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Autore: ImJakecosmic_    23/10/2013    1 recensioni
- Ma che cazzo fai!- dico levandogli la mano ma lui la riposiziona sulla mia bocca, ma vaffanculo.
- Ma ti stai zitta due secondi?-
* Ehy la storia è aggiornata.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Vai via!- ero furiosa, furiosa di tutto quello che è successo.
- ma Charlie, fammi spiegare!-  dice urlandomi addosso mentre io mi allontano.
- Te ne vai?- ecco le lacrime.
- aspetta!- dice prendendomi il braccio per farmi girarare.
- Non. Toccarmi.- il moro lascia subito la presa e mi guarda con gli occhi lucidi. Bastardo, dovevi pensarci prima.
- Ma Charlie io..-
-Ma Charlie un corno! Sparisci Zayn, vai via!- comincio a correre, ma quel deficiente ancora mi segue.
Cerco di seminarlo  ma non ci riesco, cazzo.
-Charlie! Ti prego fermati!- mi fermo, il cuore a pezzi e la testa in una totale confusione.
- Cosa vuoi, ti prego, vai via, esci dalla mia vita e torna dalla tua ragazza perfetta!- con la manica del mio maglione preferito, asciugo una lacrima.
- Ma..- mi allontano indietreggiando finche ad un certo punto comincia a piovere, vaffanculo, anche la pioggia ci si mette ora, come se non ne avessi già abbastanza.
- Charlie..vai a casa, così ti prenderai un raffreddore- e se ne và. Il mio cuore fa una capriola all’indietro, si preoccupava sempre per me. Ora è tutto finito, i baci, le carezze, gli abbracci..tutto è andato perso per lui.
Lui che ha baciato una ragazza, lui che ci stava pure, lui, il mio amore ha baciato qualcun altro che non sia io.
MI siedo sulle scalette di davanti casa e ricomincio a piangere. Forse non dovrei stare così male, forse non  dovrei neanche esistere, forse dovrei starmene zitta e soffrire in silenzio. Ma piangere è umano ed io non so in che altro modo sfogarmi. Mi guardo intorno e non vedo altro che pioggia, le mie lacrime non si definiscono più in mezzo a quell’acqua, vorrei morire per stare finalmente meglio.
Zayn era il mio tutto, era il ragazzo che per la prima volta mi ha notata, il ragazzo a cui ho dato il mio primo bacio e il ragazzo a cui avevo riposto tutta la mia fiducia.
Amavo quando la mattina entravo a scuola, mi veniva incontro e mi lasciava il sapore delle sue labbra sulle mie. Amavo il sabato sera quando uscivamo con gli amici e lui mi abbracciava tutto il tempo. Amavo quando mi abbracciava e mi sussurava cosa dolci all’orecchio. Amavo quando mi abbracciava da dietro e mi lasciava dei piccoli bacetti sul collo. Amavo quando eravamo sul divano e lui mi faceva il solletico. Amavo quando mi ripeteva che andava tutto bene. Ma non va tutto bene. Ora che avevo trovato qualcuno che mi amava per quello che sono, perché deve finire tutto? Perché lui l’ha baciata? Perché io sono una stupida? Perché non mi faccio mai gli affari miei e mi dedico alla mia vita? Impossibile.
A casa non c’è nessuno, i miei sono a lavoro e ovviamente come sempre Charlie rimane da sola.
Vado in camera da letto, prendo l’intimo e vado in bagno.
 Amo l’acqua che scorre lungo il mio corpo, la amo perché sembra che per qualche istante i problemi vanno via e tu rimani lì, sotto l’acqua che cerca di capirti.
Esco, mi asciugo ed indosso l’intimo. Prendo il phon e comincio ad asciugarmi i capelli. Vado in camera ed indosso i pantaloni della tuta grigi, una canotta bianca e un paio di calze dello stesso colore.
Mi avvicino allo specchio e fisso la mia figura. I capelli mossi color castano, occhi verdi e delle labbra rosee, smalto nero e un corpo magro, distraggo gli occhi dallo specchio e mi cade su una foto posata sul  comò. Ritraeva me e Zayn mentre ci abbracciavamo, io sorridevo e lui mi stava dando un bacio alla tempia.
L’avevano scattata all’improvviso tanto che Zayn quasi prendeva a sberle Harry perché io odio quando me le facevano. Ripongo la foto in mezzo ad un libro e mi avvio di sotto.
Vado in cucina, apro il congelato e prendo un gelato, mi avvicino al cassetto ed estraggo un cucchiaio. Mi siedo sullo sgabello e mi appoggio sulla penisola, fanculo. Guardo un punto di fisso ma quella maledetta lancetta che segna i secondi mi da il nervoso.
9.50 pm.
10.13 pm.
10.23 pm.

Qualcuno bussa la porta, mi alzo e vado ad aprire. Una figura alta e con i capelli tutti incasinati si fa avanti e chiude la porta alle sue spalle.
-Cosa vuoi ancora.- vado indietro fino a quando non vado a sbattere contro il divano e mi fermo.
-Devo spiegarti non è come credi- dice avanzando fino a restare ad un metro di distanza.
- Non ti basta avermi spezzato il cuore? Ora esci da questa cazzo di casa e non farti più vivo davanti ai miei occhi!- comincio a sbraitare e lui mi mette una mano sulla bocca facendomi cadere sul divano con lui sopra.
- Ma che cazzo fai!- dico levandogli la mano ma lui la riposiziona sulla mia bocca, ma vaffanculo.
- Ma ti stai zitta due secondi?- dice quasi non facendosi sentire. Si allontana e si avvicina alla finestra.
Mi avvicino a lui e noto che sta guardando un uomo, cazzo.
Mike. Mike, il ragazzo il cui il più delle volte ci provava con me e ha provato a portarmi a letto..e Zayn quando lo ha scoperto, è andato su tutte le furie, quasi si ammazzavano una volta e non voglio che risucceda un' altra volta. Ultimamente però non lo vedo molto.
Rimango immobile e quasi mi manca l’aria. Zayn si avvia alla porta ma io lo fermo.
- Zayn n-non uscire fuori, ti prego..- dico guardandolo per poi abbassare lo sguardo. Fa un sorriso e poi esce, ora si uccide sto coglione, semmai ritorna vivo lo trito.
Osservo la scena. Zayn si avvia al cancello e si ritrova faccia a faccia con quell’essere spregevole. Mike tira un pugno in faccia a Zayn, cazzo. Zayn invece gli tira un pugno dritto sul naso per poi tirargli un calcio sulla pancia. Vedo Mike allontanarsi tenendosi la pancia e Zayn camminare per il vialetto. Apro la porta e lui entra. Mi avvicino e noto subito il suo occhio gonfio. Vado in cucina, apro di nuovo il congelatore e prendo del ghiaccio.
- Siediti coglione- dico spingendolo sul divano e mettendogli il ghiaccio sull’occhio destro.
Minchia se è perfetto.
Minchia  se lo amo.
Cerco di distogliere lo sguardo e sento un suono di dolore, mi accorgo che sto spingendo troppo sull’occhio.
- Scusa..tieni prendilo tu- lo afferra ed io rimango lì a fissarlo, per poi girarmi verso la tv.
- Sei un deficiente-
- lo so-
- un coglione-
- lo so
- uno stronzo-
- lo so-
Mi avvicino e guardo il suo occhio, si è sgonfiato.
- Domanti ti farà malissimo- dico levando il ghiaccio e cercando di aprirgli l'occhio.
- fa male già ora- dice prendendomi di scatto e facendomi stendere sul divano, lo odio.
- Vorrei gonfiarti l’altro occhio se permetti- dico cecandolo con un dito.
- ma sei cogliona o cosa?!- dice mettendosi una mano sull’occhio. Però, cazzo, lo amo. Ancora una volta ha picchiato quell'essere, ancora una volta i suoi occhi, anche se uno nero e l'altro mezzo ciecato sono una droga per me.
- no, innamorata- gli prendo il viso fra le mani e lo bacio.
Lo sento sorridere e gli dico –ma sei sempre un troio- lo bacio e affondo le mie mani tra i suoi capelli scombinati.









HOOOLAAA SCUSATE MA VADO DI FRETTAAA, ALLORA? COSA NE PENSATE?
VORREI PARLARVI ANCORA MA MIA MADRE MI STA LETTERALMENTE BUTTANDO FUORI DALLA CAMERA.
QUINDI PER FAVORE FATEMI SAPERE, LOL.

EZZAAAUUU XX
  
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