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Autore: StellaDelMattino    24/10/2013    1 recensioni
Cammie pensava di avere un potere inutile, vedere i cuori delle persone, e in una scuola come quella in cui è, dove tutti hanno potere, si sente inutile. Quando scoprirà il suo vero potere, potente e difficilmente controllabile, la sua vita cambierà. Farà scoperte che sconvolgeranno il suo mondo, mentre la ricerca del cuore sembrerà senza fine.
ATTENZIONE A TUTTI: IL CAPITOLO AGGIUNTO è IL 3, NON L'ULTIMO :3
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ma cosa ho fatto?

Passa poco tempo e finalmente mi rendo conto di quello che è successo. Forse l'adrenalina, forse lo stupore, o forse altro ancora, mi faceva sembrare tutto così felice e giusto, ma ora.. Mi sento solo un mostro. Ho paura, cosa mi succederà ora? Sarò cacciata? Costretta a vivere con gli umani? Oppure semplicemente punita? Ma soprattutto, cos'è questo potere?
In risposta a tutte le mie domande, sento qualcuno che bussa alla porta del bagno, che avevo chiuso a chiave. Non rispondo, non sono pronta a sapere. Dopo un po' sento qualcuno sbraitare e inveire e riconosco la voce del preside. Deglutisco, ho ancora più paura.
-Cammie, non ti faremo nulla, devi solo capire il tuo potere e riuscire a usarlo.
Sbuffo. Tipico, nessun 'malintenzionato' dice realmente cosa vuole fare, ci manca solo che incominci a dire il mio nome con tono sadico e saprei per certo di esser finita in un film horror.
Solo che quella che ha quasi ucciso una persona sei tu.
Stupida voce della coscienza, la vuoi smettere di perseguitarmi?!
No.

Beh, grazie!
Alzo un sopracciglio. Sono chiusa in un bagno dopo aver quasi ucciso una persona con il preside che urla e cosa faccio? Parlo da sola. Ovvio.
Oh, giusto, ero così concentrata a parlare da sola che mi ero quasi dimenticata di lui.
-Cammie, sappi che starò qui finchè non esci, dovessero anche volerci giorni!
-Anche se in cucina fanno la torta di mele?
-Sì, anche se in cucina fanno la mia cara dolce buona zuccherata magnifica perfetta stupenda meravigliosa...
La situazione è davvero grave. Rinuncerebbe alla torta.
-gustosa, inimmaginabilmente dolce torta.
-No, perchè ho saputo che la davano per la fine del Torneo, ovvero ora.
Mi sembra quasi di sentir singhiozzare e dopo qualche minuto il preside ricomincia a parlare.
-A maggior ragione, esci.
Se non è andato via con questa scusa, temo di esser costretta a uscire. Con rammarico mi dirigo verso la porta e la apro.
Lo sguardo che mi rivolge è a dir poco truce e la cosa non mi piace. Gli rivolgo un sorriso sperando di fargli pietà, ma con scarsi risultati.
Il silenzio è il modo migliore per aumentare l'ansia e se quello è il suo scopo, ci sta riuscendo benissimo.
-Ho paura.- non so che altro dire. Sperando che la risposta non sia 'devi averne', attendo.
-Tranquilla, ogni potere fa paura, all'inizio, devi solo imparare a conoscerlo.
E un bel sospiro di sollievo me lo posso permettere!
-Quindi- riprende sorridendo leggermente -inizieremo dei corsi privati finchè non lo capirai, dopodichè passerai nei Dolore, probabilmente. Inizieremo domani, ora va a riposarti, per te niente torta.


Un incubo. Un terribile incubo mi sveglia mentre urlo e sento le mie compagne imprecare. Ho il fiato corto, sudo come se fosse appena finita la maratona e la voce mi manca tanto ho urlato.
Bettany e Drewly si alzano preoccupate, raggiungendo il mio letto in men che non si dica.
-Cammie stai bene?
Annuisco poco convinta.
-Hai fatto un incubo? Vuoi raccontarcelo?
-E' stato un incubo terribile..
Le parole rimangono sospese e non so cosa dire.
-Non mi ricordo nulla.. Ma come.. Io...

Lo sguardo delle mie amiche è sempre più preoccupato.

-Nulla? Neanche un'immagine, una parola, nulla?

-No.. So solo che tutto era così.. Bianco..

Neanche siano telepatiche, le mie amiche entrano nel letto e mi abbracciano.

Poco dopo siamo tutte addormentate e di quel bianco incubo non c'è più traccia.


 

-Buongiorno Cammie! Ben arrivata alla prima lezione privata! Per comprendere il tuo potere devi usarlo e lo farai sul tuo amico Jed, che si è gentilmente offerto di fare la cav.. Ehm di aiutarti.
Ci troviamo nella Palestrona del Torneo e i ricordi del giorno prima sono vividi e dolorosi, soprattutto perchè Jed mi ricorda costantemente cosa gli ho fatto. Sembra stare bene, non ha nessun graffio, cosa che mi sorprende non poco.
-Jed, non devi farlo, non so controllarmi, non so cosa potrei fare.. Per favore vai via..
-No, lo so cosa potrebbe succedere, ma non ti abbandonerò nel momento del bisogno, tu non l'hai fatto per me. Ti ricordi? Io non dimenticherò mai.

-Neanche io Jed.. Ma fallo per me.. Io non voglio farti del male..
-Un po' di dolore non mi farà nulla di male, in più se invece di me ci fosse un En la cosa finirebbe molto peggio.
Il preside, che ha capito quanto ci servisse questo dialogo, un po' per farci riappacificare, non che abbiamo litigato, ma ho bisogno di scusarmi, un po' per far diminuire l'ansia che provo, ci osserva senza proferir parola, aspettando la fine del discorso. Quando questa arriva, il preside mi rivolge un sorriso gentile.
-Sei pronta?
Annuisco e salgo sul ring, insieme a Jed.
-Ora, usa il tuo potere il più lentamente possibile e non preoccuparti per lui, se non riesci a fermarti, ci sono io che lo posso fare.
Respiro profondamente e inizio a usare il mio potere. O almeno ci provo. Ma non succede nulla. Che sia sparito? Forse l'ho avuto per un giorno solo.
Guardo il preside e faccio le spallucce.
-Mmm.. Prova di nuovo, guarda Jed e pensa di usare il tuo potere.
Guardo Jed, non sapendo che altro fare. Il suo cuore batte velocemente, preso dall'emozione, poi vedo qualcos altro che diventa sempre più rosso: il labbro, che probabilmente si è morso per l'agitazione. Osservo il taglietto ed è come se delle mani invisibili escano dal mio corpo e cerchino di raggiungere Jed. Le lascio raggiungerlo e queste prendono il rosso pulsante del taglietto e lo accarezzano, lo coccolano e questo cresce sempre di più fino a che il mio amico non si butta a terra urlando. Mi immobilizzò impaurita e il preside mi guarda stupito, così gli dico esattamente quello che è successo.
Subito la mia attenzione va a Jed, che si è ripreso molto velocemente e non ha nemmeno un taglio, apparte quello che si era fatto mordendosi.
-Ti sanguinano un pochino gli occhi.- mi dice con un sorriso poco convinto. Il preside mi offre subito un fazzoletto con cui li asciugo.
-Quindi, crei il dolore accrescendo quello che c'è già e usare il tuo potere ti fa sanguinare gli occhi.. E' già un inizio.

No, questo è solo l'inizio.

Angolo dell'autrice 
Ciauu! Quanto tempo D: perdonatemi per il ritardo. Questo capitolo all'inizio non era programmato, ma a grande (??) richiesta l'ho scritto :3
Potrebbe esserci un altro capitolo intermedio, il seguito di questo, fatemi sapere cosa ne pensate 
StellaDelMattino

   
 
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