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Autore: EmmaStarr    23/10/2013    9 recensioni
|Ace&Rufy| |Bromance| |AU Sparta/Atene| |Azione, Fluff|
– Dove andiamo, nonno? – chiese una voce curiosa e soprattutto petulante.
– Te l'ho detto, Rufy! Finché tuo padre è in campagna militare, tu vivrai con me. E smettila di lamentarti, la montagna ti farà solo bene! – spiegò per l'ennesima volta il vecchio, trascinando con sé un bambino sui sette anni.
– Ma io mi devo allenare! – protestò quello, cercando di divincolarsi. – Tra un anno avrò l'età giusta per cominciare l'addestramento, e voglio essere il più forte di tutti!
Garp sollevò lo sguardo, come se stesse cercando qualcosa tra quelle montagne che tanto conosceva. Subito però una voce lo richiamò alla realtà. – Nonno!
Garp sbuffò sonoramente, strattonando ancora il povero Rufy. – Hai ragione, hai ragione, basta che fai silenzio!
Neanche a dirlo, il bambino non fece silenzio. – Credi che troverò dei ragazzi della mia età con cui allenarmi? Ci sarà qualcuno, dove stiamo andando?
Garp ci pensò un attimo su, poi ghignò sotto i baffi. – Qualcuno sì, penso proprio di sì.
* * *
Cosa succede se prendiamo Ace e Rufy, con la cortese partecipazione di Sabo, in una Sparta in lotta contro Atene?
Scopriamolo insieme! ^^
Genere: Avventura, Azione, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Monkey D. Rufy, Portuguese D. Ace, Sabo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO

Un altro tuono squarciò l'aria.

La pioggia scendeva ormai torrenziale, limitando drasticamente la visuale dell'ambiente circostante e minacciando di continuare per tutta l'eternità.

La foresta era tutt'altro che silenziosa, con tutto quello sgocciolare, quindi fu comprensibile che Garp non si accorgesse dell'arrivo della seconda figura incappucciata.

– Sei in anticipo. – sussurrò il nuovo arrivato, stringendo al petto un fagotto di medie dimensioni.

Garp sbuffò, scuotendo la testa. – Sei tu che sei in ritardo. Allora, di che si tratta?

Si avvicinò al suo interlocutore, impaziente di tornare finalmente a casa, e vide di sfuggita che il contenuto del fagotto cominciava ad agitarsi. Impallidì, facendo un passo indietro.

– Lo sai, di che si tratta. –sibilò la figura, porgendo quello che era decisamente un bambino tra le braccia di Garp e facendo per allontanarsi.

– Aspetta! Perché? Che scherzo è questo? – gridò il vecchio, inseguendolo.

– Hai saputo della profezia, no? La distruzione dell'esercito di Atene per opera di una sola persona, sventura e morte sui nostri figli, eccetera eccetera. È lui, Garp. Questo bambino, mio figlio. È lui il mostro di cui parla la profezia, quello che, da solo, dovrebbe causare la disfatta del nostro esercito. Ho detto che l'avrei ucciso, ma non posso.

L'uomo sospirò piano, passandosi una mano sulla fronte.

– E io dovrei... – sussurrò Garp, iniziando a capire.

– Tienilo. Uccidilo. Fanne quello che vuoi. Io non ne voglio più sapere niente. Risparmiarlo stasera... Più di così non avrei mai potuto fare. – spiegò l'uomo.

Garp sbuffò. – Io di sicuro non posso occuparmene, ma conosco qualcuno che lo crescerà. Vivrà sulle montagne in cui siamo cresciuti noi. A Sparta. – Garp notò che l'altro sussultò leggermente. – Oh, non preoccuparti. Sparta e Atene sono alleate, non dimentico i giorni della Grande Guerra Persiana. Vivrà su quei monti, questo è tutto ciò che posso garantirgli. E se morirà... Sarà un incidente, che vuoi farci? – concluse, alzando le spalle.

– Allora addio, Garp. Non credo che ci rivedremo. Ah, un'ultima cosa...

Garp si voltò, infastidito. – Sì?

– Ace. Il suo nome è Ace. Buona fortuna. – Sussurrò l'uomo, sparendo subito dopo nella pioggia.

Il bambino cominciò a strillare. – Fortuna... – bofonchiò Garp, allontanandosi. – Ne avrò bisogno, altroché!

 

 

* * *

 

– Dove andiamo, nonno? – chiese una voce curiosa e soprattutto petulante.

– Te l'ho detto, Rufy! Finché tuo padre è in campagna militare, tu vivrai con me. E smettila di lamentarti, la montagna ti farà solo bene! – spiegò per l'ennesima volta il vecchio, trascinando con sé un bambino sui sette anni.

– Ma io mi devo allenare! – protestò quello, cercando di divincolarsi. – Tra un anno avrò l'età giusta per cominciare l'addestramento, e voglio essere il più forte di tutti!

Garp sollevò lo sguardo, come se stesse cercando qualcosa tra quelle montagne che tanto conosceva. Subito però una voce lo richiamò alla realtà. – Nonno!

Garp sbuffò sonoramente, strattonando ancora il povero Rufy. – Hai ragione, hai ragione, basta che fai silenzio!

Neanche a dirlo, il bambino non fece silenzio. – Credi che troverò dei ragazzi della mia età con cui allenarmi? Ci sarà qualcuno, dove stiamo andando?

Garp ci pensò un attimo su, poi ghignò sotto i baffi. – Qualcuno sì, penso proprio di sì.

Giunsero all'abitazione di Garp, e subito Rufy fu sistemato in una stanza piccola e accogliente.

– Allora, ragazzo. Ascoltami bene. – esordì Garp, prendendolo da parte. – Se vivi con me, le regole sono queste. Intanto, non ti voglio tra i piedi. Niente “nonno di qua” e “nonno di là”, grazie. In secondo luogo, te la devi cavare da solo: non andrò a ripescarti, dovunque tu sia finito, quindi adeguati di conseguenza. Infine... Per il cibo, rivolgiti a Makino. Sta alla locanda qui di fianco, abbiamo un accordo per cui puoi mangiare là. Tutto chiaro? – concluse fissandolo truce.

Il bambino annuì, serio. – E il qualcuno con cui posso allenarmi? – chiese, curioso.

Garp ghignò. – Ci dovrebbe essere un sentiero, oltre il campo qui davanti. Prendilo e sali sempre finché non finisce. Cerca da quelle parti, e può darsi che incontri qualcuno.

Rufy sorrise e si allontanò, correndo. – Torno presto! – gridò, ma già la sua voce si stava perdendo.

Garp, Garp... Ma dove l'hai mandato... si disse il vecchio, prima di stringersi nelle spalle e rientrare in casa.




















Angolo autrice:
Salve a tutti! Devo essere pazza,  ma appena finita una raccolta su Ace e Rufy appaio con una nuova storia. Boh, sono strana io.
COMUNQUE! In questa long il rapporto tra Ace e Rufy si evolverà con il tempo, calcolando che Sparta era un paese ben diverso dal vilalggio di Foosha, e che le regole di vita erano diverse da come le conosciamo.
Certe cose però è bene che siano chiare: non si tratterà di una shoen-ai (lo so, LO SO, in Grecia l'omosessualità era all'ordine del giorno, che ci volete fare? Ace e Rufy mi piacciono così <3) ma solo di tanta bromance.
Sabo apparirà, abbiate fede. Che dire? Spero che il prologo vi abbia incuriosito, ci vediamo mercoledì prossimo con il prossimo capitolo! ^^
Un abbraccio, vostra
Emma ^^

  
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