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Autore: ImagineMonkeys    15/10/2013    1 recensioni
Le disavventure musicali di Zoe continuano! Sequel di "HAVE A PALMWOODS DAY", se non avete letto la prima storia non capirete C:
{Dal testo}
Carlos non completò la frase, che Zoe lo ghiacciò con uno sguardo arrabbiato.
-BENTORNATA ZOE!-gridò invece Kendall, notando il momento di imbarazzo ed applaudendo con un entusiasmo carente, sforzandosi di farla sorridere, Emily ed il resto della comitiva lo appoggiarono.
-BENTORNATA ZOE!- gridarono tutti e sette cercando di coinvolgere il resto del Palmwoods, il quale comprendeva vecchi e nuovi arrivi, impassibile e quasi confuso, che si faceva scappare ancora una risata vedendo la “vittima” di Ellen davanti ai loro occhi, Zoe si mise una mano in faccia.
-Bentornata, frana.-disse a se stessa Zoe, camminando incontro agli amici ed uscendo da quell’infernale (e silenziosamente letale) lobby.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Carlos, James, Kendall, Logan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                        {two}












 

-Perché Ellen fa questi stupidi scherzi? Cioè, non c’è nessun bisogno di spaventarti a morte, rischiare un attacco di tachicardia e rannicchiarti per terra in posizione fetale!-esclamò Zoe lamentandosi ed incrociando le braccia.

-Perché lei è Ellen Degeneres, lei non ha paura di nessuno ed  ha abbastanza denaro per umiliarti.-rispose Emily mangiucchiandosi le unghie,Logan scosse la testa.
-Ma non l’ha umiliata, era una semplicissima scivolata!-
-SCIVOLATA, ESATTO!-gridò Zoe.-E se mi costasse la reputazione di “british sweetheart”?-
-Non te la rovinerà Zoe!-replicò Kendall, seduto affianco a lei.-Non potrà mai rovinartela, è una semplice sciocchezza, basta riderci sopra!-
Kendall aprì il video dal suo cellulare, mostrandoglielo un’altra volta, ed appena arrivò la parte della caduta, Zoe accennò quasi una risata.
-Ho davvero quel tono di voce quando sono spaventata?-disse, Erikah annuì.
-E ti è andata bene che non ti è scappato il gridolino da maiale.-continuò, tutti scoppiarono a ridere.
-Hai ragione Kendall, la sto prendendo troppo sul serio.-disse Zoe, passandogli il telefono in mano, Kendall le mise un braccio attorno alle spalle.
-Si…l’importante è che non leggi i commenti-disse a bassa voce il ragazzo, Zoe assunse un espressione confusa.
-COSA?-
-Niente di che…sono solo…-
-Dammi il telefono.-
-NO!-gridò Kendall, Zoe strinse gli occhi innervosita.
-Kendall, dammi quel telefono…-replicò a denti stretti, Julia si mise una mano sulla fronte.
-Ci risiamo con la paranoia!-esclamò, mentre praticamente i due si stavano rincorrendo attorno al divano .
-RAGAZZI!-gridò James,  i due si fermarono improvvisamente.-Sentite anche voi questa musica?-
Tutti e otto iniziarono a muovere la testa, cercando il luogo di provenienza della forte musica, quando si sentì persino una voce femminile cantare.
-Let’s go to the beach,each Let’s go get away! They say, what they gonna say? Have a drink, clink, found the Bud Light,Bad girls like me, is hard to come by,The Patrón, own, let’s go get it on
The zone, own, yes I’m in the zone,Is it two, three, leave a good tip Imma blow all my money and don’t give two damns!-

 
-Che sta succedendo lì sotto?- disse confuso Carlos,  Logan scrollò le spalle.
-Andiamo a vedere.-propose, facendo segno a tutti di alzarsi.
Kendall si avvicinò alla grossa finestra di vetro, tirando su la tapparella che si affacciava sulla piscina, e tutti si accalcarono per cercare di vedere.
-Oh no, i newbies.- esclamò Emily, Zoe aggrottò la fronte.
-Chi sono?-chiese, Logan si schiarì la voce.
-Newbies, i nuovi arrivati al Palmwoods,  quelli così determinati che non ti guardano neanche in faccia, tipo quelli lì.-esclamò Logan.
-Ma allora anche io l’anno scorso ero una…”newbie”?-domandò Zoe.
-Si, ma non una di QUEI newbies!-esclamò Erikah.-Loro perché sono appena arrivati vogliono farsi notare.-
-Esibizionisti praticamente, almeno la maggior parte.-continuò Kendall.-E sono quasi sicuro che quelli non ce la faranno passare liscia.-
-Che ne dite di andare a sentirli?- propose Carlos, tutti si fissarono e gli diedero assenso, scendendo velocemente al piano inferiore.
La musica era sempre più forte, e appena spalancarono la porta della hall era quasi insopportabile, da far sanguinare i timpani.
-Starships were meant to fly, hands up and touch the sky , can’t stop ‘cause we’re so high, let’s do this one more time!-
Una ragazza dai lunghi capelli biondi ed un cappello con su stampato a caratteri cubitali “HOMIE”  si stava scatenando sulla piccola pedana che dava sulla piscina, attorniata da altri due ragazzi vestiti nello stesso modo, erano strani, non la solita band, lei era l’anima del gruppo, con un piercing sulle sopracciglia scurissime, i pantaloni  in tartan strappati su alcune parti , una larga t shirt piena zeppa di disegni e scarabocchi e un coraggio strepitoso che con disinvoltura sventolava in faccia a tutti, mentre gli altri due ragazzi, uno abbastanza muscoloso,  scuro di carnagione e con la faccia innocente, quasi da bambino, che faceva dei passi di break dance e occhiolini a diverse ragazze nell’audience ristretta e l’altro, biondissimo, un metro e novanta di muscoli e pelle abbronzata che con il microfono appiccicato alla bocca dava una base di beatbox.
-E’ UNA CANZONE DI NICKI MINAJ GIUSTO?-gridò Erikah ad alta voce, cercando di superare la musica.
-SI!-rispose Emily.-E NON HO MAI VISTO UNA RAGAZZA BIANCA INTERPRETARLA COSI’!-
-Starships were meant to fly, hands up and touch the sky, can’t stop, cause we’re so high, can’t stop…- La ragazza prese la rincorsa, e mentre si avvicinava sempre di più al bordo della piscine gridò l’ultima parte della canzone.-IMMA FLYING ONTO ALL OF YOU SUCKERS!-
La piccola folla venne praticamente bagnata da capo a piedi dagli schizzi provocati dal suo tuffo, ma nonostante ciò continuò ad applaudire, gridare e fischiare con foga ed entusiasmo.
-Sono bravi!-esclamò Carlos  applaudendo a sua volta, Kendall annuì.
La ragazza uscì dalla piscina, scuotendo i lunghissimi capelli biondi di qua e di là e si unì di nuovo al gruppo, afferrando il microfono:
-Grazie infinite, siamo i wired empire,  non ripeteremo il nome un’altra volta perché è sicuro che verremo ricordati,  se volete continuare ad ascoltarci, venite nella nostra crib per un concert after party e diventate fan della nostra pagina su youtube!-esclamò la ragazza.-Io sono Lotti, ma per tutti conosciuta come Indi da queen.-
-Io invece sono Miles, conosciuto invece come Rhyme.-continuò il ragazzo biondo, ci furono moltissime ragazze che appena aprì bocca si fecero scappare risatine imbarazzate o gridolini,ed infine il microfono passò all’ultimo ragazzo.
-Ed io sono Kalani, ma voi bros mi potete chiamare Kdope.-terminò,  James  trattenne una risata.
Kalani cercò chi ridesse fra la folla, e poi con passo pesante si avvicinò a James, squadrandolo dalla testa ai piedi e poi alzando lo sguardo con sfida.
-Cos’hai da ridere tu?-domandò, James scrollò le spalle e fece  una smorfia confusa.
-Nulla, è che Kdope è…va beh, piacere, James D…-
-Si sappiamo chi sei.-continuò Lotti, avvicinandosi a Kalani ed appoggiandogli un gomito sulla spalla.-E sappiamo anche chi sei tu, tu tu, si anche lei,  lei e…-Lotti indicò Zoe, mantenendo una risatina.
-Si, anche la “british sweetheart”, o forse meglio la signorina “testata al lavandino”-concluse, Zoe scosse la testa ed incrociò le braccia annoiata.
-Mi farebbe tanto piacere restare qui e chiacchierare con voi ma sfortunatamente…non ne abbiamo voglia.-disse Miles con nonchalance, seguendo a ruota i compagni.-E poi abbiamo un after party, se non vi dispiace.-
-No guarda, ora ci mettiamo a piangere.-esclamò Emily, facendo finta di asciugarsi le lacrime con la mano, Lotti rise.
-Ma non vi rammaricate, siete invitati anche voi al party, l’angolino dei “vecchi arrivi” è tutto per voi.-disse, ormai l’attenzione era tutta puntata su di loro, ma non più come una volta, quando erano considerati i ragazzi più divertenti e pazzi del condominio, quelli che riuscivano sempre a farti ridere e che organizzavano sempre le cose più strane e insolite, erano visti con occhi diversi da gente diversa, come se non fossero più originali, non più…nuovi.
-Preferiamo mille volte andare al nostro di party!-esclamò Carlos, tutti lo guardarono con aria incredula.
-Quale party?-mormorò Kendall innervosito, Carlos gli fece segno di fidarsi con la mano, sussurrando un “ho in mano la situazione”.
-Già, avete sentito bene, anche i big time rush stasera hanno organizzato un party per…uh… l’uscita del nostro nuovo singolo, “Song for you”.-completò.
-Oh ma davvero? Allora se troviamo uno spacco veniamo a trovarvi e a vedere se tutte le chiacchiere sui big time rush e i loro “epici” avvenimenti sono vere.-disse Kalani, James incrociò le braccia e annuì.
-Oh ci puoi contare Kdoll!-esclamò, Kalani scosse il capo.
-E’ Kdope, non Kdoll.-lo corresse, James scrollò le spalle.
-Si okay è lo stesso!-disse,il gruppo dei tre si allontanò verso l’entrata del Palmwoods, seguiti a ruota dal resto della folla, ed i ragazzi rimasero praticamente soli, circondati solo dai soliti vecchi residenti del Palmwoods: Camille, che aveva guardato la scena incredula, guitar dude, le Jennifers, e gli altri.
-CHE COSA TI E’ VENUTO IN MENTE?!-gridò Logan arrabbiato, riferendosi a Carlos.-Ti ricordi l’ultima volta che tu e James vi siete cacciati in una situazione del genere cosa è successo? Ricordi i danni che avete provocato alla crib? O quelli fisici che MI avete provocato?-
-Uh…ho un vago ricordo…-esclamò Carlos, Logan gli mostrò la parte del mignolo cicatrizzata.
-Ecco, anche il mio mignolo lo ha!-replicò nervosamente, rinfilandolo velocemente in tasca.
-Carlos, mia madre mi ucciderà  se organizziamo un'altra festa, e sinceramente non voglio cacciarmi in questo guaio di nuovo.-esclamò Kendall, James sbuffò.
-Ma hai visto come ci hanno trattati quelli li? E come ci guardava l’intero Palmwoods? Pian piano l’ombra dei newbies soccomberà sui big time rush!-disse innervosito affiancando Carlos, ed entrambi incrociarono le braccia.
-James, sei come al solito il re del dramma.-disse Julia.-Se è un problema organizzarlo nella vostra crib potete farlo nella mia.-
-Non credo sia il…-
-SI SI SI!-gridarono in coro Carlos e James,  senza lasciar terminare quello che stava dicendo il povero Logan.-Daaaai Logan!-
Entrambi assunsero un’espressione supplicante con il labbro all’infuori, guardando Logan con gli occhi spalancati e sbattendo le palpebre.
-Avanti Logan, quanto male potrà andare?-esclamò Erikah, Logan incrociò le braccia e sbuffò.
-So che ci pentiremo amaramente di quello che stiamo facendo.-si limitò a dire, facendo scattare improvvisamente Carlos e James, i quali corsero verso l’interno del Palmwoods.-Julia, preparati a vedere raso al suolo il tuo appartamento.-
 
 
 
-Da quanto tempo non indossiamo questi smoking?-esclamò Carlos, aprendo l’armadio della loro stanza da letto e tirando fuori da uno scatolone due giacche leopardate viola e gialle, James sospirò e accarezzò la seconda.
-Bei tempi Carlitos, bei vecchi tempi.- disse, quelle due giacche avevano un magnifico ricordo impresso nella loro stampa animalier, risalente al lontano 2010, quando si erano trasferiti al Palmwoods.
Per l’uscita del loro primo album, lanciarono una piccola festa fra amici, e gli organizzatori ufficiali erano proprio Carlos e James, i quali  si soprannominarono “Gli hollywoods party, i re dei party a Hollywood”, ma la situazione stava filando troppo liscia, e a causa di un messaggio sbagliato da Carlos, il quale  “accidentalmente” invitò l’intera sua rubrica comprendente ballerini russi e cheerleaders, il raduno fra amici divenne un party incontrollabile, ma grazie ad un po’ di strategia e TANTI diversivi, riuscirono a non essere cacciati dal Palmwoods.
-Odorano ancora di cloro e patatine al formaggio, senti!-esclamò Carlos, sbattendo in faccia a Kendall la giacca, il quale la respinse con un espressione disgustata.
-Ugh, e anche di sudore e polvere, da quanto non lavate queste giacche?-disse, James scrollò le spalle.
-Ehm…dall’ultima volta che le abbiamo indossate.-
-Siete disgustosi.-tirò fuori Logan arricciando il naso, ma entrambi lo ignorarono e continuarono a contemplare le loro amatissime giacche.
 
 
 
 
Una testa rossa ed una castana si addentrarono nell’atrio del Palmwoods, con tre grossi borsoni sulle spalle, seguiti a ruota da altri due uomini che si giravano attorno come frastornati.
-C’è più moquette qui che in una tappezzeria.-esclamò Russell seccato.
-E’ c’è più negatività in te che in un elettrone.-rispose Sean passandosi una mano fra i capelli,per poi lasciare andare per un attimo il borsone a terra e prendere il gemello per le spalle.-Russell, siamo a Los Angeles! La città delle spiagge, la musica, il cinema, il surf, le ragazze!-
-E’ strano che tu faccia discorsi così dopo aver fatto una similitudine fra me ed un elettrone, nerd.-disse il suo gemello, ma prima che i due iniziassero a litigare un’altra volta, il padre Calvin li separò.
-Ragazzi, non fate scenate, siamo appena arrivati e voglio che si facciano un’idea buona su di voi, non voglio siate ricordati come i “Zack e Cody la vendetta”-disse, entrambi odiavano quando venivano soprannominati così.
Quentin fece roteare le chiavi fra le sue dita, e appena arrivarono al piano dove il loro appartamento era situato, le infilò nella serratura: il 7F.
Appena aperta la porta ci si affacciava su di un grosso salone dai colori tenui, sul beige chiaro, un divano a isola nel mezzo rivolto verso un tavolino da caffè che manteneva la televisione a schermo piatto, non una ad alta definizione, ma dava sui canali dei musical, e questo bastava ed avanzava per Calvin.
Attraverso un arco in muratura dello stesso colore delle pareti si andava in cucina, era piccola e un po’ vintage, forse questa era una delle poche camere del Palmwoods a non essere state ristrutturate, infatti sembrava risalisse al 1963.
-E’ un po’ diversa dalla nostra vecchia casa.-mormorò Russell indossando gli occhiali da vista quadrati, girandosi attorno confuso.
-A me piace molto, la trovo accogliente e molto vecchio stile!-affermò Quentin, toccando il divano col palmo della mano.-O mio Dio è pelle vera!-
-Magari non è l’appartamento più amato dagli animalisti.-concluse Sean.-Andiamo a vedere le stanze da letto.
I gemelli corsero verso l’atro grosso arco che si aprì su un corridoio stretto, dove c’erano tre porte separate, Russell spalancò la prima che conduceva alla stanza da letto.
Ma la camera non era poi così maschile.
Le pareti avevano cambiato colore, ed erano una specie di tonalità di rosa chiaro, tipo il colore del salmone che si mette sul teriaki, c’erano due letti separati, uno sotto la finestra che si affacciava sul parco del Palmwoods, con in bella vista anche la spiaggia, e l’altro invece sul muro.
Il problema era che, sulle pareti, insieme al terribile color sushi, c’erano anche disegnati degli unicorni e arcobaleni.
Tanti piccoli unicorni sorridenti che saltavano su questi colorati arcobaleni, con criniere decorate e zoccoli smaltati, circondati da delle stelline sorridenti e nuvolette rosa shocking, un sogno per una bambina di cinque anni, ma una deprimente distruzione di vita sociale per due gemelli di diciotto anni.
-E’ uno scherzo vero?!-esclamò Sean facendo cadere la sua valigia a terra, Russell scoppiò a ridere buttandosi sul materasso.
-Non pensavo la nostra vita potesse diventare più gay…e ora mi rimangio tutto!-gridò rotolandosi dalle risate sul letto, alzando però la testa e urtandola sul davanzale della finestra.-AHIA!-
Quentin e Calvin, sentito il tremendo impatto fra la testa rossa e qualcosa di duro, corsero nella stanza, ma rimasero sbalorditi appena visti quegli inquietanti unicorni luccicanti.
-Oh.-si lasciò sfuggire Calvin.-Questa stanza sarebbe la vostra…?-
-SI!-gridò Sean innervosito.-La nostra stanza è quella di una bambina di sette anni con  una seria ossessione per il rosa! Ma non vi siete informati su chi prima aveva l’appartamento?-
-Ma Sean eravamo così felici per voi che avevate ottenuto l’ingaggio e…-
-E ora dormiremo attorniati da cavallucci volanti!-disse Russell ridendo, Sean scosse la testa.
-Come fai tu a ridere?! Se invitiamo degli amici, o delle ragazze…? –
-Sean.-disse Quentin portandosi i riccioli neri su e ponendogli una mano sulla spalla.-Siamo appena arrivati, questo luogo è dove tu e Sean, insieme al lavoro, farete le vostre esperienze, realizzerete i vostri sogni e…-
-E tu smettila di dare questi stupidi consigli o discorsi da padre generoso, so cavarmela da solo.- gridò Sean innervosito, Calvin sgranò gli occhi e incrociò le braccia arrabbiato.
-SEAN!-lo ammonì, il ragazzo sbuffò e corse verso l’uscita, sbattendo la porta dell’ingresso, aveva sempre avuto problemi nel contenere la rabbia, ad un certo punto scoppiava e tirava fuori il PEGGIO di se.
Prese le scale di fretta e furia, vagando senza una meta fra i piani, per poi arrivare nel lobby ed accomodarsi su una poltroncina, con il gomito sul bracciolo di stoffa.
Non è che non gli piacesse Quentin, gli stava simpatico, era un ottimo consigliere ed anche chef occasionale, ma non sopportava il fatto che fosse sempre tranquillo, quello che mette apposto le cose in un batter d’occhio, e pensava che né lui né Russell potessero andare avanti senza un’altra figura da genitore, cosa che lo infastidiva un sacco.
Alzò lo sguardo verso i ragazzi che girovagavano all’ingresso: alcuni si dirigevano alla piscina armati di salvagenti e pistole ad acqua, altri ripassavano copioni andando avanti e indietro ansiosamente, qualcuno meditava a gambe incrociate sui divanetti in posizione Zen, mentre un grande gruppo di ragazzi suonava con delle posate sul tavolo da caffè cantando a cappella “Like a Virgin” di Madonna.
“Certo che qui sono tutti parecchio strani” pensò Sean, nel suo piccolo quartiere abbastanza benestante erano tutti molto tradizionali e conformisti, era strano essere catapultato in un ambiente completamente diverso nella città più desiderata del pianeta.” E queste sedie non sono da meno, sembra quasi che vibrino”
Infatti era proprio così, il suo sedere iniziò a tremare fastidiosamente come se ci fosse un terremoto solo sul suo posteriore.
-E’ il mio cellulare.-disse una voce femminile alle sue spalle, Sean scosse il suo lato B e si alzò in piedi, accorgendosi che quel movimento tellurico era dovuto ad un Iphone dalla cover a forma di gattino che ruotava su se stesso.
Alzò lo sguardo verso la ragazza, che sghignazzava fra se e sé: aveva i capelli castani legati in una coda spettinata in cima alla testa, gli occhi grandi e scuri sopra gli zigomi pronunciati, la carnagione olivastra ed un sorrisetto furbo, e a giudicare dall’accento non era americana.
-Oh.-disse Sean.-Questo spiega tutto.-
La ragazza ridacchiò in uno sbuffo e raccolse il suo telefono dalla poltrona, controllando la chiamata e rovesciando il sorriso in un broncio annoiato.
-Ugh, era mio padre.-mormorò.-Non sopporto il fatto che mi chiami ventiquattro ore su sette.-
-Hai rapporti difficili con lui?-domandò Sean incuriosito, la ragazza bloccò il cellulare e lo ficcò in tasca.
-No, è solo che… i miei si sono separati da poco, e ora che io e mio fratello dobbiamo passare un mese con lui sta diventando oppressivo.-rispose, Sean annuì.
-A chi lo dici, io mi sono appena trasferito qui- La ragazza sorrise.
-Io sono qui da un mese, ma mi sono subito ambientata, vedrai che è divertente vivere al Palmwoods.-esclamò, poi allungò la mano verso quella di Sean.-Piacere, Talia.-
-Sean, il piacere è mio.-rispose lui stringendogliela, quando Russell gli comparve alle spalle ansimando.
-Perché sei scappato così? Papà è arrabbiatissimo con te e…-
-ODDIO!-gridò Talia sconvolta.-Siete identici!-
-Talia, lui è Russell, il mio gemello.-lo presentò Sean, Russell sogghignò e le fece un occhiolino.
-Io sono quello carino.-esclamò con nonchalance, togliendosi i grossi occhiali dal viso e mostrando i suoi due occhietti azzurri, Talia rise e improvvisamente sembrò quasi illuminarsi.
-Ma allora voi due siete il gruppo jazz che mio padre ha ingaggiato!-disse, Russell sbarrò gli occhi sbalordito.
-Tuo padre è Howel Gallagher? Il discografico australiano?- disse in stato di shock, Talia annuì.
-Esatto, nonché il più grande rompi scatole dell’Oceania.-continuò la ragazza, il suo Iphone riprese a vibrare.-Devo andare, è mio fratello indeciso su che smalto mettere.-
-Aspetta un secondo…che smalto mettere?-disse Sean incredulo, Talia fece una smorfia.
-Hai sentito bene.-
 
 
 
 
 
-SONO FIERA DI TE!.-
Alexa uscì dalla doccia dell’appartamento ancora gocciolante, e stritolò la figlia in un abbraccio bagnato.
-Mamma!-mugugnò Zoe innervosita.-Staccati che mi grondi sui piedi!-
Alexa sbuffò e mise i capelli scuri in un asciugamano.
-Finalmente ti sei svegliata un po’!-continuò la mamma, Zoe storse la bocca.
-In che senso?-domandò.
-Ho visto la tua intervista oggi!-rispose Alexa, dandolo quasi per scontato.-E sono davvero felicissima che hai tirato fuori la tua rabbia!-
-NON ERA RABBIA!-rispose Zoe.-Era terrore, urla di terrore tramutatesi in parolacce appena il mio cranio ha fatto contatto con della ceramica!-
-Ugh, okay è come dici tu, ma sai, è scientificamente provato che dicendo parolacce appena dopo un urto il dolor…-
-Mamma, non voglio saperlo!-la tagliò Zoe, Alexa smise di parlare offesa.-Scusami, ma voglio lasciarmi questa giornata alle spalle.-
-Okay, ti perdono solo stavolta, la prossima che mi insulti mi fai da schiava per un giorno intero.-
-Sai che è contro la legge schiavizzare i propri figl…-
-Zoe, non lo voglio sapere!- Alexa le fece il verso, e Zoe scosse il capo arresa, poi si alzò in piedi dallo sgabello stiracchiandosi.
-Ora meglio che mi vada a sbarazzare di questi abiti, i ragazzi hanno organizzato un “non-party” nell’appartamento di Julia-
-Mi devo preoccupare?-chiese Alexa, Zoe scosse la testa.
-Credimi proprio stavolta non c’è nulla di cui preoccuparsi,  i nuovi arrivati al Palmwoods stanno tenendo un after party nella loro crib, e sono sicura che tutti i ragazzi del condominio siano lì.- affermò dispiaciuta facendo una smorfia.-Però sono sicura loro si inventeranno qualcosa, dopotutto sono pure sempre i big time rush.-
 
 
 
 
 
 
-Make this an epic night, we’re gonna do it right, our hands up in the ai-i-i-r, make this an epic night, don’t wanna see daylight, our hands up in the ai-i-i-r…-
James alzò al massimo il volume dello stereo, e Julia si tappò le orecchie con le mani.
-JAMES ABBASSA SUBITO LA MUSICA!- gridò, e Carlos scivolò velocemente affianco all’amico, continuando ad abbottonare lo smoking leopardato.
-Julia, questo non è per niente “party-holic” da parte tua.-esclamò Carlos, Julia aggrottò la fronte.
-Oh io sono molto “party-holic”, non potete nemmeno immaginare quanto! E poi, vi ho lasciato organizzare il party nella mia crib, non me ne fate pentire!-disse indicandoli con la mano, Logan le passò davanti con un bicchiere rosso in mano.
-Uhmm no te ne pentirai.- disse ironico, scoppiando  in una risatina, Julia alzò gli occhi al cielo ed iniziò a sistemare i bicchieri sul tavolino di vetro.
Kendall spalancò la porta, un espressione un po’ delusa aveva occupato la sua faccia.
-Allora? Trovato invitati?-domandò James impaziente, Kendall strinse gli occhi.
-Una specie…-disse, quando il campanello suonò.
James corse confuso verso la porta, e appena spalancata non rimase per niente sorpreso.
Zoe, Emily, Camille,Erikah, Guitar dude, il trapezista russo sordomuto, alcuni di quei ragazzi che suonavano i cestini della spazzatura,il nerd blogger sempre appiccicato ad un ipad e Jett Stenson, l’attore più vanitoso che tu potresti mai incontrare, erano sull’uscio.
-E questi sarebbero i nostri invitati?-disse James disgustato, trattenendo leggermente l’aria per riuscire a non sbottonare la giacca viola che oramai gli andava stretta, Kendall sgranò gli occhi innervosito.
-Beh non è colpa mia se tutti i ragazzi del Palmwoods stanno al meraviglioso party dei Wired empire! –rispose a tono, Emily continuava a fissare shoccata lo smoking di James.
-Ma cosa ti sei messo?!-gridò, James sistemò i bottoncini finali della giacca.
-E’ un pezzo vintage Emily, non ci scherzare su!-continuò lui, lasciando poi entrare tutti quanti nell’appartamento.
Ambiguamente, tutti iniziarono a vagare in tondo, mangiucchiando delle patatine al buffet e accarezzando il legno dei tavolini, scambiando qualche sguardo confuso con qualcuno.
-Più che un party questo mi sembra una celebrazione funebre.-esclamò Zoe, Carlos e James rimasero seduti tristi su due poltroncine.
-La nostra reputazione degli Hollywood party, i re dei party a Hollywood, è ufficialmente…-esclamò James, Carlos sospirò.
-Distrutta.-finì la frase di James, alzando il bicchiere di coca cola e scontrandolo contro quello dell’amico, Julia si dispiacque e fece segno a Logan,Erikah,Emily,Zoe e Kendall di avvicinarsi.
-HEY!-gridò Emily cercando la loro attenzione, Carlos e James alzarono lo sguardo.-Siete dei bravissimi organizzatori, vi faccio i complimenti.-
-Non dire bugie Ems, questa festa è un emerito disastro!-esclamò James, per poi indicare il ragazzo russo che era seduto con le gambe incrociate in un angolino del salotto.-Persino Vladislav sembra annoiarsi, ed è un muto che normalmente è seduto con un piede dietro la testa e col braccio si taglia le unghie mentre canta canzoni folk russe!-
-Okay okay, magari questo party non è il massimo dell’entusiasmo, però ci stiamo divertendo, no?!-esclamò Erikah .-CHE NE DITE VOI, VI STATE DIVERTENDO?!-continuò urlando, tentando di coinvolgere il resto degli invitati, i quali si scambiarono sguardi inquieti e risposero all’unisono in un demoralizzante “uh…okay”.
-Sono così depresso.- affermò Carlos, i ragazzi non sapevano davvero cosa dire, erano così dispiaciuti e arrabbiati dentro quanto lui, non erano più nessuno, erano i vecchi scarti del Palmwoods, i giochi vecchi sostituiti per dei magnifici e scintillanti giocattoli  tecnologici, l’iphone 4 rimpiazzati dal 5S e così via, praticamente, ERANO IGNORATI.
-Sapete che vi dico?.-Incalzò Kendall, sogghignando.-Carlos e James hanno ragione, i wired empire devono capire chi è che regna qui!-
-Oddio Kendall non appoggiarli!- disse Logan, ma ormai troppo tardi visto che mentre parlava Kendall aveva già sfilato il cellulare dalla mano.
-Hey hey niente decisioni affrettate, questo è il mio appartamento!-disse Julia afferrando il telefono di Kendall, già impostato sulla finestra “scrivi un tweet”,James aggrottò la fronte.
-Oh, giusto, Julia “non-ho-uno-spirito-da-partyholic” ha troppa paura di non poter avere tutto sotto il suo controllo!-disse,Julia grugnì e gli diede uno sguardo di sfida.
-Ritira quello che hai detto!-gridò indicandolo.-Non è vero che sono una maniaca del controllo! Giusto ragazzi?!-
Julia cercò gli sguardi dei suoi amici, ma tutti si limitarono a guardarsi intorno ignorandola o fischiettando.
-LOGAN!-continuò Julia, Logan finse di riprendere coscienza.
-Che c’è?-
-Sei il mio ragazzo, difendimi!-continuò con le braccia incrociate, Kendall trattenne una risata e si avvicinò all’orecchio di Zoe.
-Logan è in un vicolo cieco.-mormorò, Zoe scosse il capo e sorrise.
Logan si fece uscire diversi “uhmm” e “ergh”, ma nessuna esclamazione vera e propria, Julia iniziò a spazientirsi.
-Allora?-esclamò, Logan sospirò.
-Beh…da un lato a te piace controllare e manipolare le situazioni…-disse, l’espressione di Julia divenne confusa.
-In che senso?-
-Che al tuo esame di guida hai voluto scegliere che stazione radio mettere per tranquillizzare i muscoli delle braccia .-continuò Logan, Julia scosse il ciuffo riccio dai capelli.
-Questo non prova nulla…-
-O che decidi che salsa mettere nei miei panini durante i picnic per insaporire meglio, qualche volta hai paura che tu possa fare ritardo al corso di Karate quindi prenoti il taxi un’ora prima, chiedi a tutte le persone che conosci prima quando compie gli anni così da annotarlo sul tuo block notes ed essere sicura di non aver già un impegno quel giorno…-elencò Logan, gli altri annuirono.
-Oh, e vi ricordate quella volta che…-
-OKAY!-gridò Julia annoiata.-Visto che mi considerata una maniaca con un problema compulsivo di eccessivo controllo…-
La ragazza iniziò a scrivere qualcosa sulla piccola tastiera del cellulare, Emily allungò il collo per leggere cosa stesse facendo.
-Julia noi stavamo soltanto scherz…-
-No, no, avete ragione, devo lasciarmi più andare!-esclamò, con gli occhi sempre puntati sullo schermo.-INVIO!-
Big time rush party 2night! Correte al Palmwoods hotel, appartamento 4B terzo piano, B sure 2 party hard! :) #bigtimeparty”
Julia sogghignò e lanciò il telefono in mano a Kendall, per poi incrociare le braccia,Logan si mise una mano in viso.
-Adesso chi è che non si sa divertire?!-disse, Carlos e James annuirono all’unisono.
-Vedremo Julia,vedremo!-
 
 
 
 
-Sean…-
Suo padre Calvin spalancò la porta della sua nuova stanza, trovando Sean impiegato nel piegare jeans e magliette, che gli diede un occhiata dispiaciuta.
-Ciao.-disse, riprendendo a piegare la larga t-shirt nera che aveva fra le mani.
-Non sono arrabbiato con te, quindi puoi anche parlarmi normalmente.-scherzò Calvin sorridendogli, Sean si strinse nelle spalle.
-In realtà io sono arrabbiato con me stesso, non capisco perché sbotto in quel modo, mi faccio schifo da solo.-
-Non dire così Seaoni, Quentin non se le presa poi, sa dei tuoi problemi con il controllo della rabbia.-lo tranquillizzò il papà.
-Ora non ci voglio più pensare.-rispose Sean posando la valigia per terra, quando Russell sbucò fuori dal bagno, con il filo del phon attorcigliato al braccio e le ciocche rosse sparse sul viso.
-TU!-Russell indicò Sean con l’asciugacapelli.-Vestiti, andiamo a un party! E non puoi rifiutarti di andare! –
-Quale party?-domandò il fratello, Russell gli corse incontro schiaffandogli il suo cellulare in faccia.
-QUELLO DI LOTTI  BECKENDORF!gridò, Sean strizzò gli occhi per vederci meglio,  notando che era la fotografia di una ragazza dai lunghissimi capelli biondi, circondata da altri due ragazzi, il nome non gli era tanto familiare.
-Non ho idea di chi sia.-affermò Sean, Russell alzò gli occhi al cielo e strinse la cinturina dell’accappatoio.
-Lotti è quella rapper di cui ti avevo parlato e mostrato i video su youtube!- spiegò.-Quella ragazza sarà mia!-
-Come pensi che una come lei potesse mai interessarsi ad uno come…cioè…a te?- disse Sean ridendo osservando meglio la foto.
-Fratellino, magari tu sarai stato un nerd patentato con i cerotti sulle dita al liceo, ma io ho i miei assi nella manica!-rispose Russell sorridendo.-A chi non piace un affascinante sassofonista inglese?-
-Lei non mi sembra esattamente una tipa da …sassofonista.-commentò Calvin, indicando l’outfit molto eccentrico di Lotti, comprendente una gonna fuxia a balze, un cappello giallo con su stampato “Punk is dead” ed enormi anfibi argentati ai piedi.
-Papà, credimi, appena vedrà tutto questo…-Russell scosse il ciuffo rosso e si puntò con l’indice.-Il fatto che sono un sassofonista sarà l’ultima cosa a passarle per la mente!-
 
 
 
 
 
 
 
 
La signora Bunchen fece una smorfia disgustata alla vista della bottiglia di champagne retta sul tavolo in vetro, uno dei TANTI regali lasciati in giro per l’appartamento affittato del Palmwoods.
-Ew.-si fece scappare, afferrandola e cercando il prezzo scritto in minuscolo sul fondo.-136 dollari, si sono davvero sprecati!-
Sbuffando, lasciò la bottiglia sul tavolo e si girò attorno altezzosamente, di certo la suite non era come tutte le altre in cui era stata ospitata.
Si sedette sul divano in pelle e si concentrò alla ricerca di qualcosa da fare, solo l’idea di essere circondata da ragazzini le dava sui nervi.
Così prese la vestaglia in seta dalla valigia e si appisolò, senza sapere che fra poco qualcosa avrebbe sconvolto totalmente il suo soggiorno al Palmwoods…
 
 
 
Logan scuoteva continuamente la testa preoccupato, camminando avanti e indietro per il salotto.
-Che c’è?- chiese Julia seccata.
-Qualcosa andrà storto, me lo sento, ho già le strette alo stomaco!- rispose Logan.-Ed è tutta colpa tua!-
-Colpa mia? Ma se siete voi che mi chiamate maniaca del controllo!-
-Tu te la prendi troppo Julia! Prendi stupidi scherzi alla lettera e…-
Il campanello suonò svariate volte, non lasciando terminare la frase di Logan, Carlos spolverò con le mani lo smoking dalle briciole e afferrò James per un braccio, facendo la via per la porta d’ingresso.
-E’ ora!-disse eccitato Carlos prendendo un respiro profondo.
-Gli Hollywood super party riaffermeranno la loro gloria!- continuò James, abbassando la maniglia, ma chi c’era di fronte a loro non era precisamente chi si aspettavano.
Lotti, Miles e Kalani  erano sorridenti e…fosforescenti, sull’uscio dell’appartamento, vestiti tutti e tre coordinatamente: Lotti aveva come al suo solito una delle sue eccentriche gonne, stavolta color evidenziatore, i capelli biondi raccolti in due codini alti e un paio di calze a pois rosse, Miles invece aveva un cappellino degli Chicago Bulls sempre giallo fluorescente al contrario, e mille catenine al collo, mentre Kalani era in tinta con gli altri due per la larga canottiera fluo con su scritto a caratteri cubitali “HELL TO THE NO”, avrebbero potuto privare della vista un qualsiasi essere umano nei paraggi al buio con quell’abbigliamento da mal di testa.
-Belle giacche.-affermò Miles sarcastico, squadrando James e Carlos dall’alto in basso, James roteò gli occhi e sistemò il colletto.
-Almeno le nostre giacche non rischiano di rendere cieca una persona.-ribattè lui, Lotti fece un mezzo sorriso.
-Lo so, non è grandioso?!-esclamò, i due amici si guardarono confusi.
La ragazza spinse i due con le braccia catapultandosi dentro l’appartamento, sporgendo la testa fuori e mettendosi la mano sopra gli occhi scherzosamente,facendola ondeggiare avanti e indietro.
-Uhm…mi sembra di non vedere nessuno qui!- disse Lotti ironica.-Non che ne fossi sorpresa dopotutto.-
-Ci avete provato sfigati.-Kalani mise una mano sulla spalla di Carlos.-L’era dei Big Time rush è term…-
Improvvisamente, un gruppo di ragazzi si ammassò contro la porta del 4B osservando meravigliati l’interno della crib.
-Oh.-disse uno di loro.
-Mio.-continuò una ragazza.
-DIO.-terminarono tutti in coro, Kendall,Zoe ed Emily si avvicinarono ai due.
-Uhm…chi siete?-chiese Emily, una ragazza dai capelli rossi indicò il suo cellulare.
-Siamo qui per il big time party, no?- esclamò.-Abbiamo letto il tweet e siamo subito corsi qui!-
-DOV’E’ IL CIBO?!-gridò un altro ragazzo, Zoe esitò.
-Ehm…è sul tavolo lì in fondo ma…-
Ignorandola completamente, la mandria di ragazzi si diede ad un inseguimento spasmodico nella crib, Lotti,Kalani e Miles rimasero sotto shock.
-Cosa stavi dicendo, Kdumb?-disse James beffardamente, Kalani brontolò.
-E’ KDOPE!-gridò, ma la ragazza dai capelli rossi corse ad alzare al massimo il volume della musica.
-SCUSA! NON TI RIESCO A SENTIRE!-urlò Carlos.-ORA SE VI DISPIACE DOVRESTE TORNARE AL VOSTRO NOIOSISSIMO PARTY!-
Lotti corrugò la fronte innervosita, facendo segno ai due di avanzare, si posizionò a cinque centimetri dalle facce di tutti quanti.
-E’ un po’ troppo vicino per i miei gusti…-mormorò Kendall, Lotti scosse la testa e assunse un espressione di sfida.
-Non è finita qui, big time rush, renderemo il vostro Palmwoods il nostro prima o poi e non abbiamo paura di farvi a pezzettini, e credeteci, ci sappiamo fare con le parole, quindi,  guardatevi le spalle.- esclamò, facendo quasi un piccolo ghigno maligno, Miles annuì.
-Esatto, guardatevi le spalle!-ribadì lui, Lotti grugnì alzando gli occhi al cielo.
-Che ti ho detto riguardo allo smettere di ripetere ciò che dico io!?-disse a denti stretti, Miles abbassò lo sguardo.
-Che mi fa sembrare un pappagallo senza personalità e disturbi mentali.-mormorò Miles, Lotti annuì.
-Esatto, ora andiamocene, non mi va di respirare la loro stessa aria!-
Lotti con un gesto delle mani spostò Carlos e James di lato, uscendo dall’appartamento arrabbiata.
Il gruppetto si diresse nel corridoio, Kalani e Miles iniziarono a correre per stare al passo con Lotti.
Improvvisamente, Lotti  si scontrò con due ragazzi apparentemente indentici, Sean e Russell.
-LOTTI!-gridò Russell shoccato, Lotti alzò un sopracciglio e incrociò le braccia.
Russell rimase incantato per due secondi, era ancora più bella da vicino, nonostante avesse un muso lungo che le arrivava quasi fin sotto le grosse sneakers nere zeppate alte circa cinque centimetri.
-So che non mi conosci,io sono Russell!-disse risvegliandosi e cercando di assumere una voce più profonda, Lotti venne raggiunta anche dagli altri due, i quali diedero delle occhiatacce ai gemellini.
-Chi?- esclamò Lotti impassibile, Sean fece una smorfia confusa, Russell si passò una mano fra i capelli imbarazzato.
-Uh…io, io sono Russ…-
-No-lo bloccò Lotti.-Chi te l’ha chiesto.-
Kalani e Miles si fecero scappare una risata e le schiacciarono il cinque, Russell restò con una mano a mezz’aria e la bocca spalancata, Sean cercò di non ridere.
Lotti sbuffò e l’urtò con la spalla, Kalani e Miles fecero lo stesso.
-Fratellino, non hai chance!-esclamò Sean sorridendogli, Russell scosse la testa.
-Oh no, lei sarà MIA!-Russell si girò verso Sean.-Non ho ancora tirato fuori i miei assi nella manica!-
-Credimi.-Sean gli mise una mano sulla spalla.-Non ti darà mai il tempo di farteli tirar fuori.-
 
 
Intanto Lotti continuava a correre per i corridoi, seguita a ruota da Kalani e Miles.
-Sei stata grandiosa prima con…-
-NON MI IMPORTA!-Lotti si girò di scatto, la rabbia le ribolliva nel sangue.-L’unica cosa che importa è considerare i big time rush e la loro piccola brigata di idioti senza talento schierati, schierati e…sapete cosa?-
-SCHIERATI!-gridarono in coro tutti e tre, scambiandosi occhiate d’intesa.
 
 
 
 
-DON’T STOP, KEEP ON MOVING GET IT UP, GET IT GOING, THROW YOUR HANDS IN THE AIR UNTIL THE SUN COMES UP!-
Carlos e James indossarono le loro corone di palloncini e salirono sul tavolino da caffè;
-UDITE UDITE INVITATI!-gridarono facendo un inchino, tutti i ragazzi si raccolsero attorno a loro.-Sono felice tutti voi siate qui a festeggiare il ritorno degli Hollywood super party, per questo, abbiamo decretato che, a noi due sovrani dei festeggiamenti LosAngeliani, ci si potrà unire un ALTRO re!!-
Tutti iniziarono ad esultare  contenti, Logan si mise una mano in faccia.
-Ci risiamo…-mormorò fra se e sé.
-Giudicheremo il prossimo sommo imperatore in base a una semplice gara…-esclamò James, per poi dare uno sguardo indeciso a Carlos.-Quale gara?-
Kendall alzò una mano, Carlos lo indicò.
-Sir Kendall, parli pure!-
-Che ne dite di un torneo di ingozzate di palline al formaggio?!-propose,Zoe scoppiò a ridere.
-Io concordo!-dissero in coro Julia,Emily, Erikah e Zoe, James e Carlos si guardarono soddisfatti.
-E COSI’ SIA!-gridarono all’unisono, quando un rumorosissimo clacson bussò.
Non faceva un semplice “beep”, sembrava ripetere all’infinito un lungo suono fastidioso, riproducendo quasi una musichetta.
-Che cos’è questo rumore?-domandò Erikah, cercando di superarlo con la voce.
Tutti si ammassarono contro la finestra, ed un ragazzo elettrizzato urlò:
-E’ IL PARTY BUS!-
-Il party che?-Logan rimase sconvolto, e la folla di ragazzini travolse tutti e otto.
L’appartamento si svuotò in un batter d’occhio, i ragazzi si scambiarono sguardi terrorizzati.
-Di che cosa stanno parlando quei ragazzi?!- disse Kendall shoccato, sistemandosi i capelli ammaccati dal pestaggio da parte di tutti gli invitati.-E’ stata una tua idea?!-continuò, indicando Carlos.
-Te lo giuro non ho fatto niente!-rispose Carlos con le mani alzate, Julia storse la bocca e si allontanò da gruppo.
-James?-chiese Emily, James scosse la testa.
-Sono stato tutto questo tempo con Carlos e non ho guardato di striscio il mio telefono!- replicò lui.
Julia distolse lo sguardo dagli altri, concentrandosi sulle tende del salotto e i cuscini del divano, e appena si resero conto della sua totale noncuranza, si voltarono verso di lei.
-Julia…?-disse Logan, Julia strinse le labbra.
-Mh…si?-
-Sei stata tu non è vero?-continuò Zoe, Julia sbuffò e scrollò le spalle.
-Okay okay sono stata io, è che mi avete fatto sentire così giù chiamandomi “maniaca del controllo” , poi sono sotto stress per l’esame di guida e ho così tanti pensieri nella testa e…-Julia prese un profondo respiro.-Volevo essere un po’ più come voi, più…senza pensieri.-
-Julia, chiamare una rete televisiva per registrare un party fuori controllo non è essere senza pensieri!!-protestò Logan.
-Oh scusami tanto se non ci ho pensato, per una volta che non ero attaccata alla mia agenda da pazza dell’autocontrollo speravo non mi criticaste come al solito!-rispose lei.
-Noi non ti critichiamo Julia! Ma siamo i tuoi migliori amici, e se proprio noi non dobbiamo essere onesti con te allora chi dovrebbe esserlo?!-continuò Erikah, Zoe alzò le mani in segno di resa.
-VA BENE VA BENE!-gridò mettendoli a tacere.-Ora non mi sembra il momento adatto per discutere, visto che stiamo per essere invasi da teenager in preda a sete di festeggiamenti e cameraman!-
Improvvisamente, un boato distrusse l’atmosfera quasi tranquilla dell’appartamento, e una dozzina di ragazzi iniziò a correre nel 4B come fosse casa loro, alzando la musica dubstep dalle casse al massimo del volume.
-BENVENUTI SUL PARTY BUS! AYE AYE!!-gridò Mario Lopez, il famigerato presentatore di Mtv.-Siamo al Palmwoods resident, in California, ad un party della boyband d’America , i big time rush!!!-
Mario vagò fra i ragazzini che avevano praticamente fatto proprio l’appartamento, e afferrò Kendall e Zoe per un braccio.
-QUI ABBIAMO KENDALL KNIGHT E LA SUA RAGAZZA ZOE LEESHAY!-esclamò,Zoe si allontanò dalla sua ascella.-Come va ragazzi?!-
-Uh…bene, credo…-disse Zoe al microfono che le venne puntato in faccia, Kendall lo prese dalla mano di Mario.
-Si stiamo benissimo, ma se ora ti dispiace Mario abbiamo una questione da risolvere CIAO!- esclamò velocemente, allontanandosi dalla telecamera con Zoe a sua ruota, Mario fece una smorfia confusa.
-Wow, si vede che andavano di fretta!- affermò sorridente, continuando a viaggiare e saltellare per l’appartamento.
 
Erikah ed Emily si fecero spazio fra la gente, e appena adocchiarono due giacche leopardate che tentavano di raggiungere il tavolo del buffet presero la rincorsa.
-VOI DUE!-gridò Emily, James alzò il bicchiere di coca cola in aria per non rischiare di rovesciarselo sull’amato smoking.
-Dovete liberarvi di questa gente!-continuò Erikah, stizzita. –Prima che succeda qualcosa di DAVVERO grave.-
-Hey, perché adesso scagliate la colpa su di noi?!- contestò  James, Emily gli puntò un dito contro.
-Perché voi siete gli Hollywood party, e se sapete organizzarne uno, allora ve ne saprete pur disfarne!-
-E poi l’idea di farlo è stata vostra!-la appoggiò Erikah, Carlos storse la bocca e sospirò.
-Lo so, ma…siamo teenager! Prendere queste difficili decisioni è asfissiante!- esclamò, James annuì.
Mentre sceglievano cosa fare, un grido di visibilio puro li distrasse, portandoli a girare la testa verso la cucina.
-Ma che cosa sta…-Erikah non finì di parlare.
-ABBIAMO TROVATO L’ORO!!!-
Una massa informe di ragazzi alzò le braccia al cielo, un’assordante canzone di Skrillex bombardava onde sonore altissime, e un tipo cacciò dal frigorifero una confezione di bottiglie di birra.
-E’ NOSTRA!-gridò abbracciando Mario Lopez, che scaraventò il microfono sul bancone da cucina e si unì a saltare con i ragazzi, persino il cameraman era stato trascinato dalla musica, infatti mentre manteneva la telecamera balzava su e giù ed i capelli afro gli volavano ovunque.
-ECCO COSA INTENDEVO PER QUALCOSA DI GRAVE!-esclamò Erikah, Julia, Zoe, Kendall e Logan raggiunsero gli amici.
-Avevi alcolici nel frigorifero?!!-gridò Zoe, Julia scosse la testa sbigottita.
-Non avevo idea i miei genitori li avessero lasciati lì, non sono andata a controllare e…-
-Questa situazione è fuori controllo Julia!-urlò Zoe arrabbiata, Julia tirò su col naso, come se fosse sul punto di scoppiare in lacrime.
-MI DISPIACE!-Julia trasalì.- Ma ora se continuate a rimproverarmi non risolverete nulla!-
La ragazza si voltò, indicando Mario Lopez che iniziava a scolarsi un’intera bottiglia di birra, scontrandola con quella di due ragazzi.
-Dovete cercare di distrarli, inventare un diversivo e cacciarli dal mio appartamento!-esclamò,Kendall esitò.
-E quale diversivo pensi potremmo attuare? –chiese, tutti assunsero delle espressioni pensierose, quando ad Emily le si illuminò una lampadina.
-Che ne dite di un “finto incendio”?-esclamò, Logan sobbalzò.
-Ma sei impazzita? Bitters ci prenderebbe a calci fuori di qui se vede solo una fiamma!-
-Infatti, io non ho detto di appiccare un fuoco nel bel mezzo del Palmwoods, ma di fare FINTA che ce ne sia uno!-rispose Emily con un ghigno furbo sulle labbra,James alzò le spalle.
-Perfetto, ho una fidanzata piromane!-proclamò James, Emily fece segno a tutti di ascoltarla.
-Allora, Zoe e Kendall usciranno fuori dall’appartamento e prenderanno l’estintore, dovrete semplicemente bruciacchiare un pezzo di carta sotto l’allarme antiincendio del piano per farla suonare, così che tutti se ne ritornino nel loro party bus del cavolo!-spiegò Emily, poi si voltò verso Carlos,Erikah,Julia,James e Logan.-Quanto a noi, dobbiamo cercare di nascondere gli alcolici e distrarli, prima che Bitters ci scopra sul serio e rischiamo di brutto! Siamo tutti d’accordo?!-
-SI!-gridarono in coro, Emily prese un lungo respiro e li guardò tutti negli occhi.
-Buona fortuna ragazzi.-
 
 
Zoe e Kendall cercarono di uscire dall’appartamento, quando Zoe urtò la testa su quella di una tizia.
-Ahia!-gridò lei, massaggiandosi il capo, la ragazza scoppiò a ridere e prese un lungo sorso dalla bottiglia.
-Non ti sei messa a imprecare stavolta, british sweetheart?!-esclamò, per poi scoppiare a ridere sguaiatamente, Zoe abbassò lo sguardo ai suoi piedi.
-Lasciala perdere…-la confortò Kendall, mettendole un braccio sulla spalla, Zoe agitò il capo.
-Sarà la…sedicesima persona che me lo ricorda qui dentro, io non ce la faccio più!-esclamò scostandosi e finalmente aprendo la porta del 4B, Kendall la seguì fuori.
-Perché sei perennemente arrabbiata con te stessa? E’ stato un errore, tutti li facciamo!-disse, Zoe aveva lo sguardo fisso sull’allarme, e appena la trovò fece scattare la rotellina dell’accendino.
-Si, ma io ne faccio troppi, e sono anche belli grossi!-rispose, quando si innervosiva il suo accento inglese diventava più forte.
-Si ma devi smetterla!-disse Kendall, prendendo il pezzo di carta e avvicinandolo alla fiamma.
-Smettere cosa? Di fare sbagli?-
-NO! Devi smettere di auto criticarti e farti problemi su quello che la gente pensa!-Kendall iniziò ad alzare la voce.
-A me non mi importa quello che la gente pensa, a me importa quello che le persone a cui voglio bene pensano! E da quanto sto sentendo, tu mi credi una pazza fissata per il giudizio altrui!-Zoe iniziò a bruciare la carta, la presa saldissima sull’accendino tanto da far sudare la mano,a Kendall gli scapparono di bocca delle parole che sarebbero dovute rimanere inchiodate fra le sue corde vocali.
-Beh in questo momento ti stai comportando davvero come tale!-
Zoe alzò lo sguardo verso quello di Kendall, gli occhi iniettati di pura delusione.
-Zoe io non intendevo…-
-Tu non riesci proprio a capire, vero?-esclamò Zoe con la voce spezzata.-Ho avuto un passato difficile alle spalle, e ora che pensavo di aver superato quegli ostacoli speravo di averli superati, ma non è così facile per me!-
 
-Non volevo dirti quel…-
BEEP BEEP BEEEP!
L’allarme scattò improvvisamente, e Zoe spaventata lasciò cadere la carta per terra.
-Io torno all’appartamento…-disse Kendall, prendendo l’estintore dalla teca di plastica, ma nel momento in cui si voltò le porte dell’ascensore si erano appena chiuse, e di Zoe non ce n’era più traccia.
 
 
 
-KENDALL!-
Logan e Julia gli vennero incontro appena mise piede nell’appartamento,Kendall aveva un’espressione assente.
-Che ti è preso? E’ ora della messa in scena!-disse Julia.-Zoe dov’è?-
-Ho detto che si stava comportando come una pazza ed è scappata…-disse Kendall dispiaciuto, Logan scosse la testa.
-Certo che tu e lei avete una relazione strana…-affermò, Kendall ridacchiò, Logan aveva pienamente ragione.
Si passò l’estintore fra le mani, per poi darlo a Logan.
-Vai tu, io vado a cercarla.-esclamò, Logan annuì salutandolo con la mano.
-Non fartela scappare Kindle!-urlò mentre usciva fuori dall’appartamento, per poi voltarsi verso Julia.-Facciamolo.-
Logan e Julia corsero fra la folla, raggiungendo le casse e spegnendo la musica.
-ASCOLTATECI!-gridò Julia, tutti i ragazzi si fecero scappare lamenti e guaiti di noia.-E’ scoppiato un piccolo incendio sul piano! Ma non preoccupatevi, abbiamo la situazion…-
-SCHIUMA PARTYYY!-gridò Mario Lopez strappando l’estintore da mano di Julia e spruzzando aria compressa e schiuma ovunque, era ubriaco marcio, come del tutto il resto dei ragazzi.
Alcuni ci cascarono e iniziarono a uscire fuori dall’appartamento, cadendo e vacillando, mentre gli altri lottavano nella schiuma.
-Ora basta!-gridò Carlos.-Noi siamo gli Hollywood party, e noi scegliamo quando un party è terminato!!!-
Afferrò James per un braccio  e iniziò a spingere fuori a forza i ragazzi, Mario Lopez si avvicinò a loro due.
-Ciao ragazz…-
-SPEGNETE LE TELECAMERE!!!-gridò James, mettendo una mano sull’obbiettivo e ignorandolo, continuando a spingere fuori flussi discontinui di ragazzi brilli.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Puzza di bruciato si diffondeva per il 5B, come se qualcuno avesse appena deciso di fare un Barbecue nel corridoio.
Fu nel momento in cui l’allarme personale iniziò a suonare che la situazione degenerò.
Acqua venne spruzzata fuori dai piccoli getti, svegliando la signora che beatemene stava riposando sul divano.
L’aria le iniziò a mancare, una nuvola di fumo si librò dalla porta d’ingresso che ormai aveva preso fuoco a ogni cardine, incendiando a sua volta i piccoli ciuffi che fuoriuscivano dal tappeto persiano dell’elegante salotto.
La signora corse velocemente al telefono da  parete, componendo il numero dei pompieri:
-C’è un…qualcuno ha appiccato un incendio al mio appartamento! 5B, Palmwoods Resident!- disse trattenendo il fiato la donna, tossendo e coprendosi la bocca con la manica.-Nome e cognome? Io…mi chiamo Dahlia, Dahlia Bunchen.-
 
 
 
 
-Hai lasciato la botola aperta.-
Zoe sentì una voce alle sue spalle  e si voltò, riconoscendo subito Kendall che richiudeva l’apertura del tetto, uno dei suoi posti segreti del Palmwoods preferiti.
-Come facevi a sapere dov’ero?- chiese, Kendall accennò un mezzo sorriso.
-Ti conosco troppo bene, e so che quando vorresti prendere a pugni una persona ti rintani sempre quissù.-rispose, poi indicò il posto affianco a quello della ragazza.-Posso sedermi?-
Zoe alzò le spalle e spostò di nuovo lo sguardo sul panorama, Kendall storse la bocca.
-Lo prendo per un si.-mormorò, sedendosi affianco a lei e passandosi una mano nei capelli nervosamente, cercando attentamente le parole da formulare.
-Zoe, non volevo dire quello che…quello che ho detto in corridoio.-disse.-Mi è scappato al momento perché non mi piace vederti soffrire, e non capisco perché ogni volta che cerchiamo di dirci qualcosa sul proprio conto scoppiamo a fare questioni.-
Zoe sospirò, mettendo le ginocchia sotto il mento e scostandosi una ciocca blu dalla spalla, poi diresse l’occhiata verso Kendall.
-Siamo una coppia terribile eh?-esclamò, Kendall fece cenno di dissenso.
-Non siamo terribili, è solo che litighiamo, un sacco…-replicò lui, Zoe annuì con un espressione di indecisione sparsa sul viso.
-Pensi che dovremmo prenderci una pausa?-fece Zoe, Kendall scrollò le spalle.
-Non lo so, tu pensi dovremmo…?- replicò.
-Il fatto è che anche se litighiamo, in qualche modo finiamo sempre per sistemare le cose, cioè…è buffo.-Zoe fece una specie di piccolo sorriso.-E per quanto riguarda ciò che è successo ora, ho avuto una reazione del genere solo perché non mi sento ancora completamente a mio agio in questa città, è come se…stessi solo cercando di sopravvivere qui.-
-No,non è vero, in questo momento, tu stai VIVENDO, e anche alla grande!- rispose Kendall sorridendole, a Zoe le saltò di bocca una risatina.
-Sbaglio o hai appena quotato una tua canzone?-disse ironica, riferendosi a quello che aveva appena detto.
-Può darsi!-Kendall sogghignò, scoppiando in una risata leggera.-Il punto è che entrambi abbiamo reagito male come non avremmo dovuto, ma dobbiamo lasciarci questa giornataccia dietro.-
-Sono d’accordo.-Zoe annuì accennando un sorrisetto, Kendall le mise un braccio attorno alle spalle.
-E non mi hai ancora raccontato nei dettagli il tour! Com’è andata?-chiese, curioso.
-Abbastanza bene, è stato così bello esibirsi davanti a così tante persone che erano lì per te, due ragazze mi hanno persino regalato una custodia per la chitarra!-A Zoe le si illuminarono gli occhi.-Oh diamine, quasi dimenticavo!-
La ragazza mise le mani nella sua borsa al suo fianco, tirando fuori una piccola bustina verde e porgendola a Kendall.
-Ti avevo portato due souvenir!- disse, Kendall si schiarì la voce e mise una mano sullo sterno.
-Mi sento onorato mylady!- esclamò con un finto accento inglese, Zoe ruotò le pupille divertita.
Kendall aprì la bustina, trovandoci dentro una maglietta dei Minnesota Wilds,la sua squadra di hockey del cuore, con dietro scritto “KNIGHT 11”, il suo cognome e numero fortunato.
-Oddio è…è fantastica!-Kendall se la passò fra le mani, allargandola e stringendola,Zoe sorrise.-Grazie davvero, non so cosa dire!-
-Apri l’altro ora!-ordinò Zoe, Kendall allungò nuovamente la mano nella busta, accorgendosi che l’altro “regalo” era in realtà un tramezzino al formaggio di Whole foods.
-Fai sul serio?-disse ridacchiando, Zoe annuì.
-So che ami quel negozio e qui a Los Angeles non c’è, apprezza questo gesto di solidarietà!-rispose la ragazza, Kendall tolse via la plastica del tramezzino e gli diede un grande morso, e dopo aver ingoiato disse:-Mi sei mancata Zoe.—
-Anche tu signor “ ingurgito tramezzini che la mia ragazza importa dal Texas”-rispose lei, scoppiando a ridere e poggiando la testa sulla sua spalla, scrutando in lontananza delle luci.
-Hey.-Kendall sporse il collo in avanti, cercando di vedere cosa stava accadendo là sotto.-Il party bus è sparito!-
-Era ora!-gridò Zoe, le luci rosse divennero più intense.-Aspetta un minuto…-
Le luci provenivano da un auto blu e bianca che parcheggiava proprio di fronte l’ingresso, a Zoe e Kendall venne un tuffo al cuore.
-O mio Dio.-boccheggiò Kendall.-E’ la polizia.-
 
I due si affrettarono ad aprire la botola e a calarsi giù, e correndo presero le scale per raggiungere il 4B, investiti da una puzza di bruciato insopportabile e diverse chiazze di vomito per terra, probabilmente i resti di Mario Lopez in seguito alla terribile sbornia e troppi balletti scatenati.
Fortunatamente la porta era aperta, e i due si catapultarono all’interno, trovando il resto dei ragazzi completamente esausti.
-RAGAZZI FATE SPARIRE TUTTO!-gridò Zoe.-Qui fuori c’è la…-
Non terminò la frase, che le espressioni traumatizzate di Erikah, Emily, James, Logan, Julia e Carlos la fecero voltare.
Quattro uomini in divisa blu li stavano puntando con delle torce sul viso, accecandoli e non permettendo di mettere a fuoco, avevano un espressione strana sul volto, una del genere “Ehi, ci sono crimini più importanti da risolvere ma dobbiamo lo stesso venire a rompervi le scatole!”.
-Dipartimento di polizia di Los Angeles.-esclamò uno dei tizi, quello alto e palestrato.-Ci è arrivata una chiamata denunciante una festa fuori controllo al 4B del Palmwoods resident.-
Tutti e otto sgranarono gli occhi sotto shock, e beh, non c’era modo di far credere i poliziotti una scusa: il salotto era sotto sopra, cibo e bottiglie rotte di birra rovesciate sul pavimento e gli aspetti terribili dei ragazzi non avrebbero di sicuro dato a bere a quattro omoni in uniforme.
-Ehm… si, la festa era qui, ma non era del tutto “fuori controllo”.-esclamò James, il poliziotto in carne gli si avvicinò con la torcia sul viso.
-Non direi proprio, beicapelli, visto che siete sotto accusa per disturbo di quiete pubblica, possesso di alcolici e incendio doloso!—
-Incendio? Ma di cosa sta parlando?- domandò Emily incrociando le braccia, il poliziotto spense la torcia e prese un paio di manette dalla cintura.
-Ve lo spiegherò meglio durante il viaggetto in commissariato, ragazzini.-
 



 

{Angolo me}

Ciao amici del mulino(?) come sta andando con la scuola,la vita, la vostra voglia a forma di coccodrillo che avete sulla schiena o chissene importa? c:
Io sto benissimo, ho stretto amicizia con la maggior parte della classe nuova ed ho trovato un amico fantastico, poi mi piaceun ragazzo irraggiungibile ma ldjncjkdscds c'est la vie :)
Sono anche molto in vena di scrivere, infatti che ne pensate del nuovo capitolo? Troppo fanfictioso(?) che i Zendall si riappacifichino? Va beh non me ne importa un cazzuolo lol.
Vi lascio col finale sulle spine, ah ed ecco i nuovi personaggi!
Lotti Beckendorf :
http://data3.whicdn.com/images/47747638/tumblr_mfu5f1d5AI1s1hej5o1_500_large.gif

Kalani: http://static.tumblr.com/f164fc3050e2465d734389c1f352ce7a/cetievv/kkNmsq00a/tumblr_static_tumblr_inline_mkpdo8wm351qz4rgp.gif

Miles:http://24.media.tumblr.com/177677324ca1269ac48a4f5b4f89230d/tumblr_mlrudiLJro1qg4t9lo1_500.gif

Quanto sono avckjdanskjcasck c: vabeh, recensite in molti! Questa storia significa tanto per me! xxxx
-SwiftSchmidt

 

 



 
  
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