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Autore: mylittlebird    17/10/2013    1 recensioni
- Perché mi hai baciato ieri sera?
- Perché lo desideravo.
- Ma tu non mi hai mai desiderato prima d'ora...
- Tu dici?
- Non mi avevi mai baciata cosi.
- Non sempre faccio tutto ciò che voglio! - fu la sua secca replica.
- Credevo il contrario - osservai con noncuranza.
- Mi stai provocando per caso?
- Non so,non ci sono abituata,però potrebbe essere divertente.
- Sta attenta a dove metti i piedi! - mi avvertì corrucciato in viso - E' un campo minato.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Pattinando sopra il ghiaccio
sottile,la nostra speranza di 
salvezza sta nella velocità.
R. W. Emerson





L'incertezza che ti assale quei pochi minuti prima che precedono il fatidico incontro, ti rendono nervoso,imprevedibile con un urgente bisogno di un libro d'istruzioni.
Le preoccupazione più acute e ostinate che t'affligono nascevano dal timore di esser colti alla sprovvista,di non riuscire a tenere il passo di avvenimenti che si muovono velocemente,di rimanere indietro.
Tali momenti di massima contestazione procurano i mal di testa più insopportabili.
Ed era in questo stato che sostavo davanti alla sua porta di casa,dalla quale proveniva una cacofonia di fondo.
Lui era una di quelle persone che sono entrate nella mia vita in punta di piedi,una di quelle che ti entrano nel cuore senza una ragione ben precisa.
Lui è stato una di quelle persone che prima di abbracciarti con il corpo lo ha fatto con lo sguardo,con le parole.
E' successo tutto cosi in fretta tra di noi,che non mi sono accorta che più tempo passavo senza di lui e sempre più un pezzettino di me diventava suo.
Col cuore in gola,senza avere la certezza di nulla,coi pensieri sconnessi e un tremolio che mi attraversava tutto il corpo,suonai il campanello titubante.
Davanti mi si presentò una graziosa ragazza rossa,con piccole lentiggini che le costellavano il viso e due occhi chiari luccicanti.
- Ehm... ciao!- salutò, stupita come me.
- Ciao,cercavo Zayn. E' in casa? - domandai andando al dunque.
- NO!Ma entra, lo puoi aspettare dentro. Credo che arriverà a breve! - m'informò,quando alle sue spalle lo raggiunse un omone dall'apetto familiare:Ray.
- Biondina,che sorpresa! - cinse le spalle della rossa.
- Hmm ...Ciao Ray,cercavo Zayn ma .... 
- Si,è andato fare un servizio e torna tra poco.Entra,stiamo festeggiando. - m'invitò aprendo completamente la porta.
- Non vorrei disturbarvi,magari un'altra volta! - cercai di svincolarmi dalla situazione.
 Non essere timida,più siamo meglio è. - mi disse incoraggiandomi.
Mi sentivo un'intrusa e in più,non conoscevo nessuno.
- Io sono Charlotte,ma puoi chiamarmi Lottie! - si presentò la rossa con un dolce sorriso.
- La mia ragazza! - aggiunse Ray tutto orgoglioso,stringendola ancora di più a sè.
Mi faceva tanta tenerezza:un omone grande e grosso addolcito da una piccola e graziosa riccia rossa.
- Io sono Hope!
Hope e basta,nessun altro vezzeggiativo.
Ma non ce ne fu bisogno,per quello c'era Ray.
- Futura ragazza di Zayn.
La saliva mi andò storta facendomi diventare più rossa del dovuto.
- Non é proprio cosi ... - mi affrettai a dire.
- Ray! - lo riprese Lottie - Non metterla in imbarazzo. Vieni ti presento agli altri .... se ti fa piacere! - aggiunse subito essersi accorta della mia titubanza o meglio,del mio disagio.
- Ehmm ...certo,nessun problema!Cosa si festeggia?  - mi dimostrai spavalda.
- Il mio ritorno! - spiegò.
- Da dove,se mi posso permettere?
- Sono stata in Erasmus a Toledo per sei mesi e Ray ha pensato di farmi accogliere da alcuni dei miei amici qui. - dal tono di voce sembrava entusiasta della cosa ma prestando attenzione si colgieva una nota di fastidio.
- Che cosa carina!
- Si,è stato un pensiero bellissimo da parte sua.
- Ma ...
- Ma avrei preferito stare un pò da sola con lui. - disse un pò stanca.
Come darle torto d'altronde!
Dopo tanto tempo lantano dalla persona amata,anche io avrei voluto chiudermi da qualche parte con lui.
E preferibilmete sola.
- Non fraintendermi,apprezzo il suo gesto e avere qui i miei amici è bellissimo ma ...
- Vorresti stare un pò da sola con lui! - conclusi per lei.
- Mi sento cosi egoista!
- No,non penso che tu sia egoista. Secondo me hai bisogno solo di un pò d'intimità con il tuo ragazzo.E' comprensibile.
- Grazie! - soffiò sollevata.
Scrollo semplicemente le spalle non sapendo bene cosa dirle in più.
Quando a pochi passi da noi vidi "crudelia de mon" intrattenere concitata un riuccioluto castano.
la serata si metteva di bene in meglio.
Fu un attimo;alzò lo sguardo spostando i capelli a lato e con lo sguardo alla ricerca di qualcosa o qualcuno,ma qualcos'altro aveva catturato la sua attenzione:io.
Incredula,mi fissò con sguardo truce al quale non potei non ricambiare,cosi le sorrisi perfidamente.
- Vedo che conosci Carol! - soggiunse Lottie accorgendosi dei nostri "calorosi saluti".
- Più o meno!Abbiamo scambiato qualche vivace battuta!
- Si, è molto euforica! - concordò quasi celando altro,forse fastidio.
A quel punto,notai che lui aveva seguito il suo sguardo e si stava girando verso di noi.
Dopo un secondo di sbalordimento,si alzò dal divano venendoci incontro.
- Hope! - mi chiamò.
Ecco,una delle persone che avrei volentieri evitato questa sera.
Come se non bastasse la mia inquietudine interiore.
- Harry!
- Che ci fai qui? - domanda sorpreso.
Bella domanda.
Come dire,ero venuta per chiarire alcni punti con Zayn ma mi sono ritrovata nel bel mezzo di una festa. Ah,approposito: io e Zayn,diciamo che .... ci frequentiamo. Credo!
Lottie ci guarda interrogatoria,non capendo più niente.
- Voi due vi conoscete? - domanda poi.
Salvata in calcio d'angolo,ben lieta di esplicarle tutte le sue curiosità.
- Siamo coinquilini e ...
- E come mai,io o scopro solo ora? - si rivolse a Harry.
- E' una storia lunga. Ci scuseresti? - le domandò non attentendo risposta,piuttosto afferrò il mio braccio attirandomi bverso l'angolo dedicato alle bevande,e da quello che notai ci andavano abbastanza pesanti.
- Harry,lasciami il braccio! Harry! - lo richiamai,lungo il tragitto,ma non ne voleva sapere di sentirmi.
- Styles,mi stai facendo male! - mi lamentai un'altra volta.
Mi inchiodò al tavolo sovrastandomi con il suo corpo alto e lasciandomi ,finalmente, libero il braccio.
- Mi stai seguendo,ghiacciolo? - chiese quasi volendosi prendere beffa di me.
E come sempre egocentrico.
- Il mio mondo non ruota intorno a te,mi sembra di avrtelo già detto. - gli risposi acida.
- E allora che ci fai qui?
- Sono venuta per parlare con una persona.
E intanto rimuginavo,soprattutto veleno.
Ma non poteva lasciami in pace e pensare a divertirsi come tutti gli altri.
- Conosco tutti qua dentro.
- E con questo?Io non posso conoscerli?
- No,non devi! Ad eccezione di poche persone,qua dentro sono tutti da evitare.
- Oh che paura!
- Dico sul serio! - puntualizzò duro - Quindi lascia perdere! -mi consiglio dopo.
- Harry,cherie! - una voce civettuola lo richiamò alle sue spalle.
- Ciao Amelie! - salutò mettendosi a lato e afferrandomi prepotentemente per la vita,cercando quasi di farsi schermo con la mia presenza.
Cosa sarei,il suo scudo umano.
Si trattava ,in realtà, di tre ragazze ma solo la cosiddetta Amelie cercò di paralre con lui.
Cominciarono a scutarmi attentamente man mano che Harry aumentava la sua presa,e poi sentii sussurrare una di queste: Forse è lei.
E poi nel gruppo calò il silenzio.
A cosa si riferivano? E che diavolo potevano mai sapere di me?
Incognite che non avrei voluto scoprire né quella sera nè mai.
- Se volete scusarmi, io e Hope dovremmo parlare! - tentò di concedarsi ma vedendo che non si muovevano preciso:
- In privato!
- Oh si certo,ovvio!Non si può certo tralasciare un episodio come quello di oggi! - lanciarono una frecciatina e si dileguarono prima che uno solo di noi formulasse una domanda.
- Quale incidente? - farfugliò il riccio con delle rughe a marcare la sua fronte;si giròò verso di me,osservandomi perplesso.
la mia mente,però era concentra a seguire i movimenti delle tre Ave Maria.
Mi era sorto un dubbio. Erano giostrate dal diavolo in gonnella.
Ed era stato appena confermato.
- Come te li sei procurata questi? - domandò sfiorandomi i graffi alla guancia.
A contato con la sua pelle ribalzai subito indietro:mi bruciavano ancora.
ma riporati lo sguardo su quelle iridi talmente cristallime e verdi che c si poteva perdere.
E poi aleggiava uno strano luccicchio in esse.
- Niente,è stata solo una distrazione.
Sorvolai sull'accaduto non potendo prevedere quale sarebbe stata la sua reazione.
E ovviemente lui non mi credette nemmeno un pò.
- Avete finito di confessarvi voi due? - intervien Ray - Insomma abitate  nella stessa casa e riuscite a parlare solo qui?!
- Lui è una di quelle poche persone sane qua dentro! - mi disse sorridendo.
- Ti stai divertendo? - si rivolse a me.
- Oh,immensamente! - risposi con la faccia di chi la sapeva lunga.
Ray alzò lo sguardo e mi fissò a lungo,sorridendo.
- Oh vi ho trovati finalmente! - irruppe Lottie quasi senza fiato.
- Che succede?
- Jeremy ha esagerato e crede di poter volare! - disse preoccupata.
- E' sempre il solito! - concorda Harry.
- Solo che questa volta,si vuole buttare di sotto.che dite,volete andare a farlo ragionare o a crogiolarvi qui? - li riprese.
- Andiamo,andiamo! - gli sorrise stampandole un bacio sulla guancia e strascinandosi Harry con sè.
Trascorsi le successive due ore in compagnia di una Lottie relativamente alticcia ('Meglio darsi all'alcool che annoiarsi' aveva detto), e di alcune sue colleghe simpaticissime a ridere e scherzare spensierate.
Forse era l'alcool incorporato - che per la cronoca ne avevo assunto poco -  forse ero semplicemente io che volevo scrollarmi di dosso la tensione accumulata,o semplicemente la presenza di Carol che mi irritava a morte.
Ma dove Cavolo era finito Zayn?
Altri venti minuti cosi e dovetti congedarmi per ritrovare la mia sanità mentale e quella dei miei arti inferiori dolenti che stavano protestando. 
Credo che il sangue non fluisse più regolare fino alle dita.
Trovai rifugio nella stanza di Zayn.
Era come la ricordavo: c'erano quei piccoli particolare che la caratterizzavano come sua ma nel complesso ordinaria.
Ma soprattutto sapeva di lui.
Era confortante,era come averlo lì.
Mi sedetti sul bordo del letto:mi dolevano fortemente i piedi.
Cosi senza farmi paranoie inutili mi tolsi le scarpe e cominciai a massaggiarmelii;quelle maledette scarpe mi avevano torturato i piedi,sono rossi e gonfi.
- Oddio,come me li hanno ridotti .... - mormorai accarezzandomeli nonostante il caso fosse disperato.
Proprio in quel momento entrò colui che avevo atesso;era come una visione.
- Hope! .... Che stai facendo? - domandò buttando la borsa sulla scrivania e privandosi del cappotto.
Dio che imbarazzo!
Ma proprio in questo momento doveva entrare?!
- Ehm ... io ... si sono gonfiati!
Zayn mi raggiunse e si accomodò di fronte ,afferrò il mio piede destro e se lo appoggiò sulle ginocchia,costringendomi a ruotare tutto il corpo verso di lui.
- Che fai? - domandai sorpresa.
- Pronto intervento! - rispose lui,cominciando a messaggiare.
Il suo tocco era terapeutico,sentivo il sangue che cominciava a fluire.
Per un pò mi abbandonai  e lasciai che le sue mani si muovessero delicate e morbite su di me.
Teneva  lo sguardo concentrato su questi e tra tutti i pensieri che mi frullano in testa,solo uno dominava: era bellissimo.
Delicato risalì fino  alla caviglia provocandomi brividi di piacere su tutto il corpo.
- E' tardi,devo tornare a casa! - sibilai scattando in piedi per sfuggire a quel contatto.E per scappare da una situazione che non sapevo come affrontare.
Per tutta la sera non ero riuscita a formulare una frase,continuavo a tergiversare e continuavo a perdere tempo invece di fare quello che mi ero prefissata di fare.
Beh,c'era anche da dire che lui non era presente.
- No,non devi! - precisò parandosi di fronte.
Fecevo qualche passo indietro ad ogni suo avanti finchè non finii in trappola:sbattei contro il bordo della sua scrivania.
- Hope sei venuta qui con l'intenzione di parlarmi ,e ora mi sfuggi?! - domandò riducendo le distanze a pochi millimetri.
- Come fai a saperlo? - chiesi sbalordita.
- Ray!
- Oh!
Osai guardare i suoi occhi e solo questo mi bastò a mandarmi in tilt.
- Resta con me stanotte!Nessun secondo fine,giuro!Solo ... parliamo.



 
Questo è un capitolo che non voleva proprio saperne di uscirne:
ho scritto e riscritto,cancellato e rinventato diverse parti più volte eppure tutt'ora avrei voglia di cancellarlo.
Non so ultimamente non mi piacciono molto,ma vabbè,sarà solo una mia paranoia.
Spero vi piaccia.
 
Piccola anticipazione  ( augurandomi di farmi perdonare per il ritardo;
mi perdonate? *__* )


 
Poggiato sul cuscino c'era un foglio bianco. Era un disegno a matita,il ritratto di una ragazza dormiente.
Ero ... io. Girai il foglio e nell'angolo in basso lessi una scritta,in una grafia regolare e curata.

Come sei bella.
Dormivi cosi bene,stanotte.

Appena sotto una firma: Zayn.
 
NEWS

 

 Avrei intenzione di iniziare una nuova avventura con protagonista Liam.
Si affronteranno temi delicati.
Sarà la storia di un ragazzo proveniente da un passato turbinoso,oscuro,doloroso.
La storia di un ragazzo che attraverso la boxe riscoprirà la sua forza interiore.
Un ragazzo che grazie a questo sport comincia a vivere e con la vita,arriverà anche l'amore.
E per lui sarà una duplice scoperta Fatemi sapere cosa ne pensate,se vi va. :).

Dal testo:
Molti sostengono che bisognerebbe abolire la boxe.
Perche?
Che domande.
Perchè ci si fa male,ovviamente.
Ma sapete cosa ne penso? 
Penso che sarebbe una grande follia,oltre che una grande stronzata.
C'è molta più gente che muore in bagno.
Io ci sono morto diverse volte:le volte in cui rigettavo il cibo perché troppo grasso,le volte in cui mi nascondevo in bagno per piangere e non farmi sentire/scoprire dai miei,le volte in cui i bulli della scuola mi ci facevano fare il bagno.
Si può morire in diversi modi,ma non ditemi che la boxe è la causa principale.
Fare boxe,essere pugile non significa soltanto colpire,ma,prima di tutto,imparare a ricevere i colpi.
A incassare.
A fare in modo che quei colpi facciano meno male.


 
  
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