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Autore: blueflaws    17/10/2013    2 recensioni
Le emergenze sono una costante del suo lavoro. Ormai dovrebbe esserci abituato, la gente muore ogni giorno. Incidenti, sparatorie, malori improvvisi, ne ha viste talmente tante che dopo un po' la cosa ha cominciato a sembrargli quasi normale. Quasi.
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I’ll take care of you
 
 
Le emergenze sono una costante del suo lavoro. Ormai dovrebbe esserci abituato, la gente muore ogni giorno. Incidenti, sparatorie, malori improvvisi, ne ha viste talmente tante che dopo un po' la cosa ha cominciato a sembrargli quasi normale. Quasi.
Perché quando si parla di bambini, creature innocenti in un mondo troppo brutto, Harry getta la maschera della compostezza, che negli anni hanno più volte dovuto fargli indossare a forza, e lascia agire il cuore. Perché di fronte a un bambino non c'é nessun compromesso che tenga.
Ha da poco indossato il camice per il turno di notte, quando sul suo cercapersone arriva un codice rosso dal pronto soccorso. Neanche il tempo di guardarsi attorno e sta già correndo verso l'entrata dell'ospedale.
Quando arriva, i paramedici hanno già tolto la barella dall'ambulanza e l'hanno affidata agli infermieri che stanno correndo verso la sala operatoria, urlandosi indicazioni sopra il caos generale. Harry coglie giusto le parole incidente e pneumotorace, prima di abbassare gli occhi sul lettino e trovarci il viso coperto di sangue di una bambina.
Lo shock lo colpisce talmente forte che si ritrova a barcollare e deve premersi una mano sulla bocca per impedire alla bile di risalirgli in gola. È così frastornato che solo in un secondo momento si rende conto che qualcun'altro nella stanza sta urlando. C'è un ragazzo, tenuto fermo dai paramedici, che si sta dimenando per seguire la barella. Sta gridando così forte che Harry teme gli si possano spezzare le corde vocali per lo sforzo. Quando uno degli uomini lo spinge a terra, nel tentativo di fermarlo, il ragazzo sembra rompersi mentre cade giù.
Lo schiocco delle ginocchia contro il pavimento freddo ha il potere di riscuotere Harry, che si precipita a soccorrere il ragazzo, allontanandolo dagli infermieri.
"Che cosa fate, non vedete che è ferito?" urla loro contro, mentre cerca di fare forza sulle gambe per sollevare da terra il ragazzo.
Quello resta del tutto inerme, tanto che Harry è costretto a trascinarlo oltre le doppie porte fino alla saletta d'attesa, silenziosa rispetto al caos dell'atrio. Lo fa sedere su una delle seggiole di plastica e lo guarda in volto, scoprendo due occhi azzurri pieni di disperazione che sono peggio di un pugno nello stomaco.
Il primo istinto è quello di scappare, allontanarsi da tutta quella sofferenza, ma quel ragazzo ha bisogno di lui. Non riporta ferite gravi, ma ha diversi tagli sul viso e le mani sporche di sangue, ed è abbastanza sicuro che non sia il suo. Si alza per andare in cerca di una cassetta delle medicazioni, ma il ragazzo inizia a tremare e gli afferra un braccio.
"La mia bambina... Darcy... dov'è la mia bambina? Tu puoi portarmi da lei?" gli chiede, la voce che è poco più di un sussurro.
Harry si sente piccolissimo di fronte a un dolore così grande e non sa davvero cosa dire perché, da quello che è riuscito a sentire, un polmone collassato non è una buona cosa. Soprattutto su una bambina così piccola. Allora si risiede e si stringe il ragazzo contro, mentre con la mano libera trova il cercapersone e chiama qualcuno.
Quando arriva Perrie, l'infermiera che di solito è in turno con lui, Harry le gira tutte le consegne che gli sono state affidate, poi prende la cassetta del pronto soccorso che la ragazza gli porge.
Louis - con fatica è riuscito a farsi dire il nome -, ha ormai smesso di tremare e fissa con sguardo vacuo la parete di fronte, mentre Harry gli passa l'ovatta imbevuta di disinfettante sul viso cercando di non premere troppo sui tagli.
"Lei è davvero grazia, sai?" dice d'un tratto Louis, lasciando che Harry raccolga gentilmente le sue mani per ripulirle.
"È dolce e sembra un piccolo angelo nel suo tutù rosa. Le dico sempre che è la principessa di papà e lei mi sorride. Ha il sorriso più bello del mondo," continua, inseguendo un'immagine nella sua testa. "Dovresti proprio vederla. Piace a tutti."
Harry gli stringe con forza le mani e continua a strofinare perché, dannazione, lui è un infermiere e se si mette a piangere non gli sarà di nessun aiuto. Non può permettersi di crollare. Poi d'improvviso Louis gli si accascia contro scosso dai singhiozzi, mentre si tira i capelli e continua a ripetere che non è colpa sua, è il camion ad aver sbagliato manovra. Non è colpa sua. Vuole vedere la sua bambina.
Allora Harry manda al diavolo la professionalità, a costo di prendersi una strigliata e abbraccia Louis, sussurrandogli rassicurazioni all'orecchio che potrebbero anche essere bugie, ma in quel momento non importa. Vuole solo che tutto quel dolore finisca.
La luce della sala operatoria è stazionaria sul rosso e loro restano così, aspettando.
La notte è ancora lunga.




“Partecipa al Harry!Fest di Wanki!Fic.”
 
   
 
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