Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Hiho_This_Is_Me    22/10/2013    0 recensioni
–se è un posto così adatto alla solitudine come dici tu,- gli chiese Coelette –perché mi ci hai portato invece di guardartelo da solo?-
Daiki continuò a tenere lo sguardo sul mare –perché i tuoi occhi vedono cose che gli altri non vedono..trasformano in poesia le nuvole e in melodie le onde,e i gabbiani,visti attraverso i tuoi occhi,sono angeli esiliati dal cielo perché possano apprezzare più da vicino le meraviglie di questo pianeta…- Coelette sgranò gli occhi stupita,poi li posò sull’orizzonte. Timidamente la mano di Daiki sfiorò la sua. Lei la ritirò quasi fosse stata scottata,ma lui,dolcemente,la riprese e la strinse piano piano. Lui le rivolse lo sguardo. I suo occhi brillavano come perle
-Ti prego,ti prego- la sua voce era una supplica venuta dal cuore –stammi vicino. Sono stanco di sentirmi solo.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Erano le dieci e mezza, e Hiho era già pronta. Era sempre in ritardo per gli appuntamenti,quindi essere in anticipo per una volta le faceva strano effetto. Si era messa un paio di jeans un poco attillati, un maglione caldissimo nero e aveva legato i capelli con una coda,lasciando cadere la lunga frangetta in avanti fino a coprirle l’occhio sinistro.
Ai piedi portava un paio di vecchie converse bianche infangate e un po’ bucate. Non sapeva cosa portarsi,la prof non aveva accennata la materia che avrebbero fatto. Prese una vecchia borsa di stoffa a tracolla colorata e ci mise dentro un paio di libri,un quaderno e l’astuccio. Prese anche il dizionario. Non si sa mai. Lucy la guardava divertita
-tieni.
Le disse porgendole il Pink,uno dei giornaletti da ragazza che l’edicola di Lucy vendeva
-è quello che esce tutte le settimane e che puntualmente ti prendo. Non capisco perché vuoi che te ne porti una copia,tu odi quel giornale.
Era vero,Hiho odiava quel giornale e tutti quelli simili,ma era anche vero che quei giornali non li leggeva lei,ma il pettegolo numero 1 di tutto il mondo. Ian. Hiho era scoppiata a ridere vedendo per la prima volta l’amico sfogliare interessato le pagine di Pink e sarebbe andata volentieri a dirlo in giro,ma aveva promesso di non dirlo a nessuno –altrimenti mi rovini la reputazione.- le aveva detto Ian. Ed era vero,. Da quel giorno Hiho aveva imparato però che nella vita niente è scontato. Prese il giornale e lo mise in borsa. Lo avrebbe dato a Ian finito l’incontro con la professoressa Ridley. Si chiese come mai la prof era così sicura di riuscire a far superare il test a loro due. Insomma,non avevano speranza. Ma se la prof ci credeva,perché non doveva crederci anche lei? Beh,forse perché conosceva Ian e sapeva che era un caso perso almeno quanto lei. il campanello suonò alle undici e due minuti. Hiho salutò la madre come chi sta partendo per la guerra convinta di non tornare e uscì di casa. Non nevicava,ma la neve arrivava alle ginocchia. La professoressa salutò Hiho con un gran sorriso e un “buon giorno”. La macchina rossa della prof era parcheggiata dietro il cancello. Hiho era pronta a vedere il viso di Ian oltre i vetri,ma era vuota. La Ridley entrò e Hiho preferì salire sul sedile posteriore. La professoressa non ne parve turbata.
-Non so se conosci Coelette,è una ragazza della tua età. Va nella classe più popolata. Anche lei fa parte del gruppo,è già a casa mia. Il gruppo in tutto è di quattro.
Hiho fu felice del fatto che la prof la chiamava “la classe più popolata” invece della classe dei non-geni e dei non-asini. Spesso le prof la chiamavano così.
Arrivarono a casa della professoressa in cinque minuti. Era una casa di medie dimensioni, con un ampio giardino innevato. Doveva essere un giardino molto curato,perche si intravedevano sotto la neve le forme di aiuole e una lunga e simmetrica siepe. La casa dentro era molto moderna,con mobili bianchi e neri che stavano benissimo con il tappeto blu che copriva tutto il pavimento in legno bianco. I soprammobili non erano pochi,ma erano ordinati,e quindi non sembravano troppi. Un grande camino acceso riscaldava la stanza. seduta su un divano in pelle nero,si trovava una ragazza. Si trattava di Coelette. Aveva capelli lunghi e neri sciolti che cadevano sulle spalle, un maglione bianco con il collo alto e jeans nuovi. I piedi erano risaldati da un paio di pesanti stivali in pelle marroni che arrivavano quasi fino alle ginocchia e stretti con dei lunghi lacci. Aveva un naso all’insù e due occhi grandi verdi-gialli con cui scrutava l’ambiente. Non appena vide Hiho si alzò dal divano e si mise a fissarla. Aveva un espressione seria,quasi acida, e due occhi che ti trapassavano da parte a parte. Metteva un po’ di paura. Ma Hiho non era certo il tipo da farsi intimidire –Piacere,mi chiamo Hiho.- le disse porgendole la mano. L’altra l’afferrò dopo un attimo di esitazione e si presentò di sua volta: -piacere, Coelette.- la stretta era decisa,anche se non forte come quella di Hiho. 
-prego,siedetevi - disse cortese la Ridley –gli altri conoscono la strada e verranno a piedi.-
“non è detto…” pensò Hiho,immaginando Ian che fingeva di sbagliare strada per scappare fino in Alaska dove la prof non lo avrebbe più trovato e dove avrebbe fatto amicizia con un pinguino. Sempre che in Alaska ce ne fossero…

Coelette non era esattamente a suo agio. Insomma,la casa era bellissima,calda,accogliente e la Ridley molto cortese,ma l’altra ragazza,Hiho,non le andava molto a genio. Non capiva se era femmina o maschio. La professoressa aveva cominciato a parlare della lingua francese,per iniziare un breve ripasso prima che arrivassero gli altri. Coelette naturalmente sapeva tutto a riguardo,era la prima della sua classe,ma Hiho sembrava invece annoiata dalle parole della prof e quando ella le porgeva una domanda su un argomento già studiato,Hiho entrava nel panico e iniziava a balbettare. Non la sorprendeva che fosse nella classe degli asini. Il suo sguardo si posò sulle scarpe di Hiho. In punta avevano un buco enorme. Hiho intercettò lo sguardo e,leggendole nel pensiero, le disse:-Si sono bucate giocando a calcetto.- giocare a calcetto? Una ragazza?scherziamo,vero?! Coelette non avrebbe mai sprecato neanche un minuto della sua vita a correre dietro un pallone pieno d’aria. Preferiva fare il giro de negozi armata della carta di credito del padre. I suoi erano ricchi,gestori di un’enorme catena di alberghi. Il campanello suonò e la prof corse ad aprire la porta
-Masetti!- la sentì dire allegra. Masetti? Che ci faceva quello lì? Possibile che se lo trovasse sempre tra i piedi?


ciao ragazze, innanzitutto vorrei ringraziare chi sta seguendo la storia,
anche se mi farebbe davvero piacere ricevere più recensioni ;D
ma comunque non fa niente, mi bastano le visualizzazioni :d
bhe, che mi dite? vi piace come sta andando avanti la storia? ditemi voi :D
se c'è qualcosa che non vafatemi sapere, così provo a migliorarlo ;D
ciao ragazzee, 
al prossimo capitolo <3
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Hiho_This_Is_Me