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Autore: Gaia Sleepwalker 99    18/10/2013    2 recensioni
WENDY & NIALL FOREVER
Sotto la scritta c’ era il simbolo dell’ infinito. Wendy sorrise, Niall aprì il lucchetto con una piccola chiave e lo fissò sulla grata del ponte, poi tornò a guardare la ragazza mostrandole la chiave:
N: voglio che la tenga tu, perché solo tu hai la chiave del mio cuore – le prese la mano e mise sul palmo la chiave, Wendy chiuse la mano.
W: oh Niall …
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TRE ANNI DOPO

Erano le 7:30 di mattina, Niall si alzò di soppiatto dal letto per non svegliare Wendy. Si diresse in cucina. Non appena varcata la soglia vide Maire, in pigiama, in piedi su uno sgabello mentre tentava di prendere un bicchiere dalla mensola. Niall si allarmò.
N: Maire! – la bambina voltò la testa di scatto – ma che fai? – Niall la prese in braccio posandola in terra, la bimba agitò le braccia in segno di protesta.
M: avevo sete …
N: e perché non hai chiesto a me o alla mamma? – il biondino si inginocchiò davanti a lei sorridendole. Maire iniziò a torturarsi le mani dietro la schiena guardandosi i piedi.
M: volevo fare da sola … - Niall le sorrise, lei rise. Il biondino la sollevò fino alla mensola e lei prese un bicchiere.
N: brava – Niall le riempì il bicchiere di latte, la bambina bevve e lui la riportò a letto. Il biondino prese il cellulare, il portafoglio e le chiavi, poi uscì di casa. Qualche mese dopo la nascita dei bambini lui e Wendy si erano trasferiti in una piccola villa nello stesso quartiere della casa dei ragazzi, nella periferia di Londra. Niall salì sulla sua Range Rover e mise in moto, era davvero felice, quel giorno aveva un sacco di cose da fare, era un giorno speciale.

La sveglia suonò alle 8:30 e Wendy si alzò dal letto, era sabato e fortunatamente era il suo giorno libero. Dopo la laurea aveva lasciato il lavoro da Nando’ s e aveva fatto domanda a uno studio fotografico. Dopo qualche giorno era stata assunta. La ragazza staccò il cavo del caricatore dal cellulare e trovò un messaggio di Niall, lo aprì:
“Ciao piccola, sono uscito presto a fare delle commissioni, tornerò oggi pomeriggio. Un bacio, ti amo.” Lei sorrise, stavano insieme da diversi anni ma ancora i suoi messaggi la facevano sorridere. Rispose velocemente per poi dirigersi nella stanza dei bambini, socchiuse leggermente la porta e sbirciò, stavano ancora dormendo. Velocemente fece colazione e poi si fiondò sotto la doccia. Dopo 10 minuti uscì, si asciugò e si vestì. Avvolse i lunghi capelli scuri in un asciugamano  e andò in soggiorno, si sedette sul divano a gambe incrociate e vi appoggiò il suo portatile. Andò sulla sua casella di posta elettronica e trovò solo e- mail dal lavoro, richieste di servizi fotografici eccetera.
F: mamma – Wendy si girò e vide Flynn che si stava stropicciando gli occhi mentre sbadigliava. Lei sorrise.
W: buongiorno – gli porse la mano – vuoi fare colazione?
F: si – il bimbo afferrò la sua mano e si diressero in cucina, Wendy scaldò il biberon, glielo diede e lui andò sul divano davanti alla tv, iniziò a guardare i cartoni animati. Circa 20 minuti dopo arrivò anche Maire.
W: ehi dormigliona, come mai così tardi stamattina?
M: avevo tanto sonno mamma – Wendy sorrise e le diede il biberon. La bimba salterellò felice sul divano accanto al fratello.
Più o meno alle 10 Wendy e i bambini uscirono per andare al parco, si fermarono davanti a un laghetto.
F: mamma guarda! C’ è Jimmy! – Wendy seguì il dito di Flynn che stava puntato su tre figure che camminavano verso di loro: Connie con Tyler, il suo ragazzo, e Jimmy, loro figlio di due anni. Wendy gli andò in contro sorridendo con Maire in braccio e Flynn che le correva davanti.
W: ciao Connie, Tyler – si scambiarono un abbraccio per poi sedersi tutti su una panchina.
M: mamma posso andare a vedere i cigni?
F: anche io voglio andare!
J: io anche … - tutti e tre i bambini si erano impuntati.
T: dai bimbi andiamo – Tyler si offrì di portarli al laghetto. Connie e Wendy rimasero sole sulla panchina.
W: allora … come ti trovi con Tyler?
C: oh benissimo! Lo amo …
W: lo so … quindi non pensi più a Harry? – Connie scosse la testa piegando leggermente l’ angolo della bocca.
C: no … si vede che non era destino – Wendy annuì e le due ragazze si sorrisero. Tre anni prima Connie e Harry si erano frequentati per qualche tempo, ma non era scattata la scintilla, erano rimasti comunque buoni amici.
C: e con Niall?
W: tutto alla grande, i bambini sono pazzi di lui, pensa che l’ altro giorno non volevano più andare a dormire perché continuavano a rivedere “This is us” – Connie rise. Per un attimo Wendy abbassò lo sguardo sorridendo, poi il sorriso scomparve lentamente.
C: c’ è … qualcosa che non va? – Wendy aspettò qualche secondo prima di rispondere.
W: no … è che … io cioè lui … ultimamente è spesso fuor casa e mi dice sempre che ha delle faccende da sbrigare o altro, io gli credo, mi fido di lui ma … non lo so … la paura di perderlo mi assale … - Connie sospirò.
C: Wendy non ci devi nemmeno pensare! Niall ti ama, e lo sai!
W: si ma te l’ ho detto … è sempre fuori casa … ha sempre da fare …
C: significa che ha in serbo qualcosa di speciale … - Connie si pentì subito di aver detto quella frase e si maledisse mentalmente.
W: ma … che cosa vuol dire?!
C: niente …
W: Connie!
C: tu fidati di me! – rispose lei quasi sillabando. Per sua fortuna in quel momento tornarono Tyler e i bambini.
C: oh, ehm … noi dobbiamo andare, ci vediamo presto! – Connie si congedò velocemente per poi andarsene a passo svelto con Tyler e Jimmy. Wendy era davvero confusa …
Dopo un paio d’ ore passate al parco Wendy e i bambini erano tornati a casa, lei aveva cucinato un pranzo veloce e aveva messo Maire e Flynn a letto, per il riposino pomeridiano.

Erano le 15, Niall non era ancora tornato a casa. Il cellulare di Wendy suonò, lei guardò sullo schermo, era Niall. Rispose.
W: pronto
N: ehi ciao piccola … - lei rise e gli fece il verso.
W: si certo “ciao piccola” – risero insieme
N: lo so scusa, mi dispiace di essere andato via così presto senza nemmeno salutare, ma mi farò perdonare, lo prometto …
W: Niall posso almeno sapere dove sei?
N: sono in centro …
W: a fare che?
N: dovevo comprare una cosa –Wendy rimase in silenzio per qualche secondo.
N: Wendy? Amore ci sei?
W: … si, ci sono. A che ora pensi d tornare? – chiese lei freddamente.
N: non lo so … stasera – lei sospirò.
W: va bene, ciao
N: ciao … ti amo – Wendy aspettò qualche secondo prima di rispondere.
W: anch’ io – dall’ altra parte del filo Niall stava sorridendo, chiusero la telefonata. Wendy posò il cellulare sul tavolo della cucina e si stravaccò sul divano, assorta.

Erano le 18:15. I bambini giocavano tranquilli sul tappetino in soggiorno mentre Wendy leggeva un libro. Le squillò il telefono, era sua madre.
W: ciao mamma
G: ciao tesoro, come stai?
W: benone, tu?
G: bene, senti non è che potrei passare a farti un saluto? – Wendy rimase un po’ sorpresa da quell’ ultima domanda, ma rispose.
W: ehm … certo, vieni pure
G: bene sarò lì tra poco
W: ok ciao mamma – Wendy attaccò il telefono stranita. 15 minuti dopo Grace era lì in casa seduta sul divano con lei, stavano parlando del più e del meno. Alle 18:45 suonarono alla porta, Wendy andò ad aprire, era Connie.
W: Connie ma … ciao, che ci fai qui? – Connie aveva un sorriso stampato in volto.
C: oh niente, passavo di qua … ti andrebbe di uscire?
W: mi piacerebbe ma c’ è qui mia ma…
G: oh sta tranquilla tesoro vai pure, mi occupo io dei bambini. – alle sue spalle era arrivata Grace, che aveva avuto per un secondo un’ occhiata di intesa con Connie.
W: ma io … sei sicura?
G: al cento per cento
W: ok allora …
C: su preparati! E vestiti carina!
W: ma perché dovrei …
C: fidati di me – in quella conversazione Wendy non era riuscita nemmeno a terminare una frase. Si diresse in camera sua sistemandosi i capelli, il trucco e mettendosi un vestito. Non appena uscì dalla sua stanza Connie l’ afferrò per il polso trascinandola verso l’ uscita.
C: forza muoviti! Arrivederci signora!
G: ciao Connie cara
W: ciao mamma – Connie corse fuori tenendo ancora il braccio di Wendy.
W: ma Connie! Che fretta hai? Dove mi porti?!
C: niente domande! Sali in macchina! – Wendy eseguì l’ ordine dell’ amica senza dire una parola, Connie mise in moto. Dopo qualche minuto di silenzio Wendy parlò.
W: Connie … si può sapere dove stiamo andando? – Connie esitò per qualche secondo, poi rispose.
C: Hyde Park
W: a fare cosa?
C: Wendy … tu … fidati solo di me …
W: è la terza volta che me lo ripeti oggi
C: significa che questo concetto ti deve entrare bene in testa! Ora: stai calma e non preoccuparti – Wendy sospirò e rimase zitta. Dopo 20 minuti arrivarono all’ entrata, erano le 19:15, il parco avrebbe chiuso alle 21:30. Connie si guardò in giro, poi guardò Wendy e le disse
C: dai vieni – Wendy la seguì, arrivarono in una piccola piazzetta con in centro una fontana, attorno alla quale stavano quattro panchine, le due ragazze presero posto su una di esse.
W: Connie … mi spieghi che cosa ci facciamo qui? – l’ amica guardò il suo orologio, poi sorrise e affermò:
C: tranquilla, la tua agonia è quasi finita, lo scoprirai presto – Wendy iniziò a diventare nervosa. Connie se ne accorse, decise perciò di iniziare una piccola conversazione per distrarla.
Erano circa le 19:30 quando Connie si fissò per l’ ennesima volta l’ orologio.
C: senti io … torno subito, aspettami qui
W: ma … Connie … dove vai? – era già lontana, si voltò un’ ultima volta allungando le braccia come per dirle di non muoversi, intanto indietreggiava.
C: arrivo subito … rimani lì – detto questo si voltò e se ne andò con passo veloce. Wendy non sapeva cosa pensare …
Ad un certo punto sentì dei passi alle sue spalle, fece per girarsi ma due mani calde si appoggiarono sui suoi occhi, si calmò, aveva sentito il suo profumo …
W: Niall … ?
N: ciao piccola – Niall le tolse le mani dagli occhi e si sedette vicino a lei. Lui le sorrise e lei ricambiò. Wendy fece per dire qualcosa, ma il biondino la precedette.
N: vieni con me – le porse la mano, lei l’ afferrò. Si alzarono e cominciarono a camminare. Superarono la piazzetta.
N: mi dispiace di essere sparito oggi, ma ti garantisco che era per una buona causa
W: e … potrei sapere quale sarebbe questa buona causa? – Niall rimase in silenzio per qualche secondo, poi parlò.
N: stai tranquilla, te lo dirò presto – a quelle parole Wendy andò nel panico, mentre la paura che Niall si stesse allontanando da lei si impossessava del suo corpo. Raggiunsero un prato lì vicino. Il biondino la condusse ai piedi di un’ enorme quercia, dove li aspettava un pic-nic sull’ erba. Wendy a quella vista sorrise, le ricordava tanto quel giorno lontano in cui lui l’ aveva portata dietro al pub irlandese per il loro ultimo giorno insieme in Italia. Niall appoggiò le labbra sulle sue lasciandole un piccolo bacio.
N: cena a sorpresa
W: è per farti perdonare? – chiese lei sorridendo
N: mmmm … anche – si sorrisero, poi si sedettero, dal cestino di vimini per il pic-nic Niall estrasse due scatole di cartone.
N: pizza! – la ragazza rise
W: sempre il solito – iniziarono a gustarsi le pizze, intanto chiacchieravano e ridevano. Ad un certo punto Niall le si avvicino e la baciò, poi fece scivolare la lingua sulle sue labbra raccogliendo un assaggio di pomodoro che le era rimasto, lei rise.
N: è il momento del dolce – annunciò lui. Dal cestino tirò fuori un cheescake, gli occhi di Wendy si illuminarono e lei aprì la bocca come una bambina, cosa che fece ridere il biondino. Dopo aver mangiato la torta Niall avvicinò le labbra alle sue, come per baciarla, invece le sussurrò solo qualcosa :
N: chiudi gli occhi – lei sorrise ed eseguì l’ ordine. Lo sentì alzarsi e allontanarsi, poi di nuovo sentì dei passi, Niall si sedette di nuovo.
N: conta mentalmente fino a dieci, poi aprili – Wendy iniziò a contare, quando arrivò a otto sentì una melodia, il suono di una chitarra, due secondi dopo aprì gli occhi e vide Niall seduto di fronte a lei con la sua chitarra, stava suonando. Wendy sorrise e ascoltò attentamente la musica che proveniva dallo strumento … “Questa canzone … la riconosco … “ poi Niall iniziò a cantare, Wendy rimase a bocca aperta: stava cantando una delle sue canzoni preferite, in italiano! Intanto lui le sorrideva, arrivò al ritornello, Wendy si emozionò:

“Scriverò una canzone solo per te …
E poi la canterò … per farti sorridere …
E cercherò parole bellissime …
Che non saranno mai … belle come te! Belle come te! “


Niall le fece l’ occhiolino e lei sorrise arrossendo.  Niall continuò a cantare, quando la canzone finì poggiò a terra la sua chitarra. La fissava con un lieve sorriso, lei non riusciva a proferir parola, da tanto che era commossa. Il biondino le prese le mani, si alzarono insieme, poi lui si mise una mano in tasca e si inginocchiò …
Il cuore della ragazza prese a battere all’ impazzata, sentì un calore improvviso dentro di sé, iniziò ad agitarsi, era impaziente e felice. Niall estrasse dalla sua felpa un cofanetto blu. Il suo sorriso era scomparso quasi del tutto, era nervoso.
N: Wendy … - la voce gli tremava, aprì il cofanetto mostrando un solitario, un anello con un diamantino luminoso – mi vuoi sposare? - Wendy annuì con forza trattenendo le lacrime.
W: si … mille volte – Niall sorrise, le mise l’ anello al dito, poi si alzò. Wendy si gettò tra sue braccia e lui la strinse forte, la ragazza cominciò a piangere. Si sentiva stupida: stupida di aver dubitato di lui, della sua fedeltà.
N: ti amo – le sussurrò
W: anch’ io … tanto – Niall la baciò teneramente e le accarezzò la schiena, in quel momento dei fuochi d’ artificio guizzarono nel cielo per esplodere, Wendy lo guardò esterrefatta.
N:oh bhe … questa però non è opera mia … se non lo sai oggi è ferragosto – le disse sorridendo e facendola ridere. Si sedettero di nuovo sull’ erba abbracciati, a guardare i fuochi d’ artificio e le stelle … erano insieme … ed erano meravigliosamente felici.
 
FINE
 
MY SPACE
Ed eccoci arrivati alla fine ... vi è piaciuto quest' ultimo capitolo? Ma soprattutto: vi è piaciuta la storia? <3 Alcune di voi mi hanno chiesto di scrivere altri capitoli, ho valutato la scelta di farlo ma alla fine ho pensato che era ora che la ff si concludesse, spero di non avervi deluso :) comunque se vi piace lo stile della vostra Sleepwalker potete leggere la mia nuova storia su Niall, si chiama "Wicked Love", mi farebbe piacere che qualcuno ci desse un' occhiata visto ha riscosso meno successo di Back For You :) ora per concludere vi dico davvero GRAZIE, perchè anche nelle poche recensioni mi avete dato la soddisfazione che desideravo e l' iniziativa per continuare a scrivere, grazie tantissimo per aver letto e apprezzato, vi sonbo davvero riconoscente <3 vi voglio bene <3 qui è la vostra Sleepwalker che vi saluta con un enorme abbraccio <3
XOXO
Sleepwalker
 
  
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