Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: raptasum    17/10/2013    10 recensioni
Liam Payne ha ventidue anni, lavora come bagnino alla piscina comunale coperta di Kilkenny, Irlanda.
E' un lavoro noioso, davvero noioso.
Fino a quando a quattro ragazzi non viene l'idea di gettare in acqua un piccolo moro che non sa nuotare...
[Ziam, accenni Niam-Ziall, lifeguard!Liam, writer!Zayn]
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Accetterai la mia proposta?, è l’unica cosa a cui penso ora. Continua a dormire, angelo mio.
Ti voglio bene,
Liam

P.s. ti devo far vedere una foto quando verrai da me!

E Zayn scoppiò a piangere.



***


Allora? Che avete fatto?” Liam sospirò, il cellulare era in vivavoce accanto a lui mentre cenava, come al solito era solo a tavola: escludendo Niall, che era al telefono con il castano.
- Gli ho detto che mi piaceva… - rispose questo, si versò un bicchiere d’acqua distrattamente.
E poi?
- E poi… e poi ci siamo baciati. Un sacco di volte. – si sentì un fischio d’ammirazione, Liam sorrise.
Qualcuno ha fatto colpo, eh? Quindi ora state insieme? Posso venire da te stasera?
- Okay… no, non stiamo insieme, o meglio, io gliel’ho chiesto… per lettera. Si è addormentato poco prima che io tornassi a casa!
Wow, si vede che era davvero interessato a te. Vengo alle dieci, ci vediamo dopo”
il ventiduenne non poté ribattere, Niall aveva già chiuso la telefonata.
Liam sospirò, decise di spegnere il cellulare nonostante stesse aspettando una chiamata o un messaggio da Zayn.
Forse sarebbe arrivato il giorno dopo.

Che ore sono?, si chiese Zayn asciugandosi le lacrime.
Non aveva pianto molto, in realtà: si era commosso, chiunque si sarebbe commosso davanti a una lettera del genere.
Accese il cellulare, e quando riuscì a vedere qualcosa oltre alla coltre di lacrime, l’orologio del Nokia segnava le dieci di sera.
Avrebbe voluto rispondere alla lettera di Liam con un messaggio, o una telefonata, ma aveva la strana sensazione che lo avrebbe disturbato per la terza o quarta volta, e non voleva assolutamente essergli un peso.
Gli avrebbe risposto il giorno dopo, magari.
Zayn si alzò dal letto, si stiracchiò un po’ ed uscì dalla sua stanza, per andare in cucina e trovare possibilmente qualcosa da mettere sotto i denti.
- Ben svegliato, Zayn. – lo accolse suo padre, che aveva appena acceso il fuoco sotto la caffettiera. – Il tuo amico se n’è andato due o tre ore fa. Potevi anche non addormentarti, hai fatto una pessima figura.
- No, Liam mi ha mandato un messaggio… – sì, una specie… - Non gli importa che io mi sia addormentato, ha detto che mi capisce, che con la febbre ha sempre sonno anche lui.
- Beh, meno male. Ma la prossima volta, cerca di non crollare. – il moro annuì, il padre gli scompigliò bonariamente i capelli e tornò in salotto, dove il televisore trasmetteva una partita di calcio che a Zayn non interessava minimamente.
Ho bisogno di Liam qui, devo vederlo al più presto…

- …poi verso le sette lui si è addormentato e io gli ho scritto la lettera. – Liam concluse così il suo racconto, un’espressione sognante si era impadronita del suo viso, e i suoi occhi non erano mai stati più brillanti.
- Pensavo che tu fossi un ragazzo romantico, davvero, ma non pensavo fino a questo punto! – Niall finì la sua birra, ne prese un’altra dalla cassetta di Guinness che aveva portato e la stappò.
Liam, invece, era ancora a metà della prima, e probabilmente unica, bottiglia della serata.
Non voleva ubriacarsi, a differenza del suo migliore amico: non reggeva bene l’alcol, gli bastava una pinta di birra per perdere la memoria, e invece Niall poteva bere qualsiasi cosa ma appariva sempre perfettamente sobrio.
Forse sa recitare bene considerò Liam, mentre guardava il biondino tracannare la birra.
- Lo devo prendere come un complimento?
- Ma è ovvio! – gettò uno sguardo alla bottiglia del castano, scosse la testa divertito – Quanto sei responsabile… almeno oggi ti puoi prendere una sana sbronza o devi rimanere perfettamente cosciente? Divertiti, festeggiamo, stai quasi per imbrigliarti in una relazione, prendilo come un addio al celibato.
- Davvero, Niall. Non voglio ubriacarmi. – ribatté Payne, anche se a pensarci… - Okay, okay, ci sto. Ma se comincio a non camminare più portami a dormire tu, va bene?
- Perfetto! – allora stasera si fanno le corna al piccoletto, eh?, pensò Niall con un finto sorriso sul volto.

Zayn doveva scrivere.
Le mani gli prudevano quasi, la testa elaborava mille e più parole, gli succedeva sempre quando aveva l’ispirazione.
Dopo aver mangiato un panino in tutta fretta, si sedette alla scrivania e strappò un’altra pagina dal quaderno giallo: non sapeva ancora cos’avrebbe scritto, molto probabilmente qualcosa riferito a Liam.
O forse… qualcosa per Liam.
Sì, era la scelta migliore.
E, armato di inchiostro nero, si mise a stendere su quelle righe tutto ciò che sentiva.
Magari gli avrebbe dato lo scritto quando si sarebbero visti, e sperava che quel momento arrivasse il prima possibile; voleva scrivere, sentiva quasi il bisogno di farlo, e davanti a quel pezzo di carta immacolato tutto ciò che voleva dire fluì letteralmente dalla sua mente e si impresse sul foglio.

Liam continuava a ridere senza un perché.
- E-e poi il pesciolino nell’acqua frizzante si rassoda le branchie! – balbettò, scoppiò in una risata condizionata dall’alcol sotto le iridi azzurre di Niall. – Nì, abbraccia Liam, dai, Liam ha bisogno di un abbraccio!
- Certo che reggi davvero male, eh? – commentò il biondino, strabuzzò gli occhi quando l’amico si tolse la maglietta e la gettò alle sue spalle.
- Niall, piccolo Niall, tu lo sai che non voglio uno stupido abbraccio... – il castano gli prese il polso, guidò la sua mano praticamente inerte e la lasciò cadere sul cavallo dei jeans che indossava.
- Liam, dai… ci sono i tuoi genitori, non ricordi?
- Che mi importa, voglio solo scoparti a sangue. – Niall, forse per la prima volta in tutta la sua vita, arrossì di colpo e spostò la mano sulla guancia di Liam.
- E allora vieni qui, irlandese ubriaco che non sei altro. – bacio all’alcol, le labbra di entrambi sapevano di birra, ben presto anche la polo del biondino finì a terra. – Leeyum, non… non qui, okay? – il castano, che ricordava a malapena il suo nome, si alzò e prese in braccio l’amico: gli sollevò le gambe, facendogli circondare i suoi fianchi con esse, passò le braccia sotto le cosce di Niall e lo portò all’altezza del suo viso, coinvolgendolo in un bacio che non aveva amore da nessuna parte.
O almeno, non aveva amore dalla parte di Liam.
Sempre baciandosi arrivarono nella stanza del castano, questo gettò sul letto il biondino e chiuse la porta a chiave, mentre l’altro si sfilava i pantaloni e li lasciava ai piedi del materasso.
- Allora, bellezza mia… - rise ad alta voce Payne, si levò i jeans e si posizionò tra le gambe di Niall, cominciò a sfregare il bacino contro quello del ragazzo sotto di lui, non riusciva nemmeno a pensare a ciò che stava facendo: stava già tradendo il suo futuro fidanzato, forse.
Ma non ci rifletté minimamente, l’alcol gli aveva fritto il cervello.
Prese dal cassetto del comodino un preservativo, una parte di lui gli imponeva di fermarsi, di rivestirsi e spiegare all’amico che non poteva farlo, ma era ciò che Liam avrebbe pensato da sobrio: e in quel momento non lo era, proprio per niente.
Nell’esatto momento in cui stava per sfilarsi i boxer, la sua testa prese a girare vorticosamente costringendolo a sedersi sul materasso, accanto a uno sconcertato Niall che lo fissava.
- Ehi, Liam, stai bene? – gli chiese, con il tipico tono del ragazzo innamorato preoccupato della sua cotta, l’altro scosse la testa prima di cadere all’indietro sul letto, decisamente non si sentiva bene.
- N-no, mi g-gira la testa e… - riuscì a correre in bagno prima di rigettare sul pavimento della sua camera, seguito a ruota dal biondino che gli tenne la fronte mentre vomitava.
- Non pensavo davvero che tu potessi reggere così poco, mi hai stupito.
- Zitto, deficiente. – gli intimò il castano, mentre si stava rialzando dal pavimento nel bagno irruppe sua madre, con un cipiglio preoccupato e arrabbiato al tempo stesso.
- Liam, stai bene? – gli chiese, il giovane non la degnò di uno sguardo e tirò lo sciacquone, passando al lavandino per lavarsi i denti e il viso.
- Sì, tutto a posto.
- Oh, ciao Niall – questo rispose con un sorrisetto, acchiappò Liam per un braccio quando ebbe finito di sistemarsi, trascinandolo di nuovo in camera e ben lontano dalle grinfie della signora Payne.
La quale non sapeva ancora dell’omosessualità del figlio, e menchemeno era a conoscenza del rapporto tra il castano e il suo migliore amico Niall.

Zayn gettò uno sguardo all’orologio del Nokia.
Come succedeva sempre, la scrittura lo aveva preso totalmente: quando si sentiva ispirato, il giovane perdeva la cognizione del tempo e, in alcuni casi, persino dello spazio; così come era accaduto quella sera.
Si stiracchiò, si alzò dalla sedia della scrivania per sgranchirsi le gambe, e sebbene la mezzanotte era passata da una buona mezz’ora, non aveva per niente sonno.
Forse perché ho dormito tutto il giorno, si convinse Zayn, ma la pura e semplice verità era che l’adrenalina scorreva ancora in ogni sua vena.
Liam lo aveva sconvolto, in un solo pomeriggio tutti i suoi peggiori filmini mentali si erano realizzati: certo, mancavano ancora quelli più spinti, ma c’era ancora un sacco di tempo disponibile.
Ho così tanta voglia di sentire la sua voce… andò in cucina per versarsi un bicchiere d’acqua, finito di bere si incantò davanti alla finestra, che mostrava una gran bella nottata irlandese.
Le nuvole coprivano quasi interamente il cielo, salvo alcune piccole parti: e in quei pozzi scuri si vedevano le stelle, luminosi puntini che Zayn amava collegare fra loro liberamente.
Non c’era quasi inquinamento, lì a Kilkenny.
E quelle rare volte in cui il cielo notturno si mostrava agli occhi degli abitanti, era uno spettacolo unico.
Devo sfruttare tutto questo il moro tornò in camera sua, prese il panno con cui Liam lo aveva coperto ore prima e il quaderno giallo, ci infilò una biro nera e uscì di casa; si sedette sull’erba, nel giardinetto davanti alla sua abitazione, si sentiva al settimo cielo con la coperta stretta intorno al suo corpo infreddolito e tante pagine bianche davanti agli occhi, pronte per essere riempite di pensieri.

- Stai meglio ora? – Niall e Liam erano sotto le coperte del letto del castano, raggomitolato tra le braccia del più alto che gli accarezzava teneramente i capelli.
- Sì, grazie mille – il biondino sorrise quando l’altro sollevò la testa e sfregò il naso contro il suo, a volte riusciva ad essere di una dolcezza disarmante: ed era proprio del Liam sensibile, buono e quasi diabetico che Niall si era innamorato.
Certo, non sapeva ancora di amarlo.
Ma la verità era che non riusciva a non pensare al suo volto, alla sua voce e in particolar modo al suo corpo, che conosceva più di chiunque altro; e sarebbe stato così per sempre, anche se nella vita del bel castano era entrato quello stupido diciannovenne, quello Zayn… doveva ammetterlo, Horan, Zayn non era per niente male: aveva dei bei lineamenti, anche se era troppo giovane e troppo basso per i suoi gusti, e persino un po’ troppo debole.
Ma, a quanto sembrava, a Liam piacevano le sue caratteristiche.
Niall stava pensando troppo, non era abituato a concentrarsi così tanto su una certa faccenda, decise di lasciarsi tutto alle spalle e avventarsi sulle labbra del ventiduenne steso accanto a lui; stranamente conscio che avrebbe ricevuto un cenno di disaccordo da parte del castano, rimase piacevolmente sorpreso quando questo ricambiò, in una maniera così delicata che lo fece quasi star male.
E’ ancora ubriaco, pensò istantaneamente il biondo, ma preferì godersi quel momento perfetto.
- Buonanotte, Leeyum.
- Buonanotte, Zayn.

 


Bella a tutti...



SCUSATEMI çmç
Ho avuto un po' di problemi di tempistica, ci stanno già caricando di compiti e capite bene che dopo tre ore di versioni di latino/greco la voglia di scrivere mi passa.
E, come se non bastasse, questo capitolo è osceno.
Non succede niente, proprio niente.
Tranne il fatto che capiamo che Niall è innamorato di Liam, ma credo ve lo siate immaginato almeno per un secondo. Il biondino va tenuto molto d'occhio, perché è un bastardo fatto e finito.
Mentre, invece, Zayn fa lo scrittore pazzo. Povero cucciolo, capisco bene come riesce a perdersi nella scrittura, visto che io mi ci perdo regolarmente durante matematica e non capisco più una minchia quando devo studiare.
Sto lavorando a una Nosh, e al tempo stesso a quindici milioni di Ziam una peggio dell'altra. Non riuscirò a pubblicare niente, sicuramente, e la mia fantastica (...) DevinexHoran rimarrà soltanto scritta a mano; spero di troare tempo e voglia, ma... /sob
Ringrazio tanterrimo tutti voi lettori, e anche voi recensori che vi fate il culo per lasciarmi un parere, tanto amore per voi.
Mi scuso con chi non ha ricevuto una mia risposta dopo aver recensito, ma come ho detto ventordicimila volte, non ho proprio sbattito di mettermi a digitare; è già un miracolo che io aggiorni ora, anche se con questa cosa oscena che è il capitolo (di passaggio).
Vi prego, non bastonatemi.  
Mi trovate su 
Twitter, Tumblr l'ho perso per strada e non lo aggiorno quasi mai nonsoperché. 
A presto,
Amy(a) <3

 
  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: raptasum