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Autore: Wonderful_me    21/10/2013    1 recensioni
Che cosa cambierebbe nella vita di una Directioner se, al concerto dei propri idoli, un fatto incredibile le permettesse di diventare parte di una favola? Ecco come 4 semplici ragazze entrano nella vita dei One Direction.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 12
“Just promise that you won't forget we had it all…”
 
 
 
 
Silvie era una ragazza spontanea, istintiva e caparbia. Frequentava il secondo anno all’Università di Trento e amava Zayn Malik dal primo momento in cui lo aveva visto. Era inutile tentare di nasconderlo e lei, che non aveva pesi sulle spalle causati da fidanzati o presunti tali, non aveva mai fatto nulla per nascondere al ragazzo quello che provava. Certo, non gli aveva mai detto “Ti amo” e sarebbe dovuto crollare il Cielo perché glielo dicesse, ma dimostrava con i suoi gesti quello che pensava. Lo chiamava, lo seguiva, si arrabbiava con e per lui, rideva dei suoi sorrisi sghembi e tentava sempre di allontanarlo da Perrie e avvicinarlo un po’ a sé. Al compleanno di Liam Payne, Silvie, per la prima volta, aveva pensato che Zayn ricambiasse il suo amore. Non si erano fermati ad un innocuo bacetto, né ad uno più spinto. Silvie era diventata completamente sua: questo non vuol dire che abbia sacrificato la sua verginità a Zayn come intendeva fare Jinx con Louis – salvo poi sviluppi diversi. Silvie aveva avuto altri ragazzi in passato, passando dai giovani della sua età agli uomini sposati. Aveva la tendenza ad innamorarsi facilmente, ma con Zayn era diverso. Silvie aveva consacrato sé stessa a Zayn. Gli aveva dato la sua anima, perché anche se sapeva che lui sicuramente non voleva niente di più di un po’ di divertimento da lei – e lo sapeva bene – non era riuscita a far finta di niente. Il corpo di Zayn, il suo viso, le sue dolci mani, i suoi teneri baci, l’avevano incendiata e lei non aveva fatto in tempo a proteggere la sua anima con un’armatura. Era caduta tra le mani di Zayn come una bambola, lui poteva distruggerla con una parola o farla volare con un’altra.
“Odio sentirmi così” disse a sé stessa mentre stava in ammollo nell’acqua poco prima che Harry arrivasse a chiamarla.
Ah, Harry! Harry era uno dei mille problemi che affligevano la sua vita da quando gli One Direction ne erano entrati a far parte.
Silvie aveva passato gli ultimi tre anni a pensare a Zayn, ad amare tutto di lui e non si era mai chiesta cosa sarebbe successo se qualcuno degli altri le avesse fatto intendere di piacergli.
I baci che lei ed Harry si erano scambiati su quel pontile, sdraiati sulle sdraio, prima che lei decidesse di chiamare Jinx, erano stati pieni di passione e lei sapeva che Harry sapeva donare anche dei baci dolci, ma che sarebbero stati tutti per Jinx. Per le altre ragazze non avrebbe potuto esserci niente di più di una notte di passione. Doveva dirlo a Jinx. Era Harry la scelta giusta, non Louis.
 
“Silvie!” Zayn la scosse dai suoi pensieri. Stava sdraiata sulla sua branda, in una cabina solitaria perché Jinx aveva preferito starsene fuori, sulle sdraio, a riflettere un po’ su quanto aveva visto qualche minuto prima.
Silvie si alzò di colpo, sedendosi. Zayn le indicò il posto accanto a lei e Silvie annuì lasciandoselo scivolare vicino. Il contatto con la sua pelle le fece venire i brividi. Aveva tentato di allontanarlo, quella mattina appena sveglia, voleva smetterla di farsi illusioni. Lo amava con ogni fibra del suo corpo e non voleva altro che poterlo stringere a sé, fare l’amore con lui ogni giorno, svegliarsi al suo fianco ogni mattino. Ma sapeva che Zayn aveva Perrie, che era lei quella perfetta per lui. Silvie si rese conto che non avrebbe mai potuto amare Zayn e doverlo lasciar andare lontano da lei per i tour o per qualunque cosa. Improvvisamente ebbe grande rispetto per l’amore che Perrie provava per Zayn, anche se non sopportava il modo in cui lo sbandierava al mondo. Lei, al contrario, poteva non essere una palla al piede per lui, ma sarebbe stata una storia piena di incubi ogni notte qualora lui fosse stato via, lontano. Era per questo che quella mattina lo aveva allontanato, voleva che lui fosse libero di tornare da Perrie e di lasciar libera la sua anima, così da poter trovare anche lei qualcuno che sostituisse Zayn.
“Ehi…” gli disse lei.
“Che succede? Che sta succedendo tra di noi?” Zayn si voltò a guardarla dritto negli occhi e Silvie arrossì violentemente. Era tornata ad essere una fan e quello sguardo, quegli occhi, le divoravano l’anima, sacrificandola su un altare per degli dei di qualche strana religione africana.
“Non lo so… Ho paura…” sussurrò lei, abbassando il viso sulle sue mani.
“Ed è per questo che sei saltata in braccio ad Harry oggi nel pomeriggio?” il suo  viso sorrideva, ma i suoi occhi erano freddi, gelidi e furiosi.
“No, Zayn non è come pensi” Silvie gli prese una mano tra le sue.
“Allora spiegami” gli fece lui, implorandola in silenzio con lo sguardo.
“Era uno scherzo. Volevo dimostrare a Jinx che Harry non la amava, che per lui una valeva l’altra. Che avrebbe baciato anche me, anche se sapeva quanto ti am-” si tappò la bocca velocemente.
Zayn la strinse a sé.
“Ti prego non avere paura. Continua.” Le disse dolce lasciandola. Silvie aveva il viso in fiamme.
“Dicevo, sapevo che mi avrebbe baciato anche se conosceva i sentimenti che provavo per te. Ed è quello che ha fatto e…” Zayn scattò in piedi.
“Che cosa ha fatto?” era davvero arrabbiato adesso. Avrebbe picchiato Harry, Silvie lo immaginava, ma non poteva. Non proprio ora che aveva capito quanto dolce fosse Harry quando si innamorava.
“No, Zayn calmati. Harry non centra! Sono io…. Sono io che ho baciato lui” ammise poi.
“COSA?!” sbraitò lui, furioso.
“Ti prego non arrabbiarti. Ho dovuto farlo, Jinx non voleva capire come stavano le cose e…”
“Ti prego, fammi un favore, Silvie. Stammi lontana più che puoi in questi ultimi giorni su questa barca. Ho così voglia di darti un pugno che potrei non riuscire a trattenermi. Avevi detto che eri solo mia, che Harry non ti interessava, che non ti interessava nessuno degli altri! Avevi detto che ero stupendo! Hai detto che non dovevo essere geloso di nessuno!!!”
“Zayn… io… ti prego…” le lacrime riempirono gli occhioni di Silvie. Lei si avvicinò a stringere una mano di Zayn che la scrollò via di colpo.
“Non azzardarti a sfiorarmi! Sono uno stupido. Sono stato uno stupido a fidarmi di te, a fidarmi di quelle tue parole di bugiarda!” sbattè la porta forte, uscendo.
 
Silvie passò la serata a piangere e solo quando furono le 10 passate e tutti i ragazzi erano andati in città per il concerto, accompagnati da Laila e Jinx, uscì per una boccata d’aria.  Aveva appena distrutto in un colpo solo tutti i suoi sogni di una vita con Zayn, tutte le possibilità di poter allontanare Perrie da loro.
Anzi, quella stronza rosa doveva essere al concerto con loro quella sera e, inevitabilmente, le avrebbe portato via Zayn. Voleva andare a quel concerto, ma sapeva che non sarebbe cambiato nulla. Non avrebbe potuto urlare a Zayn di amarlo e lui non l’avrebbe presa in braccio, né avrebbe detto a Perrie di sparire.
Non sarebbe cambiato niente.
Si ficcò sotto le coperte in camera sua e chiuse gli occhi. A svegliarla fu il vociare dei ragazzi che tornavano allo yacht. C’erano tutti, all’appello mancava solo Zayn.
“Dove è Zayn?” chiese a Niall, ma a risponderle fu Louis, ubriaco fradicio che se la rideva di gusto.
“È a godersi con Perrie, è chiaro no? Mi ha detto che avrebbe dormito in hotel con lei” fece andando verso la sua stanza, appoggiandosi un po’ al muro. Niall fece per sorreggerlo, ma Jinx lo precedette aiutandosi con una spalla.
Silvie la guardava andar via in silenzio, poi all’improvviso sentì Harry imprecare e andarsene. Lei allora lo seguì fin sulle scale, fin sul ponte, e lo bloccò un momento prima di raggiungere la piscina.
“Harry ti prego ascoltami” gli fece, lui si voltò gelido.
“Che vuoi? Ti ricordo che stai ancora su questa barca per il bene che Jinx ti vuole. Fosse per me saresti già stata buttata a mare: non toccarmi” le disse, schifato.
“Ho commesso uno sbaglio. Ho detto a Jinx che tu non potevi renderla felice, che l’avresti sicuramente tradita, che non l’avresti mai amata!” gli fece d’un fiato.
“Perché Silvie? Perché hai detto una simile cattiveria? Credo di non aver mai fatto niente per impedire la tua relazione clandestina con Zayn, perché mi hai fatto questo?”
“Harry ti giuro, mi dispiace così tanto, sto malissimo per quello che ho detto. Lei ci tiene a te, Harry e, se come dice lei i tuoi baci sono così dolci e tu stesso sei così dolce, allora non ho alcun motivo per distruggere la vostra felicità. Ho sempre creduto che per te ogni donna fosse un gioco, ma ora che ho perso Zayn mi rendo conto che non importa. Se tu la farai felice o meno, non importa. Jinx vuole te adesso, in questo preciso momento. Ha passato gli ultimi tre anni a negarsi a chiunque perché voleva che la sua prima volta fosse con Louis e invece, tre giorni in barca con te e ha cambiato idea. Jinx non è impulsiva come me e Laila che se ci va, baciamo Zayn e Liam e ci rendiamo conto che non sarà mai nulla più di un gioco. Se lei ha lasciato che tu la baciassi e la toccassi e… ”
“Silvie ti prego…” la interruppe lui “Salta i dettagli grazie, mi vergogno”
“Si dicevo… Se lei ha lasciato che tu le facessi tutto quello che hai fatto, se ha lasciato che dormissi con lei quella notte… Harry lei ti ama, ma ancora non lo sa. Tu non puoi fartela portare via, lo sai” Silvie lo guardò in viso, cercando di capire quali fossero i pensieri di Harry.
“Promettimi di non farlo mai più!” le disse, stringendola forte a sé.
“Sei una cara amica Silvie, lo so che tu vuoi solo il meglio per Jinx” le baciò la fronte e Silvie si lasciò stringere, ricambiando quel tenero abbraccio.
“Di nuovo? È anche questo progettato per farmi soffrire, Silvie?” Jinx apparve dietro di loro, spaventandoli a morte.
“Jinx no no no aspetta….” Silvie allontanò il corpo di Harry e fece per seguire Jinx, ma lui la tirò per un braccio facendola scivolare e cadere in piscina.
“Scusa baby, non potevo evitare di vendicarmi. Vado io dalla mia bella, tu intanto asciugati o prenderai un malanno” fece correndo via, seguendo Jinx.
La trovò in camera sua, come pensava, di nuovo nascosta sotto le coperte.
“La smetti di annusare le mie lenzuola? Se vuoi sentire il mio profumo puoi venire ad annusarlo direttamente dal mio collo” le disse togliendole le coperte di dosso. La prese tra le braccia – Jinx scalciò per allontanare lui e le lacrime che sentiva agli occhi – e la strinse a sé finchè non la sentì calmarsi, le lacrime che rimbombavano sulla schiena.
“Sei uno stronzo” gli disse. “E anche Silvie” aggiunse qualche minuto poi. Harry scoppiò a ridere della sua risata fresca costringendo Jinx ad alzare la testa e rimanendo imbambolata a guardarlo.
“Perchè ridi?”
“Sai cosa stavamo facendo io e la tua amica?”
“Vi ho visti, non mi serve il riassunto”
“Ah sì e cosa hai visto? Un abbraccio? Lo sai che lei stava piangendo?”
“Piangendo? Perché?” all’improvviso Jinx asciugò le lacrime e si preoccupò per Silvie.
“Piangeva perché ha detto di aver sbagliato. Ha detto che ti ha detto che ti avrei fatto soffrire e non sarei mai stato capace di farti sorridere. Ha detto che, dopo il nostro bacio, si è resa conto che non sono davvero dolce con nessuna e che, chiaramente, con te sono diverso. E mi ha detto un’altra cosa. Mi ha detto che hai un segreto” le disse. Jinx si voltò e, stringendogli le braccia, gli chiese: “Quale segreto? Non ho nessun segreto io”
Harry le andò vicino, le soffiò in un orecchio facendola ridere e poi le sussurrò qualcosa che la fece diventare rossa fin nei capelli.
“Quella bastarda… Perché deve dirti queste fesserie?!” incrociò le braccia al petto, tenendo il broncio. Harry la fece sdraiare sul letto, le si mise sopra e la baciò dolcemente.
“Ah sì? E allora, mia piccola furiosa, dimmela tu la verità. Cosa provi per me?”




 

Salve, salvino!!
Mi scuso per questo ritardo folle, ma ho avuto problemi con internet (e non so quale miracolo mi permette di pubblicare ora). Comunque grazie a chi ancora mi segue =_="
spero di riuscire a pubblicare presto anche il prossimo capitolo, un bacio, Directioner :)

 

  
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