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Autore: _mareksperfect    23/10/2013    2 recensioni
-Louis William Tomlinson!-esclamò in una posa che non poteva certo definirsi da 'etero'-Non mi provocare, che poi ti faccio male per davvero, eh.-
-Mh, sei così eccitante.- continuò l'altro, senza, però, riuscire a trattenere una risata.
Harry lo seguì a ruota. -Okay, basta. Stai esagerando.-
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando Harry si svegliò notò che le braccia di Louis erano ancora aggrovigliate attorno al suo corpo, stessa cosa per le gambe. I loro respiri sembravano andare all'unisono, lenti, delicati; i loro profumi oramai si erano fusi in un solo grande odore familiare, e i loro corpi si erano come amalgamati. Sembravano davvero incastrarsi alla perfezione. Il piccolo si strinse ancora di più tra quelle braccia, ma un forte rumore alla porta fece sobbalzare sia lui che Louis. L'altro aprì gli occhi, sciolse velocemente l'abbraccio, prima che un secondo colpo, simile al primo, risuonò tra le mura della stanza, illuminata, oramai, dal sole che entrava dalla finestra.
-Cos'è stato?- chiese il riccio, con la voce impastata e resa più roca dal sonno.
Louis scosse semplicemente la testa. -C'è qualcuno alla porta.-
Harry allora si alzò, mormorando un -Vado ad aprire io.-, e barcollò fino all'ingresso.
Si sarebbe aspettato uno dei suoi amici, uno dei manager, qualche persona indiscreta che aveva scoperto il loro indirizzo ed era riuscita ad intrufolarsi, ma di certo quello che Harry non si sarebbe mai aspettato quella mattina era ritrovarsi davanti proprio lei. 
Alta, forse fin troppo magra, infilata alla perfezione nei jeans chiari e nella striminzita magliettina nera; i capelli mori le ricadevano dolcemente sulle spalle ed il grande sorriso le illuminava il volto.
-Haaarry!- cinguettò, schioccando un sonoro bacio sulla sua guancia.
Il riccio, se avesse potuto, le avrebbe dato un pugno in faccia. Un po' perchè odiava tanta bellezza, un po' perchè sapeva che lei lo sopportava a malapena. Ma indossò uno dei soliti sorrisi falsi e di circostanza e cantilenò -Eleanor!
La ragazza scostò delicatamente il suo corpo, entrando in casa. Si guardò intorno e -Louis?- chiese, leccandosi le labbra e fissando Harry con un'aria decisamente di sfida.
Il ragazzo, a cui oramai formicolavano le mani perchè davvero voleva prenderla a pugni, prese un lungo respiro e decise di giocarsi le sue carte. -Louis è in camera mia.-
Lo sguardo della ragazza si accese, un lampo le attraversò gli occhi scuri e dovette far richiamo a tutte le sue forze per non fare un gemito di frustrazione. Si voltò, e si avviò verso la camera di Harry, lasciando che il ragazzo si crogiolasse nella propria soddisfazione.
Eleanor sospirò prima di bussare, e tremò nel sentire la voce roca di Louis che biascicava un -Harry, entra, che diavolo bussi?-
La stessa reazione che aveva avuto Harry, o forse peggiore, la ebbe Louis nel vedere la sua ragazza varcare la soglia e chiudersi la porta alle spalle.
Rabbrividì nel sentire il suo profumo aspro e forte troppo vicino. -Che.. Che ci fai tu qui?-
Eleanor alzò gli occhi al cielo, mordendosi le labbra per evitare di rispondere in modo inappropriato. 'Scusa se ho disturbato te ed Harry.' avrebbe voluto rispondere, ma considerando che lei era lì per fare pace, decise di non tirare in ballo l'argomento 'Harry'.
-Volevo solamente scusarmi.- mormorò, abbassando lo sguardo.
-Scusarti per cosa?- chiese duro il ragazzo.
-Per Harry.. lo so, Louis, non dovevo prendermela tanto, mi spiace..-
-El, il problema non è questo. A me dispiace che tu non ti fidi di me. Se ti dico che tra me e Harry non c'è niente devi credermi.- Nel pronunciare quella frase, però, Louis si rese conto che in realtà Eleanor aveva ragione a dubitare, perchè dire che quella tra lui è Harry fosse solo amicizia era un errore. Non era amore, no; Louis non era innamorato del suo migliore amico, ma di certo quello che provava non era semplice affetto.
La voce squillante della ragazza lo riportò a galla dai suoi pensieri. -Ti credo. Scusa se non l'ho fatto prima.-
L'accenno di sorriso sul suo volto convinse il moro a crederle, così le si avvicinò e la strinse tra le braccia.
-Perdonami, Lou..- sussurrò, premendo la testa sul suo petto.
Lui sospirò appena. -Promettimi solo che ti fiderai di me.-
Eleanor annuì. -Prometto che non dubiterò mai più di te.-
L'attimo che seguì quelle parole fu scandito solamente dai loro respiri che si scontravano, i loro battiti che non andavano a tempo, ma che sembravano uno imitare l'altro. La felicità che provava lei, però, non rispecchiava per niente ciò che provava Louis, un terribile senso di colpa che lo stava opprimendo, e non sapeva nemmeno il motivo.
Il silenzio fu spezzato ancora una volta dalla ragazza. -Ti amo, Lou.-
Il ragazzo chiuse gli occhi, ed impercettibilmente trattenne il respiro. -Anche io.- sussurrò tra i capelli morbidi e profumati della sua ragazza, ma sentì che quelle parole che ora uscivano dalla sua bocca non erano per niente uscite dal suo cuore.
 
Da quando Eleanor si era chiusa in camera con Louis, Harry era rimasto seduto a gambe incrociate sul divano, a fissarsi le lunghe dita delle mani, a giocare con quelle dei piedi e a sperare che da un momento all'altro uno dei due uscisse dalla stanza. Dopo circa mezz'ora di estenuante attesa, le sue preghiere furono esaudite e i due uscirono, con grande orrore e dispiacere del riccio, sorridendo.
-Oh, Harry..-fece Eleanor, mostrandogli fieramente la sua mano intrecciata a quella di Louis.-..stasera Perrie da una festa, dice che ci sarà un annuncio importante. Ovviamente, sei invitato anche tu.-
Il riccio annuì appena, guardando per una piccola frazione il volto di Louis.
Il più grande evitò lo sguardo e trascinò la ragazza fino alla porta. -Ci vediamo stasera allora.-
Eleanor annuì energicamente, sorridendo come un'adolescente innamorata. Harry avrebbe potuto trovarla adorabile, se non fosse che quello sguardo fosse rivolto al suo Louis.
La ragazza a quel punto si avvicinò al viso del giovane e stampò un lungo bacio sulle sue labbra, mettendoci quanta più dolcezza possibile, come se con quel bacio avesse dovuto dimostrargli tutto il suo amore. Quando le loro bocche si staccarono, Louis aprì gli occhi, che aveva precedentemente chiuso, e guardò come la sua ragazza sbattesse teneramente le palpebre, per poi scomparire chiudendo la porta. Rimase qualche secondo a boccheggiare, fissando il legno dinanzi a lui, poi, terrorizzato, dispiaciuto e deluso, si voltò verso il ragazzo dagli occhi verdi.
Harry era ancora lì, su quel divano, seduto a gambe incrociate, mentre fissava Louis, le labbra strette e gli occhi oscurati. Si ripeteva mentalmente di resistere, di non piangere lì, davanti a lui, e ci stava anche riuscendo, se non fosse che Louis gli si avvicinò lentamente, mormorando un flebile -Harry, mi dispiace..-
-N-No, figurati..-rispose alzandosi, prima che l'altro notasse i suoi occhi lucidi, pronti a lasciare libere le lacrime.-..perchè dovrebbe dispiacerti?- Fu forse la risatina isterica che seguì quelle parole a tradire Harry, perchè un attimo dopo si ritrovò stretto tra le braccia di Louis.
-Lou, per f-favore..- singhiozzò, cercando di divincolarsi debolmente.
L'altro aumentò la stretta delle sue braccia e baciò teneramente i ricci dell'amico. Non sapeva cosa dire, nessuna parola sarebbe stato in grado di aiutarlo in quel momento. Non aveva idea di cosa stava succedendo, a se stesso, a Harry, con Eleanor. Era più che confuso, e forse necessitava più lui di un abbraccio.
Harry sospirò abbondantemente, si fece forza e si staccò dal corpo di Louis. Si asciugò in fretta la lacrima che stava scivolando lungo la sua guancia destra, sforzò un sorriso e si allontanò, rifugiandosi per l'ennesima volta in camera sua.
 
Liam era considerato oramai da tutti il più maturo del gruppo, quello che dava consigli, che aiutava, che rimetteva a posto ogni cosa. In questo momento, però, era lui ad aver bisogno di un aiuto, che nessuno era disposto a dargli.
Si era visto con Zayn qualche minuto fa, lo aveva avvertito con un messaggio che doveva parlargli e così si erano ritrovati ad uno dei soliti bar di lusso dove trascorrevano le serate.
-Devo darti una notizia! Non lo sa ancora nessuno, ma tu sei il mio migliore amico e devi saperlo prima di tutti!- aveva esclamato con entusiasmo, mentre stringeva tra le mani la sua tazza di cioccolata calda.
Liam per tutta risposta lo aveva guardato senza fiatare. Non sapeva perchè, ma non immaginava nulla di buono.
Così Zayn, per niente infastidito o intimorito dal comportamento dell'amico, aveva continuato. -Io e Perrie ci sposiamo!-
Ed è così che era crollato il mondo di Liam Payne.
Zayn, il suo Zayn si sarebbe sposato. Con un'altra.
Quello che era successo qualche settimana prima non lo sapeva nessuno. Quel bacio, carico di desiderio, bramato, rubato in quell'angusto ripostiglio di uno dei tanti set fotografici; l'eccitazione, forse per aver fatto una cosa tanto proibita; le lingue che si scontravano, i denti che mordicchiavano, le labbra che si accarezzavano. Liam aveva sentito il calore ed il profumo di Zayn appiccicato addosso per giorni, e non riusciva nemmeno a spiegarsi perchè quella sensazione lo mandasse così su di giri, meglio di qualsiasi altra droga. Quello era stato il loro primo bacio, ma quella storia andava avanti già da un bel po', qualche mese forse.
Zayn aveva litigato con Perrie, e si era ritrovato come sempre a casa di Liam, a piagnucolare tra le sue braccia. Da fuori sembrava il più forte, ma il moro era forse il più debole dei cinque, e toccava a Liam prendersene cura, perchè questo era il suo compito. Dopo le solite parole di conforto sussurrate tra una carezza e l'altra, i due si erano ritrovati occhi negli occhi, due paia di pozzi profondi che si studiavano, si fondevano e si amavano. Era bastato quello sguardo ad avvertire i due che prima o poi sarebbe successo l'inevitabile. L'amore avrebbe prevalso su tutto.
Ora Liam si trovava a bussare per la terza volta il campanello, senza che nessuno si degnasse di andare ad aprirlo. Proprio mentre stava per andare via, la porta si era aperta e Louis lo aveva accolto con un grande sorriso.
-Leeyum! Che ci fai qui?-
-Devo parlare con Harry.- spiegò, mentre a grandi falcate attraversava il corridoio e si fiondava nella camera del riccio.
Louis rimase interdetto, un po' per il comportamento di Liam, un po' per la sua presenza, in generale. Sapeva che quando era nei paraggi qualcosa non andava.
-Ho fatto il prima possibile, scusa. Ero con Zayn.- si scusò, mentre si chiudeva la porta alle spalle.
-Tranquillo.-sorrise rassicurante Harry.-Ti vedo turbato, è tutto ok?-
Liam annuì e diede la colpa alla corsa che aveva fatto per arrivare lì subito dopo aver letto il messaggio del piccolo.
-Stasera sarai alla festa?-
-Non lo so, Haz. Non me la sento.-
-Zayn ha detto che è importante che ci siamo tutti noi. Credimi, ne farei a meno anche io, visto che ci sarà Eleanor ad accompagnare Louis.-
-A proposito, si può sapere cos'è successo tra voi due? Avete litigato?-
Harry rispose con una smorfia. -Diciamo di sì.-
Liam sorrise di fronte a tutta la tenerezza che gli ispirava l'amico in quel momento. Quando parlava di Louis gli brillavano sempre gli occhi, si torturava le mani, la voce diventava più roca e tradiva tutta la sua emozione. Ciò che vedeva tra Louis e Harry era poco diverso da quello che vedeva tra lui e Zayn.
-Facciamo così,-propose, infine.-stasera andremo alla festa insieme. Sarò il tuo cavaliere!-
Harry scoppiò a ridere di fronte al gesto teatrale con cui Liam aveva accompagnato le sue parole. -Non posso rifiutare, mia donzella.-
 
La casa di Perrie addobbata a festa era irriconoscibile. C'era gente di ogni tipo, persone che Zayn non aveva nemmeno mai visto e si stava chiedendo in quel momento del perchè la sua ragazza le avesse invitate; l'odore dell'alcool si sentiva dovunque, anche i vestiti degli ospiti sembravano esserne impregnati; la musica era assordate, spaccava i timpani e non permetteva nemmeno di avere una conversazione normale. Non era quello che Zayn aveva in mente. Lui voleva una festa tranquilla, con i suoi migliori amici. Avrebbe voluto passare la serata a chiacchierare, a scherzare e, magari, tra una birra e l'altra, avrebbe avuto il coraggio di fare il grande annuncio. Invece no. Perrie aveva voluto fare le cose in grande. 
La bionda ora si stava avvicinando. Stretta nel suo abito rosso, scollato, con i capelli raccolti di lato, Zayn non poteva fare altro che trovarla bellissima, incredibile. Le sorrise.
-Tesoro, sono arrivati i tuoi amici.- annunciò lei, stampandogli un bacio sulle labbra.
Zayn annuì e si diresse all'entrata, dai suoi compagni.
E ancora una volta si ritrovò a pensare che non era quello che avrebbe voluto vedere in una giornata così importante per lui.
 
La mano di Eleanor stringeva la sua così forte che stava quasi per perdere la sensibilità, ma Louis non riusciva nemmeno a capire dove la sua ragazza lo stesse portando. Sentiva solamente i corpi delle altre persone sbattergli contro, la testa gli girava, e davanti a lui le luci colorate saltellavano qua e là.
-Dai, amore, adesso ti faccio divertire un po'.- la voce quasi eccitata di lei gli parve così lontana ed ovattata che quasi pensò di aver immaginato quella frase, ma quando una mano scivolò dentro i suoi pantaloni i brividi lo percossero fino a risvegliarlo dal torpore dell'alcool. Quasi inconsciamente, si fiondò sul suo collo, iniziando a baciarla, a morderle piano la pelle, mentre con il corpo la spingeva all'interno della stanza che, quasi sicuramente, doveva essere di Perrie. Si accorse a malapena delle mura appena imporporate di rosa, delle foto della biondina e Zayn attaccate alla parete, degli abiti messi a casaccio sul divanetto di stoffa bianca, e della porta aperta alle sue spalle. Gettò la sua ragazza sul letto morbido, tra i cuscini, e si mise a cavalcioni su di lei, continuando a baciarla e percorrendo con le mani ogni centimetro del suo corpo. I gemiti soffusi di lei lo rendevano solamente più impaziente. Le tirò su l'abitino di seta blu che la fasciava alla perfezione, scoprendole le gambe e il torace. Iniziò a baciarle piano il ventre; i suoi denti giocavano con gli slip, la sua eccitazione aumentava.
-L-Lou..- ansimò lei, infilandogli una mano tra i capelli e tirandoli all'indietro.
Lui mugolò, estasiato, e incitandola a ripetere nuovamente il suo nome con tanto piacere.
-..Louis.- continuò, mentre gli slip cadevano silenziosamente sul tappeto rosso.
-Louis, sei q..- una seconda voce, maschile, spezzata, interruppe i gemiti della ragazza. -..oh.-
Il ragazzo si voltò velocemente verso la porta, da cui era provenuta quella specie di preghiera. 
Vide Harry sulla soglia, gli occhi lucidi, le labbra rosse, quasi sicuramente perchè le aveva torturate mordicchiandole.
Il moro si alzò, raggiungendo l'amico. Lo spinse fuori, chiudendo la porta della stanza, e lasciando all'interno di essa Eleanor, scossa e ancora tremante per il piacere.
Finalmente ebbe il coraggio di alzare lo sguardo e guardare il volto del riccio. E sentì le ginocchia cedergli.
Si guardarono per qualche istante, in silenzio. Nemmeno la musica assordante proveniente dal piano di sotto fu in grado di interrompere quel discorso fatto di sguardi e respiri.
Louis si schiarì la voce. -M-Mi cercavi?-
Harry semplicemente scosse la testa, lapidario, e fece per voltarsi per andare via, ma la mano del più grande gli afferrò il braccio, costringendolo a fermarsi e a guardarlo.
-Scusami, mi dispiace.-
Un sogghigno, beffardo. -Per che cosa, Louis? Per avermi fatto illudere o per averti fatto beccare mentre ti scopavi la tua ragazza?-
-Harry, smettila, per favore, io..-
-Tu cosa? Che cazzata dirai adesso? Se volevi prendermi in giro potevi dirmelo dall'inizio, perchè..-
Harry non continuò la frase. Non gli fu più possibile.
Le sue labbra ora erano premute contro quelle di Louis. O, più precisamente, Louis gli aveva tappato la bocca.
Il riccio spalancò gli occhi, studiando in ogni minimo dettaglio il volto rilassato del ragazzo che gli stava di fronte, le palpebre serrate, le guance imporporate. Il viso di Harry, invece, stava andando a fuoco. Le mani di Louis lo tenevano fermo, e sembrava quasi che gli impedissero di sciogliersi. Per il suo cuore, però, non bastò il contatto con il corpo del moro. Oramai era esploso, andato completamente.
Louis si staccò, ed Harry riaffondò in quell'oceano immenso.
-Se questo era un tentativo per farmi stare zitto, purtroppo per me ti è riuscito bene.-
 

 
 
 
Indovinate un po’ chi è resuscitata? Eh, si.. esatto. Sono ancora viva! Per poco, evidentemente, visto che mi ammazzerete, eheh..
Lo so, sono mesi che non aggiorno, ma con l’inizio della scuola la mia ispirazione si è data all’ippica, e sono riuscita a scrivere qualche frase ogni tanto.. questo è quello che ne è uscito.
E che ne è uscito, direi io! Vi avevo detto che dovevate aspettarvi ‘grandi cose’, ma sinceramente nemmeno io immaginavo che sarei sfociata nel ‘quasi’ Elounor sex….. non immaginate che fatica a scriverlo..
Spero che il bacetto finale vi renda un po’ meno furiose, eheh.
Comunque, non vi lascio nessuno pseudo-spoiler per il prossimo capitolo, spero solo di aggiornarlo quanto prima, e perlomeno spero sia meglio di questo… insomma, cercherò di impegnarmi di più, scuola permettendo.
Ora sto zitta e me ne vado.. non per molto, eh!
  
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