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Autore: _hellostyles    20/10/2013    4 recensioni
Harry Styles è stato creato per avere ciò che vuole ma questo sembra cambiare quando Scarlett McVay entra a far parte della sua vita.
Harry vuole l'unica ragazza che non lo vuole e farà di tutto per averla.
Ottenere ciò che vuoi a volte significa perdere ciò di cui hai bisogno.
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Storia vincitrice del concorso "storia più originale" indotto da 1DFFAwards.
Facente parte della top ten delle più preferite e più recensite. Più di due milioni di letture
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Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Baby lips.'
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19 - Just lay it all down; put your face into my neck and let it all out
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"Aspetta... Quindi tu hai fatto cosa?" Soffocai una risata come risposta a ciò che aveva appena detto Harry.

Quando Niall ci aveva salutati andando fino alla stanza che condivideva con Zayn per ordinare il servizio in camera e dormire, ho avuto l'impressione che io, Zayn e Harry fossimo chiusi in una teca di vetro di imbarazzo. Ma, fui smentita piacevolmente per la maggior parte. Mi precipitai più vicina a Zayn con Harry dalla parte opposta alla mia, loro due iniziarono una normale conversazione con le loro battute da ragazzi mentre io ascoltavo e ridevo insieme a loro. 

Non ero sicura che Zayn fosse totalmente consapevole della stranezza fra Harry e me, o se avesse visto una delle riviste che sosteneva che fossimo una notizia ma cercai di tenere quel pensiero nella parte posteriore della mia mente. Sulla base del modo in cui ha agito verso di noi penso non ne avesse idea. Harry sorrise, i suoi occhi passarono da Zayn a me. "Gli ho rasato le mie iniziali tra i peli delle gambe". Emise un'altra risata facendo segno verso Zayn. "Vai, mostra a Scarlett quello che ho fatto!" Disse, afferrando il bicchiere di alcol, mandando giù il liquido trasparente nel bichierre, poi gettando la testa indietro e finendolo. Non riuscivo nemmeno a ricordare il numero di drink che aveva bevuto, ma era abbastanza alto. 

Zayn scosse la testa e alzò i pantaloni lungo la gamba, sbirciai sotto il tavolo e vidi le lettere 'HS' scavate sciatte tra i peli scuri della gamba e subito mi si strinse lo stomaco in una risata. Non ero ubriaca, ma sentivo un ronzio. E sapevo di non essere completamente sobria, non avrei trovato questo scherzo altrettando divertente.

Quando la nostra risata si spense, mi sentì il braccio di Zayn allungato dietro di me, appoggiato innocentemente sul bordo del cuoio nero della sedia dietro di me. Gli occhi verdi di Harry guardarono intensamente il suo braccio per tutto il tempo stringendosi quando capì che cosa stava facendo Zayn. Lo guardai, alzando un sopraccicglio in risposta. 

"Qualcosa non va, Harry?" Chiese la voce di Zayn. Il suo tono era diverso, come se sapeva che stesse facendo arrabbiare Harry, ma voleva aizzarlo ancora un po'. Harry deglutì e lo guardò, strinse le labbra per formare un sorriso. Sembrava quasi doloroso. 

"Niente affatto." I suoi occhi si volsero verso di me. Il suo sguardo quasi mi costrinse a piangere dal dolore. "Sarò nella stanza. 517." 

"Uh, va bene. Arrivo subito". Mi strinsi nelle spalle. Fece un cenno verso Zayn e monotono ci diede la buonanotte, poi svanì.

Lanciai un lungo respiro attraverso le mie labbra con il broncio. Le dita di Zayn accarezzarono la mia spalla leggermente prima di avvolgere il suo braccio intorno alla parte superiore del mio corpo, tirandomi un po' più vicina a lui. Risi quando il suo sussurro morbido solleticò il mio orecchio.

"Allora, sei una ballerina?" Amoreggiò. La nostra conversazione si trasformo da genite a intima in una manciata di secondi. I nostri visi erano più vicini e il tono sensuale nella voce di Zayn mi fece contorcere lo stomaco.

"Beh, la ero". Sorrisi mentre mi fissava.

"Che cosa ti ha fatto smettere?" Cercai di non mettere a fuoco il modo in cui lui delicatamente trascinava il suo dito formando dei piccoli cerchi sulla mia giacca bianca che coprima le mie spalle ossute. Battei le palpebre lentamente, prima di ripondere.

"Oh, è una storia lunga e noiosa. Sospirai. Onestamente, non ero sicura di volermi aprire fino in fondo con Zayn. Non lì almeno. Stavo per immergermi in molti avvenimenti personali del mio passato che io avrei preferito tacere fino a quando non avessi sentito la necessità di esternarle. Zayn mi sorrise e cambiò rapidamente il soggetto su quanto fosse stato incredibile lo spettacolo. Rise e continuò. Potevo dire che pensasse che stesse per accadere qualcosa.

Zayn e io chiacchierammo senza imbarazzo per più di quanto mi aspettassi. Per lo più riguardò lui, perché non avevo nessuna voglia di tornare su qualsiasi argomento delicato del mio passato. Sia che fosse il mio passato sulla danza, che il mio passato con Harry Styles. Rimasi sorpresa nell'ascoltare la vita di Zayn prima dei One Direction. Come non fosse realmente in sintonia, come avesse trovato difficile credere con una faccia come la sua, e come gli mancasse tutta la fiducia che aveva in quel momento. Stavamo ridendo per un piccolo scherzo che aveva fatto, quando diede un'occhiata al suo grosso orologio in argento che aveva al polso. 

"Merda, è tardi". Ridacchiò e si passò una mano tra i ciuffi neri. Mi morsi il labbro nervosamente quando il suo braccio lasciò la mia spalla. "Probabilmente dovremmo andare a letto". Risi e incrociai una mano in grembo. 

"Sì sì, assolutamente". Parlai con calma. Non sapevo a cosa fosse dovuto quell'improvviso nervosismo, ma cercai di rassicurare me stessa che non avrei dovuto preoccuparmi se Zayn avesse o meno provato finalmente a baciarmi e non del fatto che stavo per andare a dormire al piano di sopra, nella stessa stanza di Harry Styles. Merda, non ho il pigiama. Pensai improvvisamente mentre Zayn usciva dalla sala. Lo seguii.

"Spero che ti sia divertita 'sta sera. Questo è stato il tuo primo concerto, non è vero?" Annuii. Con i tacchi che avevo indossato non ero molto più bassa di Zayn. Non potei fare a meno di ricordare la figura troneggiate anche mentre indossavo i tacchi.

"Sì ed è stato incredibile. Voi ragazza siete stati fantastici". Gli dissi per la ventesima volta quella notta. Lui sorrise e si guardò le scarpe, ma subito mi guardò e portò le sue morbide calde labbra sulla mia guancia prima di stringermi in un abbraccio stretto. Respirai la sua colonia profondamente e sorrisi mentre si allontanava.

"La mia camera è dall'altra parte dell'hotel. Sei capace di trovare la tua?" Mi fece l'occhiolino. Sorrisi e annuì lentamente.

"Sì, credo di poter trovare la mia strada". Risi mentre ci salutammo definitivamente e ci separammo. Sospirai, stringendo la borsa a mano rosa al petto e facendomi strada verso gli ascensori dorati. Schiacciai il pulsante con un'etichetta di una freccia rivolta verso l'alto con il dito indice. Le mie mani strinsero con impazienza la mia  fino a che le porte si aprirono. Premetti il pulsante del quinto piano e aspettai.

Il mio stomaco era agitato. Harry si era già addormentato? Si arrabbierà per averlo svegliato? O diventerà pazzo perché sono stata così tanto fuori con Zayn? O lui è... geloso? Scossi la testa, quando il pensiero mi attraversò la mente. Harry non era geloso. Harry non voleva avere niente a che fare con me. Forse voleva un'altro bacio... Ma nient'altro.

I miei occhi fissavano i numeri delle camere sopra le porte color crema fino a quando vidi i numeri dipinti d'oro 517. Presi un respiro profondo, il petto mi si gonfiò, poi espirai e guardai il petto e le spalle rilassarsi e sgonfiarsi. Portai il mio pugno appallottolato fino alla porta, lo lasciai librarsi per un momento, poi bussai tranquillamente.

Non ci fu risposta. Bussai di nuovo, un po' più forte questa volta.

"Harry?" Chiamai il suo nome dopo aver ricevuto ancora silenzio in risposta. Alzai gli occhi e scavai nella mia borsa, sperando che una telefonata lo avrebbe svegliato in modo da potermi fare finalmente entrare. Cercai il suo numero e portai il dispositivo fino al mio orecchio, battendo il piede contro il tappeto del corridoio mentre aspettavo lui rispondere.

"Non disturbarti". Sentì una voce grave dire dietro di me. Inarcai le sopracciglia e mi voltai per vedere Harry. I suoi folti riccioli erano bagnati come pure il costume che gli coprivano le cosce. Aveva un asciugamano avvolto intorno al collo e delle goccioline di acqua fredda scorrevano lungo il suo torso esposto. I miei occhi vagarono sulla parte superiore del suo corpo a me familiare prima di ritornare velocemente ad un contatto visivo con lui.

"Finalmente". Rilanciai il mio telefono nella borsa e aspettai che aprisse la porta in modo di poter dormire un po'. Battei le palpebre più volte quando stette lì per qualche momento. "Beh? Hai intenzione di aprire la porta o cosa?" Incrociai le braccia. Sorrise leggermente, ma non era un sorriso felice o una smorfia maliziosa. Era un sto-per-chiederti-qualcosa-di-cui-non-voglio-sapere-la-risposta sorriso. Mi preparai.

"Io, emh, non posso farlo in realtà". Parlò e spinse via i suoi riccioli bagnati dagli occhi. 

"E perché, Harry?" Chiesi portando le mie dita indice e pollice verso la base del mio naso, strofinandole contro essa per calmare il mio imminente mal di testa. Harry rise nervosamente. 

"Non ho portato la chiave in piscina con me". Parlò lentamente. Chiusi gli occhi ed espirai bruscamente.

"Perché diavolo sei andato in piscina a quest'ora di notte?" Chiesi con la rabbia crescente nella mia voce.

"Non chiedermelo". Sputò in discussione. "Pensavo che sarei tornato indietro nel momento in cui tu mi avresti lasciato entrare".

"Come facevo a entrare se non ho la chiave?" Gridai in risposta per poi calare il volume della mia voce. Strofinai i miei pugni contro gli occhi e cercai di non ringhiare verso Harry per la frustazione. La sua stupidità mi fece venire voglia di strappare i suoi capelli per poi venderli su e-bay e fare fortuna mentre lui piangeva in un angolo con la sua grande testa calva.  Dio, era un coglione.

Non appena riaprì gli occhi il mio sangue cominciò ad andare in ebollizione, sentendo le risatine soffocate di Harry.

"Non ho per nulla pensato a questo". Si strinse nelle spalle. Gemetti e lasciai scivolare la mia schiena contro la porta, sedendomi e gettando la testa tra le mani facendo cadere i miei capelli arruffati davanti alla mia faccia. Voglio solo andare a casa. Pensai. Perché sono venuta qui, prima di tutto? 

Harry si inginocchiò accanto a me e appoggiò anche lui la schiena contro la porta mentre si sedeva. Ero ancora tentata di strappare ognuno dei suo boccoli color cioccolato.

"Se mi lasci prendere in prestito il telefono, posso chiamare Paul per fargli chiamare la reception". Senza guardare verso di lui, frugai alla ricerca del mio telefono e glielo lanciai addosso. Sospirò e chiamò, parlò con calma alla sua e del resto dei ragazzi guardia del corpo poi mi ripassò il telefono dopo averli spiegato la situazione.

"Crede che sei stupido come penso io?" Parlai finalmente e spinsi i capelli via dal viso. Harry rise.

"Non ne sarei sorpreso". Alzai gli occhi su di lui e continuava a scuotere la testa, cercando di non pensare a ciò che effettivamente stava accadendo. "Paul ha detto che potrebbe volerci un po' dal momento che è così tardi". 

"Ottimo. Impressionante. Sono così felice". Sussurrai sottovoce. Harry sospirò e cominciò a asciugarsi la sua pelle bagnata con l'asciugamano. Feci del mio meglio per non guardarlo in soggezione. Accidenti a te e al tuo pacco da sei, Styles. Pensai mentre Harry faceva il suono di un elicottero con la sua bocca. Mi guardò con occhi socchiusi.

"Beh, cosa facciamo mentre aspettiamo?" Chiese, incrociando le braccia sul petto nudo. Il bicipite si flettè leggermente mentre lo faceva. Deglutii e scossi la testa, rispondendo con il mio solito tono sarcastico.

"Non lo so, Harry. Cosa vuoi fare?" Appoggiai il mento sulla mia mano, guardando verso di lui. Harry girò la testa in fondo al corridoio, poi di nuovo verso me.

"C'è un ripostiglio laggiù". Puntò il pollice nella direzione che aveva appena guardato. "Potremmo andare là per una rapida sveltina". Cominciò a ridacchiare mentre io girai ancora una volta gli occhi. Ma, non potei fare a meno di ridere un po' prima di rispondere.

"Sei disgustoso". Scossi la testa e rivolsi la mia attenzione al mio telefono che stava caricando la timeline di twitter. Scorsi con il pollice attraverso tweets senza senso fino a quando la voce di Harry parlò lentamente.

"Posso farti una domanda?" Mi lasciai cadere il cellulare sul grembo, rivolgendo l'attenzione verso di lui. Odiavo quando la gente mi chiedeva il consenso per farmi delle domande. Me ne hai appena fatta una, cosa ti fa pensare che non puoi farmene una seconda?

"Spara". Risposi 

"Beh... Una volta ho letto una cosa che ho sempre voluto chiedere a Danielle, ma ho pensato che sarebbe stato un po' imbarazzante, così ho deciso di chiederlo a te dal momento che eri una ballerina". Spiegò prima di arrivare al punto. "Se devi fare una performance con un uomo, ti un ballo insieme, è vero che l'uomo e la donna... fanno sesso?" Lanciai fuori una forte risata. Una risata che non facevo da un po'. Una risata che usavo solo quando trovavo le cose assolutamente divertenti. Guardai attraverso gli occhi socchiusi per vedere la faccia di Harry contrarsi in una smorfia d'orrore.

"Stai ridendo perché è vero?" Mi chiese con urgenza. "Oh, Dio... E' vero, non è così?" Lo shock nella sua voce mi costrinse a ridere di più, ma alla fine mi calmai con dei profondi respiri e pizzicotti sulle guance.

"Voglio dire... Se sei un ballerino professionista, ho sentito dire che è comune". Dissi la verità. Ai tempi in cui ballavo, sentivo diverse ragazze parlare delle loro sorelle e zie e altre donne che erano più legati ai loro partner di ballo maschili con cui avevano avuto rapporti sessuali. "Lo fanno per il pubblico, in modo che-" Mi interruppi cercando di trovare le parole giuste. "In modo che possano avere un rapporto maggiore con il corpo dell'altro. In modo che la danza sia più naturale e sensuale". Harry sbatté le palpebre. 

"Allora vuol dire che l'hai fatto?" Risi di nuovo e scossi la testa. 

"No! No, assolutamente. Ero una diciassettenne e ero solita ballare con uomini quasi di dieci anni in più di me. Quello sarebbe contro la legge". Harry sospirò, come se ne fosse sollevato.

"Ma tu hai già avuto rapporti sessuali, non è vero?" Le mie spalle si tesero alla domanda e i miei occhi si spalancarono mentre contemplavo le mie successive parole. Devo mentire? O devo dire la verità? Ma, dire a qualcuno che sono la più grande vergine che abbia mai conosciuto e il ragazzo con cui sono andata più vicino a fare sesso era lui ed era ubriaco è sicuramente strano. 

"Ah, sì". Scelsi di mentire.

"Bene". Harry fissò la parete di fronte a noi. Inarcai un sopracciglio.

"Bene?" Risi. "Che cosa avresti detto se avessi detto il contrario?" Le labbrai di Harry di tirarono in una smorfia mentre mi guardava lentamente.

"Avrei detto che avremmo dovuto cambiare la situazione, questa sera." Deglutii, la mia mente andò veloce per un momento, poi ritornai lucida quando ricordai la mia bugia, che probabilmente avrei rimpianto in seguito.

"Disgustoso". Mi lamentai fuori. Harry continuò a mantenere il sorriso sul suo volto prima di parlare nuovamente.

"Posso farti un'altra domanda?" Sospirai, ancora infastidita per il fatto che avrebbe solo dovuto chiedere quella dannata domanda. Gli feci cenno di andare avanti.

"Beh, in base a come parlavi con Danielle sembra come se amavi per davvero ballare". Sorrisi alla sua piccola osservazione. "Allora, perché non lo fai più?" 

Era la seconda volta che mi facevano quella domanda quella sera. Ma quella volta volevo rispondere. Non sapevo neppure perché, ma qualcosa di Harry mi fece venire voglia di aprirmi. Solo dirgli tutto, Sembrava affidabile. Sembrava che non mi avrebbe giudicato in base al passato o alle mie scelte.

"Vuoi davvero sapere?" Gli chiesi. Le sue labbra rosa fragola di tesero in sorriso calso e annuì. Respirai profondamente prima di cominciare il racconto epico di Scarlett McVay.

"Beh, vivevo in un sobborgo a Los Angeles con la mia mamma e il mio papà. Era una bella cittadina, ma quando avevo circa tre anni mia madre mi iscrisse a un corso di danza. Ho finito per odiarlo". Mi misi a ridere. "Volevo piangere, anzi urlare quando lei mi trascinava in quello studio e mi constringeva ad indossare quei collant rosa sulle gambe. Ma sono cresciuta e ha iniziato a piacermi davvero ballare. Mi iscrissi ad un sacco di corsi: jazz, moderno, tap, ma quello che mi è piaciuto di più è stato classica". Presi un resipiro. "Anche se era una rottura di palle, avevo... avevo solo una strana ossesione". 

"Sei ancora un po' tu". Sussurrò Harry. Alzai gli occhi e continuai.

"Comunque, avevo circa tredici anni quando i miei genitori iniziarono ad avere delle discussioni. E, credo, immagino che non gli ho mai prestato attenzione perché ero così presa dal ballo e dalla scuola. Ma un giorno mia mamma proprio non smetteva di piangere e mi ha detto che la causa era mio padre che aveva una relazione extra-coniugale. Troppo da condividere con una tredicenne". Scossi la testa, ricordando le spalle flosce di mia madre tremanti tra le mie braccia mentre lei singhiozzava nel mio collo a causa dell'orribile errore di mio padre. "E a mio padre non è mai piaciuto che io ballassi, lo considerava una  perdita di tempo. Ma, comunque, i miei genitori hanno finito per separarsi e poi divorziare-"

"Mi dispiace, Scarlett". Mi interruppe Harry. La sua voce era calma, dolce. Scossi la testa.

"Va tutto bene". Mi strinsi nelle spalle. "Ma invece di stare con mia madre... Alla fine, mio padre ha vinto la custodia completa. Ha vinto. Come se fossi un qualche oggetto che loro due stavano comprando all'asta". Il mio volto si trasformò in una smorfia di disgusto. "Allora, mi sono dovuta trasferire dall'altra parte del paese con mio padre e quella donna terribile che ha rovinato il matrimonio dei miei genitori".

"Lei sembra una vera e propria puttana". Aggiunse Harry. Mi misi a ridere in accordo.

"Oh, ma ora che ci penso, un modo per sfidare mio papà e la sua idea che la danza fosse sbagliata per me... Entrai nello studio più vicino al nostro appartamento che riuscì a trovare. E da quel momento in poi ho solo, beh, sono solo migliorata". Ho odiato il suono pieno di me, ma la danza era l'unica cosa in cui sapevo di essere brava. "Così brava, che gli osservatori della 'American School of ballet' mi hanno presa in considerazione, me, per unirmi a loro dopo il diploma delle superiori. E si sa" Aggiunsi alla mia storia. "sono stata una delle più giovani ragazze in quello studio di New York ad ottenere il ruolo principale nello spettacolo di fine anno". Scossi la testa quando la nostalgia mi colpì come un mattone pesante.

"Ma, mentre ballavo così tanto e non avevo amici a causa del nuovo ambiente, studiavo molto e ottenevo davvero buoni voti, perché, beh, non avevo una vita sociale. E i college mi mandavano lettere a destra e a manca per me per frequentarli. Ma non volevo, perché volevo andare alla scuola di danza e diventare famosa e amata in tutto il mondo." Sorrisi mentre parlavo. "Ma" Il mio sorriso svanì rapidamente "Ofxord mi ha mandato una lettera e una borsa di studio pagata e mio padre si rifiutò di ascoltare altro. Così, dopo lo show del mio ultimo anno, sono stata constretta a smettere e trasferirmi in Inghilterra e studiare matematica. Ed ora, eccomi qui, seduta fuori una camera di albergo, perché il membro di una boy band con cui mi sono seduta è così stupido da dimenticare la sua chiave quando è andato in piscina alle quattro del mattino". Lanciai uno sguardo truce ad Harry.

"Beh, fottiti". Mormorò Harry. Espirai attraverso il mio naso.

"Sì, ma qualcosa si può fare, giusto?" Harry sorrise debolmente in risposta. Sospirai e mi tolsi i tacchi costrittivi, dimenando le dita dei piedi quando li tolsi e i miei piedi furono liberi di respirare ancora. "E tu? Hai una storia strappalacrime da raccontare?" Harry rise e si passò una mano tra i capelli, che erano completamente asciutti ormai.

"Non proprio. Anche i miei genitori sono divorziati. Ma il mio patrigno in realtà è un grande uomo. A parte questo... La mia vita è piuttosto noiosa". Risi alla sua risposta.

"Noiosa? Sei in una boy band! Praticamente puoi sentire le mutande delle ragazze toccare il pavimento ogni volta che cammini in una stanza". Cominciai a passarmi le dita fra i miei capelli.

"Ah, ogni ragazza ma una". Lui mi guardò facendomi l'occhiolino. I miei occhi girarono, di nuovo. Ma, il mio commento mi fece pensare di nuovo alla notte in cui si rannicchiò nel mio letto con le lacrime che scorrevano sul suo prezioso faccino. Ha detto che era a Oxford per incontrare una donna... Chi?

"Chi dovevi incontrare a Oxford la notte che sei stato nel mio appartamento?" Sbottai. L'avevo detto che non ero una fan del tergiversare. Harry si voltò lentamente verso di me, la sua bocca era trasformata in una smorfia e velocemente tornò indietro facendo un sorriso pigro.

"Vuoi davvero sapere?" Prese in giro le mie parole. Sorrisi e annuì, deridendo le sue azioni prima che gli spifferassi tutto. Non potei fare a meno se si sentiva come me. Se sentiva che poteva fidarsi di me, in qualche strano modo.

"Caroline Flack". Affermò. Il nome suonava familiare. Ha condotto qualcosa. Ha fatto qualcosa di importante. Non riuscivo a ricordare cosa. "Conduce Xtra-Factor". Harry rispose alle mie domande mentali. "Abbiamo avuto... qualcosa per un po'. Qualcosa di veramente bello, in realtà, ma non so... C'era la differenza d'età e il suo continuo parlare di iniziare una vita insieme". Harry distorse il suo volto mentre parlava. "E io non voglio pensare di avere una famiglia, ho solo diciotto anni e volevo solo una buona scopata con una donna matura. Ma-" Si interruppe. "Credo di aver provato dei sentimenti veri per lei, non sono sicuro se è stato amore, ma, non so, era qualcosa". 

"Quando avete fermato la vostra... relazione?" Faticai a trovare una parola per definire Harry e Caroline. 

"Circa due mesi fa. Mi ha chiamato quella notte e mi ha detto di incontrarci in quel pub, in modo che nessuna telecamera ci avrebbe potuto ronzare intorno. E, non lo so, immagino che che avevo appena iniziato a passare oltre lei e i suoi giochi di mente, ma una volta che l'ho vista e abbiamo iniziato a parlare, quei sentimenti... sono tornati. Ed era una cosa che non sapevo come affrontare". Harry parlava lentamente, gli occhi passavano dai miei al muro di fronte a noi. "Ad essere onesti, probabilmente mi hai salvato dal fare qualcosa di cui mi sarei seriamente pentito quella notte". Rise. 

Sorrisi, sentendo uno strano svolazzare nel mio stomaco. "Bene, sono contenta di averti aiutato". Guardai verso di lui attraverso lo spessore delle mie ciglia. 

Gli angoli della bocca di Harry si tirarono verso l'alto e le sue fossette comparvero su una delle sue guance. Era molto bello, i suo lineamenti molto più virili e affascinanti degli sguardi cesellati ed esotici di Zayn.

"Sono felice, troppo". Gli occhi di Harry passavano dai miei occhi alle mie labbra. La sua lingua passo rapidamente attraverso le sue labbra prima che riuscissi a sentire il suo volto muoversi sempre più vicino. I miei occhi si chiusero quando sentì il suo naso accarezzare il mio, le mie labbra tremanti in attesa quando sentì qualcuno schiarirsi la gola.

Harry e io ci allontanammo velocemente e lui si alzò per salutare l'uomo ben vestito della reception che ci porse una chiave di riserva. Tenni la testa basta mentre Harry ringraziò l'uomo e aprì la porta.




ANGOLO TRADUTTRICE

Ciao a tutti.

Sono tornataaa! fkvkd
Chiedo scusa per essermi presa questa sorta di pausa senza avvisare nessuno.
Mh mh, Harlett o Zarlett?

Per essere aggiornate sugli aggiornamenti seguitemi su twitter o chiedete su ask - ho cambiati i nick di entrambi, sotto ci sono i link esatti.

Al prossimo capitolo. (:
Continuate a recensire!


ps. correte a leggere Balance, Logic, My best friend is you, Harry's favourite things about Scar and Untitled ('missing-moments'). qui.

Un bacio. x


Per qualsiasi cosa potete scrivermi un messaggio privato o contattarmi su twitter; sarò felice di rispondere a chiunque.
Twitter | Ask | Tumblr | Instagram: mariigit


ALTRE MIE TRADUZIONI.
Baby lips | Prisoner of my own body | Happily new after | Louis one-shots | Liam one-shots | My best friend is you | Harry's favourite things about Scar | Balance | Logic | Untitled  
The blind side | Wanting what's wrong | Daylight -  the stars are burning out | At LastWhen everything dissapears | What goes around comes around | My best friend is you | Harry one-shots | Niall one-shots | Zayn one-shots (prossimamente)
My fake relationship | Crash and burn | Dark NiallDark side - can you love mine? (in pausa)
He'll only break you (in lingua inglese)

  
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