-Rapita-
Urlai come una pazza per ogni balzo e salto che quell'idiota di Eustass produceva. Come una forsennata, mi aggrappai alla sua pelliccia e con le lacrime agli occhi per il troppo vento e il freddo della sera, non potei fare altro che lasciami trascinare in quel terrificante percorso.
Non appena le strade si fecero più illuminate, incominciarono ad intravedersi i grandi palazzi di Dress Rosa. Più luce significava centro abitato, a sua volta, significava persone. Non tutte immaginai, erano abituate a vedere un grosso licantropo passeggiare o correre per le strade. Con coraggio, aprii bocca solo per poter cambiare le mie vocali “aaahhh”, con un “FERMATI IDIOTA!”.
-Perchè dovrei?!-Domandò giustamente il rosso arrampicandosi su una parete. Dei, quello era il tizio più sfiancante e arrogante che avessi mai incontrato. A differenza di Zoro e Law, lui era puro istinto.
Mi chiesi il perchè lo definissero “finto licantropo”, quando a mio parere, sembrava un lupo in tutto e per tutto.
-Perchè si!-Risposi comunque alla sua domanda affondando le unghie nella sua pelliccia. Non potevamo come tutti i comuni mortali fare una comune passeggiata per arrivare all'hotel? Non mancava poi così tanto e sicuramente, non avrebbe fatto del male ne a me ne a lui. Immediatamente, il mio istinto di sopravvivenza scintillò, colta da una folgorante scoperta: quel pazzo Lykae era un stato mandato da un organizzazione per arraffarsi Zoro. Pochi giorni prima, aveva tentato di uccidermi e adesso!? Cosa lo spingeva ad accantonare per un breve lasso di tempo la mia cattura?
Odore di cannella?
Che diavolo, era per tutto e per tutto un cane!
Pochi minuti dopo, scese con un balzo in vicolo facendomi mancare letteralmente il respiro. Con mio sollievo, tornò alla sua forma umana e pelliccia a parte, i suoi occhi ambrati erano del tutto animaleschi. Tutta la sua figura sembrava urlare: “sono soprannaturale e fottutamente forte! Inchinatevi stronzi!”. Gettandomi a terra e afferrandomi immediatamente per un polso, mi spintonò verso l'ingresso dell'edificio. Dannato lui e la sua lingua biforcuta. Non appena ne avrei avuto l'occasione, avrei privato Eustass della sua folta pelliccia di licantropo e l'avrei infine usata come tappetino del bagno. Ogni volta che mi sarei fatta una dolce a avessi posato i piedi sopra quell'indumento, avrei urlato: “Oh santo cielo Eustass, sei proprio divino sotto ai miei piedi! Il luogo che più ti si addice!”. E quel maledetto Dio solo sapeva quanto se lo meritava.
-è qui?- Borbottò squadrando il luogo. Con un grugnito, non aspettando una mia conferma, mi trascinò all'interno verso la Hall. I clienti, così come molti scrittori, mi riconobbero in un battibaleno e imprecai a denti stretti sentendo le loro conversazioni di sottofondo.
Non potevo certo biasimarli: ero sparita per circa un ora chissà dove, avevo saltato la cena e adesso? Avevo fatto ritorno con quell'energumeno. Sospirante, cercai di ignorare ogni volto che mi si presentò davanti e a testa alta, mi avvicinai alle porte dell'ascensore.
-Che piano?-
-Non parlarmi idiota!-Protestai scoccandogli un occhiataccia. Potevo far finta di non conoscerlo e casualmente, ci eravamo affiancati. Si, forse poteva funzionare...
-Idiota a me?-Alzò il tono di voce facendomi produrre un sonoro sbuffo. Calma Nami, mi dissi mentalmente, è solo un grosso licantropo stupido e idiota. Cercai di immaginarlo con un completo elegante e un ridicolo cappellino da giullare in testa. Con il suo linguaggio scurrile, si era aggiudicato per questo mese il titolo di “signore dei cretini”.
-Mi hai dato dell'idiota rossa!?-Alzai gli occhi al cielo e digrignai i denti. Zitto.
Cosa gli riusciva difficile comprendere in quelle parole!? Zitto, bocca chiusa, parole a freno e pensieri che non potevano trovare un uscita, ma solo un entrata dal suo fondoschiena.
-Chiudi il becco Lykae!-Mi zittii all'istante non appena notai la grande porta dell'ascensore spalancarsi. Improvvisamente, cominciai a sudare freddo e con un movimento innaturale della testa, mi costrinsi a fissare il pavimento. La mia tempistica, così come la mia fortuna, non era mai stata di casa da me...
-Nami!-Urlò Bibi strattonando per il braccio quel povero uomo di nome Koza come perfetto un cagnolino.-Ecco dove eri andata!-Con uno slancio, mi abbracciò e nuovamente, rimasi intossicata da quel suo odoraccio di profumi mischiati tra loro.
Già, profumi! Alzai gli occhi al rosso per osservare la sua espressione. Bibi profumava o puzzava e anche quella mattina, aveva avuto un contatto con me. Con un cenno del capo la indicai ad Eustass e tremai di paura non appena scoprì le zanne nauseato. Espirò sonoramente e scosse il volto da una parte, incrociando le possenti braccia al petto. Per un momento, mi rilassai anche se, sapere che Kidd poteva essere interessato a Bibi, sarebbe stato una punizione abbastanza severa e più disciplinata della pelliccia da bagno.
-Sto...-Cercai di parlare battendole dei colpi sulle spalle in modo che allentasse quella morsa-Sto bene...-
-Ma insomma!-Sbuffò-Sei mancata alla cena!-Mi lasciò andare portandosi le mani ai fianchi e gonfiando le guance-Tutti si domandavano dove potevi essere sparita e...-Fermò il suo racconto non appena si accorse di Kidd alle mie spalle.
Si, quella sua espressione terrorizzata, era la reazione giusta da avere non appena si entrava a conoscenza di Kidd.
-Che cazzo vuoi?-Le domandò ricambiando il suo sguardo.
-è...?-Lo indicò titubante nascondendosi come un coniglio dietro a Koza.
-Mio...-Cercai immediatamente una soluzione prima che quello scemo, potesse mettermi nei guai.-Mio...cugino!-L'espressione di Bibi era alquanto scettica.-Proviene...dalla Scozia!- Mi alzai sulle punte e gli presi una ciocca di capelli tra le dita-Visto? Tutti coi capelli rossi in famiglia!- Per un qualche miracolo, Kidd non osò contrastare la mia fandonia e al contrario di quello che potevo pensare, la cosa sembrò eccitarlo.
-Cugini?-Ripetè scettica lei inarcando entrambe le sopracciglia-Ma è vietato dal regolamento del...-
-Oh andiamo!-Mi strinsi nelle spalle-Chi è che non ha mai fatto uno strappo alla regola eh?-Gli indicai bellamente Koza.-Sono certa che tra amiche, questo ed altro vero?-Le strizzai l'occhio attirando il gigante con me dentro l'ascensore.
-Amiche?- Si, anche per me quella parola risultava strana, ma sempre meglio che definirla grande spaccatura di coglioni...
-Lo sento-Mi annunciò Kidd non appena aprii la porta della mia stanza. Senza permesso, si fiondò dentro e rimase sbigottito, come del resto, per la scena che ci si presentò: il letto squarciato, la mobilia ridotta a pezzi e i miei vestiti, così come altri miei effetti, distrutti o stracciati.
-CHE CAZZO!?-Lo superai e corsi al portatile sulla scrivania. Tirai un enorme sospiro di sollievo nel vederlo, almeno quello, intatto e solo brutalmente graffiato.
-Funziona...-Lo aprii e lo misi in moto. Immediatamente, lo schermo come i programmi all'interno partirono, rivelandomi tutte le mie cartelle. Bene. Il lavoro di mesi e mesi era al sicuro...
-Hai avuto una sindrome premestruale?-Domandò con un senso di ironia Eustass, calciando qualche ciocco qua e là.
-Imbecille...-Mi voltai verso di lui-Non ne posso più dei tuoi attentati!-Lo afferrai per la pelliccia e mi issai sulle punte dei piedi-Insomma, ci sono un sacco di pazzi là fuori! Perchè proprio io e Zoro dovevamo essere vittima dei tuoi cazzi di attacchi?!- Me lo domandavo spesso del perchè fossi così sfigata; ero stata sfortunata con i lavori all'inizio, con la famiglia e con i fidanzati. In più, ogni avvenimento, mi aveva sempre portato ad un passo dalla morte.
-Buona buona dolcezza!-Si tolse con estrema facilità le mie mani da dosso e tornò a controllare la stanza.-Io non centro niente!-
-Argh! Bugiardo!-Strinsi le mani in dei pugni. Mugolai di dolore non appena mi resi nuovamente conto di essere ingessata.
-Della mia squadra sono solo io in città-Alzò con orgoglio il volto, quasi volesse sfidarmi. Gli piaceva vincere facile evidentemente; non c'era bisogno di almeno cinque persone della sua stazza per acciuffare una fanciulla disarmata e indifesa, ne bastava solo uno...grazie al cazzo!
-L'odore che sento, è familiare...-Chiuse gli occhi e odorò a fondo la stanza.-è antico...-Cercò le parole adatte-Potente...e inoltre-Mosse alcuni passi e si chinò per terra.-C'e stato uno scontro...- Quella rivelazione mi lasciò senza fiato.
-Scontro?!-Mi avvicinai a lui e osservai sul pavimento delle macchie di sangue. -Ma cosa...!?- Non riuscii a parlare e fissai spaventata il licantropo. Con due dita, raccolse le gocce di sangue e se le portò vicino al naso. La reazione che ebbe mi spaventò: i suoi occhi divennero completamente gialli e i denti, così come l'intera corporatura, aumentarono di grandezza.
-Odore di cannella...-Mormorò con voce rauca e solo allora, collegai i pezzi.
-Bonney...-Corsi verso lo specchio e cercai la sua presenza-BONNEY!-Urlai il suo nome prendendo a pugni lo specchio già in frantumi.
-Bonney?-Kidd si avvicinò a me- Per Bonney, intendi la strega “Pozzo senza fondo” Bonney?- Preoccupata, annuì.
-Penso di si...- Cercai di non piangere-Gli hanno fatto qualcosa?- L'osservai ringhiare e scuotere il volto; era teso e nervoso.
-L'hanno rapita...-Gracchiò con voce gutturale-Forse l'hanno scambiata per te...-Con un calcio, mandò i resti dell'armadio contro il muro, producendo altri detriti.-Vampiri del cazzo!-
-Vampiri?-Sgranai gli occhi.-Vampiri?-Ripetei preoccupata.
-Questa è sicuramente opera dell'Orda!- Senza preavviso iniziò a trasformarsi-Me la pagherà cara Doflamingo, per aver rapito la mia compagna!-
Chiedo umilmente scusa per il ritardo nell'aggiornare, ma ultimamente sono senza ispirazione -___-
Inoltre gli impegni mi assalgono.
Quasi addormentata ( forse del tutto), posto qua il continuo e delle sincere scuse! Perdonatemi!