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Autore: esterf2000    18/10/2013    0 recensioni
Elena una sedicenne bellissima e ribelle. Andrea uno studente universitario amato da tutti.
Due vite diverse che si incontreranno per dare vita ad una favola moderna senza principi o principesse, fate o maghi ma con un IO e un TE che vogliono poter formare un NOI.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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ELENA

 

Sto fissando il soffitto,non riesco a credere che in soli due giorni la mia vita si stravolgerà completamente;per fortuna la scuola non cambierà,ma tutto il resto sì e a me i cambiamenti non sono mai piaciuti,per me nuovo significa pericolo e prima di affrontarlo vorrei anche poter conoscerlo. Domani pomeriggio Rebecca mi aiuterà con le valigie,lei non sa ancora niente ma sicuramente non rimarrà contenta del fatto che potremmo uscire solo una volta a settimana e per poche ore. E' da un po' che cerco di immaginare mio padre sia fisicamente che caratterialmente,chissà se è alto o basso,simpatico o chiuso,sorridente o depresso,benestante o con la banca rotta,se ha una villa o un bungalow...Spero solo che sia meglio di mamma e che io mi possa trovare bene.

 

Mi sono appena svegliata,o meglio la sveglia l'ha fatto puntualmente come tutte le mattine;sento un profumino di croissant arrivare dalla cucina,mi fa capire che Manuela è triste visto che li ha preparati per me e Sara,quella donna è l'unica che mi mancherà di questa casa,la mia vera madre per me è stata lei visto che quella biologica non c'è mai stata. Ho le ginocchia bloccate ma devo alzarmi visto che la scuola mi attende; ho sempre avuto buoni voti e studiato regolarmente,non che io lo volessi ma semplicemente perchè “ Tarzan ” ha una reputazione da mantenere anche tra i prof.,l'unica mia mancanza è nel comportamento infatti non manco mai nel fare battutaccie in faccia agli altri perchè il mio motto è: rispetto chi mi rispetta;speriamo che queste cinque ore passino veloci oggi,perchè non ho nessuna voglia neanche di addormentarmi sul banco. Mi sto vestendo con mia sorella che sembra uno zombie,credo di esserlo anche io,anzi lo sono di sicuro visto che mi stavo infilando il jeans dalla testa;

stamattina la colazione è particolarmente apprezzata in particolare da me,io amo i croissant al cioccolato fondente e non smetterò mai di farlo perchè sono la mia passione. Mia mamma volendo fare l'anticonformista mangia le sue solite gallette di riso integrali con una tazza di latte scremato per mantenere la linea,sai com'è lei deve farsi notare dagli adolescenti...giuro che se qualche bel ragazzo giovane si interessa a lei mi ingoio tutte le sue scarpe col tacco,che non sono nemmeno poche!

 

E' arrivato l'autista con la nostra BMW nera. Odio andare a scuola con quella macchina. Vorrei semplicemente andarci a piedi o con una semplice bici,come tutti gli altri o magari,sì, non essere uguale agli altri ma rispettando comunque gli schemi normali. Mi sono appena accomodata sul sedile posteriore accanto all'autista < Buongiorno signorine > < Buongiorno > La mia risposta è come sempre secca e concisa,non sono una che parla molto,lo faccio solo con le amiche più strette,preferisco alla gran lunga mettermi due cuffiette nelle orecchie e ascoltare i miei cantanti preferiti.

Eccoci arrivati nel parcheggio di scuola,Charlie mi ha appena detto che oggi arriverà con qualche minuto di ritardo perchè nostra madre ha un appuntamento importante a cui non può assolutamente mancare;che cosa strana! Almeno una volta alla settimana io e mia sorella rimaniamo fuori scuola per un'altra mezz'ora sotto il sole,la pioggia o qualsiasi altro fenomeno atmosferico...

Nemmeno il tempo di uscire che mi vedo arrivare davanti un gruppo di ragazzetti di prima,come tutte le mattine; poi ci sono quelle che mi guardano male e parlottano fra loro come se fossi un alieno,gli indifferenti e i prof. Che ti squadrano bene e poi in classe ti interrogano anche se l'hanno fatto solo il giorno prima. < Reby! > Per fortuna che è arrivata lei a salvarmi da questo ambiente scolastico a dir poco inquietante < Ciao Elena che mi racconti?? > Il momento più brutto viene adesso,visto che devo dirle la “ bellissima “ novità e non so come fare... < In realtà devo dirti una cosa molto importante...mia mamma si trasferisce in Francia ed io e Sara andiamo ad abitare da nostro padre,a noi sconosciuto..io e te non ci vedremo molto...anzi usciremo solo un pomeriggio ogni tanto... > La sua faccia in questo momento è alquanto sconvolta e rattristato.

 

Adesso sono in classe e cerco di concentrarmi il più possibile ascoltando quello che la prof dice anche se non mi interessa minimamente; Rebecca ha reagito male alla notizia ma per fortuna sostiene che mi starà vicina facendo il possibile. Mi dispiace per lei perchè comunque si era affezionata a me più di ogni altra sua amica,voglio dire,con me sa essere sé stessa e ai tempi di adesso è questo l'importante.

 

< Ciao > E' appena entrata in camera mia e sbattuto il suo zaino sul mio letto quasi scocciatamente. < Allora? Dove sono le valigie? > Sembra quasi che si voglia liberare di tutto questo. Così accenno un aspetta con la mano,e vado in soffitta a prenderle; sono anni che non le tiro fuori,l'ultimo viaggio l'ho fatto quando avevo dodici anni e sono andata in India,è stato bellissimo,spero che il “ viaggio “ che sto per fare lo sia ancora di più. Questi vestiti non finiscono mai come i rotoloni regina, le stiamo preparando in silenzio,stiamo male entrambe e sono molto triste che manchi.

< Elena sbrigati! Domani sera ricordati che partiamo! >

< Ricordati?? Partiamo domani sera?? >

< Si e non voglio percepire nessuna replica arrivarmi alle orecchie,quindi datti da fare e comincia a salutare i tuoi amichetti ! >

Non ci posso credere. Domani sera a quest'ora il mio mondo sarà completamente cambiato,così quasi dalla sera alla mattina... improvvisamente sento una grande nostalgia della mia camera,della routine quotidiana perchè nonostante quella bestia di mia mamma qui mi trovo bene. Rebecca si è seduta sul letto di Sara e sembra stia cercando qualcosa nella tasca: < Tieni,questa l'ho comprata prima di venire qui pensando a tutti i bei momenti passati insieme,spero solo che la nostra amicizia continuerà nonostante la distanza.. >

Così mi porge una collanina con il simbolo dell'infinito; l'unico modo con cui riesco a ringraziarla è abbracciarla e commuovendomi come una bambina,del resto piangere non significa essere piccoli.

 

Ok,Elena mantieni la calma. Abbiamo caricato tutti i bagagli,ho pianto salutando Manuela,l'unica a rimanere impassibile è stata quel pezzo di ghiaccio di mia madre che si è già seduta in auto e attraverso il suo iPhone comunica con quei citrulli dei suoi colleghi,li odio tutti. Sara mi stringe forte la mano e trattiene le lacrime,mentre io con quella libera me le asciugo;

Adesso sono in macchina,cuffiette inserite e cappuccio sulla testa; il tempo fuori è bello e credo che sia un buon motivo per sperare in meglio.

Il tragitto sembra interminabile,e man mano che andiamo avanti mi rendo conto del fatto che tutto sta per cambiare:il lago,le canne,niente negozi,niente caos o traffico di nessun tipo,la pace della campagna;

< Ragazze andate da sole non ho nessuna voglia di incontrare quell'essere vomitevole di vostro padre,quindi a presto > Io apro lo sportello saluto mia madre con un cenno della mano e seguita da mia sorella mi avvicino ad un piccolo viale che porta ad un bungalow dall'aspetto accogliente.

Arrivate busso alla porta,sento dei passi familiari avvicinarsi sempre di più,l'uscio si apre e mi si presenta di fronte mio padre.

 

  
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