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Autore: queenseptienna    23/10/2013    1 recensioni
Crossover Star Trek/Pacific Rim/Fallout
Per difendersi dai Kajiu, la Terra scatena un attacco nucleare alla faglia che interrompe il flusso alieno, ma che porta alla semi distruzione del pianeta.
Dopo 200 anni, i Kajiu si ripresentano dopo aver distrutto Vulcano. Toccherà a Jim Kirk e a Spock guidare il jaeger Enterprise nella disperata lotta contro il tempo per impedire ai kajiu di ritornare, chiudendo definitivamente la faglia.
Ma l’unione mentale ha i suoi problemi.
Genere: Drammatico, Guerra, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Christopher Pike, James T. Kirk, Leonard H. Bones McCoy, Spock | Coppie: Kirk/Spock
Note: Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: Contenuti forti
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OGGI

Nella Cittadella la vita era piuttosto monotona e noiosa. Nonostante questo, Spock aveva trovato interessante la compagnia della Scriba Uhura e con ella la possibilità di accedere alla Biblioteca.
"Qui cerchiamo di conservare tutto ciò che è di valore culturale. Per la maggior parte i reperti sono libri, ma anche documenti di stato. I ragazzi li raccolgono mentre sono in ricognizione" gli aveva spiegato la donna e lì Spock aveva deciso di passare buona parte del suo tempo, nell'attesa che venisse trovato un candidato ideale a guidare con lui Enterprise.
Il vulcaniano si era spesso rammaricato con suo padre circa la propria natura umana. Era infatti convinto che, se fosse stato pienamente vulcaniano e non afflitto da quello che riteneva uno svantaggio, sarebbe stato in grado di comandare da solo il jaeger. A nulla erano valsi gli sforzi di Sarek nel convincerlo che in ogni caso il risultato sarebbe stato lo stesso.
Era il quarantaduesimo giorno della sua permanenza sulla Terra. In tutto quel tempo Spock era uscito solo un paio di volte insieme ai Lyons per verificare con i propri occhi il degrado e la distruzione che permeava il pianeta. I cadaveri dei ghoul a terra, mentre camminava tra le rovine di DC lo avevano profondamente scosso. Per quanto cercasse di reprimere le proprie emozioni, era impossibile non rimanere turbati di fronte alla popolazione piagata dalle radiazioni e dalle razzie dei Supermutanti.
"Ci sono gruppi di persone dedite al cannibalismo" gli spiegò un giorno Chekov. "Si rifugiano nelle zone più estreme della metropolitana e vivono come tribù."
"Non capisco" rispose Spock. Come poteva qualcuno giungere al desiderio di mangiare un membro della propria specie? Per quanto arretrati, gli esseri umani avevano sviluppato la forma societaria, non erano certo alla stregua di animali.
Chekov aveva sorriso tristemente. "Quando l'unica cosa priva di radiazioni da mettere sotto i denti è un essere umano, ti adegui."

I giorni passarono, un lento stillicidio. Il Priore Pike aveva lasciato la Cittadella per un paio di giorni diretto al Jefferson Memorial per controllare di persona alcuni stadi del Progetto Purezza che non potevano procedere senza la sua presenza fisica per l'inserimento di alcuni codici di accesso altamente segreti.
Quando Pike tornò da Rivet City, fu proprio Spock la prima persona che volle incontrare. Lo raggiunse nei laboratori ancora prima di passare dalle proprie stanze. "Spock! Forse siamo a una svolta. Abbiamo un potenziale candidato."
Il vulcaniano sollevò di scatto la testa dal computer sul quale stava compilando alcune equazioni di miglioramento alle funzionalità di Enterprise. "Sono sorpreso, Priore. Avete trovato il soggetto durante il vostro viaggio, immagino."
"Esatto." Pike fece cenno a due scribi, che sparirono oltre le pesanti porte di metallo. "Una vera sorpresa, in tutta sincerità. L'ultima persona che mi aspettavo di trovarmi davanti, probabilmente non ti piacerà, ma suo padre era un Difensore della Confraternita prima di morire e, se la classe non è acqua, il ragazzo sarà un ottimo investimento."
Le porte d'acciaio si riaprirono con un forte clangore e sia Pike che Spock si voltarono ad accogliere i nuovi arrivati. Un ragazzo non troppo alto, dai capelli biondi e gli occhi più azzurri che avesse mai visto era accompagnato da un uomo che poteva solo definire scorbutico, vista la quantità di imprecazioni che gli usciva dalla bocca.
Era il più giovane però ad attrarre l'attenzione di Spock. Un'emozione indefinita gli rimestò lo stomaco e la scacciò con decisione. Illogico.
"Questo è James Tiberius Kirk" disse Pike, presentando il biondo, che gli rivolse una smorfia. "Jim Kirk."
"Lieto di fare la tua conoscenza, signor Kirk" rispose Spock con un cenno del capo.
"Lui invece è Leonard McCoy. Date le sue competenze, è immediatamente promosso al rango di ufficiale medico in capo." All'espressione scioccata di Bones, Pike si limitò a un sorrisetto. "Abbiamo lo stesso robot medico da vent'anni. Non è esattamente come un dottore vero."
"Pike, voglio sapere perché sono qui" ringhiò Kirk, causando ancora quel disagio in Spock. Come si permetteva di parlare in modo così maleducato all'uomo che lo stava ospitando? Avrebbe dovuto essere grato per l'enorme onore che gli era stato concesso di essere lì in quel momento. La sensazione allo stomaco si trasformò rapidamente in risentimento. "Credo, signor Kirk, che dovrebbe rivolgersi in maniera più consona al nostro ospite."
Jim si voltò lentamente, squadrando il vulcaniano dalla testa ai piedi, con tale forza che Spock non poté che inarcare un sopracciglio. "E tu chi cazzo sei, mia madre?"
"Lui è il motivo per cui siete qui" lo interruppe il Priore, con voce dura. Jim raddrizzò la schiena e si ricacciò in gola altre proteste, così Pike continuò. "Il signor Spock è uno dei pochi vulcaniani sopravvissuti all'attacco Kajiu che ha distrutto Vulcano, il suo pianeta natale. La sua particolare fisiologia lo rende adatto a guidare il nostro jaeger Enterprise." Con un gesto teatrale indicò l'enorme robot al centro della stanza.
Kirk spalancò la bocca per lo stupore. non si era nemmeno accorto che quell'enorme presenza fosse un robot. Si avvicinò a guardare Enterprise, la sua elegante linea grigio perla che richiamava alla mente una nave spaziale. Era enorme e bellissima. "Mi sono appena innamorato."
Spock si trattenne dallo sbuffare. Oltre che che essere illogico, non riusciva a capire come l'umano potesse innamorarsi di un oggetto. "Non può ricambiare il suo amore, signor Kirk. Si tratta di un oggetto inanimato."
"Hai sempre un palo su per il culo?" gli rispose McCoy, prima di allontanarsi con il Paladino Sulu verso l'infermeria.
"Credo sia il caso di rimandare a domani il rituale per verificare il grado di interfaccia neurale" fu l'unico commento di Pike, mentre lo Scriba Scotty invitava Jim a seguirlo nei dormitori.

   
 
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