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Autore: MikyG    20/10/2013    7 recensioni
Hayley e Harry sono stati legati, in passato, da un bellissimo amore invidiato da tutti. Per un banalissimo errore, quest'amore fu rotto portando alla tristezza più assoluta entrambi i protagonisti. Ma il destino ha voluto farli rincontrare, soltanto in una situazione un po' particolare, nel suo matrimonio.
Harry e Taylor si sposeranno, Hayley combatterà per riavere indietro quello che prima era suo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buona Lettura


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Una giornata meravigliosa, piena di divertimento e risate in compagnia di Niall. Avevano sostato per il pranzo in una pizzeria e poi si erano fatti un giro tra le bancarelle, quel giorno c'era una piccola festa. Una giornata di sole nonostante la stagione fredda, ma comunque il freddo si era fatto sentire. Mena era entusiasta e non vedeva l'ora di andare a raccontare tutta la giornata ad Hayley, era appena entrata dentro la stanza, tra le mani aveva un sacchetto bianco contenente la pizza che aveva avanzato, l'avrebbe data alla sua amica. Il silenzio era la prima cosa che l'aveva accolta. Chiamò Ley un paio di volte, ma non rispondeva. Sarà andata a fare un giro, pensò, ma appena vide il cellulare sopra il tavolino del divano capì che la sua supposizione fosse sbagliata. Si tolse il cappotto e lo mise nell'attaccapanni dell'entrata per poi dirigersi verso la camera da letto. Hayley dormiva beata nel letto, Mena sorrise alla visione, ma la sua espressione tramutò completamente quando vide le sue guance leggermente bagnate e la montagna di fazzoletti che giaceva per terra. Si avvicinò a lei lentamente per portarle la coperta fin sopra le spalle. Hayley si mosse leggermente aprendo poi gli occhi e guardando l'amica davanti a se, Mena, invece, si spaventò alla vista degli occhi gonfi e rossi di Ley.

 

-Cosa è successo?- Hayley si mise seduta sul letto facendole spazio. Sospirò per poi strofinarsi gli occhi e cercando di non versare più lacrime, all'inizio, l'unica cosa che provava nei confronti di Harry era rabbia, ma quando cominciò a ragionare con il cervello e capì che quella era la fine della loro storia, fu la tristezza a prendere il sopravvento su tutto.

 

-Harry ha scelto, ma non ha scelto me- Si morse il labbro inferiore rivolgendo lo sguardo a Mena che la guardava con la bocca semichiusa. Ci furono cinque interminabili secondi quando poi Ley si buttò tra le braccia di Mena, cominciò a piangere anche se si era ripromessa di non farlo più.

 

-Mi dispiace- Le disse stringendola forte a se cercando di tranquillizzarla, ma con scarsi tentativi. Non sapeva come farle tirare su il morale, stava soffrendo.

 

-Mi ha chiesto di fare l'amante, di restare accanto a lui anche se doveva stare con Taylor. Mi sono sorti dei dubbi, ma lui mi ama veramente?- Disse staccandosi dall'abbraccio e asciugandosi per l'ennesima volta gli occhi.

 

-Sì, Ley, lui ti ama con tutto il suo cuore, ma ha scelto l'amicizia. L'hai messo in una situazione molto difficile, la felicità sua o quella degli amici? Tu cosa avresti scelto se fossi stata io il caso?- Hayley aprì la bocca per dire qualcosa, ma non uscì niente, sapeva che Mena aveva ragione.

 

-Mi ha detto che aveva scelto la fama, ma soltanto se io rimanevo con lui- Mena soffocò una risata.

 

-Hayley, ogni volta che mi parlavi di Harry mi dicevi che era un'amore difficile, non esiste quell'aggettivo vicino alla parola amore, siete voi che lo fate diventare così. Harry, inconsapevolmente, ha già scelto, ha scelto te, e tu facevi tanto l'arrabbiata con lui, ma quando ti ha baciata tutta quella rabbia che avevi nei suoi confronti era svanita. Fiducia o non fiducia, cosa avresti fatto se avessi visto Harry abbracciato ad un'altra? La gelosia ti avrebbe portato a conclusioni affrettate come è successo a lui. Harry ha sbagliato a non fidarti di te, ma tu hai sbagliato ad arrabbiarti con lui, anche tu hai preso conclusioni affrettate. Bisogna mettersi nei panni degli altri. Non è un'amore difficile, siete voi che lo fate diventare così e ci soffrite. Hayley, credimi, Harry non ha ancora scelto, ha solo cercato la via più facile e ha chiesto a te il parere, tu l'hai rifiutato e ora lui si ritrova nella stessa identica posizione di prima- Un discorso lungo e pieno di parole veritiere, Hayley si sentì quasi in colpa, le parole di Mena non facevano una piega. Cercò di ribattere, ma si accorse che in quel momento aveva torto lei. Mena le sorrise trasmettendole tutto il bene che le voleva solo attraverso esso, le porse il sacchetto bianco contenente la pizza e poi le sorrise di nuovo.

 

-Grazie, non so cosa farei senza di te- E si abbracciarono.

 

 

 

 

-Parlami un po' di te- Gli disse Taylor sorridendogli e fermandosi di colpo facendolo voltare. Dopo aver pranzato, Cody le aveva chiesto gentilmente se voleva fare una passeggiata con lui, cosa che lei accettò ben volentieri.

 

-Di me c'è poco da dire- Disse serio guardando davanti a se la strada innevata.

 

-Pazienza, l'importante è parlare- Cody si strinse nelle spalle sospirando mentre Taylor lo guardava incuriosita dal suo comportamento.

 

-Bè, mio padre è morto quando io avevo appena cinque anni, è morto di overdose. Mia madre poi si è risposata con il mio attuale padre e da loro nacque Candice, mia sorella. Non ho molti amici, come lavoro aiuto i ragazzi che hanno dei problemi con i genitori e cerco di rendergli la vita migliore e non uno schifo. Le persone a cui voglio veramente bene sono mia madre e mia sorella, sto cercando di proteggerle da tutti e da tutto, persino dall'uomo che dice tanto di amarla quando dietro la tradisce come un porco- Taylor spalancò la bocca quasi sorpresa nel vederlo serio, nel suo volto non c'era traccia ne di tristezza ne di dolore, serietà e basta. Si fermò di colpo per raccogliere da terra un penny sotto lo sguardo curioso e sbalordito di Taylor.

 

-Mi dispiace per quello che ti è successo- Gli disse guardandolo e perdendosi in quegli occhi così belli, oscuri e misteriosi. Si strinse nuovamente nelle spalle mettendosi in tasca il penny e sorridendole.

 

-Non mi conosci nemmeno e mi hai detto di tuo padre, come mai tutta questa fiducia?- Dal suo volto scomparì in pochissimo tempo il sorriso ritornando ad un'espressione dura e seria.

 

-Per me, raccontare di mio padre è come raccontare che cosa ho mangiato oggi. Non sono dispiaciuto del fatto che sia morto, lui picchiava mia madre e molto spesso anche me nonostante fossi piccolo, non potevo fare niente per proteggerla. Lui è morto e forse è un bene per tutti- Taylor spalancò la bocca di nuovo facendolo scoppiare a ridere.

 

-Siete tutti uguali, vi sbalordite quando vi racconto di me- Disse soffocando una risata e continuando a guardare davanti a se. Taylor si voltò dalla sua parte guardandolo esterrefatta, ma non vide il sasso per terra e inciampò goffamente. Prima che cadesse per terra, una mano grande e calda le afferrò il polso e la ritirò su facendola sbattere contro un altro corpo. Alzò la testa incontrando i due occhi verde acqua mentre il cuore le batteva all'impazzata. Le sorrise appena vide il rossore farsi spazio nelle guance bianche di Taylor.

 

-Tutto bene?- Annuì frettolosamente staccandosi e ricomponendosi.

 

-Vieni, ti faccio vedere una cosa- Le disse svoltando in un vicolo puzzolente.

 

 

 

 

Si lasciò cadere nel letto creando un fastidioso rumore all'udito. Si guardò un po' attorno stordito ripensando a tutte le cose che si erano detti prima lui e Hayley, le parole gli rimbombavano nella testa come tamburi, gli occhi gli bruciavano e la testa gli stava per scoppiare. Cominciò a respirare affannosamente per poi prendere il cuscino di fianco a se per lanciarlo contro il mobile che c'era davanti al letto. Strinse le mani in due pugni e tirò un urlo per liberarsi di tutte le emozioni che aveva tenuto dentro di se durante il tragitto parco-albergo. Una volta calmatosi le lacrime cominciarono a fuoriuscire.

 

-Sono un emerito coglione- Disse cominciando a tirare pugni al cuscino arancione. Non sopportava l'idea di una vita senza Hayley, non sopportava più niente di quella situazione. Si distese nel letto cercando di mantenere la calma ed estrasse dalla tasca dei jeans il suo cellulare, cliccò sulla casella di twitter e controllò i messaggi delle fans che erano aumentate tantissimo.

 

Harry, sono felice che ti sposi, spero tu sia felice con Taylor” Tirò un sospiro scuotendo la testa.

 

Sei sempre stato uno dei miei idoli, ti amo con tutto il mio cuore, ripensaci ti prego” Sorrise vedendo che, in fondo in fondo, le fan gli volevano ancora bene.

 

Haylor, sono contenta per te idolo” Soffocò una risata al nomignolo Haylor, lesse qualche altro tweet quando poi vide, tra le tendenze mondiali, una frase che gli fece gioire il cuore.

 

#MissHayley” Sorrise e schiacciò sopra alla frase e notò, con grande piacere, i numerosi tweet delle fans.

 

Non sopporto Taylor, Harry ama ancora Ley

 

“Insieme a Taylor Harry non sorride come quando era con Hayley

 

Non puoi fingere con me, lo vedo da come la guardi che la ami ancora

 

Hayley non è una puttana, è una ragazza normalissima e dolcissima che ho conosciuto personalmente

 

Uno degli scatti più belli che ho fatto al mio idolo” Ed insieme al tweet c'era una foto, una foto scattata qualche anno fa, c'era lui e Hayley e si stavano baciando. Si perse a guardare quella foto, a guardare loro due felici ed innamorati. Affogò nei suoi pensieri, mentre un ricordo veniva a galla.

 

 

 

 

-Ed ecco perchè l'ozono è molto importante nella nostra vita- Finì in tempo prima che la campanella suonasse. Tutti si alzarono felici della fine della lezione mentre Hayley sistemava la roba in cartella, la sua relazione era andata benone, il prof le aveva sorriso svariate volte. A scuola andava bene, i voti erano i più alti della classe. Si mise lo zaino blu in spalla e si diresse al suo armadietto per incontrare Mena. Percorse il lungo corridoio spesso fermata da ragazzi o ragazze che la salutavano e arrivò ben presto al suo armadietto. Di fianco a lei c'era Mena, si stava sistemando il rossetto con lo specchio del suo cellulare, quando la vide le sorrise e smise di fare quello che stava facendo.

 

-Com'è andata?- Le chiese sapendo del lavoro faticoso che Hayley aveva svolto per quella relazione. Lei si limitò ad alzare le spalle e a sorridere.

 

-Come sempre- Soffocò una risata e aprì il suo armadietto da cui cadde un bigliettino rosa confetto. Lo prese in mano e lesse le parole a carattere gotico. Mena, incuriosita si avvicinò per leggere.

 

-Chi è?- Chiese confusa rigirando il biglietto tra le mani. L'amica le sorrise.

 

-Io un'idea c'è l'avrei...Il tuo amico Harry!- Disse facendo con le dita le virgolette alla parola amico. Hayley si mise a ridere e aprì il biglietto curiosa.

 

“Sei libera?” Alzò un sopracciglio confusa facendolo leggere anche a Mena che, come lei, ebbe la stessa reazione.

 

-Se sapessi chi sei te lo direi!- Esclamò strappando in due il biglietto per poi buttarlo nel cestino di fianco. Prese gli ultimi due libri dall'armadietto e se lo rimise in spalla. Prese a braccetto Mena e si diressero verso l'uscita.

 

-Non ho la più pallida idea di chi sia!- Esclamò nuovamente aprendo il portone della scuola per uscire.

 

-Ecco, avevo ragione- Disse fermandosi di colpo e indicando un punto ben preciso. Hayley alzò la testa e diventò tutta rossa all'istante. L'amica soffocò una risata alla sua reazione buffa e poi ritornò a guardare seria Harry appoggiato ad una macchina nera scintillante.

 

-Non penso sia qui per me- Sospirò girandosi verso l'amica per poi ritornare a guardarlo. Hayley incontrò gli occhi di Harry e fu una scintilla, lei sorrise involontariamente. Poco dopo il ragazzo si avviò verso di loro.

 

-Ciao Hayley- Disse sorridendo avvicinandosi a lei e baciandole la guancia come faceva sempre. Mena si sentì di troppo e si dileguò con una scusa lasciandoli, per modo di dire, da soli.

 

-Ciao Harry- Rispose cercando di non sbattere per terra e di evitare figure di merda. Si sistemò il ciuffo biondo dietro l'orecchio e ritornò a fissare quel verde che l'aveva rapita.

 

-Cosa rispondi al bigliettino?- Si sentì particolarmente felice a sentire quelle parole, voleva dire che l'aveva scritto lui, Harry le aveva chiesto se era libera. Le guance si arrossirono improvvisamente, le faceva questo effetto, lo conosceva da più di due mesi e la reazione era sempre quella.

 

-Dove mi vuoi portare?- Chiese guardando un punto dietro di lui per non perdersi dentro quegli occhi.

 

-Avevo pensato a un picnic, conosco un posto davvero bello e ho già preparato tutto- Sorrise radiante a quell'idea, non aveva mai fatto un picnic con un ragazzo se non suo padre. Annuì con la testa.

 

-Bene, allora andiamo- Le mise una mano dietro la schiena e la condusse dalla macchina. Aprì la porta del passeggerò e la fece accomodare dentro, poco dopo si sedette anche lui e partirono. Non durò molto il viaggio, un quarto d'ora preciso, parcheggiò la macchina nel grande prato e prese tutto l'occorrente dal bagagliaio. Sistemarono la tovaglia verde quadrettata e presero dal cestino in vimini i due panini che Harry aveva gentilmente preparato.

 

-Com'è andata a scuola?- Chiese cercando di avviare un discorso. Hayley ingerì il boccone che aveva appena morsicato e rispose.

 

-Benissimo, avevo una relazione da consegnare ed è andata alla grande- Sorrise fiera di se stessa, cosa che fece scaturire una risata da parte di Harry.

 

-Secchiona!- Disse continuando a ridere leggermente facendo venire l'arrabbiatura a Hayley.

 

-Vaffanculo Harry- Biascicò visto che aveva il mangiare in bocca. Harry scoppiò a ridere non avendo capito niente di quello che aveva appena detto, diede un morso al panino e cercò di fare lo stesso verso che aveva appena fatto Hayley. Anche lei scoppiò a ridere, si portò subito il fazzoletto alla bocca cercando di non sputare tutto quello aveva in bocca. Una volta ingerito anche quel boccone poté ridere con lui.

 

-La mamma non ti ha insegnato che non si parla con la bocca piena?- La stuzzicò sorridente nel vedere la sua reazione.

 

-E la tua non ti ha insegnato ad essere meno rompi palle?- Ribattè lanciandogli un pezzettino di panino che andò dritto nel centro della fronte di Harry. Scoppiarono a ridere entrambi.

 

-Dai, facciamo i seri, di cosa parlava la relazione?- Chiese addentando un pezzo di panino e assaporandone ogni sapore.

 

-Ho parlato del buco dell'ozono, che potrebbe cambiare l'equilibrio dinamico del nostro pianeta- Rispose sorridendogli, era il primo ragazzo che si interessava a cosa aveva fatto a scuola.

 

-Mi ricordo che una volta avevo fatto una relazione, era abbastanza bella, ma la prof che avevo mi odiava così mi aveva dato solamente sei quando meritavo di più- Disse finendo di mangiare il panino e distendendosi a pancia in giù nella tovaglia. Hayley gli sorrise finendo anche lei di mangiare il panino.

 

-Io vorrei tanto diventare astronoma, vorrei tanto andare nello spazio, sai, il cielo mi affascina molto. Pensare di essere una piccolissima parte di tutto l'Universo mi fa scaturire una sensazione strana, amo guardare le stelle di notte- Puntò il suo sguardo sul cielo pieno di nuvoloni grigi, Harry la guardò vedendo in lei una particolare luce splendere, ma non era quello del sole.

 

-Queste frasi da scienziata mi fanno sentire molto ignorante- Hayley soffocò una risata posando il suo sguardo su quello di Harry, e fu silenzio per pochi secondi.

 

-Siamo tutti ignoranti in questo mondo, Harry- Seguirono altri secondi di silenzio, quando poi Hayley si alzò e aprì lo zaino.

 

-Non ho voglia di tornare a casa senza aver finito i compiti, mi aiuti?- Harry le sorrise annuendo. Hayley si distese vicino a lui aprendo il libro e il quaderno di trigonometria. Lesse il problema e lo trascrisse nel quaderno.

 

-Sono sempre andato bene in questa materia- Disse spiegandole la soluzione di quel problema. Dopo pochi minuti il problema era completo. Hayley lo ringraziò di cuore e prese il libro di storia.

 

-E di storia?- Chiese lanciandogli il libro.

 

-No, di storia no, ho sempre odiato questa materia- Hayley soffocò una risata e si riprese il libro in mano aprendo nella pagina da cui doveva incominciare a studiare. Passarono i minuti e Hayley praticamente non aveva studiato anche perchè Harry non glielo permetteva, le continuava a fare il solletico e lei non riusciva a concentrarsi. A farli finire di ridere fu la goccia d'acqua che cadde nella pagina del libro.

 

-Sta per piovere, è meglio andare!- Esclamò Harry raccogliendo la roba e mettendola tutta disordinata nel bagagliaio. Le gocce cominciavano a scendere sempre più velocemente. Salirono nella macchina e partirono per ritornare a casa.

 

-Harry, ti chiedo troppo se mi puoi portare a casa?- Scosse la testa prendendo la via che l'avrebbe portato alla casa di Hayley. Quando finalmente arrivarono la pioggia cadeva velocemente, le persone erano sotto l'ombrello, altre correvano.

 

-Grazie mille per il bellissimo pomeriggio Harry- Gli disse sorridendogli, aprì la porta, ma fu subito bloccata da Harry.

 

-No, aspetta, tu non abitavi più avanti?- Chiese.

 

-Sì, ma non ti preoccupare, non puoi entrare con la macchina- Harry si strinse nelle spalle e prese l'ombrello, uscì dalla macchina e andò a recuperare Hayley dal sedile del passeggero.

 

-No, davvero, non c'è ne bisogno- Ma non la stette a sentire e la prese per un braccio facendola uscire. Si incamminarono e arrivarono davanti al portone verde. Harry chiuse l'ombrello, che non servì molto visto che era marcio da capo a piedi come Hayley. Il cielo si era fatto buio e Hayley fece fatica a trovare la chiave dentro lo zaino.

 

-Ancora grazie- Sorrise avvicinandosi per baciargli la guancia, molto lentamente si staccò non volendo separarsi da lui. Aprì il portone per entrare, ma fu di nuovo fermata dalla mano di Harry che l'attirò a se. Poca fu la distanza che gli separavano, Harry ne approfittò subito e posò le sue labbra su quelle di Hayley in un bacio casto e dolce, si staccò poi.

 

-Pensami piccola- Si staccò del tutto e si avviò verso la macchina senza l'ombrello lasciandola perplessa e con mille farfalle allo stomaco. Ormai non aveva più dubbi, gli piaceva.

 

-Oh Harry, è da tempo che ti penso costantemente-

 

 

 

 

-Siamo arrivati? E da mezz'ora che camminiamo in questo luogo dimenticato da tutti- Domandò spazientita Taylor a Cody che restava in silenzio e camminava sempre più velocemente.

 

-Eccoci qui!- Disse fermandosi davanti ad un portone mezzo scassato e tutto arrugginito. Taylor alzò un sopracciglio e scosse la testa facendo un passo all'indietro.

 

-Fidati, fuori è brutto, ma dentro cambia tutto- Le porse la mano guardandola negli occhi, lei, un po' titubante, la prese e si fece trasportare dentro il garage. Attraversarono un pezzo tutto al buio e a Taylor cominciavano a venire i brividi, quando poi sentì delle voci. Un spiraglio di luce si poteva intravvedere davanti a loro, Cody tirò un calciò ad una porta ed entrarono, rimase letteralmente colpita.

 

-Ommioddio!- Esclamò portandosi una mano alla bocca e guardando l'enorme posto davanti a se. Un mucchio di ragazzi andavano sullo skate, facevano acrobazie sulle rampe. I muri erano completamente ricoperti da scritte fatte con le bombolette. Un posto enorme, illuminato e pieno di ragazzi e ragazze.

 

-Questo è il mio mondo- Le disse Cody sorridendole. Si guardarono le mani ancora unite, ma nessuno dei due volette separarle.

 

-Dai, vieni- Entrarono in un'altra porta scoprendo una stanza molto più piccola con tantissimi attrezzi.

 

-Qui si riparano gli skate rotti- Prese dalla tasca il penny che aveva raccolto e lo depositò sopra il tavolo. Poco dopo prese due attrezzi dall'anta e bucò la moneta, Taylor lo guardò curiosa.

 

-Perchè mi hai portato qui?- Chiese non capendo il significato di tutta questa fiducia nei suoi confronti, prima il padre, adesso questo. Cody si spostò da un banco all'altro cercando qualcosa tra i vari cassetti.

 

-Non lo so nemmeno io- Disse sincero. -Nemmeno mia madre sa di questo posto- Chiuse il cassetto che aveva appena guardato e aprì le ante sopra di se.Taylor rimase un po' perplessa. Cody strasse dall'anta un pezzo di filo che lo fece passare nel buco della moneta, finita l'operazione si girò verso Taylor e le sorrise.

 

-Questo è un braccialetto porta fortuna, te lo regalo- Le porse il braccialetto con il penny, Taylor lo guardò e poi lo prese guardando da vicino quella monetina, come se non ne avesse ami vista una.

 

-Un giorno, mentre passeggiavo con mio nonno, avevo visto per terra un penny. Non lo presi all'inizio, pensavo che un penny non poteva cambiare la situazione economica di mia madre. Ma mio nonno me l'ho aveva fatto prendere, mi aveva detto che quel penny era come una persona, la persona con meno valore lasciata da sola in mezzo alla strada. Da quel giorno, ho imparato che le cose con meno valore sono quelle più preziose- Si portò su la manica della giacca e le fece vedere il braccialetto con un penny attaccato. Taylor lo guardò in silenzio affascinata da quella parole, poi gli sorrise e si avvicinò a lui porgendogli il braccialetto.

 

-Me lo metti?- Cody le sorrise e le mise il braccialetto al polso. Taylor alzò lo sguardo verso di lui notando la poca distanza che li separava e diventò tutta rossa. Finito di fare il nodo posò il suo sguardo su quello di Taylor, seguirono interminabili secondi di silenzio, quando poi furono interrotti dalla porta che si apriva.


 

Ciao a tutte, finalmente ho pubblicato. Lo so, in ritardo, avevo messo un "capitolo" (che adesso è eliminato) con scritto i vari motivi per cui non ho pubblicato. Ve li rimetto qui:
1) vivo in un paesino di merda in cui la connessione c'è un mese e l'altro no, questo è il mese no. È talmente tanto lenta che non riesce nemmeno ad aprirmi google.

2) il mio computer, tarocco per precisare, ha avuto dei problemi e ora è ad aggiustare ( questo messaggio lo sto scrivendo al cellulare)
3) è iniziata per me la prima superiore e ci hanno già caricati di verifiche...vorrei andare bene, avere un buona impressione per i prof e quindi mi sono dedicata molto allo studio.
Vi ringrazio per le recensioni ricevute da:

simonaDirectioner
Gioy_1D_Love
Oysh_more than me
alrosefly
Jamesswitnees
Directioner_Is a promise
Hikita
_PayneTostato_
Costy2198
Grazie mille a tutte... 
Ho cambiato nome, Mikyg. Mi chiamo così perchè il mio vero nome è Michela e di cognome incominciò con G. Ecco perchè. Spero il capitolo vi piaccia :) Ci sentiamo al prossimo capitolo. Ciaooo
ps. Recensite.

 

 
  
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