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Autore: Lelusc    21/10/2013    2 recensioni
Jennifer,Jen per gli amici,è al liceo abita con i nonni e ben 5 gatti e ha quasi diciotto anni,fino a qui sembra tutto normale,giusto? e beh,non è affatto così,ha un destino davvero singolare,è qualcuno di singolare e ha da fare una scelta davvero difficile, di cosa parlo? di che si tratta? beh scopritelo se la storia v'incuriosisce.
L'ho già scritta fino alla fine,ditemi se vale la pena pubblicarla o no. Grazie Lelusc. :D
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cado sulla terra fredda e dura creando un gran polverone. Mi alzo e mi guardo intorno, stranamente il posto mi è famigliare, ma non l’ho mai visto. Il cielo è blu elettrico squarciato da ripetitivi fulmini bianchi, ma non c’è alcun rumore, il posto è silenzioso. All’improvviso un portale come quello da cui sono passata si apre e compare Clara e Piter ancora vivi e lui libero.

Intorno a me ci sono solo rocce e sono da sola, i ragazzi non ci sono.

“bene, siamo sole ora, pagherai per tutto”

“Che ti ho fatto?”

“Che mi hai fatto? “Chiede ironica.

 “Stai scherzando, tu mi hai tolto tutto, da quando siamo nate e la veggente ha detto che una di noi due era la vita e una la morte. L’ha detto con parole diverse, ma la sostanza è la stessa, da lì la mia vita cessò, venni rinchiusa in una stanza buia imbavagliata perché ogni mia parola riguardante i sogni che facevo poteva distruggere il mondo di nostro padre,così lui mi privò della libertà, del affetto di una famiglia, mentre a te dava tutto,ti viziava e ti amava,ora tu pagherai per questo e anche ora,tu sei viva e hai la mamma,la nonna e il nonno e io sono morta,di morte bianca, un caso,perché io sono morta e tu no? Perchè devo essere sempre io a non avere niente e tu tutto? Ora me la paghi”.

“Che assurdità, perchè te la predi con me? In questa vita non è colpa mia se sei morta, nell’altra era il destino a decidere, io ero la buona e tu la cattiva,
tu dicevi cose nefaste ed io no, ecco perchè è successo tutto questo, io potevo nascere te ed essere rinchiusa al tuo posto, è un caso”.

“Non centra niente, io volevo le pari opportunità e l’amore. Quando Henry mi rapì per far crollare il regno, ne fui felice, ero utile a qualcuno e sperai mi volesse bene, ma no, mi aveva solo usato, ma io mi ero innamorata di lui, che si era innamorato di mia sorella, sempre lei, sempre tu, io invece sono rimasta da sola mi ha chiusa di nuovo in una stanza,imbavagliata come aveva fatto mio padre,se avessi parlato male, anche il suo regno sarebbe finito”

“Ora ti ucciderò e con te i tuoi cavalieri e tuo marito, così io potrò conquistare il mondo affianco di Henri che dovrà per forza amare me, l’unica sopravvissuta della legenda”.

“Che sciocchezza, cosa ti fa pensare che non possa innamorarsi di una semplice ragazza invece che di te, non puoi controllare l’amore,quello viene da solo e va con chi vuole,ne è un esempio la legenda. La principessa s’innamora del cattivo e crolla tutto.

“Parla, parla, pure, intanto sappi che i tuoi cavalieri e tuo marito stanno morendo, ti mostro”.

E come d’incanto si crea una finestra che mostra il combattimento dei ragazzi contro quegli esseri.

“Quelle creature sono morte, non possono morire, i tuoi ragazzi saranno uccisi da loro e tu non stai facendo niente, oh, guarda qualcuno è ferito”.

Guardo attentamente lo schermo. Miguel è stato ferito alla gamba, dopo di lui vedo Natsume schivare un colpo, e Damian essere bloccato da un mostro, mentre un altro lo attacca infilzandolo in una spalla.

 Al uccide i due mostri che hanno ferito Miguel creando un burrone e facendoli cadere dentro, per poi richiudere il terreno e sento il rumore di ossa rotte che mi crea la nausea, ma un attimo dopo è circondato da quattro mostri, ma ecco Claude serio e freddo, che va in suo soccorso. Il mio dolce Claude li fa volteggiare in un mulinello d’acqua e li scaraventa lontano, ma mentre è intento a fare ciò viene trafitto alla schiena.

Caccia un urlo di dolore e vedo qualcosa d’indistinto uscirgli dal petto, prima che cada a terra a peso morto, mentre il suo sangue lo circonda. Sussulto per il dolore che provo alla sua caduta e prego a finché si alzi, ma non lo fa. Mi porto la mano alla bocca e le lacrime continuano ad uscire una dietro l’altra.

Li guardo ancora, anche se non vorrei, e odio sentirmi così impotente, vorrei salvarli, ma come? Penso mentre le creature continuano ad attaccare, molti dei miei cavalieri continuano a combattere e altri restano a terra, mi sento male.

Li guardo combattere fino a che anche loro feriti e privi di forza cadono a terra tra il loro sangue o quello dei loro compagni senza più rialzarsi.

“Ah, ma tu guarda, è finita, e tuo marito è morto per primo”dice Clara derisoria.  

Crollo in ginocchio in preda al dolore, non ci sono più, sono morti, tutti morti, anche Claude, il mio Claude e non appena mi ritornano in mente le immagini della loro morte, comincio a tremare e a stringere fra le dita la sabbia rossa e bollente che è a terra.

“noooooooooooooo!” Urlo all’improvviso disperata, frustrata e arrabbiata, ma soprattutto in collera con me stessa perchè non ero con loro, dovevo aiutarli, salvarli, io sono...sono…penso mentre le lacrime mi rigano il viso amare e salate, ed ecco che capisco tutto. Mi asciugo con un gesto veloce e prezzante gli occhi e mi alzo con sguardo impassibile, adesso che non ho più niente da perdere, mi è tutto più chiaro. Guardo Piter e gli poso le mani sul viso.

“Vita ti ordino di andare in pace” il corpo comincia a muoversi come se avesse degli attacchi epilettici fino a che vedo una nuvola rossa uscire dal corpo e andare a infrangersi sulla terra.

“che cosa hai fatto!”

“Ho fatto quello che la dea della vita deve fare, l’ho mandato nell’aldilà, gli ho tolto la vita residua che disperata e arrabbiata ha rubato questo corpo, ora questo ragazzo è solo Piter.

 “No!”

 “Sì e anche tu sei morta Clara” dico posandole le mani sulle braccia ossute e fredde.

 “Tu sei un cadavere come quelli che hanno ucciso i miei ragazzi, tu non puoi avere la vita, ora l’ho capito, sei rinata perché dentro di te hai della vita residua, altrimenti saresti rimasta morta, io ti ordino di lasciare questo corpo, vai in pace”dico seria.

Clara mi guarda spaventata e scossa e anche lei cade a terra, ma non è viva, quindi non ha reazioni. Il suo corpo diventa putrescente e poi polvere.

Ora sono sola, predo per un braccio Piter svenuto e penso intensamente al mio mondo (voglio ritornare a casa)dico e in un attimo lascio il mondo intermedio e mi ritrovo nel mio,molto peggio di quello.

Lascio Piter cadere malamente, non m’interessa per ora, e mi aggiro per il prato incolto.

 Natsume, Damian, Miguel e Al, sono tutti morti e le lacrime ricominciano a uscire dai miei occhi,tormentata da quello che vedo.

Trovo Claude, m’inchino di fronte a lui e con mani tremanti gli estraggo la spada dal corpo e la lancio lontano con tutta la mia forza,poi mi lascio cadere in ginocchio. Lo volto e quando vedo il suo viso esangue scoppio a piangere, le lacrime cadono sul volto cereo di Claude, che è inerte fra le mie braccia e d’istinto gli stringo il viso al petto.  È freddo al mio tocco, non respira, i suoi capelli sono ancora serici, ma non è vivo, e tutto perchè non ho capito che io essendo la vita, potevo toglierla sia Henri che Clara e così potevano finalmente andare in pace,non avrebbero più continuato a vivere di generazione in generazione nel rancore.

Dopo che mia madre abdicò, io sono stata la prima ha combattere senza conosce a pieno i miei poteri e li ho capiti quando ormai era troppo tardi, ho perso tutto quello che mi è caro, potrei ritornare dalla mia famiglia, fare come se tutto questo non sia mai successo,il mio compito l’ho fatto, è stato facile,ma io non posso ignorare o dimenticare i momenti che ho passato con ognuno di loro.

Chiudo gli occhi ancora velati di lacrime e mi dico. “Voglio… voglio, che vivano, farò tutto quello che posso, è stata colpa mia, io che non ho capito, si sono fidati, hanno combattuto per me, con me, ed io li ho lasciti soli”mi dico fra le lacrime.

Stringo forte Claude e guardo gli altri. “Voglio che viviate, voglio che viviate”dico piangendo, caccio un urlo forte e acuto, tanto da dolermi la gola e penso intensamente a loro continuando a singhiozzare.

All’improvviso sembra che la natura mi chiami. La terra, l’acqua, le piante, il fuoco, l’aria, la luce e l’oscurità celate in me escono fuori in un’intensa vampata di calore ed energia. Le immagini di loro che mi baciano, mi passano davanti agli occhi facendomi piangere e capire che quel calore, quell’amore sincero, li avrebbe salvati, il loro potere che mi hanno donato inconsapevolmente baciandomi, ora può salvarli.

 Comincio a pensare a loro, recito una preghiera nata dal mio cuore e la mia magia si unisce alla loro, sento che scaturisce da me e invade i loro corpi privi di vita. Uno a uno aprono gli occhi, si guardano intorno smarriti e infine posano lo sguardo su di me e mi sorridono.

Quando Claude si alza non riesco a trattenere un sorriso,sono vivi, ed è tutto quello che riesco a pensare prima di cadere priva di vita.

Intorno a me sento delle voci, ma come posso sentirli se sono morta? Se ho donato insieme al potere della natura anche il mio, quello della vita. Ho dato loro il mio potere, così, spontaneamente con la preghiera nata dal mio cuore che ho recitato più volte pensando a loro e sperando di vederli di nuovo allegri e con un futuro.

 Sento del calore, ma non capisco bene dove, l’ultimo è più consistente e non fugace come gli altri, mi riscalda, mi piace, è un calore gentile.

Voglio vedere assolutamente che cos’è? Cosa lo crea e apro lentamente gli occhi che incontrano subito quelli di un bel marrone quasi nero, pieni di affetto e preoccupazione e subito dopo, sollievo.

“Claude”dico sorridendo. Mi abbraccia forte e istintivamente lo abbraccio a mia volta e guardo dietro di lui.
Ci sono tutti.

“Siete vivi, ed io come faccio ad esserlo?”

Claude mi guarda e mi sorride. “Ognuno di noi ti ha dato il potere necessario per darti la vita".

Questa è la sua semplice risposta, prima di chinarsi e baciarmi. Gli cingo con le braccia il collo e anche se so che tutto dovrà ancora cominciare, per ora mi accontento di essere viva e di rispondere al dolce bacio di mio marito con tutto l’amore che sento per lui.

 
  
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