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Autore: Himeelly    15/10/2013    0 recensioni
La storia parla della vita di una ragazza, apparentemente normalissima, ma che verrà sconvolta da un susseguirsi di eventi.
NOTA: Se cercate il fantasy sin dal primo capitolo, avete sbagliato storia, arriverà pian piano nel corso della storia.
NOTA (2.0): Non scordatevi nessun particolare, anche se sembra inutile, ho una mente contorta e ogni cosa anche la più inutile tornerà
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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01 ~ the new girl


“Per l’angelo mamma, dove hai messo la principessa?” sbottai, mentre mandavo all’aria tutta la mia camera, come mio solito non trovavo il libro che stavo leggendo. Leggevo ovunque e ogni volta scordavo dove avevo lasciato. “Esmeralda smettila di imprecare in quel modo! E scendi subito o perderai il bus.” Mi urlò di rimando mia madre, imprecai un altro paio di volte a mezza voce, per poi prendere la mia borsa e uscire di casa non senza le raccomandazioni di mia madre che mi seguivano. Quella donna era troppo apprensiva, aveva dei modi di fare antiquati, a mio avviso, ma d’altronde anche i suoi genitori erano così, doveva essere colpa della genetica. Arrivai di corsa a scuola e trovai, come al solito, c’era Alison. “Sempre in ritardo te?” mi chiese lei sorridendo, ormai ci aveva rinunciato a sperare di vedermi arrivare puntuale. “Non mi guardare così” le risposi ridendo, per poi continuare “Non dare la colpa a me! E’ stata la principessa” continuai con tono indignato, quel libro non ne voleva proprio sapere di farsi trovare da me. Lo perdevo in continuazione. La biondina che avevo di fronte alzò un sopracciglio e scosse la testa in segno di dissenso. “Andiamo bionda” le dissi prendendo sotto braccio e rimanendo a braccetto ci avviammo verso la nostra classe. Entrai lasciando il braccio di Alison, anche perché la porta era troppo stretta per permettere il passaggio di due persone contemporaneamente, come al solito mi avviai al nostro banco, il terzo della fila centrale, ma lo trovai occupato. Al mio posto c’era seduta una ragazza dai corti capelli biondo platino e grandi occhi azzurri. Era veramente, tanto, carina, ma cosa andavo a pensare, da quando io trovavo una ragazza carina? “Quello…” dissi indicando con la testa il posto dove la biondina stava seduta. “è il mio posto” aggiunsi con il mio solito freddo che usavo con tutti quanti.
“E con ciò?” mi rispose lei di rimando, alzando lo sguardo dal quaderno che stava osservando in precedenza.
“E con ciò, mia cara, devi alzare il tuo bel culetto da li” le dissi sorridendo in un modo palesemente finto, in quel momento entrò il professore di matematica, Mr Kasper. Un uomo da un aspetto e un nome tanto teneri, era il tipico signore anziano che si incontra per strada, bassino, rotondetto, ma con un carattere, se fosse plausibile, peggiore del mio. Ma nonostante tutto era il mio insegnante preferito, o forse era la materia ad essere la mia preferita.
“Knight, vedo con piacere che sta facendo amicizia con la nostra nuova collega” disse il signor Kasper, ogni volta che pensavo al suo cognome mi veniva in mente quel fantasmino di cui vedevo i film da piccola, con una punta di orgoglio nella sua voce.
“Si, signor Kasper” dissi girandomi verso l’uomo sorridendo, falsamente. “Diventeremo grandi amiche” aggiunsi poi allargando il mio sorriso e andando a sedermi al posto di Alison, che nel frattempo era sparita da qualche parte. Mi voltai verso la mia borsa e presi il mio quaderno con l’astuccio pronta a seguire la lezione. Come succedeva solo in poche materie, perché la maggior parte delle volte tendevo a ignorare completamente quello che succedeva nell’aula. "Non è finita qui" le dissi muovendo solamente le labbra senza emettere alcun suono. Per il resto della lezione prestai attenzione solamente al professore, alzando la mano per rispondere ad ogni domanda e prendendo appunti. "Mi raccomando riordatevi che domani avete il compito!" disse il professore mentre tutti quanti uscivano dall'aula. "Esme, esme, esme, carissima e adorabile esme, vero che tu mi aiuterai?" mi chiese, o meglio mi implorò Alison prendendomi per un braccio. "Ali, lo sai che io non ripasso mai matematica" le dissi ed era vero. Solo una volta avevo provato a farlo e fu la mia unica insufficenza a matematica, chiamatemi pure pazza ma da quel giorno non aprii mai più il libro di matemaica prima di un compito in classe. Alle implorazioni di Ali si aggiunsero anche el miei altra compagne di classe, sbuffai. Mi feci largo tra il gruppetto e mi diressi verso l'aula di tedesco, per fortuna ero l'unica del gruppo di matematica avanzata che seguisse anche quel corso, ma non sarebbe stato ancora per molto così. Arrivata davanti all'aula trovai una ragazza in piedi sulla soglia dell'aula. Era la stessa ragazza delle due ore precedenti.  "Per Salazar!" iprecai quando la vidi. "Se devi fare biologia devi andare dall'altra parte della scuola" le dissi con tono sprezzante mentre mi dirigevo al mio posto. Tutte le altre ragazza del gruppo di matematica frequentavano il corso di biologia, ma invece io avevo scelto tedesco perchè era l'unica altra opzione a parte biologia o economia domestica che avevo avuto, e nessuna di queste altre due sembravano minimamente interessanti, anzi la biologia mi faceva fin troppo senso. Entrò la professoressa seguita dalla biondina. < Per tutti i fondadori questo è un incubo > pensai "Bene ragazzi lei è Kathleen" disse la professoressa, Mrs Hunt ,"Bene cara siediti vicino ad Esmeralda, è la più brava del corso" continuò poi la donna. Per poco non imprecai nuovamente, odiavo il mio nome intero, e non avevo intenzione di sopportare quella tizia e men che meno l'avrei aiutata. Ma i primi due fatti li avrei dovuti accettare in silenzio e così feci. "Fammi capire, sei una specie di genio della scuola?" mi chiese sedendosi al mio fianco. "Non credo siano affari tuoi" le risposi fredda per poi tornare ad ignorarla e a scarabbochiare sul mio quaderno. La lezione finì e io mi precipitai fuori dall'aula dove trovai la mia migliore amica ad aspettarmi. Ci avviammo verso la mensa ma durante il traggitto sentii una fitta alla testa. Per cinque lunghissimi secondi vidi tutto nero e persi l'equilibrio. Sentii due braccia prendermi al volo per evitare che cadetti. Quando mi ripresi, vidi che il mio salvatore era un bellissimo ragazzo dai capelli biondi e gli occhi azzurri. Quei due colori sembravano diventati il mio incubo quel giorno, borbottai un grazie, e mi avviai, nuovamente, con Aly verso la mensa. Il resto della giornata trascorse tranquillamente, per mia fortuna non ebbi più giramenti di testa, e non vidi più capelli biondo platino e occhi azzurri.

Esm's Corner
Eccoci qua con il primo capitolo, lo so che non succede niente di fantasy, ma pian piano le cose arriveranno, date il tempo al tempo. Detto ciò fatemi sapere che ne pensate.
xoxo
c u in the next chapter
   
 
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