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Autore: mickimpera    17/10/2013    2 recensioni
.. Le persone non scelgono i loro profumi e per profumi non intendo l'ultima fragranza esposta negli scaffali di un negozio, per profumi intendo le milioni di particelle che si sprigionano dagli occhi delle persone e dalla loro pelle..... Racconto di una vita davvero vissuta.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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….ero seduta ai piedi del nostro letto, al buio, in lacrime, e guardavo la mia immagine riflessa nello specchio del nostro armadio…...

 

….tu eri nell'altra stanza e stavi mettendo le ultime cose nella borsa, dovevi tornare a casa tua, lontano da me……

 

….il bambino non voleva mettere via i suoi giochi perché non se ne voleva andare…….

 

 

Io guardavo me stessa sgretolarmi e odiavo quell'immagine, odiavo le lacrime che stavano scendendo dal mio viso, le odiavo perché le avresti viste anche tu di lì a poco e sapevo quanto questo ti dava fastidio, sapevo perfettamente che una volta varcata la soglia della nostra stanza, tu avresti detto qualcosa che mi avrebbe sicuramente ferita molto di più di quanto io non lo fossi già……non riuscivo più a sopportare le tue partenze, il dolore che ogni volta provavo era lacerante, mi annientava, era stressante e faticoso……ogni volta mi sentivo come dopo un combattimento, senza forze. 

Sentii la tua  voce chiamare il mio nome, io ero in preda alle mie crisi disperate silenziose che mi impedivano di risponderti, mi chiamasti di nuovo……di nuovo io non riuscii a rispondere….i tuoi passi si fecero sentire, dopo pochi secondi potei sentire la tua presenza nella stanza….non riuscivo a guardarti, il mio viso era rivolto altrove, il mio sguardo era fisso verso il vuoto, le mie lacrime scendevano senza controllo……ti chinasti davanti a me, presi il mio viso dalla mani e lo voltasti verso il tuo….incrociai i tuoi occhi, e fu come un gancio in pieno viso, il colpo che ti fa andare alle corde intontita, che ti fa perdere ancora di più le forze e ti fa dimenticare come ci si regge in piedi.

 

" se fai così non vengo più qui"    questa era la frase che puntualmente sparavi quando mi trovavi così, in quello stato di completo smarrimento, e io allora cercavo di non far uscire le mie emozioni, cercavo di controllarmi e evitavo di metterti addosso la mia sofferenza, me la tenevo dentro come sempre e ricacciavo dentro lacrima dopo lacrima, mi asciugavo il viso, mi vestivo del mio sorriso più convincente, e ti rassicuravo…..era sempre così….nel momento in cui io avrei dovuto ricevere sicurezza, protezione, conforto…..davo tutto questo a te privando me stessa del poco di dignità che mi rimaneva addosso……..e questo era il colpo finale, quello del ko, il colpo che ti fa finire al tappeto e lì ti ci lascia.

 

"Io così non posso più continuare……"    non potevo credere a quello che avevo appena sentito, rimasi allibita per un paio di secondi, finchè non sentii di nuovo……

" è una tortura ogni volta e io non ho più le forze per affrontare eternamente tutto questo……" non mi capacitavo del fatto di dover sentire quelle parole, lo trovavo assurdo dopo tutto, ma neanche il tempo di rendermi conto che ancora……….

" credo che ormai ci siamo date tutto, più di così non si può e questa continua tortura e questo dolore lancinante non dovrebbero esistere…..non voglio più sentirli, ma so che stando ancora insieme, li proverei sempre e comunque e sarebbero sempre più difficili da affrontare….."     

mi cadde un secchio di acqua gelida addosso dopo quelle parole, era tremendamente feroce tutto quello che stava accadendo in quel momento, ero sotto shock perché tutte quelle frasi le avevo appena pronunciate io!

Rabbrividii al fatto che dopo averle dette mi sentii sollevata, ma era chiaro che io così non potevo continuare a vivere, perché non era più vita la mia, ero stanca di dover aspettare sempre qualcosa che non sarebbe arrivata mai, e che sapevo di aspettare invano…..

Sentivo il tuo sguardo su di me che mi perforava l'anima, sapevo bene di averti procurato dolore, ma era la resa dei conti ormai, volevo che ti rendessi conto del punto in cui ci eravamo trascinate a vicenda e volevo trovare una soluzione definitiva, perché la situazione in cui stavamo vivendo non era più sostenibile….almeno da parte mia.

" che cosa vuoi fare, mi stai lasciando? "

 Io non ti volevo affatto lasciare, desideravo con tutta me stessa che tu smettessi con le tue paure e semplicemente restassi a casa per sempre, ma questo ormai non accadeva più nemmeno nei miei sogni, figuriamoci se sarebbe mai successo in quel momento……

" voglio che tu e il bambino veniate a vivere qui, a casa vostra, la casa che ho preso per noi perché mi hai sposata e perché devi stare con me, dobbiamo stare assieme" 

tutto ruotava sempre e solo attorno a quei discorsi….paura….giudizi….doveri…..

" non posso vivere qui e lo sai, inutile che ne discutiamo sempre, accontentati dei momenti che possiamo avere e aspetta il momento che mi vedrai varcare di nuovo la soglia di casa"  

ma tutto il resto della settimana tu non avevi idea di come io l'affrontavo, non vedevi le mie lacrime e non sentivi la mia disperazione, e io ho sbagliato a non farti sentire tutto questo ma ho sempre cercato di proteggerti, volevo tu fossi in pace serena e tranquilla nel tuo letto, non volevo che mi immaginassi di notte piangere al punto di restare senza respiro. E tutto questo però ha fatto del male a me, ha creato ferite enormi dentro di me che non sono stata in grado di guarire e che tu non hai nemmeno visto, sanguinavano e nessuno le ha tamponate, hanno cercato di chiudersi piano piano, ma era solo uno strato sottile che passava da lembo a lembo e che al minimo sussulto si riaprivano.

" se tu non puoi e non vuoi stare qui, allora non possiamo più continuare questa storia" 

Sono state queste le mie ultime parole, ti ho guardata dritta negli occhi sperando tu riuscissi a vedere quanto dolore abitava in me……speravo che dai miei occhi innamorati, tu potessi capire….e vedere…stavo morendo giorno dopo giorno, non ero più la persona di cui ti eri innamorata, adesso ero una donna sola che si guardava allo specchio e non si piaceva più, combattevo contro qualcosa che era impossibile da sconfiggere e ne ero consapevole, semplicemente mi arresi perché non avevo più le forze per andare avanti, ero a terra, sconfitta da un amore impossibile. Ed era arrivato il momento di dire basta.

 

Prendemmo la decisione più sbagliata al mondo, cioè di restare "amiche"………..non ho mai creduto a questa cosa, ma se quello era l'unico modo in cui io ti potevo avere, allora valeva la pena di provarci……mai scelta fu più sbagliata, tu continuavi a comportarti come la mia donna, io continuavo a renderti in un certo senso conto di tutta la mia vita……ti dissi basta ma non ti lasciai veramente andare…….e perciò creavo ferite sopra altre ferite…..era una roulette russa quella che avevamo iniziato.

Litigammo ogni giorno per molto tempo, sapevo bene com'era il tuo carattere, sapevo che avresti dato la colpa a me a lungo andare, sapevo che mi avresti fatto passare le pene dell'inferno per non aver saputo reggere e mantenere il nostro matrimonio, ma in una coppia le cose si fanno in due, avevo la stessa percentuale tua di errori nel nostro rapporto, non ho mai dato la colpa solo a te, ho sempre preso e accettato le mie responsabilità…….dal canto tua invece, il mostro ero io che ti avevo lasciata andare per motivi futili secondo te, perché come al solito la rabbia non ti faceva vedere più lontano del tuo naso, ma mi dicevo che con il tempo avresti ragionato, avresti fatto mente locale su tutto…..e avresti sentito dentro di teli rumore sordo delle mie lacrime che scendevano quando te ne andavi……

No! Nulla di tutto ciò accadde.

Restare "amiche" non era la cosa giusta da fare, anzi era impossibile, un amore come il nostro avrebbe dovuto cessare di esistere nello stesso modo in cui era nato………in un lampo appena ti vidi 15 anni prima mi innamorai di te……..in un lampo avrebbe smesso di esistere.

 

 

 

 

Tutto quello che c'è stato dopo, beh, è stato un gioco al massacro…..scenate…..grida…….insulti…..io ho incassato colpo su colpo, a tratti credendo di meritare tutto quell'odio, sentendomi in colpa per aver messo fine alla nostra storia, ma potevo guarire da te solo standoti lontana, solo cos' avrei potuto capire qual era la cosa giusta da fare…..stavo male perché ti amavo più di tutto al mondo, stavo male perché in nessun caso ti potevo avere, stavo male perché mi ripetevi fino alla nausea che preferivo stare senza di te piuttosto che accontentarmi di vivere quei pochi momenti che ci erano concessi……e me lo ripetevi talmente tante volte tutto questo che mi ci ero quasi convinta….fino a che un bel giorno mi sono svegliata, mi sono guardata allo specchio e ho visto il mio sorriso…..quel sorriso che non vedevo da tanto tempo ormai riflesso, e allora capii di non essere un'egoista, ma semplicemente una persona che voleva e doveva fare di tutto per essere felice e molto serenamente accettai il fatto che la mia felicità non potevi essere tu, perché dopo tanti anni se non era mai successo, un motivo ci doveva pur essere………stavo ritornando a sorridere e non eri più tu la causa……ma qualcun'altro………. e decisi di ripartire da lì.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblico senza rileggere perché altrimenti credo cancellerei ogni parola……..ma siccome so che mi aspetti con ansia…..e non solo tu a quanto pare…..beh eccomi qui! 

Volevo fosse l'ultimo capitolo, ma ahimè non sarà così…..ho ancora qualcosa da dire e so che per questo qualcuno sarà contento!

 

  
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