Drogata di emozioni,
respiro forte
il profumo di illusioni
che corrode la gola.
È un alito che cola.
Scivola sulla lingua.
Si scioglie in un fuoco rovente.
È fumo incandescente
che divampa,
ma il silenzio è più forte…

Il silenzio è più forte…
Il silenzio assordante...
Il silenzio dei ventilatori,
dei motori.
Incessante battibecco di rumori.
Cascata di colori,
che precipita
sul fondo del pozzo.

Inghiottita dal ricordo;
da una pellicola in bianco e nero.

(Parli per davvero?)

Le tue parole graffiano
come un coltello
nelle mani
di un angelo…

Come un coltello nelle mani di un angelo…

Occhi iniettati di sangue...
il sangue che scorre
dai miei polsi silenti
e annega il dolore.
Il silenzio
soffoca
i battiti del cuore
come sotto anestetici.

Ricordi sintetici
di emozioni
create in laboratorio
per supplire al vuoto emozionale,
per poter sperare
in una luce che non brilla.

E se il faro
in cima al promontorio
splendesse più dei tuoi occhi
spenti
al pensiero del domani?

Dove approderanno queste navi?
Divorate dai gorghi
dei ricordi,
dalla nebbia
che non è più nebbia,
ma il velo di una fata avvelenata
sul pelo dell’acqua…

Vele alzate
a un vento che non soffia…