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Autore: Roman zolasky    17/10/2013    0 recensioni
La vita è piena di imprevisti e cambiamenti ma sta a te decidere qual'è la strada migliore.
Questa è la storia di Roman, lo spirito libero.La storia mi è stata ispirata da varie canzoni che hanno sprigionato la mia parte d'anima selvaggia che ha scritto questa storia.Questa storia piacerà sopratutto alle anime libere, ma spero lo apprezziate tutti.
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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California. Venice beach. La città degli skater, a mio parere. Adoro questa città. Il sole batte sulla sabbia bianca incandescente, perle di sudore solcano i visi delle belle donne tutte in tiro sui lettini all'ombra di qualche palma, con un cocktail in mano e la sigaretta a metà, come delle dive che devono mostrare il meglio di sé, come delle modelle sulla passerella; dall'altro lato della strada, che costeggia la spiaggia, un parco per i miei simili, skater, che si divertono a provare nuove acrobazie sulle loro tavole, personali come se fossero la loro ragazza; gruppi ghetto; genitori che giocano a riva coi figli e gruppi di giovani che passeggiano ridendo e scherzando con qualche bibita tra le mani. Poi ci sono io, all'ombra del mio chiosco di fiducia, Mike's, a bere il mio solito mojto e ad osservare "cosa succede". Saranno ormai passati 8 mesi dalla morte di Amy, sono venuto qui per cambiare vita, per dimenticare il passato, per iniziare un nuovo futuro. Quando scoprì di avere un libretto in banca non ho esitato a usarli nel modo migliore. E ora eccomi qui nella mia città dei sogni a rinascere. E' difficile dimenticare tutto, ma sopratutto dimenticare lei, parte di me. Però penso che tutto questo, nonostante spiacevole, servi solo a farmi le ossa. Ora lavoro al negozio di versace in centro, abito al piano più alto su un grattacelo, da solo. Il mio stipendio non è male. Mi sono già fatto la mia compagnia, è gente simpatica e molto simile a me, mi trovo bene e non intendo tornare indietro... A Londra, nonostante mi manca. Ho conosciuto una ragazza, Effy. E' bellissima, penso di aver preso una cotta, forse è una di quelle stupide... Forse mi aiuterà soltanto a dimenticare, forse no, ma non mi importa, voglio vivere come mi pare, senza nessuno a dettare regole. Penso di piacerli, ma non ne sono tanto sicuro. Lei è come me e mi ricorda molto Amy. Ci siamo dati appuntamento in questo chiosco alle 12.30, ma non si è ancora presentata... Mike, il proprietario del mio ritrovo, si avvicina a me con un sorrisetto strano, per fare conversazione, "Aspetti qualcuno, Roman?", "Si, da mezz'ora ma non si è ancora presentata... Mi sa che tra qualche minuto vado via" dico con voce afflitta. "Come si chiama la ragazza?" "Effy" "Ti piace?" "A me si, però non so se ricambia. Comunque, fammi un altro mojito" "Sicuro!". Nel frattempo, in lontananza la vedo arrivare: indossa un vestitino leggero bianco; capelli sciolti, castani, mossi; sandali dorati; trucco naturale. Sembra un dea. Tenta una piccola corsetta verso di me, perché sa di non essere puntuale, e si sforza di fare un sorriso per sdrammatizzare il momento e per camuffare la stanchezza. "Hei, perdonami per il ritardo! Ho avuto un piccolo contrattempo..." "Tranquilla" sorrido "non fa niente, vuoi da bere?" "Certo". Stavo per perdere le speranze. Finalmente ora è qua.
  
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