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Autore: Kokky    08/04/2008    4 recensioni
Un mondo parallelo e antico, popolato da vampiri che si muovono nell'ombra e umani troppo ciechi sui nemici succhiasangue. L'esercito, i positivi e gli alchimisti sono gli unici che possono proteggere l'umanità da ciò che stanno bramando i vampiri...
Un'umana insicura. Due piccoli gemelli. Un vampiro infiltrato. Una squadra di soldati. Una signora gentile e un professore lunatico. Una bella vampira e il capo. Due Dannati. L'Imperatore e i suoi figli. Una dura vampira. E chi più ne ha più ne metta!
Di carne sul fuoco ce n'è abbastanza :)
Provare per credere!
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Positive Blood' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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42-Buttando tutto fuori

It's bugging me                                                                                   Mi sta disturbando
Grating me                                                                                          Mi sta straziando
And twisting me around                                                                       E si sta insinuando attorno a me
Yeah I'm endlessly                                                                              Si, io mi sto definitivamente
Caving in                                                                                            Scavando dentro
And turning inside out                                                                          E buttando tutto fuori

{Muse - Hysteria}

 

Adam contava i giorni del loro arrivo. Ne mancavano venticinque. Venticinque giorni per capire ciò che provava, o che pensava di provare.

Sentiva il ciondolo diventare sempre più pesante, e non riusciva bene a capire il perché.

In più era bollente. Non che lo infastidisse, ma era un fenomeno davvero strano. Non si capacitava dei poteri insoliti del ciondolo... esso si riscaldava e pesava perché non aveva più visto Sofia?

E se l'avesse vista... come si sarebbe comportato il drago di metallo?

Non lo sapeva nemmeno lui, Violet non gli aveva rivelato nulla, ma in qualche modo quel monile l'avrebbe aiutato a comprendere qualcosa di quell'assurda situazione.

Eppure lo sentiva dentro di sé. L'aveva intuito quando era rimasto per dieci minuti a guardare i gemelli giocare a scacchi, mentre Sofia leggeva tranquilla.

Solo con lui era sempre irritata e preoccupata?

Ma in fondo era normale. Lei era la sua preda, non poteva che provare paura di fronte al predatore.

Però era rimasto li per tutto quel tempo, senza mai spostare lo sguardo da lei e i suoi piccoli e involontari movimenti: l'espressione che cambiava mentre leggeva, il gesto delle mani che si muovevano su una tastiera immaginaria, le volte in cui faceva ruotare il collo.

Si, lo sentiva. Non riusciva a smettere di pensarla. E non sempre la immaginava come futura preda da cui bere il sangue.

Era questo che lo preoccupava.

Era normale provare questo? Era giusto o sbagliato? Non si era mai posto questi problemi. E non aveva mai sentito parlare di casi simili al suo. I vampiri, se lo facevano, amavano dei loro simili. Non si era mai sentito parlare di un'umana e un vampiro.

Non sapeva quanto si sbagliasse... che il suo capo aveva amato una donna umana e poi l'aveva fatta sua. Per sempre.

Però di questo lui non era a conoscenza.

E soprattutto... da quando sentiva tutto questo? Lui non doveva solo divertirsi?

Non era lui il cattivo? Quello che uccideva le principesse per il loro sangue e poi rideva come un folle, allegro della sua bevuta? Non era lui il mostro?

Forse questa sua umanità stava riaffiorando proprio a causa di Sofia. Era lei che lo aveva svegliato dal sogno. O dall'incubo?

E cosa poteva fare lui, ormai? Odiava, odiava ammettere tutto questo. Era lui il mostro strafigo, no? Quello che catturava le sue prede con la malizia e la bellezza caratteristiche. Occhi blu mare e capelli biondi, lunghi e morbidi.

Ed ora... ora desiderava lei. Senza un motivo apparente.

Forse perché era testarda, anzi cocciuta come un mulo? O perché era coraggiosa, intraprendente e dannatamente calda? Era umana in tutte le sue reazioni, ma la sua curiosità superava la paura. E questo era unico e strano, diverso dal solito essere umano fifone.

Lei era forse diversa? Non lo sapeva nemmeno lui.

Ma ora ai suoi occhi probabilmente si.

In effetti non era nemmeno brutta, anzi come umana era deliziosa, almeno fisicamente. E sicuramente aveva un sangue dolc... cioè anche lei aveva una parte dolce e romantica, come tutte le ragazze.

Ma lui cosa doveva fare?

E poi perché questo “dovere”, si chiese rigirandosi fra le mani il ciondolo scottante.

La domanda giusta non era quella, ma un'altra più semplice.

Ma lui cosa voleva fare?

*

 

43-Red Eyes

La figura incappucciata si era avvicinata. Ansimava e si muoveva con passi pesanti.

« Signore, come si sente? » domandò Hassan, cercando di sorreggere la figura. Purtroppo era troppo debole e caddero tutti e due sulla dura roccia.

« Perché mi capitano sempre prede deboli? » si lamentò l'altro, guardando da sotto il cappuccio il corpo accanto al suo.

Hassan cercò di alzarsi, ma fu bloccato dalla mano tesa della figura, che lo afferrò per un braccio.

« Aiutami. »  sussurrò ad Hassan. « Sono troppo debole, lo vedi anche tu, no?»

Il ragazzo annuì e si alzò, trascinandosi anche l'altro.

L'incappucciato fermò con la forza rimasta Hassan, che sentì un'irrazionale paura sorgergli dentro. L'altro sporse il volto, avvicinandolo al collo del ragazzo.

Hassan sentiva l'alito gelido dell'incappucciato sul collo scuro. Era forte, molto più forte del normale, e Hassan era un ragazzo debole più del normale. Non c'era partita.

L'incappucciato fremette un istante, poi poggiò i suoi denti affilati sulla pelle del giovane.

« Mia madre mi ha sempre raccontato dei vampiri, ma non immaginavo che la mia vita sarebbe finita così. Pensavo di morire di malattia, essendo malaticcio di natura. » disse Hassan tutto d'un fiato, ritrovandosi con la voglia di parlare almeno per un'ultima volta.

« Ho vissuto questi 20 anni senza fare nulla, stando semplicemente a letto o a casa. È giusto questo? » continuò lui, mentre i denti penetravano la carne, alla ricerca del sangue.

Il vampiro si mosse leggermente verso di lui, poi parlò. Aveva una bella voce, calda e sensuale, da giovane diciottenne.

« Preferisci che io mi sfama abbastanza e poi ti lasci trasformare, ragazzo? » gli chiese, staccandosi dal collo. « Mi basta bere un po', poi troverò del sangue migliore, da positivo. »

Hassan si stupì da quella proposta.

Il vampiro l'avrebbe trasformato? Era meglio morire o vivere come un mostro?

... Ma almeno avrebbe vissuto, finalmente sarebbe stato forte ...

Non avrebbe più visto il sole. Non avrebbe più guardato occasionalmente il cielo azzurro e mangiato il riso.

Però sarebbe stato vivo e vegeto.

« Va bene. Però voglio vedere il tuo volto. » esclamò Hassan.

Il vampiro rise leggermente, poi si scostò il cappuccio.

I capelli neri risplenderono con la Luna, lunghi e sottili, e gli occhi rossi dalla pupilla verticale ghignarono. Era bello, fin troppo per essere umano.

« Ho bevuto già abbastanza. Starai un po' con me, non posso lasciare un vampiro nuovo da solo. » affermò prendendo Hassan per le braccia. Il ventenne era troppo stanco e aveva perso sangue, quindi il vampiro lo poggiò a terra e lo coprì col mantello.

« Dimmi come ti chiami... » sussurrò flebile Hassan.

« Prima tu, umano. » ribatté il vampiro.

Hassan stava per lamentarsi, quando i capelli dell'altro diventarono biondi e gli occhi blu scuro.

« Hassan... quando starò meglio mi devi dire come fai con i capelli. » esclamò stupefatto lui.

« Sei curioso, Hassan. Comunque il mio nome è Adam. »

Il moro chiuse gli occhi, prima che il veleno incominciasse a fare effetto. Sentiva caldo, anche peggio della febbre, e tutto il suo corpo era in fermento.

Adam gli rimase accanto, lo lasciò solo per sfamarsi con un positivo.

Quando Hassan si svegliò, i suoi occhi erano rossi.

*

 

44-I'm breaking out

'Cause I want it now                                                               Perché lo voglio ora
I want it now                                                                           lo voglio ora
Give me your heart and your soul                                             dammi il tuo cuore e la tua anima
And I'm breaking out                                                               e mi sto sfogando
I'm breaking out                                                                      io sto sfogando
Last chance to lose control
                                                                        l'ultima possibilità di perdere il controllo

{Muse-Hysteria}
 

Il giorno dopo Adam rivide Sofia.

Il vampiro ormai sentiva il suo sangue positivo, il suo potere, ribollire nelle vene. Da quanti giorni lei non prendeva la pillola?

Sofia stava riposando con Rupert e Ryan sul prato verde di fronte alla villa, Elisabeth se n'era andata da poco.

Adam non poteva avvicinarsi. Non sarebbe riuscito a trattenersi, ne era certo. Avrebbe forse mostrato una facciata sfacciata, ma poi sarebbe caduto. E questo lui non poteva permetterselo.

Mai.

Così si sfogava strappando dei fili d'erba dietro un albero, non visto dai tre. Ma il prato era fin troppo debole di fronte alla sua forza, troppo delicato in confronto al vampiro.

Si mosse leggermente, mettendosi in una posizione più comoda, frusciando con i vestiti, e Sofia lo sentì. Ora anche lei aveva un udito più sviluppato, e a differenza dei gemelli non si era addormentata.

Si alzò e camminò fino ad Adam. I due si guardarono un istante che parve lunghissimo. Poi lei piegò il volto, incuriosita, e si sedette di fronte a lui.

« Non hai più paura? » domandò Adam, ghignando e mostrandosi deciso. Ma lui non lo era.

« Mmm... vedi, Adam, io non smetterò mai di avere paura. Però ora mi sento molto più protetta. » disse, alludendo alle pillole arancioni e fruttate.

Il vampiro annuì in silenzio.

« Da quando sei così silenzioso, Adam? » chiese lei, giocherellando con dei fiori estivi. Era molto più sicura di sé, eppure il suo cuore martellava ancora. E non per paura.

Cosa doveva rispondere? Dire per una volta la verità? Fingere?

E in fondo avrebbe potuto farlo?

Si, ne era certo. Ma perché non tentare? Anche se lui era un vampiro, e lei lo odiava... lui doveva provarci. Non era codardo, non si sarebbe arreso e messo da parte.

Era da stupidi.

E lui non era stupido, nemmeno un po'.

In fondo gli amori impossibili hanno sempre avuto successo nel passato, no?

Romeo e Giulietta, Heatcliff e Caterina, Abelardo e Eloisa.

Così rispose con ciò che sentiva, guardando fa un'altra parte. « Non aspettarti che io sarò sincero un'altra volta, quindi ascolta per bene, perché non mi ripeterò. Sono silenzioso perché ho da pensare, Sofia. Lo voglio ora, ma non posso, non posso averlo, capisci? Non posso desiderare il tuo cuore, la tua anima. Non sarebbe giusto. Però è così... e non te lo dirò mai più, sta pur certa. » sibilò, prima di alzarsi velocissimo.

Il suo orgoglio era andato. Rotto, incrinato, caduto, crollato.

Ma solo una volta, una sola.

Stava a lei decidere cosa fare, lui non si sarebbe piegato più. Una volta era anche troppo.

Corse vicino a un albero e si sfogò su di esso, stringendolo forte con le mani e lasciando segni indelebili.

“Sono un cretino. Buttare tutta la mia facciata così, proprio ora che stanno arrivando. Mancano solo 23 giorni, sono pochissimi. Ma era questo ciò che sentivo, no? In fondo sono ancora intrappolato nel corpo di un adolescente, non sono mai cresciuto in questi anni.”

Ora sarebbe tornato il vampiro, quello che ghignava e stuzzicava Sofia, quello che non ragionava ma semplicemente agiva.

Aveva detto la verità, poteva tornare su i suoi passi e rimostrarsi cattivo. Sofia lo sapeva che non si sarebbe ripetuto.

Era pronto.

Però qualcuno era arrivato alle sue spalle, qualcuno di potente, un positivo puro.

E lì nella villa se ne trovava uno solo.

Sofia.

*




Secondo me Adam si è rammollito. Tornerà quello di prima, la verità l'ha detta una sola volta. Mai più.
Per Kira: leggiti Lock, la trovi nella mia pagina d'autrice.
Non ce la faccio proprio a rispondere alle recensioni, sono stanca >.< Grazie di cuore a Mikybiky, lisettaH e kiromi, per tutto il loro appoggio. Vi amo <3
Commentate. Non smetterò mai di dirlo. *^*
   
 
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