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Autore: ImCarry    22/10/2013    0 recensioni
Hope, era una ragazza semplice, riservata, invisibile al resto del mondo, poi si trasferì.
Londra, una città nuova, motivo di grandi cambiamenti.
Harry, era il Don Giovanni della scuola, poi arrivò Hope.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7

Ero stata troppo stupida, dovevo assolutamente parlare con Louis. Piantai in asso Harry al parco e corsi a cercare quel ragazzo, ovunque fosse stato lo avrei trovato.
 
#POV LOUIS

“Louis, Louis, fermati!” Mi sentì chiamare, o meglio, sentì urlare il mio nome da una voce affaticata e con il fiatone. Mi tolsi le cuffie e mi voltai in cerca della persona che mi stava cercando. Non ci misi molto a trovarla. “Ehi, ciao, mi stavi chiamando?” Risposi io nella maniera più educata possibile, in quel momento la mia voglia di sostenere una conversazione, anche se con lei, era pari a zero. La mia testa era in subbuglio, i miei pensieri facevano a lotta tra loro e non volevo aggiungerne altri.
“Dobbiamo parlare.” Non può essere, quella frase non portava mai niente di buono. “Dimmi, Sophia”
 
#POV HOPE
 
Avevo già cercato a casa sua, a casa di El e in quella degli altri ragazzi, ma di Louis nessuna traccia. Il proprietario del bar che lui frequentava solitamente mi aveva riferito di averlo visto passare di lì circa mezz’ora prima. Poteva essere dappertutto. Mi stavo quasi per arrendere, quando, sulla strada per casa mia, sentì urlare il nome di Louis da una ragazza. L’avevo trovato! Stava parlando con Sophia. Io mi ero fermata a un po’ di metri da loro e mi ero infilata in una stradina per non essere vista e per poter ascoltare cosa si dicevano. Contrariamente dai miei piani non sentivo praticamente niente, sarà per il frastuono provocato da tutti i cani del vicinato che proprio in quel momento avevano deciso di mettere su un concerto, sarà che loro parlavano fin troppo a bassa voce, probabilmente per non far sapere a tutti i loro problemi. Sì, problemi; si vedeva dalle loro espressioni che stavano litigando, e anche pesantemente, visto che ad un certo punto sentì Louis urlare: “Sophia Smith! Davvero mi stai lasciando in questo modo?” La situazione doveva essere davvero seria, probabilmente lei lo stava mollando perché si era già stufata di lui o perché aveva trovato qualcun altro che gli dava più soddisfazioni a letto, anche se da quello che avevo sentito Louis non era affatto male in quelle cose. Sophia se ne andò sculettando accompagnata da un ‘vai a fare in culo’ da un Louis particolarmente alterato. Dopo pochi minuti il ragazzo riprese a passeggiare con le cuffie alle orecchie, ma questa volta con la testa bassa.

Decisi di raggiungerlo.Quando mi vide davanti a lui, un dolce sorriso si allargò sul suo viso. Feci finta di non sapere quello che gli era appena successo, non volevo passare per la spiona, così gli chiesi spiegazioni della sua tristezza. Mi spiegò che Sophia gli aveva detto che aveva cominciato ad uscire con un ragazzo della squadra di football, molto più bello e muscoloso di lui. “Tutte quelle di cui mi prendo una cotta, scelgono qualcun altro” Concluse, mi sembrò una evidente frecciatina quella, così ribattei dicendogli quello che mi aveva raccontato Harry, “Se avessi saputo di piacerti non avrei mai baciato Liam quella sera, scusami Louis, non volevo farti soffrire, torniamo amici come prima?” Pronunciai io nella maniera più convincente possibile accompagnata dagli occhi da cucciola a cui nessuno resisteva. “Non mi sembra lo siamo mai stati sul serio. Ma ora lo saremo: AMICI” Mi disse stringendomi la mano. “I migliori” Aggiunsi io trasformando la stretta in un abbraccio che venne subito ricambiato e amplificato dal mio nuovo amico.   
 
Dopo aver chiarito Louis mi riaccompagnò a casa e, una volta arrivata, mi salutò con un forte abbraccio che sembrò durare un’eternità.
Quando entrai scoprì con mio dispiacere che mio padre non era a casa, ormai lo vedevo sempre meno, il suo lavoro gli portava via un sacco di tempo. Usciva presto alla mattina e tornava a casa tardi la sera. Mi sarei dovuta abituare, non avevo altre possibilità.
Mi stavo quasi dimenticando di aver mollato Harry in mezzo al parco senza alcuna spiegazione, così decisi di chiamarlo. Per farmi perdonare gli chiesi di uscire e lui accettò proponendomi la sera stessa. Mi parve un’ottima idea.
Erano le sette di sera passate e tra meno di un’ora Harry sarebbe passato a prendermi. Dovevo sbrigarmi a prepararmi, aveva detto che mi avrebbe portato a ballare dopo la cena e quindi avrei dovuto pensare bene a cosa mettere. Optai per un vestito che mi avevano appena regalato.

Il campanello suonò ed un ricciolino in tutto il suo splendore era davanti alla porta con un sorriso smagliante alle labbra, come il primo giorno che l’avevo visto, il primo giorno in quella città, il primo giorno di quella strana vita che stavo portando avanti ormai da un mese. “Buona sera bellezza” mi disse il ragazzo di fronte a me che allargava sempre di più il sorriso già fin troppo ampio. “Ciao… Harry” Dissi io impacciata a causa dell’imbarazzo in cui mi trovavo. Mi porse un braccio e senza che mi disse niente capì che voleva che incastrassi il mio con il suo e così feci, per poi incamminarci verso la sua auto.

Avevamo appena imboccato una strada da me sconosciuta, ma d'altronde io di Londra conoscevo solo la strada casa-scuola e quelle che portavano alle varie abitazioni dei miei amici. Mi girai a guardare Harry al posto del conducente. Aveva le mani ferme e sicure sul volante, come se guidare fosse la cosa che sapeva fare meglio, i capelli, scompigliati dal vento che entrava aggressivo dal finestrino abbassato a metà, gli occhi fissi sulla strada davanti a lui attenti a tutto ciò che accadeva, la bocca si muoveva freneticamente cantando la canzone che stava passando alla radio accesa a tutto volume. Era bellissimo in quei jeans stretti che gli fasciavano perfettamente le gambe lunghe e magre e in quella maglia nera con scollo a ‘v’ che lasciava intravedere la due rondini tatuate sul petto e i suoi innumerevoli tatuaggi alle braccia. “Lo so che sono bello, ma se mi fissi così tanto mi consumi, Hope” Perfetto, come se l’atmosfera non fosse già abbastanza pesante, mi aveva appena beccato a fargli una radiografia completa. “Ehmm, scusami” Gli risposi sempre più rossa in viso e girandomi dalla parte opposta, per volgere il mio sguardo fuori dal finestrino e ammirare il paesaggio. Sentì un risolino provenire dalla sua bocca poi nessuno dei due spiaccicò più parola, fino a quando io incomincia a insistere sul voler sapere dove eravamo diretti. “È una sorpresa Hope” mi rispose per la decima volta nel giro di 2 minuti. “E va bene” Mi arresi. 



SERAAAAAA :)

Prima di tutto mi devo scusare per essere rincoglionita ahahha, avevo questo capitolo pronto da circa due settimane ed ero convintissima di averlo già pubblicato settimana scorsa. Oggi ero lì che giravo per EFP e mi sono accorta di non aver messo proprio un bel niente la scorsa settimana ahha
Seconda cosa: una precisazione! Non ho assolutamente nulla contro Sophia, anzi se far star bene Liam fa star fare bene anche me, ma mi serviva un personaggio femminile e lei è stata la prima che mi è venuta in mente. Ora è uscita di scena e tornerà solo in brevi punti ma nulla di importante.
Terza cosa: Avete sentito il concorso annunciato oggi? Cioè i miei non mi faranno mai andare fino ad inculandia per vederli. Che nerviii
Pooooi parlando del capitolo! Hope sembra abbastanza presa da Harry, soprattutto dalla bellezza del nostro Hazza ;) Lui la continua a mettere in imbarazzo chi sa se durante l'appuntamento Hope si scioglierà. Io lo so ovviamente, ma voi no lool
Avete visto che puzzini (fateci l'abitudine userò spesso questo termine, rende di più l'idea di cucciolini (?) ahaha) i Lope (?) (questa non so da dove mi è uscita)? Louis quando la vede si riprende subito *.*
Okay, sto delirando e mi sto prolungando un bordello
Tra l'altro questo capitolo è cortissimo ma non volevo inserire anche l'appuntamente se no si sarebbe prolungato troppo, quindi scusatemi

Sono giunta ai ringraziamenti: 
volevo davvero ringraziare tanto tutti quelli che nonostante tutto continuano a seguire questa storia e a recensirla. Visto che non l'ho mai fatto, poi, ringrazio tanto anche chi ha messo questa storia tra seguite, preferite e ricordate, e, se ci sono, anche quei lettori silenziosi che leggono ciò che scrivo. Poi la mia mamma, il mio papà e tutti quelli che mi hanno voluto bene, il mio cane e mia nonna (?) Emm, si, no, va beh, sono stanca lol

Baci,
Chiara xx 

P.S. è appena saltata la luce in tutta il paese e mi si è spento tutto, ho dovuto riscrivere e non ho riletto, quindo perdonatemi eventuali errori.

P.P.S. Ho in mente una nuova FanFiction completamente diversa da questa, farò un po' di capitoli e a breve (magari non tanto breve) la pubblicherò, e se sarò ispirata ne pubblicherò anche un'altra di cui ne ho scritta già metà ma sono bloccata lì. Se mi sblocco la pubblico altrimenti nada.


 
   
 
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