Succulento Castigo

 

Leggevo la disperazione nei suoi occhi. L'orrore nel vedermi dinnanzi a sé. Implorava pietà e pregava che non lo ammazzassi. 
Piangeva lacrime amare. Ed io non potevo che godere di quello spettacolo. Avrei voluto lasciarlo in quello stato ancora a lungo, ma sentivo il bisogno di ucciderlo. Annullare la sua esistenza e non sentirlo più respirare. Lasciarlo morire. 
E così feci. L'attimo dopo il suo corpo era disteso a terra... senza vita.
Lì, in fondo alla scalinata del mio ampio ingresso. Saperlo morto mi riempiva di orgoglio. Dopotutto se l'era cercata. 
Aveva violato la mia dimora, senza alcun rispetto né ritegno. Quando mi ha visto è sbiancato in volto, non si aspettava una mia apparizione, così d'improvviso. Ha urlato, terrorizzato. È caduto a terra dalla paura e strisciando indietreggiava, intimandomi di non avvicinarmi.
Aveva in mano un coltello per difendersi... Da manuale. 
Ero divertito da quella situazione, perché sapevo la fine che avrebbe fatto. Non aveva scampo contro di me. 
Era stato così spavaldo e coraggioso quando ha scavalcato il grande cancello posto all'esterno; e poi si è fatto piccolo piccolo, più di un topo in trappola, e ha preferito annegare nel panico più totale.
Ne ho visti tanti di individui così, ed hanno fatto tutti la sua stessa fine. 
Ho una stanza piena dei loro cadaveri, accatastati l'uno sull'altro, tanto che non so davvero dove mettere l'ultimo arrivato.
E se dovesse presentarsi qualcun' altro: che si faccia avanti... Avrà vita breve. Parola mia. 

 

Spazio Autrice. 
Ehilà! Salve bella gente!
Piaciuta questa flashfic? 
Dicasi roba vecchia, che scrissi tempo fa... Che ne pensate? 
L'ho pubblicata perché la considero apprezzabile. 
I più esperti del genere e della sezione mi odieranno, lo so.
Accetto tutte le critiche possibili e immaginabili.
E accetto volentieri anche i commenti positivi.
Se poi non ve ne può fregar di meno, ancora meglio! Ahah!
A parte tutto, spero che tale cosa vi sia piaciuta.
Sì, il titolo fa ridere. 

Grazie a chi ha letto. 

Saluti - Melinda Pressywig