Fumetti/Cartoni europei > Martin Mystère
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Autore: Notteinfinita    23/10/2013    3 recensioni
L'ennesima missione attende Martin Mystére e la sua squadra...ma saranno capaci di affrontarne le conseguenze?
*****
Dal primo capitolo:
«Nelle ultime settimane si sono verificati diversi casi di manufatti stregati o maledetti.» spiegò la donna «Inizialmente si era pensato ad una casualità ma poi ci siamo resi conto che le coincidenze erano troppe.»
«E avete scoperto che la causa è di una super-razza di alieni che ha deciso di controllarci tramite questi manufatti!» concluse Martin che, rianimatosi, era saltato sulla scrivania di M.o.m guadagnandosi uno sguardo omicida dalla donna.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diana Lombard, Martin Mystère, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La maledizione del bracciale

 

Il suono della campanella si diffuse per i corridoi della Torrington, annunciando la fine delle lezioni.

Mentre gli studenti sciamavano fuori dalle aule, un Martin abbigliato all'hawaiana si fiondò fuori dall'edificio.

«Week-end di surf, arrivo!!!» urlò, lanciandosi in direzione del dormitorio, saettando sul suo skateboard.

Diana, vedendolo, scosse la testa sorridendo.

È sempre il solito, pensò.

Non si era ancora allontanato di dieci metri quando l'U-watch iniziò a suonare.

Due lacrimoni spuntarono agli occhi di Martin che, vedendo Diana avvicinarsi, le rivolse uno sguardo supplichevole.

«No Martin, non possiamo ignorare la chiamata!» esclamò la ragazza, intuendo cosa stesse per dirgli il suo amico.

Recuperato Java, che stava tagliando il prato lì vicino, i tre entrarono nel passaggio che si era aperto dietro una statua.

Dopo le identificazioni di rito, entrarono nell'ufficio di M.o.m.

«Buon pomeriggio!» disse la donna, sorridendo.

«Già, già, proprio buono!» rispose Martin, imbronciato.

«Salve, M.o.m.» disse Diana, dando una gomitata al ragazzo.

«Nelle ultime settimane si sono verificati diversi casi di manufatti stregati o maledetti.» spiegò la donna «Inizialmente si era pensato ad una casualità ma poi ci siamo resi conto che le coincidenze erano troppe.»

«E avete scoperto che la causa è di una super-razza di alieni che ha deciso di controllarci tramite questi manufatti!» concluse Martin che, rianimatosi, era saltato sulla scrivania di M.o.m guadagnandosi uno sguardo omicida dalla donna.

«No, agente Mistere.» lo contraddisse lei «Abbiamo scoperto che tutti i manufatti, anche se venduti in posti diversi, provenivano da un singolo negozio “Antichità e Misteri” a Vancouver.»

Martin scese dalla scrivania lanciandosi direttamente nel portale che Billy aveva appena aperto, seguito da Diana e Java.

Appena passati dall'altra parte videro davanti a loro l'insegna del negozio.

I tre entrarono, facendo tintinnare la campanella posta sulla porta d'ingresso per avvisare dell'arrivo di qualche cliente. Senza indugio si diressero verso la cassa dove un uomo magro e dal viso da roditore era intento a lucidare un medaglione.

«Sono Martin Mystere, indagatore dell'impossibile» disse il ragazzo, mostrando il distintivo del Centro « e loro sono i miei colleghi Diana Lombard e Java.»

L'uomo li scrutò, indietreggiando lievemente.

«Non si preoccupi, dobbiamo solo farle qualche domanda.» spiegò Diana, cercando di tranquillizzarlo.

Il negoziante, a quelle parole, con uno scatto, si lanciò oltre la tenda che celava il retro del negozio. I tre, oltrepassato il banco, si lanciarono al suo inseguimento. Attraversata la tenda, avvistarono l'uomo che cercava di nascondersi tra i mille oggetti accatastati in quella stanza.

«Si fermi!» urlò Martin, cercando di raggiungerlo.

Per tutta risposta, l'uomo iniziò a lanciare loro addosso qualsiasi oggetto gli capitasse tra le mani.

Diana urlò cercando di ripararsi, con le braccia, il viso mentre una scatola di legno la colpiva in pieno, frantumandosi.

Innervosito, Martin azionò l'X-Rod, intrappolando il fuggitivo, ma il grido di disappunto dell'uomo venne coperto da uno di terrore lanciato dalla ragazza.

Immediatamente, Martin e Java si avvicinarono alla ragazza che, in ginocchio, tentava disperatamente di togliersi un bracciale dal braccio.

«Diana, che ti succede?» chiese Martin.

«Una scatola mi ha colpito in faccia, io mi riparavo col braccio. La scatola si è rotta,questo bracciale era all'interno e si è attaccato al mio braccio.» spiegò, concitatamente.

«Java forte, Java aiuta!» propose il cavernicolo.

Diana gli porse il braccio e l'uomo iniziò a tirare il bracciale con tutte le sue forze ma una specie di scossa elettrica lo colpì lanciandolo dall'altra altra parte della stanza facendolo sbattere contro la parete.

Preoccupato, Martin chiamò il Centro; c'era decisamente qualcosa che non andava in quel monile.

Trascorsi pochi attimi, un varco si aprì in una delle pareti e M.o.m, insieme a Billy e ad alcuni agenti del Centro, fecero il loro ingresso.

Martin si avvicinò loro per illustrargli la situazione quando un urlo lanciante attirò la loro attenzione.

Voltatisi video Diana a terra che si contorceva circondata da una strana aura di energia.

Immediatamente le si avvicinarono e , proprio in quel momento, la ragazza si rialzò in ginocchio, stringendo al petto il braccio cinto dal bracciale e emettendo un nuovo spaventoso grido.

In un attimo l'aura che l'avvolgeva si fece spaventosamente forte e...

 

NDA:Si, lo so, sono stata crudele...per sapere cosa sia successo a Diana non vi rimane che attendere il prossimo capitolo. Non odiatemi!

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