Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: ifyourheartdoesntwork    15/10/2013    7 recensioni
Sarah è una Corvonero, e in quanto tale crede fermamente che i sentimenti siano una stupida distrazione da cose più importanti; entra perciò in crisi quando si rende conto di innamorarsi di un Grifondoro con dei genitori leggendari... Avete presente James Sirius Potter?
La loro storia si intreccerà con quella di altri personaggi: la figlia di Dean Thomas, Rose Weasley, Scorpius Malfoy...
Perché non in tutte le storie è la bella ragazza che deve essere conquistata.
Dalla storia:
[La verità è che io sono pazza di Potter, nel caso non l’aveste capito.
E lui non lo sa.
Vi prego, non cominciate a farvi una penosa immagine di me! Mi vedo già nitida nella vostra mente: capelli arruffati, apparecchio ai denti, occhialoni spessi, (magari anche le scarpe ortopediche!) con pesanti volumi scolastici perennemente in mano, che spia come una stalker da dietro una colonna il ragazzo popolare che passa circondato da amici e ignora del tutto la sua esistenza.
No. Riavvolgiamo il nastro. ]
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hugo Weasley, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La Sala Grande è affollata e rumorosa quanto uno stadio di Quidditch durante una finale.
Pare che le quattro tavolate facciano a gara a chi grida più forte, ma senza dubbio i vincitori siamo noi di Grifondoro. Alcuni ragazzi del quarto anno stanno gettando canditi su delle ragazzine di Tassorosso che non hanno ancora capito da che parte vengono attaccate, forse perché anche dal tavolo di Serpeverde le stanno colpendo con qualcosa. Chissà se anche loro stanno buttando solo canditi.
I prefetti di Tassorosso non sembrano accorgersi di quello che sta succedendo; mi chiedo se dovrei regalare loro degli occhi o un cervello. Quelli di Serpeverde possiedono senza dubbio entrambi, ma si guardano bene dal dire alcunché.
Alla mia destra Adam Jordan, i ricci neri spettinati, la cravatta allentata e la camicia fuori dai pantaloni sta discutendo animatamente con Camilla, dall’altra parte del tavolo.
-Camilla, non puoi onestamente dire una cosa del genere!- sbotta lui.
La ragazza rotea gli occhi con fare teatrale.
-Jordan, vedi di calmarti. Ho solo detto che sarebbe più divertente passare un venerdì sera ad Hogsmeade piuttosto che stare tutti stipati nella Stanza delle Necessità. Siamo al penultimo anno, un po’ di cambiamento ci starebbe.-
Le narici di Adam si dilatano a dismisura e ho paura che esploda. Camilla lo sta solo stuzzicando e a quanto pare ci sta riuscendo benissimo, mi chiedo come faccia Adam a non rendersene conto.
Sta per saltare dall’altra parte del tavolo per azzannarla quando un ragazzo al tavolo di Tassorosso si alza e ci si avvicina sorridendo.
Michael Thorne.
-Ciao ragazzi! Ci vediamo domani alla partita! James, mi raccomando, ti voglio in forma!-
Che cazzone.
-Ciao Michael!- gli rispondono in coro Camilla e Adam, tornati sulla stessa lunghezza d’onda.
-A domani, lo sarò.- dico io.
Lui dopo averci regalato un sorriso a trentatre denti si volta e raggiunge la ragazza dal profilo elegante e i capelli mossi scomposti che lo sta aspettando davanti alla porta: Sarah. Si salutano con un bacio e si allontanano insieme tenendosi per mano. Che gesto smielato.
Sarah e quello si frequentano ormai da un mese.
Ogni ragazza della scuola non fa altro che ripetere quanto avesse sempre detto che fossero fatti per stare insieme e quanto siano carini. A dire il vero non ho mai sentito nessuna parlare mai di loro due come coppia; e non so quanto siano perfetti l’uno per l’altra.
Fisicamente sono entrambi attraenti, d’accordo, ma lui ha l’aria veramente bacata. Non credo che sia un Troll di montagna, però non traspira intelligenza dagli occhi; Sarah è pazza, però almeno è intelligente e si capisce.
E poi Thorne non fa altro che fare il carino con tutti, ed è assolutamente irritante. Se domani mattina dovessero vincere la partita – Merlino non voglia – sono sicuro che verrebbe da me portandomi un cesto di cioccorane come premio di consolazione. Sarah invece guarderà anche spesso e volentieri le persone in cagnesco, ma almeno è sincera.
Le persone sono così superficiali nel giudicare la perfezione. Soltanto perché due persone possiedono un paio di caratteristiche evidenti affini non significa che siano “perfette” insieme.
-James, mi stai ascoltando?- chiede Adam.
Mi giro verso di lui sorridendo.
-Sì, certo.-
Adam e Camilla scoppiano a ridere, lasciandomi perplesso.
-Che c’è?-
-Nulla... a parte il fatto che Adam non stava dicendo assolutamente niente.- risponde Camilla.
Ah.
Adam è soltanto divertito, mentre Camilla ha di nuovo quello sguardo di chi la sa lunga; sono certo che sta pensando al discorsetto saccente che mi ha fatto l’altro giorno chiedendo “che cosa provavo riguardo a Sarah e Michael”. Che cosa devo provare? Un bel niente. Credo soltanto che lui non sia alla sua altezza, ma questo è un dato oggettivo che soltanto le ragazzine di Hogwarts sembrano non trovare palese. Se non sapessi che Camilla è ancora sotto un treno per quello che è successo con Zabini l’avrei mandata a quel paese.
-Ragazzi, devo salire in Sala Comune.- dico alzandomi.
Credo che mi stiano chiamando, ma il mio stomaco sta muovendo velocemente le mie gambe attraverso i tavoli e poi, una volta fuori, su per le scale.
E’ da un po’ di giorni che provo una strana sensazione di fastidio che proprio non so spiegarmi. Mi prende alla sprovvista, mentre mangio in Sala Grande o mentre sto facendo la doccia; a volte quando sono solo, altre in compagnia... la maggior parte delle volte sotto la doccia sono solo. Le altre volte sono con i miei compagni di squadra, che tristezza.
Girando l’angolo di un corridoio mi ritrovo a sbattere contro qualcuno.
-Ma che cazz...!-
Tendo una mano alla ragazza furiosa che ho fatto cadere e quando questa solleva il volto mi accorgo che si tratta di Sarah Hastings. Vedendo che si tratta di me ritrae la mano con la quale stava per afferrare la mia e si rialza da sola.
Ha i capelli scompigliati e le guance rosse. I suoi occhi saettanti mi guardano con un misto di rabbia, insofferenza e imbarazzo; mentre incrocia le braccia mi rendo conto di dovermi scusare al più presto.
-Scusami...Non volevo farti cadere.-
Mi lancia un’occhiataccia.
-Spero bene.-
Per qualche istante ci fissiamo negli occhi e nonostante sembra volermi strangolare non riesco a fare a meno di sorriderle: il suo corpo esile, i vestiti fuori posto e le lunghe ciglia che le ornano gli occhi annullano completamente l’aria minacciosa che il suo sguardo vorrebbe conferirle.
Scoppio a ridere.
-Ma che cazzo!- esclama lei tirandomi una manata sul petto, mentre la sua espressione si addolcisce piano.
-Allora, cosa ci fai da queste parti? Il dormitorio di Corvonero non è nella Torre Nord?-
Le sue guance avvampano di colpo e apre e chiude un paio di volte la bocca prima di parlare.
-Io ero... voglio dire, ho appena lasciato... E’ la via più breve dal dormitorio di Tassorosso.-
Oh, Merlino, possibile che si finisca sempre a parlare di quello??
-Ah, giusto... Tu e Thorne, eh?-
-Già.-
Segue un attimo di imbarazzo in cui lei mi guarda mordendosi distrattamente il labbro e non posso fare a meno di pensare che sia un terribile ed enorme spreco che lei si trovi nelle mani di un coglione del genere; cerco di deglutire ma sento la gola completamente secca; l’aria è tesa, come se fosse impregnata di parole non dette.
-E andate a letto insieme?-
I suoi occhi sgranati e le voci nel mio cervello che gridano “CRETINO!” mi fanno capire un istante troppo tardi di aver appena sparato una cazzata assolutamente inopportuna. Non capisco cosa mi è preso.
-Non sono fatti tuoi!- esclama con una voce incrinata che sarebbe di sicuro più forte se non l’avessi presa in contropiede.
Annuisco velocemente senza però riuscire a darle ragione ad alta voce.
-Quello che faccio con Michael non ti riguarda assolutamente...-
La situazione di fastidio di poco fa si acuisce improvvisamente.
-Quindi andate a letto insieme?-
-James...-
-Non pensavo che lui fosse così intraprendente...-
-James!-
-Soprattutto dopo aver visto la sua lentezza imbarazzante nel giocare a Quidditch.-
-James, se hai qualcosa contro di lui dillo e basta!-
-Io non ce l’ho con lui, ce l’ho con te.-
Vedendo i suoi occhi spalancarsi sento contemporaneamente un pressante desiderio di fare marcia avanti e uno impellente di fare marcia indietro. Il risultato è il caos più totale.
-Hai lasciato del tutto perdere mia cugina!-
-Cosa c’entra Rose??-
-Noi avevamo un piano! E funzionava! E da quando stai con Thorne nessuno ti ha più vista. Cosa è successo, lui ha un piano migliore? Lo sai che non può fare quello che avrei potuto fare io...-
-Malfoy l’ha rifiutata, James! Non c’è più niente da fare.-
No, non può essere, deve esserci dell’altro. Perché Sarah non lo capisce?
-Forse hai ragione tu, Sarah.-
Ma che cosa dico? Non ha ragione per niente.
-Dopotutto siete voi di Corvonero quelli intelligenti.-
No, non sono per niente intelligenti.
Sarah mi sorride controvoglia e sento la sensazione di fastidio sparire un poco dal mio ventre.
-Buonanotte, Potter.- mormora allontanandosi.
Il suo corpo ondeggia piano lungo il corridoio e io non riesco a staccarmi dalla mia posizione o ad aprire bocca.
E pensare che domani ho anche la partita di Quidditch.
 
Le gocce di pioggia cadono abbondanti e pesanti sul mio manico di scopa, al punto che inizio a chiedermi come faccia a stare su. La divisa zuppa è diventata estremamente pesante e la pluffa estremamente scivolosa, un paio di volte mi è sfuggita dalle mani durante i passaggi.
Il punteggio è di poco in vantaggio dei Tassorosso, 130-140 per loro.
Spero con tutto me stesso che mia sorella Lily si decida ad afferrare quel dannato boccino entro poco tempo, oppure rischiamo davvero di perdere; in più, io rischio di rimetterci la faccia: anche se è solo al secondo anno, ho convinto gli altri ragazzi che sarebbe stato un errore madornale non averla in squadra; e ci credo davvero, temo soltanto che questo non sia esattamente il clima ideale con cui giocare la propria prima partita.
E poi c’è quella faccia da cazzo in porta che non si sa come riesce a parare metà dei colpi anche con questo tempo.
Janet Pierce, cacciatrice di Tassorosso, fa cadere accidentalmente la palla; sembra quasi che non se ne sia accorta, sta procedendo verso i nostri anelli.
Mi ci vuole un millesimo di secondo per realizzare che nessuno ha visto quella fantastica pluffa cadere e mi butto a capofitto per prenderla. Sospinta dalla pioggia e dal vento, sta precipidando sugli spalti e comincio ad avere paura che finisca in testa a qualcuno.
Per fortuna riesco ad afferrarla in tempo, anche se per poco non travolgo una fila di ragazze di Corvonero.
Alcune di loro rialzandosi dritte sui loro posti mi guardano un attimo sconvolte e sto per voltarmi quando sento una voce dire:
-Che aspetti, tira! Cretino!-
Mi giro verso gli anelli di Tassorosso e lancio la pluffa.
Nel momento in cui questa attraversa l’anello più a destra un boato si alza dagli spalti di Grifondoro; sorrido istintivamente ma mi accorgo ben presto che gli occhi di tutti sono puntati sul braccio teso di Lily, che mostra raggiante sotto l’acquazzone il boccino d’oro che tiene in pugno.
Mi si riempie il cuore di gioia e quando mi giro verso gli spalti per vedere i volti degli spettatori gli unici occhi che mi stanno guardando sono quelli di Sarah.
Non dice una parola e non applaude la mia vittoria, ma mi sta guardando.
E di nuovo sento quella strana sensazione, è come se qualcuno avesse preso un coltello duro e affilato e avesse inciso uno squarcio di sei pollici nel mezzo della mia anima.
 
Quella notte mi sveglio di soprassalto.
Non è a causa dei festeggiamenti post-vittoria, quelli sono finiti già da un po’, e in ogni caso erano tutti troppo occupati a complimentarsi con Lily per venire a fare bordello nei dormitori maschili come le altre volte. Ora sono tutti stravolti e svaccati sui loro letti, si sono addormentati senza neanche infilarsi sotto le coperte.
Io invece mi sono svegliato nel mezzo della notte con le lenzuola umide, e un treno merci che mi sta attraversando in pieno la testa.
Solo una persona può placare il mio desiderio.
 
-Sarah!-
Non so bene che cosa abbia riportato i miei passi nel corridoio dell’altro ieri, fatto sta che ci scontriamo di nuovo, e di nuovo la faccio cadere.
La guardo imbambolato mentre anziché iniziare a sbraitare e rialzarsi si mette a sedere comodamente a gambe incrociate e mi guarda dal basso con aria interrogativa.
-Ormai dovrò abituarmi ad avere delle conversazioni con te soltanto così!- dice per spiegarsi. – Non che cambi molto dal solito, sei così alto che mi sovrasti in ogni caso.-
Mi passa per la testa una battuta infelice, ma fortunatamente mi trattengo e non la faccio. Prendo la ben più saggia decisione di abbassarmi e sedermi davanti a lei.
I nostri visi ora sono più o meno alla nostra altezza.
-Stai dicendo che puoi piegarti??-
-Sissignora!-
-E come mai ogni volta che ci scontriamo sono io che cado e tu resti sempre in piedi?-
-Perché siamo fatti così. Però adesso sono per terra anche io.-
-Come mai le altre volte non l’hai mai fatto?-
-Perché non me l’hai mai chiesto.-
-Potter!! Hastings!!-
Neville Paciock ha appena svoltato l’angolo del corridoio e stava per inciampare sulla mia schiena.
-Sì può sapere cosa state facendo seduti per terra in quel modo?-
-Io sono caduta...- risponde Sarah diventando bordeaux.
-Io stavo rispondendo alla signorina Hastings.- rispondo io.
Mi alzo in piedi rapidamente e tendo una mano alla Corvonero.
Questa volta Sarah non si oppone e afferra la mia mano con un tocco leggero. La sua mano è morbida ed esile. Si solleva velocemente ma in modo assolutamente sgraziato, e una volta stabile sui suoi piedi sottrae subito la sua mano alla mia.
Oh-oh.
Vado a fuoco.
 
 
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ifyourheartdoesntwork