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Autore: adaubartol    19/10/2013    5 recensioni
Harry Styles è un libro chiuso. è schivo, nascosto. riuscirai a capirlo solo leggendolo, sfogliando le sue pagine. ma chi riuscirà ad aprire un libro chiuso da così tanto tempo? chi riuscirà a trasformare la scintilla nascosta dietro agli occhiali di Harry in un incendio?
Louis Tomlinson è un libro aperto, ma scritto in una linguaggio indecifrabile. le sue pagine sono taglienti, non sfogliarlo o ti farai del male. Louis è ghiaccio. ghiaccio duro, forte e invulnerabile. o quasi. perchè il ghiaccio si scioglie sempre in presenza del fuoco.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Mani tremanti e congelate.
L'inverno londinese non mi era mai sembrato così freddo.
E non avevo un focolare con cui riscaldarmi, non avevo luce in casa.
Non avevo Harry.
E tutto sembrava vuoto senza di lui.
Tutto sembrava buio, tetro, freddo, inutile senza di lui.
Anche io mi sentivo così quando Harry mancava.
Perché, diciamocelo, un fiore cosa sarebbe senza i suoi petali?
Nulla.
Sarebbe qualcosa di inutile, di incompleto.
Cosa sarebbe un lucchetto senza la sua chiave?
Cosa sarebbe una melodia senza nessuno lì per ascoltarla?
Cosa sarei io senza Harry?
Nulla.
Non sarei nulla.
Ora, sono nulla.
Il nulla l'ho sempre immaginato come una stanza buia.
Come qualcosa di chiuso e inevitabile da cui non si può scappare.
Il nulla mi spaventa, mi ha sempre spaventato.
Ecco perché, nel silenzio totale, non riesco a fare a meno di parlare.
E anche ora, anche ora avrei tanta voglia di urlare, per scappare dal nulla.
Ma il nulla, in questo momento, sono io.
Il nulla sono io senza Harry.
''Louis, mia madre…''
Stamattina in libreria, non pensavo che quelle parole preannunciassero qualcosa di tanto brutto.
Inarcai un sopracciglio sorridendo.
''Non dirmi che stai pensando a lei in questo momento.''
Dissi riprendendo a baciarlo con foga.
Sentii Harry sorridere.
A volte era davvero bello che non avesse la forza di resistere ai miei baci.
Che fosse completamente sottomesso da me.
Era così bello, così bello che non aveva bisogno di chiedere nulla. Avrebbe potuto sfruttare chiunque a suo piacimento.
Eppure, se io gli avessi chiesto la luna, lui avrebbbe cercato in ogni modo di portarmela.
Magari, anche servita su un piatto d'argrento, e scusandosi per il ritardo.
Pian piano, però, sentii le sue labbra succose scivolare via dalla mie.
Stai scivolando via da me, Harry.
Rimasi a guardarlo, aveva un sepressione triste, vuota.
I suoi occhi verdi non brillavano della solita luce.
Erano spenti, spalancati, lucidati dalle lacrime che stavano inutilmente cercando di trattenere.
Una, scivolò sulla sua guancia.
Una sola, minuscola, all'apparenza inutile lacrima, mi cadde dritta sul cuore.
Bruciava come acido, quella lacrima.
Ma ancora di più, bruciavano le sue parole.
''M-mia madre deve trasferirsi in america. Mi vuole portare con lei, L-louis…''
Bruciavano.
Bruciavano come una sigaretta spenta sulla mano, come una sigaretta spenta sul cuore.
Cenere invadeva il mio corpo.
Ero incapace di pensare, di parlare, di agire.
''Tu… tu non puoi. Davvero vuoi farlo? E Maggie? E la scuola? E.. e io, Harry? E io come farò senza di te? Sai che senza di te io crollerei, sai che sei la colonna che mi sostiene. Sai che sono un grattacielo di carta, una semplice folata di vento potrebbe buttarmi giù, distruggermi. Ti prego Harry, non farlo.''
Pronunciai quste parole senza pensare, senza nemmeno prendere fiato, con gli occhi chiusi per impedire alle lacrime di uscire.
Troppo tardi.
Tentai di chiuderli di più, fino a farmi male.
Le lacrime trovavano sempre uno spiraglio per passare, per scorrere via.
Riaprii gli occhi, ormai rossi e gonfi e osservai quelli di Harry.
Tremava.
Tremavano le sue lacrime e tremava la sua bocca, ancora più rossa.
Tremavano le mani di entrambi, per il freddo o per la paura. Gliele strinsi senza pensarci.
Tremavano le sue parole.
''Io.. io non voglio farlo, Lou. Ma devo, io e mia madre abbiamo già abbastanza problemi, non voglio mandare tutto a puttane. Eppure non voglio andarmene, ti giuro che farò di tutto per convincerla a restare. Ti prego Louis, aiutami. Aiutami, ho paura, ho tanta paura di perderti. Non me ne frega nulla del resto, ho solo bisogno di te. Di te qui con me. Qui, lì, non importa dove. Ho bisogno di noi due, insieme.''
Non sapevo che dire.
Davvemo preferiva sua madre a me?
Oh Cristo, Louis, smettila.
Rimasi immobile.
Non sapevo cosa pensare né cosa dire.
Vedevo le labbra di Harry muoversi, il suo volto assunse un'espressione disperata. Mi prese per le spalle, probabilmente implorandomi di rispondergli.
Lasciò le mie mani.
Stai scivolando via da me, Harry.
Ancora.
Ancora e ancora, lo sentivo scappare.
Crollò a terra, in ginocchio.
Io non lo sentivo, io continuavo a guardare avanti.
Mi ero isolato da tutto e tutti, da me stesso e da ciò che provavo.
Non potevo piangere ancora.
Chiusi piano gli occhi.
''Louis… Louis ti prego…''
Quasi non riusciva a parlare, i respiri strazianti che uscivano dalla sua bocca mi facevano più male di mille pugnalate.
''Per favore, Harry, parliamone domani. Non ce la faccio ora.''
Uscii velocemente dalla libreria.
Lo vedevo corrermi dietro, ma non feci nulla per permettergli di raggiungermi.
Forse ero io quello che stava scivolando via.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
HARRY POV
 
Stupido.
Harry sei uno stupido.
Vai, va da lui!
Vuoi farlo scappare così?
Vuoi davvero non rivederlo più?
Vuoi dargli dello stronzo, urlare contro di lui?
No che non vuoi.
Perché sei uno stupido.
Se non lo fossi, non saresti così perdutamente innamorato da lasciarlo giocare con il tuo cuore in questo modo.
 
Si, Louis stava giocando con il mio cuore.
Si divertiva a prenderlo, fargli il solletico, accarezzarlo, farlo sussultare con le sue parole dolci pronunciate con quella voce vellutata.
Poco dopo, lo lanciava.
Lo calciava come se fosse un pallone, lo rimodellava a suo piacimento e lo distruggeva, pezzo per pezzo.
Eppure lui mi ama, io lo so.
Lo so perchè i suoi occhi parlano.
Lo so perché non l'ho mai visto sorridere a nessuno come sorride a me.
Lo so perché quel cuore non l'ha distrutto del tutto, anzi.
Riesce a curare le ferita inflitte da lui stesso, non so nemmeno io come faccia.
Eppure ci riesce.
Eppure sono sicuro che quando partirò, lascerò ogni pezzo di quel cuore tra le sue mani.
Potrà polverizzarlo, calpestarlo, tanto a me non servirà più.
Non riuscirò più a vivere senza di lui.
Non importa quanti ragazzi incontrerò, non importa se mi innamorerò di qualcun altro.
Il mio cuore, polverizzato o calpestato che sia, apparterrà per sempre a Louis.
Io apparterrò per sempre a Louis e lui a me.
Mi lasciai scivolare a terra, facendo cadere le ultime lacrime rimaste sul pavimento di legno della mia libreria.
Anche lei mi mancherà da morire.
E mi mancherà Maggie.
E mi mancherà la mia scala.
La mia scala.
Corsi nel mio angolo buio della liberia, sulla mia scala.
Era incredibile quanto mi sentissi potente, quanto fossi sicuro che quel posto appartenesse proprio a me.
No.
Appartiene a noi.
Ed è meglio così, ed è molto più bello così.
Mi sedetti sul mio scalino preferito.
Quello su cui avevo rubato un bacio a Louis.
Quello che aveva trasformato la mia scala, nella nostra scala.
Mi lasciai sfuggire un sorriso, ripensando a quel bacio.
E ripensai ad ogni momento vissuto con Louis.
Con la scala.
Con la libreria.
Con Maggie.
I baci rubati, le parole sussurrate o dette troppo forte.
La mia libreria.
La mia Londra.
Il mio Louis.
Mio, mio e di nessun altro.
E se dovesse arrivare un altro?
Louis se lo meriterebbe, si meriterebbe qualcuno che resta.
Qualcuno che non scappa in America quando ne ha l'occasione.
Qualcuno che lo ami più di me.
No, è impossibile.
Nessuno lo amerà mai neanche la metà di quanto lo amo io.
Amerà.
Al futuro.
Io lo amerò senza mai smettere.
Amato.
Al passato.
Nessuno lo ha mai amato quanto me.
Amare.
All'infinito.
Così sarà il nostro amore.
Infinito.
Senza tempi verbali e fisici.
Uno di quegli amori senza tempo, spazio e logica.
Si, uno di quegli amori lì.
Decisi di dormire in libreria, non avevo voglia di affrontare il mondo prima del giorno successivo.
Quando avrei rivisto il mio mondo.
 
 
***
 
 
Che sogno strano.
Non ricordo nulla, eppure giurerei che alla fine baciavo Louis.
Ma non era un normale bacio.
Riuscivo a sentire le sue labbra morbide e sottili così bene, sembrava fosse davvero lì con me.
Ma quando aprii gli occhi, ero solo.
Solo.
Mi piaceva tanto stare solo con i miei pensieri, eppure da quando avevo Louis, non sopportavo l'idea di essere in una stanza senza di lui.
La stanza diventava vuota senza il suo meraviglioso sorriso, avrebbe illuminato anche la più buia delle caverne, il più solitario dei cuori.
Oh, Louis.
Quanto mi manchi.
Mi manchi perché ti sento scivolare via da me.
Come la neve che in estate si scioglie, sentivo quel suo amore diventare acqua.
Lo sentivo scorrere via, libero.
Magari stava cercando un'altra strada.
Ma sarebbe sempre tornato da me.
 
Mi alzai con il sorriso, perché dopotutto sarebbe stata una bella giornata.
Bastava Louis a renderla perfetta.
Mi sedetti sul nostro scalino ad aspettarlo.
Sembrava il primo giorno.
Mi ricordo di averlo aspettato per ore, ansioso di rivedere quel ragazzo dagli occhi ghiacciati.
Spaventato per ciò che sarebbe potuto accadere.
Devastato dalla sua assenza.
La porta si aprì piano.
''Harry.''
Louis mi salutò con quella che doveva essere un espressione seria, ma non potè fare a meno di sorridere nel vedermi seduto lì, sulla nostra scala.
Sul nostro scalino.
Ero comodamente seduto su un ricordo.
Un ricordo che non se ne sarebbe mai andato.
Corsi da lui e lo strinsi forte.
Non riuscivo a non provare qualcosa per lui che fosse amore puro e infinito.
All'infinito.
Lui, invece, riusciva a provare rancore.
Riusciva a nascondere i suoi sentimenti.
Riusciva a mentire.
Ho sempre invidiato questa sua dote.
Io un libro aperto, lui un libro chiuso.
Io parole scritte, lui parole sussurrate.
Io, semplicemente
''Harry.''
Ripetette abbracciandomi forte.
Lui, meravigliosamente
''Louis.''
ciao gente!
scusatemi tantissimo per il clamoroso ritardo nel pubblicare questo capitolo ma in questi mesi sono stata impegnatissima e completamente priva di ispirazione.
non voglitemene, prometto che aggiornerò più spesso!
per farmi perdonare, capitolo lungo e strappalacrime (yee) e, in più, vi linko una mia os (sempre sui miei amati larry).
http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=2086870&i=1 mi farebbe tanto piacere se lasciaste una recensione anche là, scusatemi ancora e grazie. siete tutte meravigliose, i vostri complimenti mi fanno sorridere il cuore. <3
baci, Greta, l'autrice sfigata.
  
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