22/10/2013
1 recensioniEpilogo
"Su, sbrigati, o non riusciremo a completare gli acquisti!"
"Ma io voglio le Trottole Saltellanti,Posso perfavore perfavore perfavoree?"
Alle suppliche della figlia la donna si voltò a guardarla.
"Rose Weasley, hai quasi sette anni sei troppo grande per certe storie!"
La bimba, che, cervello a parte, aveva preso più dal padre che dalla madre sfoderò la sua miglior espressione da cucciolo indifeso, per cui sapeva che la madre aveva un debole.
Infatti pochi attimi dopo i suoi lineamenti si addolcirono.
"Magari poi possiamo ripassare a comprarle, ma ora devo prendere il libro che tuo fratello ha chiesto per il compleanno, Ron?"
Un uomo corti capelli rossi e l'aria simpatica si avvicinò a loro. "Si, generale?" disse imitando la posizione dell'attenti, che fece ridere la bambina con i capelli dello stesso colore del padre.
La bruna lo guardò male ma poi rise anche lei.
"Vado un attimo al Ghirigoro a prendere il regalo di Ugo, puoi guardare tu i piccoli? Tra poco dovebbe arrivare anche Harry e la sua famiglia".
A quell parole Ron non se lo fece ripetere due volte, prese in bracco il minore dei suoi figli e con passo di marcia si avviò verso la gelateria di Florian Fortebraccio
"Avanti ragazzi, la mamma va a fare compere, diamoci alla pazza gioia!"
Hermione sorrise rassegnata. Con un padre come Ron era impossibile evitare che i suoi figli si abbuffassero di schifezze.
Entrata al Ghirigoro ispezionò velocemente il negozio ma di libri sulle creature magiche non ne sapeva niente.
Stava maneggiando un volume che parlava delle abitudini alimentari dei Gorgosprizzi quando udì la bianca voce di un bambino provenire da qualche corsia più in là.
"Papà papà! Guarda! Tutte le partite di quiddich a partire dal XX secolo. Me lo compri?"
La madre sogghignò, quel bambino era così simile a Rose.
Cominciò a sfogliare un libro che parlava di vampiri, per vedere se andava bene per suo figlio.
"Ragazzo, hai visto quanto costa? E poi conoscendoti ti stancheresti subito e mi costringeresti a leggertelo. Forse se ti comporti bene potrei prendertelo per questo Natale..."
A Hermione sfuggì il tomo che aveva in mano, che cadde rumorosamente a terra.
Imbarazzata si chinò a raccoglierlo senza smettere di pensare a quella voce.
Sapeva di chi era. Gli anni l'avevano resa più profonda ma il timbro era sempre quello, di quel ragazzo...
Si alzò a riporre il libro nello scaffale e sentì i passi di padre e figlio avvicinarsi. Poco dopo un Draco elegamentemente vestito apparve da dietro l'angolo.
La prima reazione che ebbe nel vederla fu bloccarsi e spalancare impercettibilemte gli occhi.
Passarono alcuni secondi prima che la salutasse sorpreso,
"Hermione..." Disse sorridendo. Delle leggere rughe spuntarono agli angoli della bocca.
"Ciao Draco" lei gli sorrise a sua volta.
"Papà, chi è questa donna?". Abbassò lo sguardò e si accorse che il figlio li aveva raggiunti. Aveva i capelli a caschetto, lo sguardo vispo e ora la osservava incuriosito.
Draco sembrò soppesare le parole "Questa...è Hermione Granger, Scorpius"
Il piccolo aprì la bocca in modo platonico che fece ridere la grifondoro e la guardò con nuova ammirazione
"Tu sei Hermione Granger, moglie di Ronald Weasley, amica di Harry...Potter?"
Nella prima parte della frase aveva parlato così velocemente che aveva faticato a capirlo, mentre nel pronunciare il nome di Harry aveva abbassato la voce, quasi quel personaggio fosse troppo importante per essere nominato tranquillamente.
Sorrise di fonte alla simpatia che gli ispirava il biondino.
"E così questo è tuo figlio, mi sono sempre chiesta che aspetto avesse...e ovviamente è uguale a te".
Questo sorrise guardando il figlio con una punta di tenerezza "Come tutti i Malfoy d'altronde, Astoria si consola dicendo che almeno il senso dell'umorismo l'ha preso da lei"
Hermione guardò ancora Mafoy e questa volta mimò al labbiale, in modo che il bimbo non sentisse, una domanda che aveva desiderato porgli per tanto tempo
"Sei felice con lei?"
Lui la guardò intensamente, come non faceva da molti anni e agli occhi d Hermione l'uomo tornò quel ragazzo travagliato con cui aveva condiviso pensieri ed emozioni. Il ragazzo magro si aprì in un sorriso autentico e annuì.
La donna si sentì infinitamente rassicurata.
"Hermione, finalmente ti ho trovato, questo posto è un labirin-" Harry si bloccò. Le era venuto in contro così velocemenete che non si era accorto con chi stava parlando.
Harry guardò Draco imbarazzato, che guardò rigido Harry e Hermione, che guardo Scorpius che si era pietrificato alla vista del nuovo arrivato.
La serenità che c'era fino due secondi prima sembrava essersi congelata. Il serpeverde appariva serio e a disagio ma salutò comunque il moro cordialmente "Buongiorno Potter...", il quale se la cavava molto meno bene in questo genere di cose "Malfoy..."
Fortunatamente Scorpius, ripresosi dallo schock, ruppe il silenzio imbarazzato che si era creato, avvicinandosi all'uomo gli sorrise a trentadue denti.
"Ma tu sei Harry Potter! Mitico!! Sei il mio eroe, so tutto su di te!"
le guance, già rosate dell'occhialuto, divennero rosso acceso. probabilmente non si aspettava che un Malfoy lo ammirasse.
"Bè, grazie...e tu devi essere S-" "Scuorpius Hyperion Malfoy, piacere" disse questo tendendogli la mano.
Non sembrava essersi minimamente accorto dell'imbarazzo provocato nel suo mito.
Harry sembrò rilassarsi e rispose alla stretta. Poi si rivolse a Draco."E così tuo figlio mi considera il suo eroe..."
Il padre alzò le spalle "Certi difetti non si possono correggere...". E a questa risposta i tre adulti scoppiarono a ridere.
Harry si ricordò del motivo per cui era venuto e si voltò verso la grifondoro "comunque Hermione ero venuto per dirti che ti stiamo aspettando per andare tutti al Tiri Vispi Weasley. Sembra che Rose abbia degli affari urgenti da sbrigare lì..."
Hermione alzò gli occhi al cielo mormorando un "Quella bimba..." in tono sommesso.
Incrociò o sguardo del biondo più anziano
"Ciao Draco, è stato bello rivederti" disse sincera, poi si abbassò all'altezza di Malfoy in miniatura stringendogli la mano
"Arrivederci Scurpius, piacere di averti conosciuto"
Gli occhi del biondino brillarono "Ci rivedremo, vero?" chiese ingenuamente.
"Certo"
Questa volta fu il turno di Harry di rispondere. Guardò nella direzione del piccolo e sorrise rassicurante, il bimbo lo guardò raggiante.
Dopo che entrambi gli amici ebbero firmato un autografo uscirono dal negozio.
Mantennero fede alla promessa presa, rividero i Malfoy.
Poi, all'età di undici anni il ragazzino divenne parte della famiglia grazie ad Albus e, al quinto anno, grazie a Rose.
E...Stop!
Salve a tutti:) Volevo ringragiare chi mi ha seguito fino alla fine e tutti quelli che hanno messo la storia fra i preferiti e nelle seguite. Grazie soprattutto a chi ha lasciato un commento spronandomi nel continuare a scrivere.
Se la storia vi ha lasciato qualcosa mi farebbe davvero piacere ricevere un commento. Anche se in negativo, ogni consiglio è ben accetto!:)