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Autore: rorro270695c    14/10/2013    2 recensioni
Haloa gente
questa è la fanfiction nata come verde e si sta facendo tutti i reating chissà se arriviamo al rosso
*lunghezza estrema* xD
ps È LA MIA PRIMA FANFICTION NON SIATE TROPPO DURI ;)
Poppi
Genere: Fluff, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 ATTENZIONE!  ATTENZIONE!  ATTENZIONE!

Lo so, lo so siete stufi delle mie scuse quindi andiamo diretti ai fatti! ;)

1) QUESTO è IL COMPLETO CAPITOLO 23
( SCROLLATE LA PAGINA E TROVERETE LA SCRITTA " PART 2")
2) SPERO VI FACCIA PIACERE SAPERE DELLA CREAZIONE DEL TRAILER DI QUESTA FANFICTION VI LASCIO IL LINK QUI ---> http://youtu.be/90mVzm-PunE
basta copiarlo ed incollarlo nella barra di ricerca ;)
3) SPERO DI RIUSCIRE AD AGGIORNARE PRESTO MA CONOSCENDOMI.... SPERO COMUNQUE RIMANIATE AGGIORNATI UN BACIONE ! ♥






 POW HARRY




Sembrava impossibile come le foto della nostra prima giornata di scuola fossero girate così in fretta, ma soprattutto sembrava impossibile che delle foto così nitide fossero state scattate dall' esterno della scuola dato che il preside aveva vietato l' accesso ai  paparazzi di qualsiasi genere...

-Harry la smetti di fare l' asociale e stare sul pc da solo! -mi distrasse Niall dai miei pensieri 

-No ragazzi  cazzo è impossibile. ..come fanno queste foto ad essere su internet!?!? C' è è finita soltanto tre ore fa la lezione di canto!!- non ci potevo credere, qui c' era qualcosa che non tornava

-Hazza ma di che ti preoccupi lo sai che i paparazzi sono come le volpi alcuni saranno riusciti ad entrare e a fare qualche foto da fuori!- cercò di tranquillizzare tutti Liam

-Non dire cazzate Liam! ! Queste non sono fatte da fuori qui qualcuno era nella classe con noi!!-

-Ma è impossibile ce ne saremmo accorti Zayn!!
-lo rimbeccò Louis

-Il che vuol dire che...è qualcuno che sta in classe con noi!-
 
-Sii realista Harry è ovvio che qualcuno/a sarà una nostra fan e avrà pubblicato  le foto...-
disse Niall mettendo, quello che a quanto pare, per lui, era il punto alla convenzione.

-Spero solo sia così. ..-dissi a bassa voce chiudendo il computer di Trecy con una mano. 

Continuai a pensare che non mi avrebbe stupito il fatto che nella nostra scuola ci fosse qualche paparazzo infiltrato o che quest' ultimi avessero pagato qualche studente per fare il lavoro sporco o che fosse stato il preside o il simpaticone che ci aveva assegnato alla stanza 1D o il nostro conquilino..quell' Axel....

- Harry spero tu abbia sentito almeno una parola di quello che ho spiegato agli altri!!- mi rimproverò Trecy che si era piazzata davanti al divano  e a quanto pare aveva parlato e soprattutto aveva parlato di qualcosa di importante...

A quanto pare la mia faccia bastò a farle capire che non avevo ascoltato una  parola della sua spiegazione..








Quando la mattina dopo riaprii gli occhi ringraziai il cielo che fosse sabato, quello che mi aveva svegliato infatti erano stati due dannati  spiragli di sole puntati nei mie occhi. Rimasi a fissare la rete del letto sopra il mio, osservando gli intrecci dell' acciaio, il piano che Trecy ci  aveva spiegato sarebbe stato difficile da mettere in atto. ..
Mi stropicciai gli occhi e a bassa voce chiamai -Lou?? Sei sveglio? -

-Si...-
rispose, stano che non stesse già saltellando qua le la per la stanza.
Girai la testa verso il basso trovando il mio I-phone,  premetti il tasto dello sblocco e sbirciai l' ora, 13:45, era tanto che non ci permettevamo di dormire così a lungo, di solito tutte le giornate iniziavano con  noi pronti per le 8 di mattina in qualsiasi giorno per qualsiasi genere di impegno. 

-Sarà difficile...-

-Mettere in pratica il piano di Trecy?
-fece lui

-Si...ci stavi pensando anche tu ??-

-Già ... e credo proprio di aver trovato la soluzione...-


Alle sue parole aggrottai, automaticamente, le sopracciglia e mi sporsi dal letto cercando di intravederlo, facendo scricchiolare la rete.

Né il rumore né la mia domanda parvero fargli venir voglia di rispondermi visto che non proferì parola.
Stanco del suo silenzio, tirai un calcio alla rete facendolo balzare sul letto, quasi a fargli sbattere la testa al soffitto

-Ma che cazz..ma che sei coglione!?!? Mi hai quasi piantato quella fetta puzzolente nel culo!!-

-Rispondimi!-
feci categorico 

-Sai non credo sarò capace di  evitarla o comunque ignorarla per tutto questo tempo... quindi... probabilmente oggi pomeriggio vado a casa...-

-Ma lei sa dove abitiamo-feci ovvio  

-Infatti intendo a casa a Doncaster-disse dopo una risatina di scherno, ed in quell' istante preciso i suoi piedi penzolarono fuori dal letto, ne saltò giù continuando a parlare -E' tanto che non vedo tutte quante e a dire la verità mi mancano...-
disse guardandosi allo specchio, ovviamente sapevo a chi si stesse riferendo. 

-Vuoi compagnia? -chiesi gentilmente

-E allontanarti così dal tuo grande amore Beatrice!?! Mai!!- fece una mezza piroetta per guardarmi e agitare le mani in modo teatrale.

Scoppiammo tutti e due a ridere mentre io gli tiravo una ciabatta e lui la schivava lasciandola finire sul letto vuoto di Niall. 

-Ma dove sono tutti??- chiesi accorgendomi proprio in quel momento di quanto fosse vuota la stanza

A quanto pare erano tutti gia in piedi e all' opera: Niall se ne era andato da F per distrarla con la proposta di una maratona dei film di Harry Potter, Liam era andato a comprare i gingilli necessari e Zayn , aveva rinunciato riluttante alla maratonadi Harry Potter ed era andato a cercare il posto adatto...

Dopo una veloce doccia ed essermi vestito decidemmo, con Lou, di andare a prenderci un boccone al bar fuori dalla scuola visto che ormai si erano fatte le 14:30 e la mensa era stata chiusa da un pezzo.






-Allora Lou spiegami una cosa... perché Niall distrae una delle festeggate mentre tu te ne vai a Doncaster!?- chiesi per poi addentare uno dei panini che ci eravamo appena comprati e che avevamo deciso di mangiare seduti ai tavolini  del bar.

-Hazz lo sai come sono fatto, non riuscirei a tenermi il segreto oppure mi comporterei in modo strano...- affermò lui facendo il vago

-E....- feci segno di andare avanti

-E cosa Harry!?!?!?-si mise sulla difensiva 

 Alzai un sopracciglio scettico e mi riavviai i ricci -Andiamo amico davvero credi di fregare cosi me !?-

Un sorrisino ironico spuntò sulle sue labbra e fece incontrare i suoi occhi con i miei
-Diciamo che devo chiarire un pò di cose nella mia testa.-









Lou era partito da almeno due ore e ci stavamo davvero annoiando quando sentimmo bussare alla porta

-Che noia che siete ragazzi!!! Suuuu tiratevi su con la vitaaa!!!-urlò praticamente Rob, il dj della discoteca dove eravamo andati quell' estate, quando Zayn gli aprì la porta.

- Noooo Rob!!! Anche tu qui!?!?- ci alzammo tutti dai nostri letti  avvicinandoci a lui

-Yeah buddy!!- disse dando il cinque a Zayn per poi sbattere i petti - Adesso voi vi vestite e andiamo  a divertirci! Io vado da Silvia nel mentre
-
e detto ciò ci lasciò. 

Alle 22:30 eravamo tutti pronti fuori dal dormitorio e ci  eravamo avviati  al locale del padre di Rob 

-E questo posto sarebbe tuo!?!?- disse strabiliata F 

- Waaaaa non ci posso credereeeee!!! Offri tu oggi vero!!?-  disse allegra Elli per poi guardarsi intorno -Ragazzi ma Lou!?!-


Non ci potevo credere, non le aveva nemmeno detto che se ne stava andando, questo voleva dire che Lou aveva davvero bisogno di una pausa da tutto per pensare 
-E...ehhhhm  è dovuto andare via oggi perché....aveva...aveva...si, una cena di famiglia...- improvvisai di botto 

-Ahh....mhhh...- fece Elli 

Entrati ci sedemmo direttamente ad un lungo tavolo con i divanetti in pelle e sbirciammo che cocktail ci fossero.
Le ragazze optarono tutte per un sex on the bich, mentre noi andammo per una birra. 

-Mio Dio non è possibile!!!!- esclamò esasperata Fralli quando un flash attirò la sua attenzione

-Lo so, lo so, anche io lo odio ma sopporta, sono già uscite troppe foto di noi insieme...-cercò di giustificarsi Zayn 

  Intercettai lo sguardo di Beatrice e le feci cenno verso il centro della sala che era strapieno di gente che ballava e che tra la quale ci saremmo mimetizzati alla perfezione, mi alzai e le feci strada, per mano, finendo al centro della pista e lasciando gli altri a loro stessi.

  Ci divertimmo e ballammo per due ore su per giù, finquando  lei prese la mia mano, appoggiata sul suo fianco, trascinandomi prima al bancone per ordinare qualcosa da bere, imboccammo poi un corridoietto laterale e delle scale fino ad arrivare alla terrazza. 

  Appena varcata la soglia del terrazzo l' aria fredda attaccò il mio volto e la presa di Trecy sul mio braccio venne meno. 
 Si appoggiò tranquillamente ad un muro di intonaco e sorridendomi mise una mano in tasca, tirandone fuori un pacchetto di Camel light da venti, consumato per almeno la metà,  con una leggera toccatina all' estremità del pacchetto ne fece scivolare una più avanti rispetto alle altre, per poi sfilarla e portarla alle labbra




Mi appoggiai con un braccio al muro con stupore alzando un sopracciglio 

-Si, stavo andando in astinenza da nicortina- disse prendendo un tiro e scivolando con la schiena contro il muro fino a sedersi e appoggiare il suo cocktail di fianco a lei.

Mi sedei accanto a lei un attimo in silenzio caló tra noi...anche da seduto ero più alto di lei...la guardai e lei mi sorrise

-Ti piace Steve? - la mia bocca fu più veloce del mio cervello e quella domanda idiota ne uscì fuori.

T spalancò leggermente gli occhi per poi sorridere un pò -Come mai questa domanda Mr Styles?!?! Non mi verrà a dire che è geloso....-scherzò punzecchiandomi con il dito

-NO! Ma che vai a pensare!- il mio tono di voce stridette sulla difensiva, non sapevo perché ma negarlo mi parve la cosa migliore al momento, anche se avrei voluto urlare che lo ero e che lei era mia e che nessuno la doveva toccare

Ridacchiò nuovamente posando la testa al muro e facendo l'ennesimo tiro parlando prima di tirare fuori il fumo -È un tipo a posto...-

-E?-

-Ed è anche bello e ci tiene a me, ma...-

-Ma..?
-feci eco

-Ma come potrei mai rinunciare a queste fossette!-rise dandomi un pizzicotto dove, immaginai, si formassero queste ultime

Scoppiai a ridere per poi accusarla -Dillo che lo fai solo per loro!!-

-Mhhh...Forse è vero..- 
rispose lei con finta indifferenza alzando le spalle per poi scoppiare a ridere

-Quando ridi così sei ancora più bella.- ma cos' era questa la serata delle frasi idiote!?!?! Se avessi detto un'altra cazzata simile mi sarei preso a schiaffi!

La sua reazione non fu però negativa, anzi, riuscii veder affiorare il rosso delle sue guance e le sue labbra arrivare al filtro della sigaretta per evitare di incontrare il mio sguardo

-Odio però quando fumi!- la bacchettai

-Sparita !!-montò su un sorrisone  buttando quello che era ormai rimasto della sigaretta:il mozzicone e schiacciandolo con il piede.

Scossi la testa - Allora che facciamo torniamo in pista??- proposi

  Lei sbadigliò e tirò fuori dalla tasca il suo I-phon guardando l'ora - Bhe tu se vuoi torna a ballare ma io sono stanca e mi sa che ho bevuto un pò quindi se non ti dispiace mi ritiro!- disse alzandosi e barcollando un pò sui tacchi

-Ti accompagno con quei trampoli rischi di ucciderti!- risi sostenendola un pò per la vita

  Cercammo in giro qualcuno dei nostri amici da avvertore e gli unici che trovammo furono Rob e Silvia che stavano ballando stretti l' un' l' altra.  

  Usciti dal locale, bloccai un taxi vuoto che stava passando per poi dargli l' indirizzo di destinazione. 

  Il viaggio non fu veloce, perché il tassista allungò di due o tre isolati ma io me ne accorsi a malapena, perso nei miei pensieri rigiravo tra le dita una ciocca dei capelli di T che appoggiata a me si stava pian piano assopendo.
  Giudicatemi un ragazzino, ma non volevo perderla anche se non la conoscevo da tantissimo ma c'era quel qualcosa in lei, come una scintilla e se mai l'avessi perduta non mi sarei più sentito come mi sentivo in quel momento, stretto alla ragazza che mi piaceva cosa che non facevo almeno da due anni, per paura di essere criticato e che venisse attaccata la ragazza, avevo iniziato ad uscire sporadicamente sempre con una ragazza diversa dall'altra anche a costo di risultare un maschilista del cazzo... Cosa complicata è !?!?
 Già...e io la dovevo affrontare tutti i giorni! 

  La brusca frenata dell' uomo al volante, gli fece guadagnare un occhiataccia da parte mia e la mancata mancia. Svegliai delicatamente Beatrice che dopo due metri fatti a piedi si arrese togliendosi i tacchi indossati per la serata. 
  Non le diedi neanche il tempo di alzarsi, che feci pressione dietro le ginocchia  e sorreggendola saldamente anche dietro la schiena, la sollevai scatenando le sue lamentele, sbiascicate, per colpa del sonno.

 -Pensa solo a tenere saldamente quelle due armi improprie, perché non tornerò a recuperarle!- scherzai

-Ai suoi ordini capitano...- disse ridendo, stringendo  le calzature dai tacchi e chiudendo gli occhi. 

-Sera Reg. Scusa se ti disturbo mi daresti la camera-mi guardai in giro per controllare che non ci fosse nessuno, ma due ragazze apparentemente distratte, stavano chiacchierando qualche metro più in là -La camera H5 e la 1D ?- dissi a bassa voce.

L' anziano strizzò l' occhio e mi porse  visibilmente la chiave H5 e di soppiatto,  facendomela scivolare nella mano,  la 1D.

  Risi e gli augurai sogni d'oro. Quando aprii per la terza volta, quel giorno,  la porta della camerata femminile mi chiesi nuovamente che fine avessero fatto tutte le ragazze della scuola.

-Harry...?Già siamo arrivati?!-sussurrò lei quando mi sentì girare la chiave nella toppa, facendole fare due giri e mezzo. 

Sorrisi annuendo - Qual è la tua stanza? -dissi poggiando le chiavi di tutte e due le nostre stanze sulla credenza.

-La prima sulla sinistra. Ma ormai mi hai svegliata !- commentò 

Senza ascoltarla aprii la porta della sua camera e la misi sul letto.  
La fioca luce che entrava dalla finestra si riflesse sui poster che avevo già visto nell'altra sua stanza, i quali rappresentavano sempre noi.
Risi leggermente per poi avviarmi alla porta. 

-Resta...cioè...resta ma non pensare male...- disse lei un pò impacciata cercando di non darlo a vedere

-Sai anche tu che non si può....- sorrisi

-Non ti sto dicendo di rimanere tutta la notte..-

-Anche se non mi dispiacerebbe!
-dissi maliziosamente facendola ridere

Scalciai via le scarpe e mi avvicinai al letto
-Spero che quelle palanche non puzzino!!!- disse fingendo uno sguardo terrorizzato indicando i miei piedi

-Se la metti così! - dissi facendo finta di andarmene

-No, dai giocavoooo!!- disse seria per poi scoppiare a ridere strisciando sotto le coperte e appoggiando le spalle al muro

-Se vuoi mi ci metto io...- non mi diede il tempo di finire la frase rispondendomi che lei per dormire aveva bisogno di sentire la superficie solida del muro, e non la sensazione di vuoto, bhe...ognuno ha le sue fisse d'altronde...

Uno strano silenzio era calato sotto le coperte fin quando non mi girai verso di lei e l'avvolsi con il braccio

-Posso farti un'altra domanda?-chiesi sorridendole

-Questa è proprio una serata piena di domande, è Edward! ?!?- ci scherzò su lei alzando le sopracciglia per farmi proseguire

-Sono come mi avevi immaginato?-chiesi a bruciapelo spostandole una  ciocca da davanti gli occhi

Aspettò fin quando non stessi abbassando il braccio, per poi trattenerlo ed iniziare a passare il suo indice su alcuni dei miei tatuaggi, segnandone i confini, e più le sue dita esploravano la mia pelle, più volevo aver risposta alla mia domanda mentre altre si affollavano nella mia mente.

-...No...- quella risposta mi spavento un pò facendomi sgranare gli occhi, ma quando alzò gli occhi e nel suo sguardo vidi solo dolcezza, sentii in tuffo al cuore.

-No, sei molto meglio. Mi piaci ancora di più, oltre ad essere bello, solare, e, ok lo ammetto super figo-  a quelle parole  sorrisi  facendo un occhiolino  -Sei anche, intelligente, dolce, disponibile, semplice una cosa che non mi sarei mai aspettata.... Mi piace il fatto che per le fan ci sei sempre, sei sempre li pronto a fare due chiacchiere, fare foto, firmare autografi o soltanto salutare, io..-

  Non la feci finire sapendo che quello che aveva appena detto mi aveva riempito il cuore di felicità, la baciai, un bacio pieno di tutti i sentimenti e le sensazioni che vorticavano tra la mia mente e nel mio cuore in quel momento. 

  Dopo pochi secondi di stordimento lei iniziò a ricambiare il bacio, che diede vita ad altri, un bacio dopo l'altro cancellava dalla mia mente le vorticose domande, una ad una, lasciando soltanto il crescente bisogno di sentirla mia, sentire la sua pelle sotto le mie dita, il suo respiro sulla mia pelle, i suoi capelli sfiorarmi il viso mentre mi baciava...

  Mi feci prendere così tanto che la trascinai sopra di me, non fece resistenza e senza smettere di baciarmi, divaricò le gambe posizionandole ai lati del mio bacino, e sedendosi pericolosamente. 

  Le mie braccia giunsero istintivamente ai suoi fianchi per evitare di farle  notare il mio problema, cercando di afferrarla, lei probabilmente capì il contrario, tanto che afferrò le mie mani intecciandole alle sue posizionandole, così, ai lati dei nostri volti.

  Si allontanò un poco rompendo il nostro contatto, mi guardò dritta negli occhi e sorrise

-Volevo solo fermare questo momento nella mia memoria e realizzare che non è tutto un sogno- mi sussurrò dolcemente all' orecchio, mentre scendeva a lasciare qualche bacio sul mio collo.



  Quando riposò un bacio sulle mie labbra, fu più forte di me e il bisogno di lei ebbe il sopravvento, la feci rotolare a schiena al materasso facendola ridere leggermente, posai nuovamente le labbra sulle sue distese in un sorriso e ci persimo l' una nell' altro.

   Le nostre gambe ancora intrecciate, ci scambiavamo calde carezze e baci appassionati,quando lei si accorse dell' inevitabile, e mi lasciai spingere al suo fianco mentre ridacchiando disse - Vediamo di non correre- per poi lasciare un leggero bacio sulle mie labbra  facendomi ridere.

-Ma come rinunci sul più bello!?!?-chiesi stuzzicandola.

-Credimi dispiace più a me che a te ma meglio andarci con calma.- disse scavalcandomi e andando al suo piccolo armadio  e tirandone fuori una maglia lunga e un pantaloncino.

-Ma come, se anche tu hai voglia, perché no?-la sfottei essendo coscente di aver già perso in principio.

-Tu fidati soltanto di me! - disse scompigliandomi i capelli mentre passava

 Si bloccò sulla porta  girandosi a guardarmi -Vado faccio una doccia e torno, e se ci fosse bisogno, non ti scomodare a cercare di entrare in bagno perché lo chiuderò a chiave!-

-Dannazione ! -
 visto che lei si era già diretta al bagno e la stavo per seguire, mi arresi cosi buttandomi a peso morto sul letto. 

-Ti sento!- cantilenò da lontano ma forse mi sbagliai perché due secondi dopo si riaffacciò all' uscio con un sorriso malizioso.

-Sai...di solito non indosso niente sotto questi- alzò il pantaloncino e la maglia larghi per poi riavviarsi al bagno mi rialzai di scatto e mi affacciai alla porta forse urlando un pò troppo
-Davvero!?!? Davvero???-

  La mia domanda non ebbe risposta, vedendola invece chiudere la porta senza girarsi ma ridendo.

  Mi arresi sentendo la chiave girare nella serratura, buttandomi per l' ennesima volta sul letto e, pensando a quanto sfacciata fosse quella ragazza una limpida risata mi scappò dalla bocca. 

  L' anno di rinuncia ad ansia, adrenalina, gioia e esaltazione data dai concerti ai quali non volevo rinunciare, forse era stato utile sia per il riposo di corpo e mente ma soprattutto per trovare, forse  finalmente, una come Beatrice: sfacciata ma dolce allo stesso tempo, solare, con un carattere forte, capace di farsi rispettare, forse anche riconoscere un pò troppo quando si alterava ma così mi piaceva: unica nel suo genere. 



-Spero che ameno tu non mi abbia sporcato il letto durante durante la tua "esternazione dal mondo"-disse mimando  le virgolette al suo ritorno.

Risi sguaiatamente, come avevo detto sfacciata, si lo era!  
-Tranquilla niente solitari! Una doccia fredda e passa la paura! -  ribattei per tutta risposta lasciandole una leggera pacca sul sedere e chiudendomi la porta alle spalle senza però perdermi la sua espressione indignata .



Quando tornai in stanza la trovai raggomitolata con la schiena contro il muro, sorrisi leggermente e le mie intenzioni di fare il bravo cavaliere, tornando così nella mia stanza, andarono a puttane.
Mi tolsi i vestiti e mi infilai sottole coperte.

-Cel'hai fatta!- sussurrò stringendosi in se stessa.


-Buonanotte- sussurrai piano abbracciandola e cadendo in un sonno quasi immediato.










POW FRALLI



-Ancora mi devi raccontare cosa è successo con Poppi oggi!- urlai  nell'orecchio di Liam cercando di sovrastare la musica alta del locale.

Lui sorrise leggermente e mi fece segno di aspettare per poi guardare il suo orologio dal cinturino in pelle nera, e toccare la spalla di Roberta,  impegnata a chiacchierare con il barista.

    Mise una mano davanti al viso e le disse qualcosa all'orecchio, lei sorrise annuendo, Liam si giró verso il barista che li guardava infastidito, si alzó, si posizionò dietro la bionda scostandole, la chioma tutta su una spalla lasciando un lento bacio sul suo collo per poi alzare lo sguardo, di ghiaccio verso il barman e girarsi verso la mia amica sorridente, le disse qualcosa e si avviò verso di me.

    Non potei non ridere vedendo Poppi così impacciata, continuava a sbattere e portarsi appresso due o tre sgabelli dimenticandosi persino di salutare il ragazzo con il quale stava conversando, per raggiungere Zayn e sparire tra la folla.


-Ci sei!?!-mi urlò Liam

-Ma dove stiamo andando! ?!-feci io

-L'hai vista l'ora!?! - chiese alzando ironicamente un sopracciglio

Accesi lo schermo del mio i-phone, diciamo non proprio di ultima generazione, e -Cazzooo!-imprecai pesantemente

-Esattamente.-fece lui

-Scusa!-dissi alzandomi e cercando di seguirlo fuori dal locale, perché mi scusavo!?! Non ero e sono mai stata una persona che impreca molto...diciamo che...non è da me.

Quando uscimmo dal locale Liam aveva il telefono all'orecchio e stava gia riferendo l' indirizzo  del locale.

-I taxi sono qua tra 10 minuti.- 

-Bene allora hai tempo per raccontare, e dimmi un' altra cosa...stavi lottando per il tuo territorio! ?!?-
lo sfottei 

-Ovvio era da quando le avveva iniziato a parlare che gli volevo tirare un pugno in faccia - rise con me.

Mi sedetti su un muretto li vicino e lui mi seguì mettendosi al mio fianco e dopo i primi momenti di impaccio decise di proferire parola






..............................................FLASHBACK LIAM................................................................



Afferrato il telefono dal tavolo partii in direzione del dormitorio femminile non sapendo neanche dove poter trovare Roberta. 



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Scrissi velocemente dal mio contatto WhatsApp,  il messaggio venne visualizzato mentre io avevo preso in automatico la scala che portava ai dormitori

                                           

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Arrivò in risposta  proprio quando evitai il professore di canto e imboccai l'entrata




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-Ehi? Dove sei?- chiesi entrando e riaccostando la porta

-Camera mia!-

-Mi vuoi spiegare come la trovo se ce ne sono sette ?!?!-

-La vedi subito è davanti a te-


Camminai verso la soglia dell'ultima porta aperta di fronte a me e bussai sullo stipite

-Si può??- chiesi retorico, ormai entrato

-Già sei entrato!- fece ovvia  
La vidi sorridere dallo specchio posizionato sul tavolo di fronte alla finestra, mentre posava un grande pennello sul tavolo. 



-Allora cos' è successo?- chiesi sedendomi sul bordo del letto e intrecciando le mani

-Niente.- affermò ma quando vide la mia espressione dal riflesso dello specchio si girò con in mano una cosa tonda e rosa carne

Già dal riflesso avevo intravisto il rosso dei suoi occhi, ma pensavo di essermi sbagliato ma invece avevo ragione, i suoi occhi così rossi non facevano altro che risaltare le insolite pagliuzze verdi dal nero delle sue iridi.

-Cos' è?!? Non mi guardare così! Se ti dico che non è successo niente, non è successo niente! -  disse così velocemente che parve me o una delle mie sorelle, prese il grande pennello che aveva lasciato prima e lo inizio a girare sulla cosa tonda.

Mi alzai allora dal letto posizionandomi dietro di lei e scaricando il peso sulle mani poggiate sulla spalliera della sedia - Primo: posa quell'arma,- le sorrisi dallo specchio facendo cenno verso il pennello ,che lei posò con un sorriso rassegnato, -Secondo: se me lo dici con quel tono e con quegli occhi,  non credo sia la verità. -

-Scusami-disse incrociando le braccia sulla scrivania e appoggiandocisi con il mento -Sono solo stressata e di cattivo umore e quando sono di cattivo umore mi trucco, può sembrare stupido ma così Liam e sinceramente non mi va di parlarne.-

-Ok capocciona ma lo sai che tenere tutto dentro non ti fa bene vero?- Dissi appoggiando  il mento su una sua spalla sorridendoci l'un l'altra allo specchio

-Allora hai qualche consiglio signor sapientone?!-sghignazzò 

-Ovvio, vuoi vedere quello che faccio io in queste situazioni?-Le sorrisi appoggiandomi anche con il petto a lei cingendola leggermente.

Fece spallucce dicendo -Perché no,  tanto non ho niene da perdere, basta che non si tratti di correre!-

-Per questa volta la corsa la saltimo dai! -
sorrisi trascinandola fuori dalla camera...


....................................................................................................................................................




-Allora ragazzi quanto ci vogliamo mettere?!?! Mancate solo voi!- fece Niall leggermente scocciatosi di tenere aperta la portiera di uno dei due taxi che erano arrivati

Scendemmo dal muretto ed io mi infilai nel taxi di Niall con Federica , Zayn e Elli e Liam in quello dietro con Poppi, Rob e Silvia

-Beneee sono capitata nel taxi delle coppie poco sdolcinate mi dicono...-disse Eleonora con il morale a terra

-Pensaci bene potevi stare in macchina con LIAM, POPPI, SILVIA E ROB?!?!- dissi

-Mi sa che in fondo non mi è andata così male,hai ragione tu Fralli- 






-After da voi ragazze?- chiese Rob dopo aver consegnato gli ultimi soldi al tassista
 
-Ok ma non so quanto posso resistere sveglia-confessò Elli

Passammo alla reception da Reg e  ritirammo le chiavi della camera dei ragazzi e la mia chiave e ci allontanammo augurando buonanotte all'anziano guardiano che ci rispose con un -Ognuno nelle proprie camerate mi raccomando!-

Come ovvio e prevedibile, non considerammo minimamente il suo avvertimento  e aperta la porta della stanza, si precipitarono tutti al divano, cercando di accaparrarsi un posto, Elli come al solito ebbe successo, impossessandosi dell'angolino più comodo.  Presi una sedia al bancone e la portai vicino al divano ma non feci in tempo a sedermi che Zayn me la rubò sorridendo dispettoso, facendo socchiudere i suoi occhi.

-Tu sai che ce ne sono altre tre vero!?!- gli dissi scocciata

-Si che lo so ma é più divertente rubarla a te!-ridacchió. scossi la testa e mi avviai al tavolo ma lui mi agguantò. neanche fossi una bambola, e mi mise seduta sulle sue gambe 
Mi guardai attorno accorgendomi che tutti ci stavano fissando.

-Allora !?! Che c'è.?- chiesi tutti distolsero lo sguardo, tutti tranne Poppi che, seduta per terra ai piedi del divano tra le gambe di Liam, mi sorrise  e scrolló le spalle. Chissà cosa era successo dopo, Liam non aveva ancora finito di raccontare 

   Rimanemmo in piedi fin'ora alle 3 intenti a chiacchierare quando ci accorgemmo che Elli si era stranamente addormentata.
Allora io e Poppi la svegliammo e rimboccate le coperte la lasciammo dormire chiudendo la porta alle nostre spalle

Tornate in salotto Silvia e Rob erano spariti, come d'altronde Liam, Niall e Ciunnella. 

 -E che fine hanno fatto tutti adesso?!-chiese Roberta  a Zayn che smanettava sul suo telefono

-Secondo te?-rispose lui alzando il volto dal telefono sorridendo malizioso 

-Idiota!- rise lei recuperando il paio di scarpe che si era messa quella sera - Bhè vado a nanna anche io allora-

-Si certo...a nanna...-disse lui mentre la bionda si allontanava scuotendo la testa

  Bene eravamo rimasti soli, bene, ripeto bene.
 La stanza si era fatta nuovamente silenziosa mentre i tasti del cellulare del moro scandivano il tempo, la mia ansia aumentava.

-Rimani li?-si girò verso di me trattenendosi dal ridere

 Sorrisi di rimando sicuramente diventata rossa e in automatico i miei piedi si mossero verso di lui sedendomi sul divano mantenendo un po di distanza, guardandomi le mani trovandole alquanto interessanti in quel preciso momento. 

-Sai che non mordo vero?!-si girò di nuovo verso di me, annuii leggermente

-Bhè visto che non ti avvicini tu lo faccio io!-disse girandosi e straiandosi completamente buttando le gambe oltre il bracciolo del divano, scalciando via le scarpe, e poggiando la testa sulle mie gambe. 

 Sorrisi divertita e lui mi guardò  per qualche secondo e poi sorrise. Cosa aveva pensato in quel secondo, le mille opzioni vennero vagliate nel mio cervellino, un brufolo che stava per uscire, i capelli fuori posto, un occhio incastrato, del trucco di certo non me ne preoccupavo visto che non ne indossavo mai.

-Che c'è?- chiesi, cercando di mascherare l'ansia con un sorriso.

-Niente- abbassò di nuovo lo sguardo sul telefono.

-Daiii- puntai il mio dito sulla sua guancia, facendo una leggera pressione, sentendo la sua barba evidentemente non fatta dal giorno prima.

 Al contatto sorrise mandandomi un'occhiata sfuggente.
-Ti stavo solo guardando, non posso?-

Tirai un sospiro mentale 
- Ovvio che no! - risi

-Ahh si !?! E allora io ti fisso!- disse tirando fuori la sua parte bambinesca, girandosi poggiando il suo gomito, sulle mie gambe e poggiandoci la testa 

-Smettilaaa!- Sbottai dopo  cinque secondi cercando di sostenere il suo sguardo, poggiai la mia mano aperta sulla sua faccia spingendolo scherzosamente, tanto che anche lui era sbottato a ridere , finquando disse -Ohh ohhh ohhh cadee- 

Stava per rotolare rovinosamente a terra ed, istintivamente, lo recuperai, afferrandolo con tutte e due le mani e tirandolo a me

-Sapevo che tenevi troppo a me per farmi cadere!- rise prendendomi in giro, a quanto pare la caduta di prima era solo una finta

-Infame e in fondo non ti saresti fatto niente!!- dissi mentre lui rideva 

-Bhe mi sarei potuto rovinare questo bel faccino!- disse lui assumendo un'espressione stupida, tirando fuori le labbra a mo di papera e chiudendo gli occhi, mentre con una mano disegnava un cerchio immaginario in aria, intorno alla sua faccia

-Ahh sii!? -risi - Cadi allora!- spingendolo, facendolo  cadere dal divano solo  con gambe e sedere, mentre la maggior parte del busto era ancora avvinghiato alla mia vita, con un braccia e con l'altro stringeva la mia mano

-Cattiva la ragazza! Ora sono due le opzioni o io torno su o tu vieni giù con me....-soppesò -Direi proprio che scelgo la seconda! -rise smettendo di far forza su addominali e bicipiti, lasciando che il suo peso ci tirasse a terra.
Cercai di resistere ma essendo abbastanza scarza dal punto di vista fisico, rovinai sopra di lui ridendo, e in fondo l'idea non mi dispiaceva affatto. 

-Cattivo! -risi, battendo leggermente con una mano sul suo petto, rise con me afferrando  la mia mano, togliendomi anche l'ultimo sostegno , andando a poggiare direttamente sul suo corpo.



Intrecciò la sua mano alla mia e  il mio cuore iniziò a battere ancora più forte  di prima ed il caos si impadronì della mia mente, cercai così di rialzarmi, allontanarmi, prendere un pò d' aria da quella situazione che mi rendeva claustrofobica,  ma la sua voce e il suo braccio  me lo impedirono

-Dove credi di andare? Non sono potuto starti vicino tutto il giorno e adesso tu vorresti andartene così!?- disse sereno e sotto la sua stretta mi lasciai andare, appoggiando la testa al suo petto, ascoltando lo sfarfallio del suo cuore battere contro la cassa toracica

 Posò un bacio tra i miei capelli -Non credo proprio.- concluse facendo scorrere una mano lungo la mia schiena, accarezzandola dolcemente più volte, facendo rallentare il mio respiro ma non il mio cuore.

 Solo dopo, quelli che credo fossero cinque minuti, mi accorsi di aver chiuso gli occhi e di aver iniziato a ricambiare quelle sue attenzioni, accarezzandogli il dorso della mano unita alla mia, con il pollice.
 Sorrisi, guardando le nostre mani e vedendo lui che ricambiava il mio gesto intercettandolo, mi girai a guardarlo aveva gli occhi chiusi  ed istintivamente la mia mano libera andò al suo volto accarezzandone i tratti più accentuati come mascella, zigomi...


"Mi sei mancato"  fu un lampo a ciel sereno quel pensiero che apparve così nella mia mente.   

-Anche tu mi sei mancata.-  sussurrò lui
 
Quell'affermazione mi colse alla sprovvista tanto che  mi chiesi se non l'avessi espresso ad alta  voce il mio pensiero, ma no, non era così; soppesavo sempre le mie parole prima di esprimerle e di certo non avrei mai rischiato così tanto, esponendomi.

  Il dorso della mia mano continuava a coccolarlo e fu solo quando arrivai a sfiorare i due archi che formavano le sue labbra che capii: aveva imparato il significato dei mie gesti, le parole inespresse che vi erano celate, parole che non ero abituata ad esprime e che rimanevano intrappolate nella mia gola, cercando di scappare dalla loro gabbia, come gli uccellini con il loro incessante frullio d'ali.

  In quell'esatto momento riaprì gli occhi  trovandomi  ad osservarlo. Risorrisi, era l'unica cosa che riuscivo a fare in quel momento , l'unica cosa che non mi stancavo di fare quando ero con lui, al solo pensiero arrossi e abbassai il volto posando un leggero bacio sulla sua clavicola, quella segnata dall'inchiostro del tatuaggio, lasciata scoperta della camicia che aveva indossato quella sera.

  Il suo profumo mi avvolse e lui si avvicinò ancora di più  facendoci sdraiare su un fianco, accarezzandomi il viso e facendo  finire la sua mano nei miei capelli, erano poche le persone che potevano farlo e credo proprio che, nella lista, lui fosse il primo.

  Gli sorrisi nuovamente quasi non riuscendo a staccare i miei occhi dai suoi, mi alzai lasciandolo contrariato 

-Mi metto comoda e torno -gli dissi appoggiata allo stipite della porta che conduceva alle camere, mi annuì sorridendo
 Poggiai la mano sulla maniglia e mi rigirai verso Zayn che mi osservava, sorridente, entrai dopo  avergli fatto  segno di aspettarmi con un dito mimando le parole -I' ll back at once-

  Chiusa la porta potei finalmente tirare un sospiro, chiusi gli occhi e appoggiai la schiena alla porta respirando a fondo e cercando di riportare il mio cuore e il mio respiro al loro ritmo naturale.


Pima di lasciarvi alla seconda parte ecco a voi gli outfit delle ragazze postati sul blog











PART 2








  Zayn era dillà, nel mio salotto, e aspettava me e solo me, sembrava impossibile quasi quanto affermare che io sappia nuotare, risi di me stessa con un sospiro e decisi di rialzarmi e dirigermi verso  la finestra che spalancai, convinta che un pò di aria fresca mi avrebbe aiutata di certo. 
    Una folata di gelido vento londinese mi avvolse schiarendomi le idee, lisciandomi libera di pensare e respirare il freddo  che pizzicò il mio naso.

Allungai la mano sotto il cuscino sul letto e ne tirai fuori la mia amata maglietta numero 16 della roma, ovviamente non quella autografata,  quella era già stata messa in cornice in bella mostra  nella casa a Roma.

  Tolsi pantaloni e  maglia e  infilai l' altra rossa, lisciando il tessuto sintetico sulle gambe, sentendone la trama grossolana.
  La mia mente era tornata a Roma, e mia mamma, sola a casa, mi ritrovai con la testa appoggiata sulla mano e sostenuta dal gomito, ad osservare la luna, stranamente visibile quella sera, e pensare al fatto che il giorno dopo l' avrei chiamata, anche solo per sapere come stava, lasciandola parlare di cose inutili come il tempo, solo per sentire la sua voce, che non sentivo dal vivo ormai da quasi quattro mesi.

- Non tornavi più quindi sono venuto io da te- la voce dolce e calma di Zayn mi abbracciò, come fece lui intrecciando le sue braccia alla mia vita e appoggiando il volto sulla mia spalla.
  Girai il volto verso di lui, intrecciando la mia mano ad una delle sue sentendolo ricambiare la stretta e trovando il suo viso a meno di 10 centimetri dal mio.

-Scusami mi ero persa nei miei pensieri.-mi girai guardandolo
 Osservai il suo viso illuminato dai raggi della luna che delineavano ogni suo pregio, sentendomi  la ragazza più fortunata del mondo. 

-Anche io alle volte vorrei perdermi nei tuoi pensieri-ammise susurrando senza staccare gli occhi dai miei. 

  Seguii il mio istinto e portai le mie braccia al allacciarsi dietro il suo collo e i nostri nasi si sfiorarono mentre sussurrai -Saresti il benvenuto, sempre-
 Quando chiusi gli occhi sentii le sue labbra posarsi sulle mie,i suoi movimenti erano dolci, lenti, accurati, quasi avesse paura di spaventarmi, trattenni leggermente il suo labbro inferiore tra i denti, e quello probabilmente fu il segnale che aspettava da me, per chiedere il silenzioso accesso alla mia lingua, che non negai. Le sue braccia mi stringevano a se dalla base della spina dorsale facendomi sentire protetta. 

 Solo quando una folata di pungente vento, ci colpì, raffreddando l'atmosfera intorno a noi, decisi di aprire gli occhi, ed interrompere il nostro bacio, staccandomene lentamente e di malavoglia, gli sorrisi vedendolo aprire gli occhi e ricambiò il mio sorriso lasciando splendere i suoi denti alla luce della luna, presi una sua mano e ci portai verso il letto, lasciandola per spingermi di lato sulla morbida superficie. 
 
Quando lo vidi iniziare a sbottonare la sua cintura, realizzai che idea sbagliata gli avevo dato, mi misi le mani in faccia e mi girai dall'altro lato,  anche se la parte più irrazionale urlava i peggio insulti nella mia mente.

Nel silenzio sentii il peso dei jeans poggiare sul pavimento e poco dopo il rumore della maglietta lasciata a terra.

In quel momento, ero pietrificata ma, i miei sensi erano così in allerta che mi sembrava di sentire ogni singolo atomo spostarsi, un brivido percorse la mia schiena dopo che il materasso si era abbassato e lui si era sdraiato al mio fianco, facendo combaciare il suo petto alla mia schiena. 
 Lasciò un bacio sul mio collo, accarezzandomi iniziando, dalle spalle, percorrendo tutte le mie braccia  arrivando alle mie mani, ancora posizionate sui miei occhi, ed intrecciandole alle sue portandole lungo i nostri fianchi

-So aspettare.- mi sussurrò all'orecchio dolcemente, si, aveva imparato a capire i miei gesti senza bisogno di parole, strinsi di rimando la sua mano come per dargli una risposta e mi girai verso di lui. Posai un bacio sulle sue labbra che approfondì, quando si staccò era più sorridente che mai.
 
-Quanto vorrei poterlo fare anche quando siamo in giro- disse perdendo il sorriso per qualche secondo

-Non essere triste,  è meglio sia per te che per me, non so quanto le Directioners potrebbero apprezzarmi- feci schietta azzardando un sorriso

-Cosa non potrebbero amare di te?!?- disse intervallando parole a baci leggeri sulle mie labbra, lasciandole distese in un sorriso

-Tutto. Non so se l'hai notato ma non sono proprio una che socializza facilmente.- risi cercando di ricambiare i baci sfuggenti

-Come avrei potuto non notare le mie stesse qualità?!?!- ridemmo insieme e mi strinsi a lui.

 Fu quando le nostre gambe vennero a contatto e feci scivolare la mia lungo la sua, che ringraziai dio per l'esistenza della ceretta e in particolare delle strisce di cera usa e getta.

Risi tra me e me, rimediando uno strano sguardo da parte di Zayn, e per sviare  i suoi pensieri dalla mia pazzia interiore chiesi -Come hai risolto con il compito di canto ?-
 A quella domanda gli si illuminarono gli occhi -Ho già buttato giù qualcosa, oggi pomeriggio,piacerebbe anche a te infatti...-

-Zayn, cosa stai per chiedermi?!?- lo misi in guardia avendo già visto quell' espressione sul suo volto. 

A quella mia domanda iniziò a sbattere le palpebre e fare la faccia da cucciolo abbandonato stringendomi a se

-Noooo, no Zayn, scordatelo, nooooo- feci perentoria cercando di allontanarmi da lui senza successo

-Dai ti prego,è solo una canzone,  ci ho impiegato sudore e fatica, la canteresti con me??- insistette

Ed eccolo a pormi la domanda che volevo evitare.
-Apposta, visto che ci hai lavorato così duramente non mi permetterei mai di rovinartela grazie dell'offerta ma  ti dirò di no-feci con un cenno di testa

-Non la rovineresti mai, l' ho ricomposta solo per noi, ti sento quando canticchi a bassa voce e so che grandi potenzialità avresti sfruttandole, non capisco perché pensi sempre di non essere all' altezza, tu sei meravigliosa, sei...-

Aveva fatto partire la sua parlantina nervosa cercando di convincermi, ed un concetto mi girava in testa dopo che l'aveva pronunciato, lui l' aveva riscritta per noi il che, conoscendolo, doveva essere davvero importante. 
  Fermai la sua parlantina iniziando a baciarlo dolcemente essendo consapevole di non sentirmi  alla sua altezza per un duetto, ma in quel momento non mi importava, in quel momento importavamo solo io e lui, non il mondo intero non, le sue fan, non i paparazzi, non i suoi agenti, solo io e lui. Sentimento puro.

  Quando dividemmo le nostre labbra accarezzò il mio viso con il suo, quasi come un gatto -Lo prendo come un si - sussurrò distendendo le sue labbra che andarono a posarsi sul mio orecchio.


Credo che quella sera fui il la prima ad addormentarmi, tra le sue braccia, ignara a cosa sarei andata in contro il giorno successivo. 





L'indomani infatti era Domenica e io, alle 10 del mattino mi trovavo in coma fuori dal letto, passandomi le mani sul volto cercando di snebbiare la mia vista, mentre aguzzavo lo sguardo cercando di leggere il messaggio che mi aveva svegliata, senza sbloccare lo schermo del mio I-phone. 
                         
                     

      Zayn

        alle 10:30 al bar. La colazione la offro io.
          Buongiorno ;) x

 
Recuperato il fottuto ritardo, fatta colazione, mi titrovai nel suo angolino segreto,  lo aveva scoperto il giorno che ci eravamo incontrati, ok, più che incontrati scontrati, cerando di nascondersi dalla folla di fan.
  Era uno spiazzo abbastanza grande, così grande che sembrava toglierti il respiro ma allo stesso tempo restituirti un grandioso senso di libertà, distaccandosi completamente dal paesaggio urbano. 





Mi porse un vecchio notes uno di quelli che non si usavano più da tanto che iniziai a sfogliare, studiai i testi accorgendomi  di come inconsapevolmente i nostri gusti musicali convergessero su Bruno Mars, il testo che era arrivato a comporre aveva solo una pecca, parlava solo di una ragazza, che sicuramente, visto l'attrazione che provavo nei confronti del moro accanto a me, non  era nei miei gusti sessuali, insomma ero etero al 1000%

-Senza nulla togliere al fatto che sia stupenda posso fare delle aggiunte?-Annuí in silenzio mentre il vento di inizio settembre attenuava i pochi raggi di sole, poco visibile tra le nuvole, ma che si trovava ormai al suo zenit. 

 Si sdraiò a terra mentre io rimasi seduta a gambe incrociate a lavorare sul testo aggiungendo note qua e la,  con la mia scrittura alquanto spigolosa rispetto alla sua, evitando ogni tanto i disegnini che trovavo ai margini dei fogli e sorridendo quando ne trovavo di buffi.

Era ormai sera quando fui soddisfatta del risultato e nella mia testa già suonava perfetta.

Zayn si era ormai addormentato dalle 17 e visto che erano le 19 decisi di svegliarlo, e quale modo migliore di saltargli addosso!?!

 Mi sedetti sul suo addome cercando di dargli fastidio ma niente di niente non si svegliava o meglio faceva finta di non svegliarsi, mi guardai intorno allora senza avvistare nessuno e  gli diedi un bacio, stavo per allontanarmi quando lui capovolse la situazione, facendomi ridere





 

POW LIAM



 
Curiosavo nei diversi cassetti del mobile al quale l'avevo trovata quel pomeriggio all'ora di pranzo, quando sentii la voce di Roberta arrivare  da dietro le mie spalle





-E tu cosa ci fai qui?- ridacchiò

-Mhhh... niente di che-feci io elusivo, senza smettere di impicciarmi tra i mille cassetti, chiedendomi a cosa potessero servire le diverse scatoline dai mille colori

-Se vuoi qualcosa te lo presto! Ma credo che tu non sappia nemmeno dove vada la maggior parte di queste cose.- affermò sicura di sé a mo di sfottò

-Non è vero questo lo so che cos' è, questo va qua!- feci fiero di me stesso e delle mie conoscenze, afferrando un  cilindro, e portando un dito alle mie ciglia picchiettandole,e facendo la stessa faccia che ricordavo fare alle mie sorelle o mia mamma quando si preparavano davanti allo specchio. 

-Ho un idea, tu hai sonno?- chiese lei

Soppesai la domanda e calcolai che potevo resistere ancora un pò sveglio, comunicandoglielo.

-Ok, se resisti, faccio un "Q&A" video e poi, se sei disposto ad apparire in un video, facciamo un video tag dove tu ti potrai divertire, e dimostrarmi le tue abilità. Ci stai?-

-Q&A...Che tradotto per i comuni mortali?-
chiesi perplesso

-Questions and answers, rimbambito e non è italiano è la tua lingua!- rise montando un tre piedi, sul mobile dove stavo curiosando e incastrandoci su, quasi miracolosamente, una reflex. 

-E in cosa consisterebbe Miss Sotuttoio?- chiesi buttandomi sul letto proprio dove mi ero seduto quel pomeriggio

-Stasera prima di uscire ho postato un tweet-iniziò a spiegare sedendosi e provando la messa a fuoco -Ho scritto "Q&A video? lasciatemi le domande qui sotto se vi va ;)"e adesso ne scorrerò diverse dalle risposte e risponderò.-

Chiusi gli occhi intuendo quanto tempo ci avrebbe messo e mi sdraiai togliendomi le scarpe teatralmente e po il resto dei vestiti. 

Dopo cinque minuti la sentii far partire la registrazione, salutò chi avrebbe visto il video, spiegando poi dove si trovava qualche novità e cosa avrebbero visto in quel video

-Quindi partiamo con le vostre domande prese a caso su Twitter, ok, già noto che la maggior parte riguarda, la questione One Direction, bene ehhhhm, ok.-aprii leggermente gli occhi e vidi il suo volto diventare tutto rosso mentre lo riabbassava sul telefono

-'Conoscete davvero i ragazzi?'Si conosciamo davvero i ragazzi, li abbiamo conosciuti a scuola e siamo diventati abbastanza amici-

'abbastanza amici' diceva lei a me non interessava essere solo 'amici' risi lievemente

     -'Come sono i ragazzi nella vita di tutti i giorni?!? io penso morirei ad averli così vicini!!'    Allora... vediamo come sono i ragazzi...  come li vedete, dei matti e dei casinisti, te ne accorgi subito se sono o meno in una stanza,  sono davvero uno spasso, li adoro, per quanto riguarda la seconda parte fidati anche io la pensavo così ma in realtà è come essere con 5 ragazzi normali, un pò schizzati, ma normali-   rise ogni volta che rideva o sorrideva il suo volto cambiava drasticamente,  sembrava che, come Louis, tornasse una bambina e forse era per questo che i due si intendevano così bene, cosa della quale alle volte ero un pò geloso, ma quando vedevo che quei sorrisi raggiungevano i miei occhi, era più forte di me, ricambiarli. Nel mentre aveva ripreso a parlare 

 -Credo che da questo punto di vista una che ha avuto più problemi sia stata Tracy, il primo incontro quasi si fece prendere dal panico.- 

Risi sommessamente -Sai che ti si sente vero? -sentii una sua mano poggiarsi sul mio petto, sorrisi ad occhi chiusi e l'accarezzai , tenendola intrecciata alla mia ma lasciandola riallontanarsi dal bordo del letto con la sedia dotata di rotelle

-Ooook, saltiamo un pò di insulti...-a quelle parole, feci scorrere il mio pollice sul dorso della sua mano, non li meritava, nessuna di loro meritava di ricevere insulti e prima di riprendere a parlare contraccambiò il mio gesto
 
Rimase per una buona oretta davanti a quella fotocamera, raccontando a grandi linee, il nostro incontro, come ci eravamo avvicinati e come eravamo arrivati al tornare a scuola con loro.

-Ok, spero di aver soddisfatto le vostre curiosità, e direi che adesso vado a nanna visto che sono le 5 di mattina, ciaooo!- chiuse lei  allungandosi per premere il tasto di spegnimento.

La pioggia era iniziata a cadere battendo leggermente sui vetri della sua finestra, una pioggia fine ma abbastanza fitta, classica di fine estate.

Lasciò la mia mano dolcemente,  forse pensando che mi fossi addormentato, e la sentii armeggiare con il tre-piedi, aprii gli occhi osservandola riporre con cura la la reflex e iniziare a smontare il trespolo, canticchiando a bassa voce.

Mise una larga maglia sopra i suoi vestiti e da sotto sfilò pantaloni e la maglietta che aveva portato quel giorno.

-Ma tu canti sempre?- chiesi sorridendo e allungando una mano verso di lei, facendola voltare.

-Liam, pensavo dormissi...- sussurrò venendomi in contro - Ti ho svegliato, vero, scusa-

Afferrai la mano che mi aveva teso di rimando, aveva l' espressione di chi si sente in colpa dipinta in volto.

-No nana canterina, ero sveglio-ridacchiai tirandola sul letto con me facendola ridere

- Shhhh che è tardi!- la rimproverai ridendo anche io, si mise una mano davanti alla bocca e alzò le spalle sussurrando -Ops!-
 


 

-Diciamo che il nostro video lo rimandiamo a domani?- risi io coprendola bene

-Merda, è vero scusa, ok allora! - sorrise dopo un momento di panico-e comunque, si.-

-Si cosa?-

-Si canto sempre, spesso non me ne accorgo nemmeno e non ricordo quando ho iniziato,  mi va in automatico il cervello e alle volte le ragazze vorrebbero uccidermi per questo, ma è più forte di me-

-Mi piace.-
affermai sorridente ricavandone uno sguardo confuso -Mi piace quando canti.- anche se nella penombra, sapevo di averla fatta arrossire con quelle parole. 

Scivolai più in basso nel letto, fino a far rimanere lei più in alto rispetto a me e mi avvicinai.
  Poggiai la testa sul suo petto, sentendo il suo cuore battere velocemente contro la cassa toracica, il solo pensare, che potessi farle quell' effetto, faceva aumentare ancora il ritmo del mio cuore già palpitante, da quando aveva ricambiato la stretta della mia mano poche ore prima.

  Una sua mano, dopo qualche secondo di esitazione, si posò tra i miei capelli carezzandoli e lasciando un sospiro.

   Non so perché, ma ogni volta che ci avvicinavamo in modo così intimo, avevo sempre la paura, nel profondo del mio cuore, che di li a poco si sarebbe allontanata da me come era già successo in precedenza.

-Non andare...- sussurrai piano sul suo collo

-L' unico che dovrebbe andare qui sei tu-  mi aspettavo una risposta del genere, era da lei sdrammatizzare in qualunque situazione.

-Ma io non lo sto facendo, perciò non farlo tu.-

Sicuramente aveva capito cosa intendessi e la conferma la ebbi quando sentii una sua gamba scivolare dolcemente sulla mia che la accolse,  ricambiando il gesto e poi custodirla.

-Non lo farò, non in questo momento- posò un bacio tra i miei capelli.

Stettimo in silenzio per un pò di tempo, un silenzio carico di parole e significati inespressi,mentre facevo scorrere le mie dita leggere sul suo fianco.

-Canteresti per me?- diedi voce alla stupida domanda che  girava nella mia mente. Sentii una risatina leggera salire dalla sua gola e mi beai del suono.

-Pensavo che sarei stata io a chiedertelo per prima a te -rise nuovamente - e dimmi, cosa dovrei cantare?- non aveva mai smesso si coccolarmi  in tutto quel tempo e continuava a far scorrere la sua mano sui miei capelli in dolci carezze.

-Qualcosa che ti faccia star bene, che ti rasserena- passai una mano leggera sulla sua schiena percorrendone il profilo, sentii il suo respiro fermarsi per un secondo e stringersi a me, sapevo che tutti i sussurri e tutti i gesti  che ci saremmo scambiati quella sera, sarebbero rimasti tra noi e quelle quattro mura che aveva iniziato a definire " camera sua", ma che  poco ne rispecchiava del suo carattere, quelle mura bianche erano troppo spoglie, troppo nude per lei.

D' un tratto sentii il vibbrare della sua cassa toracica,  mentre intonava  quella melodia così rilassante che avevo già sentito , ma mai ascoltato come la ascoltavo in quel momento, la sua voce scorreva lenta sulle parole come la mia mano sulla sua schiena e  i miei baci sul suo collo e le sue clavicole, non mi ero mai sentito così completo in una relazione come questa, quasi platonica, in un certo senso.

Non riuscivo a capacitarmi di come ogni volta riusciva a trovare la canzone perfetta, neanche l' avesse composta lei, in quei secondi e ad imprimere, così, nella mia mente, la colonna sonora dei nostri ricordi.

Fu così che la sua voce mi cullò in  un sonno profondo, immobilizzandomi con una mano leggera sull' incavo della sua schiena e le labbra a sfiorarle la clavicola. 

http://youtu.be/AWGqoCNbsvM



La mattina dopo mi svegliai con la consapevolezza di essere  al suo fianco, pensiero che aveva attraversato tante di quelle volte la mia mente, mentre nei mesi precedenti, ero lontano.
 
 Passai una mano sulla sua guancia scostandole i capelli biondi dal volto e vedendo i suoi occhi muoversi sotto le palpebre chiuse,  segno che stesse dormendo profondamente e sognando. Sorrisi e l' avvicinai ancora di più a me, notando un particolare che la sera prima non avevo notato.

L' assenza del suo reggiseno non faceva altro che, con la sua morbidezza e abbondanza turgida, aumentare visibile presenza dentro i miei boxer. Cercai di non pensarci ma la loro presenza fisica così schiacciata contro di me, sembrava attirare tutta la mia attenzione e, alla fin fine, anche io sapevo che la carne era carne e che tutti eravamo umani,  in preda o meno agli ormoni, stava a noi poi saperci trattenere o meno.

Decisi allora di alzarmi, sentendo la situazione peggiorare o migliorare, dipendeva dal punto di vista da cui guardavi la situazione, e da quello nel quale ero io, davanti allo specchio di profilo, la situazione peggiorava dato l' enorme pacco che mi ritrovavo quella mattina.
  Afferrai velocemente i vestiti che mi ero tolto e uscii dalla porta , in retromarcia, però, senza privarmi di un ultimo sguardo del corpo della bionda, che si era rannicchiato, in assenza del mio, tutto sul fianco destro.
  Accostai piano la porta e mi avviai sempre in retro verso il "salottino" quando sbattei contro qualcosa o meglio qualcuno.

-Ma che..?- fece Harry che era uscito dalla stanza di Trecy nella stessa maniera in cui io ero uscito da quella di Roberta .

Il riccio emise un verso di stupore e indignazione vedendomi e disse - Infaaaaaaameeee- 
  Avvampai di botto notandolo nella mia stessa suituazione e posizione, intento a coprirsi le parti basse con i vestiti della sera prima.

-Sta zitto! Non è successo niente...Tu?- chiesi facendomi vincere dalla curiosità

-Niente, almeno nulla più del solito...o forse si... ma comunque niente. -un momento di silenzio si creò tra di  noi e fu Harry a romperlo

-Alza bandiera?- rise leggermente mandando uno sguardo alla parte del mio corpo coperta

-Alza bandiera!- affermai sgranando gli occhi, come per fargli capire il mio stato, ma lui non capì rivolgendomi uno sguardo confuso, spostai allora i vestiti per fargli comprendere e sgranò gli occhi quasi sconvolto alla vista.

-Ti fa proprio impazzire è!-disse aggiungendo un sorrisetto malizioso al doppio senso

-Non parlerò di questo con te piccoletto!- dissi superandolo e scompigliandogli i capelli - E il bagno è mio! - dissi scattando verso la porta inseguito da lui che ne rimase fuori sbattendoci contro e maledicendomi.




Uscito dal bagno, li trovai tutti svegli, tutti tranne Louis, che si trovava a Doncaster, e Rob,  nel salotto e tutti con lo stesso problema, risi di gusto vedendoli e beccandomi i cuscini del divano addosso.

Stavo per infilare la maglietta quando una voce allegra e squillante provenne dalla porta d' ingresso annunciando -Nico è qui!!!!-
Una ragazza dai capelli rosso fuoco era apparsa sulla soglia e si era sbrigata a chiudersi la porta alle spalle.
 
 
 
 
 
Quando realizzò la nostra presenza  sorrise e disse - Allora qui due sono le i potesi: o io sono nella camerata sbagliata o voi non dovreste essere qui, e visto che credo proprio che io abbia ragione e la seconda ipotesi sia quella giusta, mi accomodo!- si buttò allora sul divano, lasciando la sua valigia dov'era.
 - O sono io che sto sognando? Tu dalla faccia sveglia-indicò Harry -Sto dormendo?- rivolse uno sguardo scherzoso a tutti noi mentre Harry divertito rideva e scuoteva la testa.

-Peccato sarebbe stato un sogno divertente!-fece con aria stralunata ma allegra. 

-Tu invece saresti...- fece Niall

-Nicoletta, si, sono italiana e ho l'impressione di conoscervi già...-sorrise

-Probabilmente ci hai visti giá perché siamo i One Direction- fece Zayn stravolto passandosi due mani sul volto e buttandosi sul divano con Harry. 

-No non credo sia per questo...Comunque,  le mie coinquiline a quanto pare sono le vostre ragazze...- constató la rossa

-Magari fosse così semplice- disse Niall mentre infilava i pantaloni

-Anzi ci faresti un gran favore se tu evitassi di dire in giro che ci hai trovati qui- le dissi cordialmente

-E perché dovrei dirlo in giro.- sorrise cordialmente ovvia 

Era una ragazza, particolare,  ma quel modo di essere particolare,  mi piaceva abbastanza da farmela essere simpatica

-Ma... non so come farete a passare inosservati  nel corridoio qua fuori!-disse tirando fuori dalla sua borsa uno specchio e un tubicino nero, che svitato rivelò una punta fine che andò a delineare i grandi occhi castani della ragazza rossa , che dovrei iniziare a chiamare con il suo vero nome, Nicoletta. 

-Merda non possiamo stare qui tutto il giorno stiamo organizzando una festa dobbiamo muoverci e io devo ancora  trovare il posto adatto!- Zayn cadde subito nel panico e continuó ad elencare a Niall le cose che ancora doveva fare

-Fatemi pensare....- disse la rossa avviandosi  alla finestra e accendendosi nel mentre una sigaretta , col rischio di far scattare l'allarme antincendio    -Potreste vestirvi da donna, vi potrei prestare... noooo, ma che dico non vi entrerebbe niente della mia roba....- si grattò la testa espirando uno sbuffo di fumo.
 
-Trovato, venite qui, ci troviamo al primo piano no?!  e guardate li cosa ci sono!-

-Scale anti incendio! grande idea Nicoletta!- 

-Liam ma sei pazzo?!?! Come vorresti arrivarci,  non mi chiamo spiderman io!!-
fece Harry sconvolto 

- Harry non ti devi buttare dal quinto piano nel vuoto devi solo uscire dalla finestra più vicina e fare un saltello!-

-Niall per te é semplice dire queste cose, fai certi salti ! E se cado!?!-
ribattè il riccio

-Non ti preoccupare, tanto hai la testa dura! - scherzò Zayn

-Bene questa me la ricorderò !- fece Harry facendo finta di legarsi qualcosa al dito





  Venti minuti dopo eravamo rientrati  nella nostra stanza senza trovare traccia ne di Axel ne dei due coinquilini mancanti. La giornata trascorse tra i mille impegni e facemmo tutti in modo di evitare Elli fino al giorno successivo,lunedì, durante il quale, nonostante le lezioni evitammo F.



  Il pomeriggio però sarebbe stato dedicato tutto a loro due e ne sarebbe valsa la pena

  Zayn era riuscito ad organizzare  tutto alla perfezione e aproposito di Zayn  stava camminando a passo spedito, nella direzione opposta alla mia, trascinandosi dietro Fralli.

-Hey!- salutai i due ricevendo da Zayn solo un cenno senza fermarsi trascinando la mora che mi aveva risposto con un - Salvami Liam!!-

-Non posso quando Zayn si mette in testa una cosa  nessuno lo ferma, fatto tutto Zayn??- finii la frase urlando cercando di farmi sentire dai due che si allontanavano 
Il moro in risposta alzó quello che pareva un pollice in lontananza.


  Sapevo dove stessero andando: in sala registrazioni, il moro mi aveva raccontato della promessa che gli aveva fatto Fralli, la quale non sapeva in cosa si potesse essere cacciata.

  I miei pensieri vennero interrotti da un gruppetto di fans che molto gentilmente chiese una foto con me, accettai senza esitare e le salutai,  visto che andavo abbastanza di fretta e dovevo arrivare a Victoria a prendere Cristiano, Andrea e Manuel, tornati per i compleanni delle ragazze, per poi arrivare a King's Cross per aspettare il treno che veniva da Doncaster, il tutto in macchina. 

Riguardai l' orario che Lou aveva scritto nel messaggio, cercando di assestare un po le idee, quando sentii un tono di voce che conoscevo molto bene, Poppi era al lato del corridoio  vicino alle bacheche, una grande quantitá di volantini arancioni  sotto un braccio, telefono tra spalla e orecchio e si teneva in piedi con una gamba sola cercando così di agevolarsi l' accesso alla borsa che teneva a tracolla.

Mi avvicinai a lei e le sfilai i volantini da sotto il braccio, facendola voltare, mi guardò prima male, pensando che fossi chissà chi e poi mi sorrise senza smettere di parlare al telefono in italiano,  probabilmente stava parlando con i suoi.

- Grazie- mimò in labbiale

Le sorrisi con un cenno aggiungendo- Salutami i tuoi-

  A quelle parole aggrottò le sopracciglia  ma le ridistese subito dicendo una frase incomprensible della quale capii solo il mio nome.

  Tiró fuori dalla borsa una manciata di puntine e mentre parlava continuava a sfilare fogli dalle mie mani e appuntarli sulla parete di sughero.

- Ok si, , tranquilli, ora vado che devo ancora fare un sacco di cose....si, ciao, anche voi mi mancate, Vi voglio bene- Nuovamente poche di quelle parole avevo capito, ma era certo che aveva  finito di parlare al telefono. 

Mise l' apparecchio in tasca e si girò verso di me. 

- Grazie Liam,  non so come avrei fatto senza di te, oggi non è proprio giornata...ah ti risalutano i miei ovviamente! - disse stringendo gli occhi in un sorriso,  e sfilandomi frettolosamente  tutti i volantini.

- E di che, ma perché dici così cos' è successo, e cosa sono quelli??- chiesi indicando I fogli arancioni. 

- Guarda lasciamo stare oggi è stato un delirio, mi sono svegliata tardi, ho perso la prima ora di lezione, mi sono persa per scuola,  in  pausa mi ha chiamato la caposede della Sephora nella quale lavoro dicendomi che mi era scaduto il contratto che mi ero scordata di rinnovare, quindi adesso sto anche senza lavoro, Elli mi tiene il muso, Federica pensa che io cel' abbia con lei perché la sto evitando, nel mentre all' ora di biologia ho convinto quel santo di Axel,  che lavora nell' editoria della scuola ad aiutarmi con questi, che sono per il mio nuovo "lavoro", non riesco a trovare le altre e adesso sono qui che cerco di  appendere tutti questi, e mi squilla il telefono, sono i miei, che faccio non rispondo!?! No, non posso non rispondere gia non li vedo da un pò poi se li ingnoro così..-

-Wo wo wo, calma!
- dissi togliendole i volantini dalle mani e poggiandoli sul pavimento, aveva sparato a raffica tutto quello che le era successo oggi senza riprendere fiato.
 
- Adesso respira e calmati cazzo, fai agiatare anche me! Allora: 1 non ti preoccupare è solo un ora non un' anno di lezione, 2 è normale che ancora tu non riesca ad orientarti bene sei nuova, 3 non ti preoccupare per Elli e F  a loro passerá tutto stasera quando vedranno cosa abbiamo organizzato 4 e te lo chiedo perfavore, non parlare più con Axel e 5 che cosa sono quei fogli?- anche io non scherzavo sul fatto di parlare senza riprendere fiato!

-Lo vedi questo?- disse puntando il dito su una locandina di Halloween - è un ballo in tema è l' opportunità migliore per fare un pò di soldi e di  divertirmi a truccare, in più mi sono appena segnata nella lista per far parte del consiglio studentesco, gli serve qualcuno che organizzi e addobbi per le feste e io sono la persona perfetta! E che vuol dire non parlare più con Axel, io posso parlare con chi voglio!- finì un pò piccata il suo discorso

-Tu non lo conosci non sai chi è e..-il mio telefono che trillava mi interruppe  -Aspetta- le dissi e risposi
 
-Come ti pare io nel mentre continuo ad appendere i miei volantini-

-Pronto!-
fece la voce dall' altro capo della linea, Cristiano.

-Lo so amico sono in ritardo, aspettatemi giuro che arrivo- li rassicurai

-Ok, tranquillo noi siamo appena scesi dal treno, ci andiamo a mettere  al piano di sopra a Victoria ai tavoli del McDonald's, quando stai qua fuori chiamaci- attaccò senza aspettare una risposta da parte mia.

-Ok devo andare, giuro che poi ti spiego ma tu nel mentre evitalo se puoi per piacere!- dissi in tutta fretta mentre lei continuava ad appuntare fogli, la girai e le lascia un bacio sulla giancia per poi partire di corsa verso il parcheggio bagnato della scuola senza perdermi però uno dei nomignoli che ogni tanto si inventava la bionda,  infatti arrivò forte e chiaro il suo -Bestia! - allegro.

  Mi ero accorto che negli ultimi cinque minuti avevamo attirato l' attenzione di più gruppetti di persone ma in quel momento non avevo tempo per preoccuparmene e aprii la portiera della macchina.
Raggiunsi a piedi l' entrata su Belgrave Road e salii le scale mobili, lasciandomi alle spalle il supermercato, li vidi da lontano e gli feci segno di correre.

 Caricati i tre in macchina iniziammo a chiacchierare mentre io schiacciavo il pedale dell' acceleratore, destreggiandomi tra le viette interne, per raggiungere King's Cross, evitando il maledetto traffico londinese.

 Parcheggiai trovando una santissimo buco proprio sulla strada principale, e ci fiondammo tutti dentro la stazione, erano ormai le 18:00 e noi dovevamo sbrigarci.

Arrivati allo spiazzo dei binari li notai davvero cambiati dall' ultima volta che ero stato li, il posto era sempre affollato come al solito, per non parlare della lunga fila per il binario 9 3/4,  ma  non era più aperto come prima , ora intorno all' ampio spazio c' era un' intera struttura in metallo e vetro abbastanza futuristica.

Controllai il binario dal quale proveniva il treno di Lou e ci avviammo alla banchina, arrivò con 15 minuti di ritardo e appena arrivato mi inondò con  uno dei suoi soliti sorrisi. 

Lo abbracciai e gli diedi una pacca sulla spalla,  e così fece con gli altri. 

-Muoviamoci!- annunciò Andrea, a conoscenza dei piani come gli altri due.

-Come così, a secco? Senza neanche offrirmi una cena!?!-  Fece Louis con l' atteggiamento da gay scandalizzato.

- Smettila rincoglionito e muoviti, ti spiego tutto in macchina! - dissi strascinandolo per la giacca di jeans

- Guarda che modi... io torno dopo tre giorni, e lui non si offre nemmeno di portarmi la valigia, bell' amico cazzo!- fece con tono lagnoso, lo ignorai e continuai a camminare  a ritmo del suo borbottare.

 Una volta in macchina, e spiegato la sorpresa che era stata definita  con gli altri, misi l' auricolare e chiamai Fralli  mentre mi recavo al luogo della festa.

Squillò a lungo  finquando non rispose Fralli, -Pronto Liam, non potevi trovare momento più sbagliato! Zayn, se mi prendi il dito con la sparachiodi ti uccido. ASPETTA ASPETTA! Che c' è Liam ?!?!-

-Niente volevo solo dirti che  siamo partiti- risi pensando alla scena che avevo appena sentito svolgere -mi dici che ci state facendo con una sparachiodi! ?!?-

-Quel genio del tuo amico si è svegliato ora a fare uno striscione per la sua migliore amica, si sto parlando di Federica, e lo stiamo fissando adesso alle travi-

- E poi come lo vorresti tirate giù !?!?-
chiesi ovvio

-Non mi interessa Zayn dice che ha chiesto a Harry e che lui è d'accordo, insomma poi è casa sua, li toglierà lui.-

-Bella politica! No casa mia no problema mio! -
risi uscendo dai confini della città di Londra. 

- Invece di giudicare dimmi cosa volevi??- 

-Sapere  com'è andato il rapimento...-
feci incerto

-Alla grande calcola che...FERMO ZAYN FERMO!  È STORTO È STORTO! MI FAI IL FAVORE DI ASPETTARE!?!?- sentii lui lamentarsi e iniziare replicare e poi silenzio che durò un pò troppo a lungo. 

-Smettetela di fare i piccioncini voi due!!! Fralliiii non mi ogniorareeee !-

- si, si scusa  allora è andata bene le hanno rapite tutte e due una ad una e.. mi metti un attimo in vivavoce?-

-Vai!-
e feci segno a Cristiano Manuel e Andrea di stare in silenzio

- Louis mi spieghi cosa ci fate con un costume versione integrale di Darth Father!?!?- chiese sconcertata

-Awww da quant' è che non vedo il grande capo oscuro...Era uno sfizio che si voleva togliere Harry e visto che gia avevamo Spiderman perché...- 

-Ok ho capito non andare avanti...-
fece sconcertata ridendo - Comunque hanno usato il modulatore di voce e sono partite da poco se acceleri le recuperi sulla strada per Holmes Chapel. - fu proprio in quel momento che da lontano apparve la macchina di Harry e quella di Niall

-Ok, li vedo, ciao ci vediamo dopo!-
Pestai, forse un pò troppo il pedale dell ' acceleratore destreggiandomi tra le due vetture e suonai loro, in corsia di sorpasso sulla destra.

Riuscii chiaramente a vedere Harry mandarmi a quel paese con  un dito e Niall ridere salutandomi con un braccio fuori dal finestrino.

Misi la musica ad alto volume sapendo che quella sarebbe stata una bella serata da passare tutti insieme.











 
  
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