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Autore: prior_incantatio95    15/10/2013    2 recensioni
Continua della precedente storia "and we will ever together"
Ehi vi ricordate di me? Si sono ancora io, purtroppo la nostra storia non è finita... Vi ricordate la ragazzina innamorata della grande pop star? Bhè dimenticatevi di lei. Non credo più nell'amore o perlomeno cerco di evitarlo.
- Quando ti ho detto di montare in macchina e venire qui non era un vero invito a presentarti qui, sai che non voglio vederti – continuavo a ucciderlo con lo sguardo ma lui di risposta mi sorrise
- La prossima volta faresti meglio a farti capire o ti ritrovi queste fantastiche sorprese – mi prese per i fianchi per avvicinarmi a se, ma riuscii ad allontanarmi appena in tempo per non inalare il suo profumo
- Va via Harry, faresti un favore ad entrambi – abbassai lo sguardo consapevole di ciò che avevo detto, lo avevo appena cacciato dalla mia vita ma lui continuava a lottare per farne parte ancora una volta
- Non finchè non mi sarò spiegato, non ho ancora avuto la possibilità di dirti ciò che penso
- Non voglio saperlo Harry, sai bene che tutto questo mi fa male, eppure sei ancora qui a ricordarmi quanto tutto questo continua a uccidermi, proprio non capisci?
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Un leggero e roco “Buongiorno” si levo dalle scale. Aveva i capelli in disordine e il volto ancora impastato dal sonno ma era comunque bellissimo da far mancare l'aria. Sorrisi appena, ma i miei occhi rimasero puntati sul suo corpo che tante volte era stato mio. Louis cominciò a tossire di proposito per riacquistare la mia attenzione e ci riuscì.
Charlie: oh scusa Lou – ero ancora distratta – è solo che...
Louis: so quello che stai pensando – cominciò a ridere come farebbe un bambino
Charlie: Lou smettila o ci sentirà – lo spintonai facendolo cadere dal divano, ma lui continuava a ridere e l'imbarazzo si faceva strada sul mio volto dipingendolo di rosso – smettila, dai – cominciai a ridere insieme a lui che si rotolava a terra, ma il dolore al fianco fece della mia risata un ghigno e poi un lamento. Niall inveì contro Louis ma senza alcuna risposta da lui. Continuai a fissarlo divertita.
Harry: Lou finiscila di ridere, sei irritante a quest'ora – urlò dalla cucina – che avrà da ridere poi – si sentì dire a Niall che rispose ma senza riuscire a capire cosa dicesse.
Louis riuscì a ricomporsi ma con molta fatica. Ricominciò a darmi lezioni ma sogghignando divertito di tanto in tanto.
Louis: quando vuoi dirglielo?
Charlie: magari mentre dorme – dissi nervosamente, ma ricevetti un'occhiataccia – magari più tardi...devo tornare a casa
Louis: Harry non te l'ha detto?
Charlie: cosa doveva dirmi?
Louis: Paul ha portato tua madre in Europa, e staranno fuori per non so precisamente, chiedi ad Harry lui sa tutto – annuii e mi diressi in cucina dove trovai Niall ancora con del cibo avanti ed Harry intento a bere il suo caffè, che non appena finì di sorseggiarlo quasi non lo sputò tutto quando mi vide – hai visto un fantasma? - domando alle mie spalle
Harry: lei che ci fa qui? - tentai di rispondere ma Niall mi precedette
Niall: non ti ricordi cosa è successo ieri? - domandò serio
Harry: si, ora ricordo tutto – rispose dopo averci pensato un po' su – quando sei uscita dal letto mi hai baciato
Charlie: cosa? Io? No, ti starai confondendo con – ero diventata rossa per essere stata scoperta, e lo sguardo di tutti puntato addosso non aiutava affatto – si ok – avevo un tono disperato tanto da urlare - pensavo che stessi dormendo – fui costretta a confessare
Louis: Charlie mi sorprendi – finse di essere contrario a tutto ciò - ma tu non hai un fidanzato? Se sapesse che baci il tuo ex ragazzo potrebbe offendersi – disse sarcastico guardando entrambi divertito calcando maggiormente il tono su EX
Harry: io non mi offendo se mi vuoi baciare ancora – lanciai ad entrambi uno sguardo truce – volevi qualcosa? - domandò con un enorme sorriso per la sua vittoria personale
Charlie: si, volevo sapere cosa ti ha detto Paul
Harry: mi ha detto di badare a te mentre loro non ci sono – disse ammiccando – gli ho detto di non preoccuparsi perchè avrei badato IO a te – si soffermò con più enfasi sull'io – penso che dovrai rimanere per un paio di settimane
Charlie: non so se rimarrò qui o se andrò a stare da Sam – i suoi occhi cambiarono colore immediatamente, provocai rabbia repressa in Harry e una forte risata in Louis che ascoltava divertito – conosci Sam vero Harry? - ammiccai – lui si che sa come farmi stare bene, penso quasi di amarlo
Harry: ti ha già detto la verità? - i pugni serrati mostravano le nocche bianche
Charlie: non so a cosa ti riferisci – gli feci un occhiolino ed uscii dalla stanza andando verso il bagno per prepararmi per tornare a casa per prendere le mie cose e poi ritornare.
Niall aveva insistito ad accompagnarmi, ma ero riuscita a sviarlo e stare un po' da sola. Il tragitto in macchina fu rilassante, niente Harry, niente Sam, dovevo solo rimanere concentrata sulla strada. Il telefonò vibrò più volte così fui costretta ad accostare e fermarmi.
Charlie: pronto? - domandai infastidita avendo letto chi fosse
Sam: ehi tutto ok? So che i tuoi non ci sono, perciò volevo solo... - riuscivo a percepire il suo rossore, la sua agitazione, come se la sua non fosse più una recita messa in scena per guadagnare qualche soldo – ehm – ricominciò a balbettare
Charlie: torno a casa e passo da te – uno stupido sorriso si era creato sul mio volto. Volevo odiarmi per questo. Sam mi aveva mentito spudoratamente, la sua era tutta una farsa, e non posso accettarlo. La mia visita a Sam avrebbe fatto infuriare Harry, i suoi occhi verdi che mi trafiggevano ogni volta che a colazione avevo nominato Sam sembrava quasi che mi avesse trafitta con i suoi occhi smeraldini che continuo ad amare alla follia, come se fossero ancora miei, come se mi sentissi protetta solo sotto la loro guardia, come se loro tenessero lontani tutti per paura che quegli occhi li avrebbero uccisi, lo stomaco mi si attorcigliava ogni volta come se delle farfalle enormi volassero continuamente nella mia pancia, provocandomi rossore costante sulle guance che mi fanno apparire così debole e vulnerabile. Avevo una voglia irrefrenabile di baciare Harry, ma semplicemente non potevo. Riagganciai e ripartii, quando arrivai salii immediatamente in camera per prendere dei vestiti puliti e cambiarmi indossando un pantalone e un maglione beige. Uscire di casa mi rese felice, non perchè avrei dovuto raggiungere Sam a momenti, ma perché avrei rivisto molto presto Harry, e non so fino a che punto sarei riuscita a trattenermi. Ricevetti un messaggio dalla biblioteca che mi ricordava di riportare il libro che avevo preso in prestito, così andai prima in biblioteca per lasciare il libro e prenderne uno nuovo.
X: psssss – mi voltai più volte cercando di capire da che parte provenisse il rumore e scoprire così chi fosse stato a provocarlo – psssss – ancora, e ancora, e ancora. Mi sentivo osservata e avevo paura, paura che potesse essere LUI, mi voltavo in tutte le direzioni, ma senza osservare realmente le persone intorno a me. In un istante mi ritrovai contro lo scaffale dei libri stretta tra le braccia di...
Charlie: che ci fai qui? - con il fiato corto sussurrai sulle sue labbra che avevo così desiderato poco tempo prima – mi stai seguendo? - domandai divertita
Harry: dovevo rispondere al tuo romantico buongiorno, avevo bisogno di un contatto simile – le sue labbra era sulle mie facendomi avvampare di calore e mostrando la mia vulnerabilità colorando il mio volto di rosso, lo stomaco sottosopra stava ospitando una meravigliosa battaglia; le sue mani sui miei fianchi mi strinsero più a se dimostrando il suo possesso su di me, che reclamavo ogni parte del suo corpo – mi ero quasi dimenticato come ci si sente – continuò a baciarmi rendendomi sempre più felice e vogliosa di riaverlo – sei così bella quando arrossisci – il mio petto si abbassava e alzava velocemente a causa dell'aria che continuava a mancare – ti prego Charlie, sii mia, potrei morirne, lui non ti merita
Charlie: lo so, non ce bisogno che me lo dica tu – volevo che continuasse a baciarmi
Harry: e allora perché non lo molli? Lui ti mente, so che per lui non provi lo stesso che provi per me, allora perché reprimere i propri sentimenti? Io ti amo, e sono disposto a provartelo in ogni momento nel modo che più preferisci, farei di tutto anche solo per averti con me 5 minuti, immagina cosa potrei fare per riaverti al mio fianco – era lui il ragazzo giusto, e anche il mio cervello lo aveva capito ormai, non era più solo il cuore a seguire ogni movimento di Harry, ma anche la testa si era affezionata a lui, ospitarlo ogni secondo che mi fermavo a pensare.
Charlie: cosa ti fa pensare che non voglia mollarlo? Però voglio che tu faccia una cosa prima che – non trovavo le parole giuste, e i suoi occhi ormai troppo luminosi e raggianti avevano attirato tutto il mio interesse – parla con Louis, per favore, non ti chiedo nient'altro – ricominciò a baciarmi con una certa enfasi facendo aderire il mio corpo completamente al suo, trovando una pace e serenità momentanea, sapendo di non appartenere a quelle braccia così rassicuranti che avevo tanto amato ogni volta che mi abbracciava, o mi baciava, quelle braccia dove ero stata ospite così tante volte che era come sentirsi a casa. Non so bene come o quando uscimmo dalla biblioteca, ma la mia mano era stretta nella sua e il mio sorriso era così raggiante quasi da fare invidia al sole. Era questo quello che volevo – devo fare una cosa prima di venire da te, intanto parla con Louis, ti chiedo di ascoltarlo con attenzione – lo osservavo vigile cercando di trovare qualcosa di strano, ma non trovai assolutamente nulla, mi ascoltava con troppa attenzione, come se fossero le mie ultime parole – non andare via prima che la storia sia conclusa, fallo per me – presi le sue mani tra le mie troppo piccole rispetto alle sue – ti amo anche io Harry, e credo che smaschererò quell'impostore di Sam oggi, so quello che hai fatto, si, ma ti amo troppo per continuare a rinunciare a te, se per te va bene – dei brividi percorsero il mio corpo e le lacrime erano in gara tra di loro per rigare il mio viso ancora rosso per i suoi baci, infatti non finii di parlare che le sue labbra erano ancora una volta sulle mie, con violenza, possesso e desiderio continuava ad amarmi a modo suo sbattendomi violentemente lungo il sedile del passeggero posteriore della sua auto. Le mie gambe strette al suo bacino, le mie mani su di lui e le sue su di me, le nostre labbra troppo impegnate ad assaporarsi reciprocamente ricominciarono a farmi perdere aria nei polmoni per ogni vergognoso gemito che mi provocava il suo tocco
Harry: lui saprà il motivo della tua assenza – disse piano lasciando umidi baci lungo il collo
Charlie: tornerò presto, te lo prometto
Harry: il mio problema non sei tu, ma lui, a causa sua non potrai mantenere la tua promessa, e poi non voglio che lo vedi
Charlie: dice di amarmi, ma credo che non sia una bugia
Harry: proprio perché non è una bugia che ti chiedo di non andare da lui
Charlie: perdonami, ma sei stato tu a mettermi nelle mani del lupo – eravamo tornati entrambi ad assumere una postura normale, seduti e scrutandoci l'un l'altro – non avrei mai voluto dirtelo, ma è colpa tua se mi trovo, se ci troviamo in questa condizione, costretto a dividermi con una persona che paghi per non farmi conoscere al mondo, entrambi vi preoccupate tanto dell'apparire, ma nessuno dei due ha mai chiesto come mi sento a riguardo, nascosta a tutti, come se non fossi degna
Harry: non dirlo mai più, sei degna di qualunque ragazzo tu voglia, so quello che dico perché so come ci si sente ad averti, e un attimo dopo averti così lontana e irraggiungibile, sono io a non essere degno di te, ammetto i miei errori, ed è proprio per questo che non dovrei nemmeno avere questa seconda opportunità che mi stai offrendo
Charlie: penso di non averlo mia detto così tante volte in così poco tempo, ma ti amo Harry, ogni piccola parte del mio corpo reclama il tuo amore, come se fosse una necessità, un bisogno che se non soddisfatto manderebbe in tilt l'intero sistema, ora però devo affrontare gli ostacoli che ci impediscono di procedere
Harry: mi fido di te, non ho mai amato nessuno come amo te – dopo una serie di effusioni uscii dalla macchina con molto imbarazzo per raggiungere la mia. Raggiunsi casa di Sam con mille pensieri tra la testa, ancora troppo presa dalla situazione con Harry, le labbra erano ancora gonfie e rosse, e pizzicavano da morire. Cercai di ricompormi e poi scesi ancora con i postumi della mia pomiciata con Harrysoigosobellosofotomodello Styles. Bussai alla porta più volte, ma non rispose nessuno, mi appoggiai alla maniglia, ma scoprii che la porta era aperta, perciò facendo molta attenzione entrai.
Charlie: c'è nessuno? Sam sono Charlie, non voglio farvi nulla di male, ho trovato la porta aperta e – una risate mi giunse da una stanza poco lontana – Sam?
Sam: si Charlie – continuava a ridere, ma la sua voce mi irritava invece di divertirmi, quando trovai la sua porta lo trovai seduto sul letto con il vassoio della colazione sulle gambe coperte dal lenzuolo. Mi fece cenno di sederi accanto a lui e prendere qualcosa, parlammo e scherzammo come sempre, ma ogni volta che andava a formarsi una certa situazione facevo qualcosa di stupido o insensato. Senza che ce ne rendessimo conto era calata la sera e avevo rotto la mia promessa. Dovevo tornare e dire la verità. Ero sul punto di parlare quando il telefono squillò.
Louis: Charlie torna immediatamente qui, ho raccontato la storia ad Harry come mi avevi chiesto ed è uscito fuori di testa, lascia Sam e torna qui, ha bisogno di te!
Charlie: si, ok digli che sto tornando, arriverò presto – riattaccai preoccupata, desiderosa di poter rassicurare Harry, dirgli che va tutto bene, stargli vicino.
Sam: come fai a conoscere Louis? - la sua domanda mi irritò a tal punto da spiattellargli tutta la verità una volta per tutte
Charlie: sai come, essere la ragazza di Harry ti conduce dai suoi migliori amici, sei tu l'intruso qui in mezzo. Non mi aspettavo assolutamente nulla da te, eppure sei riuscito a deludermi mostrandoti la persona più falsa e doppiogiochista che avessi mai conosciuta. Credevo che per una volta potessi ricevere ciò che spero di meritarmi, ma so che non sei tu ciò che merito. Ora, a causa tua Harry sta affrontando una crisi, non sopporta la tua presenza, non più, e io sono ancora qui quando dovrei essere con lui
Sam: lui non ti merita! Posso spiegarti...
Charlie: mi sono rotta di sentire queste parole! Decido io chi mi merito o meno, fin'ora avevo riposto la mia fiducia in te, ma non appena ho saputo da che parte stavi i miei dubbi sui sentimenti per te sono stati subito più chiari, ho capito chi penso di meritarmi anche se si è comportato male, ha fatto degli errori, ma non puoi nemmeno immaginare il modo in cui ogni minima parte del mio corpo lo desideri, il modo in cui mi sento solo sotto il suo sguardo. Nessuno mi ha mai fatta sentire così. Non devi spiegarmi niente, so la verità e mi basta questa
Sam: no invece, ok si forse all'inizio è stato tutto un gioco, ma poi ho capito che tipo di persona sei e ho voluto davvero conoscerti, continuavo ad accettare quei soldi perché ne ho bisogno, è grazie a quei soldi che paghiamo le visite mediche per mia sorella e tutte le medicine che le servono, è grazie a questo schifo di lavoro che andiamo avanti. Credi che mi senta bene o che mi diverta a mentirti? Ormai sono mesi che non lo faccio più, penso tutto quello che ti ho detto in questo periodo, e ho capito un'altra cosa...
Charlie: oh no, non dirlo, fai quello che vuoi ma non dire quelle parole – dissi preoccupata, cominciai a piangere – no, tu non puoi farmi questo, ti prego no
Sam: invece si Charlie, sei una persona così facile da amare che mi sei quasi stata servita su un piatto d'argento, non so come lui abbia fatto ad abbandonarti per tutti questi mesi tra le grinfie di qualcun altro, personalmente ne sarei morto, mi fa male anche solo immaginarti con qualcuno che non sia io, immaginarti con lui sarebbe – mi limitavo a singhiozzare incapace di capire la situazione, disperata a causa dei problemi che ci sarebbero stati per questo, mi voltai per vedere cosa stesse facendo quando le sue labbra si posarono dove poco prima si erano posate quelle di Harry, mi ritirai immediatamente per paura che rubasse tutte le emozioni provate poco fa – lo sapevo – cominciò a ridere nervosamente – ti ha baciata non è vero? Il suo profumo è sopra di te – abbassai lo sguardo dispiaciuta e imbarazzata – perché ti sei arrabbiata solo con me? Perché a lui permetti di baciarti, mentre io non posso nemmeno abbracciarti? Pensare che potevi essere solo mia – una lacrima solitaria rigò il suo candido volto.


Toc Toc
Sono tornata, un hurrà per me?
Oggi qui per voi una super offerta, abbiamo un confronto tra i Charry(?) e i Sarlie (?)
ahahahahaha non chiedetemi come mi sia venuto ma bo xD
le solite cose, chiedo scusa per gli errori e per il ritardo e vi ringrazio tutti
In più una cosa, secondo voi questa è una calma apparente prima della tempesta o è la tempesta stessa?
Domanda esistenziale xD
Mentre voi ci pensate io vado a dormire e a vedere Glee <3
 
 
  
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