spiega rapidamente.
-Ti adoro, Will. Sei il migliore.- dico lanciandgli un bacio tra le sbarre.
Sorride per poi entare dentro.
Aspettiamo circa un'ora per poi ritrovarci soli nel retro dell'arena. Una porticina grigia si apre e Will ci raggiunge a passo veloce.
-Ecco a voi ragazzi, potresti parlare a Ed dopo l'apertura per favore? Potrebbe distrarsi troppo.- dice dandomi i pass.
Annuisco e lo ringrazio per poi correre verso i cancelli. Facciamo un quarto d'ora di fila anche noi e solo quando ha iniziato a cantare Ed ci ritroviamo dentro il backstage.
-Non credo di reggerlo.- dico ad Harry.
-E' tutto ok.- dice afferrandomi la mano.
Mi tranquillizzo sentendo la voce di Ed e dopo aver aspettato venti minuti, l'apertura dle concerto è finita.
-Harry, non credo sia stata una buona idea. Andiamo.- dico girandomi verso la porta.
-Asia, smettila. Siamo qui per Ed, adesso lo aspettiamo e gli parli.- dice fermandomi per le spalle.
-No, io non voglio. Ho paura che mi lasci adesso e meglio rimanere in sospeso che questo.- dico iniziando a parlare freneticamente.
-Non è così!- mi contraddice il riccio.
-Sì, invece! Io me ne vado.- dico iniziando a camminare verso l'uscita.
Harry sbuffa, pronto a riprovare.
-Asia.- fa qualcuno per poi afferrarmi per il braccio.
-Harry, andiamo.- dico seria.
-Asia, guardami.- continua.
Mi giro, aspettandomi di trovare due occhi verdi preoccupati o per lo meno in tensione. Mi sorprendo quando i miei occhi affondano in due oceani blu.
-Ed?-  dico per poi abbracciarlo.
Lui mi accoglie tra le braccia senza pensarci due volte e mi accarezza i capelli dolcemente.
Quando sciogliamo l'abbraccio, l'unico gesto spontaneo che mi viene da fare è tirargli uno schiaffo.
-Che cazzo fai Asia?- chiede sconvolto.
-Sei un gran coglione, Edward. Ti sembra il modo di comportarti, cazzone? Non mi rispondi alle chiamate e ho deciso di venire di presenza a romperti il culo.- dico incrociando le braccia.
Lo vedo aprirsi in un sorriso per poi regalarmi un bacio a stampo.
-E' assolutamente inutile che tu faccia così. Sei un gran coglione e mi aspetto delle scuse perché non penso di meritarmi di stare male.- dico iniziando a perdere convinzione.
-Ero solo confuso, io avevo bisogno di qualche giorno, ehm.- inizia.
Trattengo l'istinto di tirargli un pugno e batto il piede ad un ritmo indefinito.
Sorride comprensivo e si avvicina.
-Ti amo da morire e scusami, non avrei mai voluto farti stare male.- sussurra al mio orecchio.
Cedo, ricevendo uno dei baci più belli mai ricevuti.
Scoppia un applauso e mi copro la faccia con le mani mentre non ho idea di cosa possa fare Ed, oltre sotterrarsi con le sue stesse mani dall'imbarazzo. In prima fila Harry si asciuga qualche lacrima e mi guarda contento, fiero della sua geniale idea.
-Sia chiaro Eddy, non ho la minima intenzione di rifare dodici ore di volo con un riccio accanto che mi aiuta a proggettare la tua futura uccisione.- sorrido amorevole per poi scoccargli un bacio in guancia.


E' ovvio che Asia potrebbe rifare questa pazzia mille volte per il suo Ed, l'amore della sua vita.


Oyey.

Ommiodio.
Gente, ce l'ho fatta.
Questo capitolo è stato un parto per me. Uno di quei parti dovei rimani in travaglio per giorni interi xd
Evitiamo questi esempi, sssssì.

Scusatemi davvero un sacco per il ritardo ma ci tenevo a mettere tutto in un capitolo e concludere la storia. Scusate anche se sono circa 5000 parole ma ve lo meritavate dopo un'attesa assurda :D
Minchia, ho appena finito la storia con Continente, Eddy e Starry :o
Vorrei piangere çç
Mi mancheranno un casino, aiuto.

Volevo ringraziare tutte le quelle persone che ci sono stata sempre in questa storia, anche quando io non avevo voglia di continuare o di aggiornare. Grazie davvero perché senza la vostra pazienza non sarei andata da nessuna parte.
Grazie anche a quelle che hanno messo la storia nelle preferite/seguite/ricordate c:
Ma grazie anche a quelle che leggo silenziosamente e magari apprezzano la storia pensando quanto sia cogliana la ragazza che l'ha scritta.

Spero di non avervi deluso, sul serio e se l'ho fatto mi scuso.
C'ho messo il cuore :)
Grazie a Ed, che mi ispira un sacco. A Asia, la ragazza immaginaria che mia assomiglia abbastanza e a Harry, il migliore amico che tutti vorrebbero.
(Un applauso anche ai miei Larry çç -mi scuso se qualcuno non ha gradito la coppia ma io li shippo e sono perfetti, soprattuto per la situazione della storia :))
Mille baci e grazie ancora.
Vi amo da morire, sul serio!

<3
<3
<3

Ciaux, Catix.
  
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