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Autore: melancholia    11/04/2008    4 recensioni
Draco dopo la morte di Silente e dopo la sua fuga ha chiesto la protezione dell'Ordine. Ora che si trovano dalla stessa parte lui e Harry hanno imparato a conoscersi e tra loro è nato un rapporto nuovo. Ma per Harry è arrivato il momento di partire per la missione che Silente gli ha lasciato prima di morire, per affrontare finalmente il proprio destino. Quale sarà la reazione di Draco?
Genere: Romantico, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedico questa storia a tutti coloro che leggono, commentano e aggiungono tra i loro preferiti le mie storie o che aggiungono me tra i loro autori preferiti.
Non immaginate nemmeno quanto questo sia importante per me!

Una dedica speciale va ad animablu che ha recensito e aggiunto tra i suoi preferiti le mie fic e me tra i suoi autori preferiti!
Grazie di cuore davvero!
Spero che quanto ho scritto non ti deluda!


NON TI DICO ADDIO AMORE MIO, PERCHÉ NON LO È
 
Mortale, angelo E demone, vale a dire Rimbaud
meriti il primo posto tu, in questo mio libro
benché un imbrattacarte ti tratti da ribaldo
imberbe e mostro in erba e liceale ubriaco

Quando domani mattina ti sveglierai Harry, non troverai me nel nostro letto, con un braccio posato sul tuo petto forte, cullato dal tuo lieve respiro.
Quando aprirai i tuoi meravigliosi occhi non vedrai me accanto a te come ogni mattina, ma troverai questa lettera che ho deciso di lasciarti.
Ho scelto di scriverti perché con certezza so che di fronte al tuo sguardo sarei incapace di dirti quello che desidero tu sappia e tornerei immediatamente sui miei passi.

Una settimana fa mi hai spiegato che tra pochi giorni dovrai partire per un viaggio, una missione che Silente ti ha lasciato prima di morire. Viaggio che condividerai con i tuoi due migliori amici e che ti permetterà di affrontare e sconfiggere l’Oscuro Signore. Questo è quello che mi hai detto e non ho voluto sapere altro perché era giusto così. Se avessi potuto spiegarmi qualcos’altro, lo avresti sicuramente fatto.

Sono rimasto spiazzato e stupito da quello che mi hai detto. Da quando sono sotto la protezione dell’Ordine non ci siamo mai separati. Sei stato il primo a porgermi la mano, lasciando alle tue spalle il nostro passato, pronto a donarmi la tua fiducia per costruire un nuovo rapporto insieme che non fosse fatto di disprezzo e odio.
Da quel momento non abbiamo passato un giorno senza l’altro.
Un’amicizia sbocciata piano piano, costruita giorno per giorno, non senza difficoltà o incomprensioni.
Un’amicizia che con il tempo è diventata un legame più forte, più intenso, più completo.
Un’amicizia che un giorno abbiamo capito essere diventata insufficiente a spiegare quello che era nato tra di noi, sostituita da quel sentimento totalitario che la gente chiama amore, ma che per la forza che possiede sarebbe a parole inesprimibile.

Abbiamo passato ogni singolo giorno ad amarci, a giocare, a ridere, a piangere, a parlare, a confidarci, a litigare e a urlarci contro. Piccole cose quotidiane che noi abbiamo affrontato sempre insieme, incapaci di restare lontani l’uno dall’altro, desiderosi solamente di avere l’altro al proprio fianco. Bastava questo a rendere le nostre giornate speciali.

Per questo quando mi hai detto che dovevi partire non sono riuscito a parlare. Non un suono è uscito dalle mie labbra. L’idea di doverti stare lontano mi ha mozzato il fiato. Il mio cuore era incapace di credere a quelle parole, mentre la mente cercava disperatamente di formare un pensiero coerente. L’unico desiderio che sentivo urlare forte dentro di me era quello di fermarti per impedirti di lasciarmi, di andartene da me. Ma sapevo che non sarebbe stato giusto. Sarebbe stato estremamente egoista tenerti legato a me e sapevo che se avessi potuto evitarlo saresti rimasto con me.
Quindi ho accettato la tua spiegazione in silenzio, senza dire niente per impedirmi di dare voce ai miei pensieri.
Ovviamente hai colto immediatamente il mio turbamento senza bisogno di discorsi e parole inutili.
Davanti a te sono così trasparente che riesci a leggermi dentro senza che io possa fare nulla per impedirlo.
Mi hai abbracciato forte e mi hai fatto sentire per l’ennesima volta quanto potente sia quello che ci unisce.
Quella sera abbiamo fatto l’amore ed è stato così dolce e intenso che il ricordo è impresso a fuoco nel mio cuore e nella mia anima.

I giorni successivi abbiamo evitato di parlarne ancora, ma era chiaro che qualcosa tra di noi non andasse.
Sapevo che non avresti resistito a lungo, odi avere questioni in sospeso e i problemi hai sempre preferito affrontarli piuttosto che lasciarli andare!
Per questo ieri sera mi hai preso da parte e mi hai posto una domanda che non mi sarei davvero mai aspettato…

Mi hai chiesti di unirti a te e ai tuoi amici nell’intraprendere questo viaggio.
Mi hai lasciato a bocca aperta!
Con quella semplice domanda mi hai dimostrato quanto importante io sia per te e quanta fiducia riponi in me.
Non sono riuscito a risponderti, non in quel momento in cui non riuscivo proprio a pensare, sopraffatto da mille emozioni e sensazioni.
Mi hai concesso del tempo per riflettere, capendo la mia difficoltà a prendere una decisione di tale portata in pochi minuti.
Un bacio ha chiuso la questione, lasciando a me l’onere di scegliere quale strada intraprendere e so che questa scelta devo farla da solo.

Mi hai lasciato del tempo, ma io so che non ce n’è più.
Non puoi permetterti di aspettare ancora.

Ed è questo il motivo di questa lettera.
Ti lascio la mia risposta in queste pagine, in queste righe in cui sto riversando tutto me stesso.

Tra le mie parole sicuramente riconoscerai una poesia.
È una poesia babbana.
L’autore è uno dei poeti maledetti, le cui storie mi hanno appassionato così tanto fin dalla prima volta in cui grazie a te mi sono avvicinato alla loro lettura.

Questa poesia è una dedica che Paul Verlaine fa al suo grande amore Arthur Rimbaud.
Un amore totalitario che lo ha portato a impazzire da quanto forte e intenso era ciò che li legava e univa. Un amore contrastato ma che loro hanno vissuto, senza rimpianti.

Ricordi quando me l’hai letta?
Io sì…
Con quella poesia mi hai detto di amarmi, e da allora ne porto una copia sempre con me.



Le spirali d’incenso e gli accordi li liuto
segnalano il tuo ingresso nel tempio del ricordo
e il tuo nome radioso canterà nella gloria
perché tu mi hai amato com’era necessario.


Non serve che io abbia una foto o un ricordo tangibile del nostro amore.
Non appena i nostri sguardi si sono incrociati senza la solita maschera d’odio, le nostre labbra si sono toccate e i nostri corpi si sono uniti, tu sei diventato parte di me.
Tu sei diventato parte del mio cuore perché tu mi hai donato il tuo completamente, senza rimpianti né remore. Lo hai affidato a me senza paura e con assoluta fiducia, credendo ciecamente in me, in noi.

È così che mi hai amato, com’era necessario.

Mi hai aspettato senza forzarmi, consapevole del fatto che avevo bisogno dei miei tempi per metabolizzare e accettare quei nuovi sentimenti che nascevano dentro di me solo per merito tuo.
Mi hai sopportato senza respingermi, quando ti allontanavo urlando insulti e sputando veleno che avevano te come unico bersaglio, te colpevole del mio essere vulnerabile, del mio essere dipendente, del mio essere debole.
Mi sei stato vicino senza soffocarmi, capendo e rispettando i miei spazi e i miei limiti, abbattendo poco a poco ogni singola barriera e superando ogni ostacolo che ancora ti divideva da me, aiutandomi ad affrontare il mio terrore di perderti e di rimanere ancora una volta solo.

Hai fatto tutto questo non perché io te lo abbia chiesto, ma semplicemente perché dentro di te sapevi esattamente quello di cui io avevo bisogno, forse, anzi sicuramente più di me stesso.
Sei riuscito a vedere e scorgere il vero Draco prima di me, facendomi capire che il mondo avrebbe accettato tutto di me, ma solo se io per primo avessi accettato me stesso, con i miei difetti, con le mie debolezze, con i miei limiti.

E alla fine ti sei innamorato di me, Draco Malfoy.
E io di te, Harry Potter.

Io, con le mie mille barriere, nascosto al mondo dietro una maschera di indifferenza e arroganza, che celava agli occhi altrui tutto quello che avevo imparato ad odiare di me.

Io, spaventato da un amore così forte e intenso da cui fuggivo terrorizzato dall’idea di poterne diventare dipendente.

Io, che infine ti ho fatto entrare completamente nella mia vita, che ho affidato a te il mio cuore, la mia anima, tutto me stesso.

Io, che ti ho amato, ti amo e non smetterò di farlo.



Le donne ti vedranno giovane, grande e forte,
bello d’una bellezza contadina ed astuta,
molto desiderabile, d’un’indolenza audace!


Vedrai, Harry, il tuo futuro è già scritto.

Donne, uomini, babbani, maghi. Tutti vedranno in te l’uomo coraggioso che sei, pronto a sacrificarsi per dare all’umanità un mondo migliore in cui vivere, senza oscurità e ombre.

Ti vedranno bello, ma non di una bellezza fatta di perfezione.
No.
Bello di una bellezza selvaggia, ribelle, sfrontata come lo è quella matassa di capelli corvini che rispecchiano così bene il tuo carattere forte, coraggioso e audace.

Bello di una bellezza sincera, generosa, pura come lo sono i tuoi occhi verdi, il vero specchio della tua anima che mostrano al mondo più di qualunque cosa quanto tu sia capace di amare in maniera totale e incondizionata.

Bello di una bellezza forte, fiera, valorosa come lo è il tuo corpo che impunemente mostra al mondo i segni delle battaglie che hai affrontato, orgoglioso nell’essere riuscito a superarle. Quel corpo che adesso si carica sulle spalle la salvezza e la felicità dell’intera umanità.

Così ti vedrà la folla che acclamerà te e le tue gesta.
Un eroe da possedere sarai per loro, incapaci di darti l’amore che meriti di ricevere.

Vedranno la tua bellezza, il tuo coraggio, la tua fierezza.
Ma non vedranno mai te, ancorati alle apparenze.

Tu che sei fatto di debolezze e paure, oltre che di coraggio e audacia.
Tu che sei fatto di lacrime e disperazione, oltre che di sorrisi e gioia.
Tu che sei fatto di dubbi ed esitazioni, oltre che di sicurezze e certezze.

Tu che nonostante tutto preferirai mostrarti agli altri impavido e forte, perché loro non siano spaventati, ma che abbiano la forza di credere, sperare e lottare insieme a te per un futuro migliore.

Tu che hai avuto la forza di mostrare e fare conoscere tutto te stesso a me.
Tu che ti sei fatto coccolare, consolare, abbracciare da me.
Tu che ti sei dimostrato debole davanti ai miei occhi e hai accettato il mio aiuto e la mia presenza.



La storia ti ha scolpito trionfante sulla morte
e fino ai puri eccessi amante della vita
poggiati i piedi bianchi sul capo dell’Invidia!



Il passato, il presente, il futuro sono nelle tue mani. Sei la speranza che unisce tutti noi.
Sei tu la chiave che aprirà all’umanità le porte di un mondo senza buio, senza disperazione, senza morte.
Un mondo che per tutti ora è pura illusione, ma che grazie a te diventerà realtà.
Sconfiggerai ciò che rende questo mondo indegno di essere vissuto perché tu sai che arma dovrai utilizzare per combattere: l’Amore.
E tu sei Amore.
Lo sei in tutto il tuo essere.
Lo esprimi in ogni tua decisione, ogni tua scelta, ogni tuo gesto.

Amore verso chi ti sta accanto.
Amore verso chi non conosci.
Amore verso la Vita stessa.

Tu adori vivere e sei riuscito a rendermi partecipe di questa gioia.
Ami la Vita in ogni sua sfaccettatura, nella felicità e nella disperazione, nella luce e nel buio.

È grazie a questo Amore che sarai vincitore sul dolore e sulla morte.
E questo Amore ti renderà forte e inattaccabile alle dicerie e alle malelingue degli invidiosi che guarderanno da lontano il tuo successo, incapaci di mettersi in gioco in prima persona.




Harry, tu mi hai insegnato tutto questo.
Avrei mille grazie da dedicarti.
Perché mi hai insegnato a credere,a sperare, a vivere.
Perché mi hai reso forte, coraggioso e fiero di essere me stesso.
Perché mi hai aperto gli occhi e attraverso i tuoi ho imparato a vedere cose nuove e cose vecchie in modo diverso.

Ma soprattutto grazie perché mi hai amato.
Mi hai protetto, consolato, guidato senza mai allontanarmi.
Mi hai insegnato ad amare e a lasciarmi andare ad ogni sentimento, emozione, sensazione che nasce dentro di me, senza respingerle, ma affidandomi totalmente a loro.

Il mio cuore batte grazie a te, la mia anima vive grazie a te.
Mi hai regalato e dedicato la tua vita, perché io potessi avere la mia.

Ora è arrivato il momento di ricambiare.

Ti rendo la tua vita Harry, com’è giusto che sia.

Non voglio essere un peso ulteriore da caricarti sulle spalle, non lo meriti.
Non voglio che tu debba preoccuparti anche di me in questa battaglia.

Me ne vado adesso, consapevole di quanto forte sia il nostro amore.
Me ne vado perché tu possa finalmente combattere per te stesso.
Me ne vado ora prima che la guerra distrugga ciò che abbiamo creato e lo tramuti in odio.

Sparisco adesso dalla tua vita perché so che la sacrificheresti per me e non è ciò che voglio, perché senza  di te nulla avrebbe più senso.

Non voglio essere la tua incertezza, ma la tua forza.
Non voglio essere la tua preoccupazione, ma la tua speranza.
Non voglio essere la tua debolezza, ma il tuo scudo.

Non ti dico addio amore mio, perché non lo è.
Affronta questo viaggio con le persone che in questi anni più di chiunque altro ti sono state vicine e che ti hanno sorretto, consolato protetto. Quelle persone che fin da subito ti hanno offerto la loro vita. È giusto che sia così.
Ti ho promesso che qualunque cosa succeda io sarò vicino a te.
Così sarà Harry. Io sarò il tuo cuore, la tua forza, il tuo coraggio.

È difficile lasciarti andare senza di me perché ho la sensazione di perdere una parte di me, ma finalmente ho capito cosa significhi amare.
E io ti amo Harry, per questo so che non posso tenerti legato a me, non ora, non adesso.

Quindi amore mio, vai. Sono io a chiedertelo.
Vai con i tuoi amici, io sarò con te.

Ti aspetterò perché so che tornerai.
Le promesse saranno mantenute e i giuramenti rispettati quando tornerai qui da me e insieme affronteremo la fine di questa assurda guerra.
Io ci sarò in quel momento, niente potrà tenermi lontano da te.
Sarò al tuo fianco, sarò davanti a te, sarò dietro di te per difenderti, ma tu non voltarti. Non dare la spalle al nemico per proteggere me. Combatti, lotta per te, per me, per il nostro amore.
Quando infine ne uscirai vincitore, allora e solo allora voltati, incatena il tuo sguardo al mio e corri verso di me, verso il nostro futuro.
E non appena le nostre mani si intrecceranno, i nostri corpi si abbracceranno e le nostre labbra si uniranno nuovamente, sapremo con certezza che niente ci potrà più separare.
In quel momento inizierà la nostra vita, insieme e sarà per sempre.

Ti amo
Draco Lucius Malfoy




Con un sospiro posa piano la piuma sulla scrivania, attento a non fare il minimo rumore.
Riprende in mano i fogli e rilegge nuovamente quanto scritto, anche se sa che non cambierà nulla. Quelle parole gli sono state dettate dal cuore e negli ultimi tempi ha imparato a fidarsi ciecamente di lui. Sa anche che non avrebbe comunque la forza di riscrivere quelle cose, è già stato molto più difficile di quello che immaginava.

Si alza lentamente, chiude la lettera e si avvicina al letto dove un bel moretto dagli occhi di giada sta riposando dolcemente.

Mentre appoggia il foglio sul cuscino non può fare a meno di guardarlo.
Una morsa allo stomaco gli fa chiudere per un attimo gli occhi.
Vorrebbe svegliarlo per poterlo baciare e poter fare l’amore con lui un’ultima volta, ma sa che non è possibile perché dopo non riuscirebbe più a staccarsi dal suo abbraccio, dal suo corpo, dal suo calore.

Lievemente scosta una ciocca dalla fronte, accarezza piano quella maledetta cicatrice che ha segnato il destino del suo ragazzo. La percorre con le dita, quasi avesse bisogno di un segno che gli indichi con certezza che quella che sta facendo è la cosa giusta, non per se stesso, ma per Harry.
Se fosse stato per lui sarebbe partito immediatamente e lo avrebbe accompagnato ovunque. Se ne fregava di rischiare la vita, aveva capito che se avesse perduto Harry non avrebbe comunque avuto senso.
Non era la paura che lo aveva bloccato.
No, quello che gli aveva fatto prendere quella decisione era la consapevolezza che quella testolina bacata che amava tanto non avrebbe esitato un solo istante se lo avesse visto in pericolo.Per lui non sarebbe stato un aiuto, ma solo un altro peso e lui non si sarebbe mai perdonato se fosse successo qualcosa ad Harry per colpa sua.
Sa che in quel momento il suo posto non è accanto lui, ma che deve lasciarlo libero di affrontare il suo destino assieme alle persone giuste e lui non è tra quelle.
Lo aveva già salvato accogliendolo nella sua vita e lasciando che ne facesse parte.
Non può chiedergli di sacrificarsi ancora per lui.

Lo avrebbe aspettato giorno dopo giorno, preparandosi a combattere accanto a lui quando sarebbe tornato. Quello è il suo posto.

Ma quanto difficile è staccarsi da lui, da quel corpo, da quella visione.

Un dito sfiora dolcemente la fronte, il naso, la bocca come a voler imprimere a fuoco nella sua mente quel viso che chissà quando rivedrà.

Un bacio leggero a suggellare quello che esternamente sembra essere un addio, ma che lui sa non essere.
Dentro di lui ha la certezza che Harry tornerà, perché gli ha promesso che non lo avrebbe mai lasciato solo. E sa che le promesse lui le mantiene.

È il momento.
Non può rimanere lì ancora.
Harry potrebbe svegliarsi, oppure lui potrebbe tornare sui suoi passi e stravolgere tutto.

Si allontana lentamente da lui, dal loro letto che innumerevoli volte ha assistito alle loro unioni, testimone silenzioso dell’intensità e della forza del loro amore.

Recupera le sue cose, raggiunge l’uscita.
Ora è davvero giunto il momento.
Un ultimo sguardo, una lacrima scende, mentre piano la porta si chiude alle sue spalle.

Una sola, unica promessa.
“Ti aspetterò”


FINE





La poesia che viene citata è di Paul Verlaine e il titolo è “Ad Arthur Rimbaud”

   
 
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