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Autore: S05lj    16/10/2013    2 recensioni
Non c'è abbastanza follia al mondo, ecco perché Dio ha creato i fan. E ci ha messo del suo per stravolgergli il cervello, infatti quando una persona presumibilmente normale diventa fan di un qualcosa, succede che la sua mente comincia a vagare e a tirare fuori le idee più assurde di questo mondo. Comprese le rivisitazioni parodistiche delle opere amate. Ecco dunque una rivisitazione degli episodi di Once Upon a Time, molto, ma molto stupida, forse un po' demenziale, ma spero comunque che vi faccia scappare un sorriso.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'C'era una volta...?'
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Ok... vi è mai capitato di dover raccontare la favola della buona notte ad un ragazzino di 11 anni, e invece di far addormentare lui, ti addormenti te? Si, è un mio problema, ci sto lavorando. Comunque... Per non addormentarmi, io comincio a sparare cavolate, con il risultato, spesso e volentieri... che il bambino sopra citato, quando termino la storia, è più sveglio di prima. Ma per lo meno gli ho strappato qualche risata. Bè... questa non è proprio una favola della buona notte, però spero lo stesso di strapparvi un sorriso.
Buon divertimento (spero).


1 Episodio
Nel mondo delle fiabe il principe arriva di corsa sul suo cavallo bianco, e bacia Biancaneve nella sua bara di vetro, attorniata dai nani.
Biancaneve apre la bocca, e l’alitosi provocata dal pezzetto di mela ancora incastonato tra i denti fa estinguere gli Orchi che fino ad allora vivevano nella foresta.
Il principe sviene e Biancaneve lo trascina davanti all’altare, dove sono invitati un po’ tutti e un prete sta celebrando le nozze, quando da una nube nera apparve la Regina Cattiva.
-Muhuwhahahahaha! Che entrata in scena gagliarda che ho fatto. -
-Cosa vuoi? - Chiese Biancaneve.
-Niente, sappiate che vengo in pace, non voglio farvi del male e vi auguro ogni bene. Detto questo sappiate che tutta la Foresta Incantata sta per svanire, la maggior parte di voi morirà, e gli altri verranno catapultati nel Maine, che evidentemente è il posto peggiore del mondo. -
-NNNOOOOOOOO!!!! - Gridò Biancaneve.
Mentre il Principe appena svegliato, sviene un’altra volta per lo spavento.
(Che uomo)

La scena si sposta ad una Biancaneve alla finestra con il dito medio alzato verso qualcuno, probabilmente gli sceneggiatori, quando un uccellino azzurro, cinguettante si depone sul suo dito.
Biancaneve se lo mangia in un sol boccone ingoiandolo completo anche di penne, alcune delle quali le uscirono dalla bocca quando fece un rutto sommesso.
Il Principe, entrato nella camera, comincia a tranquillizzare la sposa.
-Biancaneve stai manza, la Regina è solo una gran rosicona, vedrai che non farà niente di ciò che ha detto, sono passati 9 mesi dall’ultima volta che l’abbiamo vista. A questo punto non accadrà più niente. -
Non fece in tempo a terminare la frase che arriva di corsa Brontolo, che tanto nano non è.
-L’Incantesimo annunciato dalla Regina Cattiva sta per arrivare! Moriremo tutti! -
-Hai un tempismo che è da manuale. - Brontolò il Principe per la figuraccia.
-Io non voglio morire! - Grida Biancaneve.
-Se è per codesto nemmeno io faccio i salti di gioia. - Rispose il Principe.
-Andiamo a parlare con “lui” -
-Guarda che non è Voldemort, l’innominabile… -
-Si, ma serve a dare la souspance. -

Questa volta si trovano nelle segrete del castello, dove volendo fare i fighi Biancaneve e il Principe si sono vestiti da jedi.
-Questi vestiti sono fighissimi. - Dice il Principe tutto contento. -Dai Biancaneve dillo… -
-Adesso abbiamo da fare. -
-Dillo, tiprego, tiprego, tiprego. -
Biancaneve sbuffò. -Va bene. Usa la Forza Luke. - Poi entrambi si misero a ridere.
Sempre Brontolo gli si fece in contro. -Ricordatevi che è pericoloso, non passategli niente attraverso le sbarre, non toccatelo, non toccate le sbarre, non passategli da mangiare. - Tirò fuori una fotografia.
-Qualche mese fa si lamentò per dei dolori al petto, quando l’infermiera si chinò su di lui, questo, è quello che gli fece. - E gli mostrò la foto di Piero Pelù.
-Ma è terribile! - Esclamarono i due sposini.
-E non è niente. Prima era così. - E gli mostrò la foto di Giuliano Ferrara.
-Oddio… - Fece il Principe. -Quasi, quasi… - Fece osservando Biancaneve.
-Che vorresti insinuare? -
-Niente, niente. -
-Qualsiasi cosa vi chieda, qualsiasi cosa voglia, non ditegli i vostri nomi, saperli gli darebbe potere su di voi. - Terminò Brontolo.
Arrivati davanti alla cella, videro un tizio vestito di pelle con la carnagione verde grigiastra che risponde al nome di Tremotino.
-Ciao Biancaneve, ciao Principe. - Gli salutò lui.
-D’oh! - Esclamò il Principe.
-Come facevi a sapere che siamo noi? - Chiese Biancaneve.
-Perché vi siete dimenticati di mettervi il cappuccio fave lesse. Comunque, cos’è che volete? -
-Dicci come possiamo fermare il sortilegio di Regina. -
-Non si può! Tutti noi verremo trasportati in un posto terribile, spaventoso, ripugnante… -
-Il gabinetto del palazzo reale? - Chiese il Principe.
-No, nel Maine. -
-Ed è così terribile? -
-Evidentemente si. Comunque… perderemo le nostre identità e i nostri ricordi, ma c’è una possibilità di salvezza. La prescelta, la bambina che Biancaneve porta in grembo, il giorno del suo 28° compleanno ci troverà e ci libererà dal sortilegio. -
-Che figata! - Fece Biancaneve.
-Sei in cinta!!!!????? - Sbraitò il Principe. -Ma… quando è successo? Chi è stato?! -
-Nessuno gli ha ancora spiegato come nascono i bambini? - Gli domandò Tremotino.
-Ci stiamo lavorando… -
-Ma che le ho uccise a fare tutte quelle cicogne che passavano di qui? - Il Principe continuava a disperarsi.
-Ah come pagamento io vorrei sapere il nome della bambina. -
-Una sveltina è fuori discussione? - Chiese Biancaneve.
-Si. Voglio solo un nome. -
-Non dirglielo! - Il Principe nel frattempo si era ripreso.
-Ma figurati se gli dico che la voglio chiamare Emma. Ma sono idiota secondo te? ... D’oh! -
Manata in faccia da parte del Principe e di Brontolo.

Riunione generale al castello.
Il grillo sta svelando la trama di Star Wars a chi non è riuscito a vedere l’ultimo film.
-Cedere al lato Oscuro non porta a niente di buono. -
-Scusate… - Gli interruppe il Principe. -Siamo qui per parlare di mettere in salvo mia figlia. -
-Ah… si. - Prende la parola la Fata Turchina. -Geppetto costruirà una teca, da un legno magico, che salvaguarderà una sola persona dall’incantesimo. E senza nessun motivo, noi tutti ci sacrificheremo e lasceremo che ci vada Biancaneve. -
-Tecnicamente parlando, visto che Biancaneve è in cinta…. -
-E’ IN CINTA?!!! - Domandarono tutti sconvolti.
-… si… comunque dicevo… visto che Biancaneve è in cinta, tecnicamente sono 2 persone e non una sola. - Fece notare a tutti il Grillo.
-Bene. Nessun volontario per schiacciare il grillo? - Chiese il Principe.
E subito Pinocchio si alzò in piedi con un martello.
-Come non detto, me ne sto zitto. -
Ma succede l’imprevisto. Biancaneve sta per partorire, mentre Geppetto lavora ad una velocità sperimentata solo dalla Nasa e neanche in due stacchi di scena ha già terminato la teca.
Biancaneve partorisce una bella bimba che viene avvolta in una copertina.
-Stai tranquilla Biancaneve, ci penso io! Faccio tutto io! -
Il Principe si alza, la bambina in un braccio, la spada nell’altro, ingaggia duelli contro le guardie della regina, usando la bambina come scudo. Alla fine riesce ad infilare la bambina nella teca, segnando un canestro da 3 punti, ma viene colpito da una delle guardie e il Principe cade a terra morente.
Ri-arriva la Regina Cattiva.
-Ma che belle apparizione d’effetto che faccio? Ma quanto sono brava? Ma quanto sono bella? -
Biancaneve arriva appena in tempo per vedere suo marito che sta morendo, la regina che sta ridendo, tutti gli altri probabilmente sono andati a vedere Star Wars, perché non sembra esserci più nessuno.
Mentre la Regina Cattiva ride, una nube violacea ingloba tutto e sembra che la cosa sia finita qui.

Si, come no.
Cambio di scena.
Una bella gnacchera bionda, appena giunta in un ristorante si siede davanti ad un uomo evidentemente felice di aver rimorchiato. E’ tuttavia una trappola, infatti la bionda è qualcuno che trova qualcun altro da parte di qualcun altro ancora, per qualche motivo solitamente a noi ignoto.
L’uomo scappa, ma la bionda si trasforma in Hulk, lo rincorre, gli frantuma la macchina sulla schiena e poi lo pesta a sangue, dopodiché, come se niente fosse, se ne torna a casa sua.
Mentre sta spegnendo una candelina su di un Muffin qualcuno le suona al campanello, e aprendolo ci trova uno gnomo.
-Che giornata fortunata! Uno gnomo! -
-Sono tuo figlio. - Risponde quello che a seconda occhiata, si capisce essere un bambino. Si chiama Henry, e come prima cosa ripulisce il frigo della madre biologica.
-Devi venire con me. -
-Perché? -
-Altrimenti non ci sarebbe una storia, e questa disgraziata che sta scrivendo secondo te come fa a passare le ore notturne di insonnia? -
-E un bel pornazzo no? -
-E che è? -
-Vabbé… ho capito, vengo, tanto non è che ho molto da fare qui. -
-Ecco brava, hai poco da fare la difficile visto che cesso di vita tieni. -

Mentre sono in macchina Henry attacca con la solita tiritera, che accompagnerà gli spettatori fino alla fine della serie.
-Tu sei la prescelta, tutti i personaggi delle fiabe sono a Storybrook, è colpa di un sortilegio lanciato dalla Regina Cattiva. -
-Ma che ti fumi? -
-Della Maria, ne vuoi un po’? Me la vende il mio spacciatore di fiducia. -

Arrivati a Storybrooke incontrano un tizio che passeggia con un cane.
-Ciao, avete visto ieri sera Star Wars? Anakin è passato al lato oscuro, e cedere al lato oscuro non porta mai a niente. - E se ne va.
-Quello secondo te chi è? Yoda? Wha wha wha!!! -
-Yoda non è un personaggio delle fiabe. Comunque… lui è il grillo parlante. -
-Perché se ne va in giro con un ombrello a parlare del bene e del male? -
-No, perché cammina saltando e urla cri cri tutte le volte. -
I due osservano pensierosi il Dr Hopper mentre salta gridando Cri Cri.

Giunti a casa della madre di Henry, ne esce questa donna evidentemente distrutta dal dolore per la fuga da casa da parte del bambino, subito dietro di lei lo sceriffo esce riabbottonandosi i pantaloni.
Henry fugge in camera sua, lo sceriffo pure.
-Io sono Regina, il sindaco della città. Lei è…? -
-Emma Swan. -
-Swan? Oh mi dispiace tanto. - E presa da compassione l’abbraccia stretta stretta. -Venga le offro qualcosa per dimenticare quel cognome. - La fa accomodare. -Mi dica com’è crescere con il cognome della protagonista di Twilight? -
-Un incubo. -
-Come un incubo? A me piace un sacco. -
-Wha wha wha wha!!! Sfigata!!! -
Regina incazzata fino a livelli inumani la sbatte fuori di casa.
-Se ne vada dalla mia città!!!! -

Emma se ne sta andando, ma si distrae a guardare il libro sul sedile, alza lo sguardo e vede un lupo che fa l’autostop. Sconvolta va a disintegrarsi contro un albero e la mattina seguente si risveglia in prigione.
-Perché? - Chiede.
-Guidavi ubriaca. - Gli risponde lo sceriffo. -Hai fatto un incidente. -
-Ma… non è vero… è colpa di quel lupo che faceva l’autostop. -
Graham, questo è il nome dello sceriffo, si mette a ridere.
-Cosa ridi, che appena esco ti riempio di mazzate! - Sbotta Emma.
Graham si mette a piangere e Regina entra nell’ufficio.
-Perché spaventi Graham? Tieni bello, un croccantino. - E lancia un biscottino a Graham che lo prende al volo e si mette a scodinzolare. -Henry è scappato di nuovo, ho bisogno che mi aiutiate a trovarlo. -
-Un guinzaglio no? - Chiede Emma.

Tutti insieme vanno a spulciare il computer di Henry e scoprono furti e rapine ai danni di molti cittadini, sia di Storybrooke che non.
-Lo sapeva che Henry chiede il pizzo al Dr Hopper? - Chiede Emma.
-Cosa vorrebbe insinuare? -
-Vabbé… ha usato una carta di credito. -
-Cosa vorrebbe insinuare? -
-Che l’ha rubata. -
-Cosa vorrebbe insinuare? -
Vanno dalla vittima del furto, la maestra di Henry… la maestra di quella materia, probabilmente presente solo nel Maine, dove insegnano ai bambini a fare le casette per gli uccelli.
-E’ lei l’insegnante di Henry? La signorina Mary Margaret e un cognome impronunciabile? -
-Si sono io. Salve sceriffo, salve sindaco, salve prescelta. -
-Cosa vorrebbe insinuare? -
-Vabbé… Henry le ha rubato la carta di credito se ne è accorta? - Le domanda Emma.
-Quel bambino è un demonio! - Mary Margaret cade in ginocchio urlando. -Fosse il male della carta di credito… ci costringe a pagare il pizzo! Ha interessi altissimi!!! Sono in debito di 100 000 dollari! Qualcuno lo deve uccidere!!! -
-Cosa vorrebbe insinuare? - Domanda ancora Regina.
-Va bene, va bene, si calmi. Lo troveremo e ci parlerò io. Dove posso trovarlo? -
-Nel suo rifugio segreto, lontano dalla polizia. -
-Cosa vorrebbe insinuare? Che Henry è un delinquente? - Così dicendo Regina se ne va rovesciando banchi, spaccando sedie, tirando calci in faccia ai bambini e picchiando un bidello con la borsetta.

Emma trova Henry su un castello di legno sulla spiaggia che conta i soldi del pizzo.
-Hey gnomo, ho deciso che rimango a Storybrooke. -
-Yeha! Evviva! - Henry salta di gioia, poi gli rivolge la mano con il palmo verso l’alto. -Pagami il pizzo allora. -

Henry torna a casa, e Regina è felicissima della cosa, tanto che esce incazzata come un bisonte tenendo tra le mani una frusta.
-Già a casa? -
Dalla porta socchiusa esce Graham in completino sadomaso che scappa latrando.
Henry scappa in camera sua.
-Sa… pensavo di rimanere in città qualche giorno… mi hanno detto che il Maine è un bel posto. -
-Cosa vorrebbe insinuare? -
-Si vabbè… ciao. - Emma si allontana.

Emma è giunta alla tavola calda di Granny, che fa anche da hotel.
Una bella ragazza giovane sta litigando con la nonna, che le aveva rubato i vestiti ed era stata tutta la notte fuori, con chissà chi, poi.
-Scusate… vorrei una camera. -
-Ah… si. - L’anziana signora camminando sui tacchi a spillo e sculettando con la minigonna si dirige al banco. -Come si chiama? -
-Emma Swan… -
-Emma! - Fa un uomo alle sue spalle urlandole in un orecchio e facendola saltare per lo spavento.
-Ma vai un po’ a morire ammazzato… ma che ti sembra il modo di arrivare questo? -
-E’ davvero un bel nome. - Dice l’uomo elegante dietro di lei.
-Grazie. -
-Il cognome invece fa cagare. -
-Grazie comunque... -
-Cosa vuole Mr Gold? - Chiede la vecchietta.
-Vorrei l’affitto. -
-Non ce l’ho. Posso pagare in natura? Ho anche messo la minigonna per l’occasione. - Granny mostra la gamba da dietro il bancone.
-Tutte le volte è questa storia. Non mi puoi pagare e basta? -
-E tu quando ti decidi a goderti tutto questo ben di Dio? -
Gold alza gli occhi al cielo e Ruby interviene, dandogli i soldi dell'affitto.
-Dovrebbe smetterla di venire a quest'ora, lo sa che le pillole della nonna, le fanno venire voglie piuttosto strane. -
-Grazie cara… anche se a te due colpetti… -
Uno sguardo ed un sorriso, in verità è tutto quello che accade, ma si sa... io sono una fan.
I due si avvinghiano contro un muro, ma arriva la nonna con la scopa che gli separa e getta di peso l'uomo fuori dalla porta, facendolo rotolare sul vialetto stile palla da bowling, e non appena l'uomo centra in pieno Hopper che passava di lì saltellando, la nonna comincia a gridare: -Strike!!! - E comincia a correre per tutta casa con le mani alzate.
-Ma chi era quello? - Domanda Emma.
-Il signor Gold, è il padrone. - Dice Ruby continuando a sorridere.
-Della locanda? -
-No… della città… - Dice Granny facendosi aria con un ventaglio accaldata.

La puntata si conclude con Henry che conta l’incasso della giornata e Regina che si guarda allo specchio sorridendo in maniera equivoca.
  
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