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Autore: MaryElizabethVictoria    24/10/2013    2 recensioni
In una nuova StoryBrook, ricca di vecchi e nuovi personaggi, una nuova regina cattiva decide di sfruttare la maledizione per pareggiare i conti con la sua antica rivale, la Principessa Aurora, separandola dal suo vero amore. Ravenna non immagina però che le sue macchianzioni finiranno col riportare alla luce il suo stesso passato e la sua tormentata storia con Rumpelstiltskin, il demone con cui strinse il patto che fece di lei la più bella del reame...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aurora, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Signor Gold/Tremotino
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Flynn Rider poteva dirsi soddisfatto della sua mattinata. Il giovane aveva appena compiuto l'impresa che nessun altro aveva osato: aveva scalato da solo la torre nascosta nella boscaglia per poter giungere lì al cospetto della bellissima principessa addormentata da un incantesimo. E non erano ancora le dieci.

Naturalmente non lo aveva fatto per romanticismo o per la sciocca smania di diventare un eroe: lui era un ragazzo di buon senso, oltre che il più famoso ladro di professione dell'intera regione, ovviamente lo aveva fatto per il denaro!Molto denaro, che gli era stato promesso in cambio di una semplice commissione.

Alcuni giorni prima aveva incontrato in una locanda in riva al mare una misteriosa donna incappucciata, che gli aveva raccontato tra una birra e l'altra la storia della principessa Rapunzel. Una fanciulla bellissima vittima della maledizione del Sonno Eterno, che era anche l'unica a conoscere l'ubicazione precisa della famosa Corona Reale, un gioiello preziosissimo che era stato commissionato apposta per lei dai suoi reali genitori prima che fosse rapita dalla strega Gothel. Ora, si da il caso che la donna della locanda volesse a tutti i costi impadronirsi della corona e aveva pertanto mandato Flynn a recuperarla, consegnandogli un filtro magico che avrebbe interrotto il sonno della principessa per tre giorni.

Flynn pertanto non aveva che da farsi dire dalla principessa dove si trovasse la corona e avrebbe avuto tre giorni di tempo, che considerando il suo famoso 'sguardo che conquista' erano anche troppi, a suo giudizio!Un gioco da ragazzi, si disse... Sarebbe immediatamente entrato nelle simpatie della fanciulla e in men che non si dica avrebbe avuto tra le sue avide mani una vera fortuna!

Non aspettò un attimo di più per versare il filtro sulle labbra della principessa addormentata, che subito cominciò a rinvenire tra profondi sospiri. La principessa Rapunzel sorrise dolcemente al suo salvatore aprendo dopo anni di oblio i suoi grandi occhi verdi.

A tutto Flynn era preparato tranne che a quegli occhi così profondi e sinceri, che sembravano potergli leggere nell'anima facendolo irrimediabilmente vergognare di sè stesso e del motivo per cui si trovava lì.

-Voi...- mormorò la fanciulla- ... voi mi avete salvato! Avete spezzato la maledizione!!

-Ecco ... veramente io...- tentò di protestare il ragazzo.

-Non so come ringraziarvi, cavaliere!- esclamò Rapunzel, ormai al settimo cielo per quella che credeva la fine del suo incubo- Sono libera finalmente!! Libera!!

-In effetti si, ma dovete sapere che...- tentò ancora, ma si rese conto che Rapunzel non lo stava nemmeno ascoltando.

La principessa era infatti intenta a correre di qua e di là per la torre in una specie di danza della gioia improvvisata. Urlava ai quattro venti che finalmente era libera e che non vedeva l'ora di poter uscire dalla torre per esplorare il mondo, come aveva sempre desiderato.

-E' da sempre il mio più grande sogno- asserì la ragazza- vedere che cosa c'è al di là delle montagne. Dove tutti gli anni vedo levarsi milioni di stelle sempre nuove.

-Lanterne- la corresse Flynn - si tratta di lanterne, principessa.

-Non è che voi mi ci potreste accompagnare?Per favore!!

-Ecco... non so se sarà possibile- Flynn fece finta di doverci pensare su- Vedete, io sono un uomo molto impegnato.... oltre a salvare principesse per hobby ho una miriade di altri impegni... cose da fare, gente da vedere, collezioni da completare... come al mia grande collezione di corone,ad esempio. Temo di non poter andare proprio da nessuna parte finchè non l'avrò completata- concluse in tono grave.

- Io ho una corona!- esclamò quasi gridando  la fanciulla - Si trova nascosta a poca distanza da qui, possiamo recuperarla strada facendo! - il suo volto  prima seriamente preoccupato si aprì allora in un nuovo imbarazzante sorriso - Voi mi avete restituito la vita e la libertà, ve la cederò volentieri anche se ovviamente non sarà nemmeno lontanamente sufficiente a ripagarvi- spiegò con semplicità disarmante.

Nell'udire quelle parole Flynn deglutì pesantemente. Alla fine non ebbe cuore di dirle che la sua libertà sarebbe durata solo i tre giorni concessi dal filtro, preferì lasciarla credere di essersi lasciata alle spalle quell'incubo per sempre.

-Che stiamo aspettando ,allora? Mettiamoci in viaggio!- propose con finto entusiasmo.

L'unica cosa che poteva fare per quella ragazza, si disse, sarebbe stata farle passare i più meravigliosi tre giorni della sua vita, prima che questa fosse di nuovo crudelmente assorbita dalla maledizione.


-Signor Jefferson - rispose lo Stregatto, leccandosi le labbra in un lento sorriso -... sono costretto a declinare il suo cortese invito, abbiamo aver altri progetti al momento, non è vero mia adorata?- aggiunse accarezzando il volto di Raven, la quale aprì subito gli occhi mettendosi a sedere accanto a lui.

-Si. Abbiamo altri progetti.- ripetè meccanicamente.

- Ravenna...- il signor Gold fece per avanzare verso di lei , ma fu costretto a fermarsi quando l'intero ambiente prese a tremare come scosso da un improvviso terremoto che si ripercosse sull'intera superficie degli specchi che li circondavano, che prese a tintinnare sinistramente-... ti giuro che se solo ha osato alzare un dito su di lei...

Eppure lo Stregatto non sembrava affatto  preoccupato da quella diretta minaccia di morte, anzi aveva l'espressione tipica di un bambino sulle giostre. Si stava divertendo come mai nella sua vita.

-Io? Non ho le fatto assolutamente niente- affermò,  visibilmente compiaciuto - è lei a non volere che ti avvicini oltre. Non credi di averla già ferita abbastanza?

-Mi hai già ferita abbastanza- ripetè Raven, sempre come con quel tono apatico e distaccato.

-Oh, andiamo...- protestò Alice - ...si vede benissimo che è confusa e tu te ne stai approfittando!

La ragazza tentò di avvicinarsi a sua volta, ma come mosse un passo gli specchi ricominciarono a tremare  violentemente e questa volta frammenti di vetro cominciarono a cadere dal soffitto. Uno di essi particolarmente acuminato stava per piombarle addosso  e l'avrebbe centrata in pieno se Drake non l'avesse prontamente tirata indietro, trattenendone il polso con l'uncino che si ritrovava al posto della mano.

-Aspetta- le intimò il ragazzo, prima che lei  potesse fare altro di avventato- Alice, aspetta!Non è sicuro...

-Stia indietro- confermò il signor Gold a sua volta- se le succedesse qualcosa nel Regno dello Specchio non potrei aiutarla... è una dimensione dall'equilibro molto precario, se usassi la magia qui ci crollerebbe tutto addosso.

La ragazza si arrestò all'istante, ma non tanto per quell'avvertimento: le prole del signor Gold le avevano fatto venire in mente un dettaglio importantissimo. Come aveva fatto ad accorgersene solo adesso?!

-Il Regno dello Specchio- ripetè , colta da un'improvvisa illuminazione-Prima lei ha detto che mostra la verità nascosta dalla magia ... allora  perchè in nessuno di questi specchi c'è il riflesso di Raven?

-Il suo cuore- realizzò l'uomo a sua volta e a quelle parole lo Stregatto smise di ridere- non vediamo il suo riflesso perchè le è stato sottratto il suo cuore!Non può essere che per questo motivo- esclamò come se si trattasse di un dettaglio estremamente importante.

Qualsiasi cosa volesse dire con questo bastò a fare emettere allo strano individuo dai capelli viola un soffio molto ostile e molto felino nei loro confronti. Non credeva che quegli sciocchi avrebbero capito tutto così in fretta.

-Anche se adesso lo sapete non fa alcuna differenza- puntualizzò  messo sulla difensiva - Lei è mia adesso, la Strega del Mare ha detto che potevo tenerla per sempre ! E voi non avete alcuna speranza di riaverla senza ricorrere alla magia...sappiamo tutti che senza di essa non siete che un comune codardo.

L'espressione sul volto di Rumpelstiltskin tuttavia raccontava una storia ben diversa.

-Non mi serve la magia per darti esattamente quello che meriti...- ringhiò rivolto allo Stregatto, che tutto si aspettava meno che di ricevere in meno di tre secondi netti  un pugno dritto sul muso.

Approfittando del trambusto Alice e Drake riuscirono a trarre in disparte Raven, la quale ancora visibilmente sotto shock si lasciava condurre come una bambola di pezza. Oltre ad avere un aspetto decisamente scomposto e gli abiti di foggia medioevale parzialmente insanguinati, la donna aveva uno sguardo totalmente perso, come se a stento si rendesse conto di quanto stava succedendo.

-Va tutto bene, adesso ti riportiamo a casa. Da dove si esce?- domandò la ragazza al Cappellaio, il quale per tutto il tempo se ne era stato per conto suo a fischiettare un motivetto indefinito, non molto interessato a tutti quei discorsi difficili.

-Uhm... dal cappello presumo- rispose serafico e alla sue parole il cappello che giaceva dimenticato a terra ricominciò ad emettere scintille creando il portale di ritorno.

-Andate prima voi- propose Drake - io recupero Gold e vi seguo subito.

- Drake... - ci sarebbe stato un fiume di parole che avrebbe voluto dirgli in quel momento, ma per qualche strano motivo Alice riuscì solo a mormorare un flebile rimprovero- Non siamo in una favola: cerca di non fare troppo l'eroe come tuo solito.

-Tranquilla , non ti libererai così facilmente di me- lui le fece l'occhiolino- E poi più che un eroe direi che sono un pirata, no?- aggiunse sollevando l'uncino in segno di saluto.

 

Lo spettacolo delle lanterne che si levavano contro il cielo purpureo della sera era davvero sensazionale. Come da lui promesso Flynn Rider aveva accompagnato la principessa nel punto esatto da cui partivano, impiegando tre giorni di viaggio per raggiungere quel villaggio. Durane questi tre giorni i due avevano vissuto ogni genere di avventura, tanto che gli sembrava di aver trascorso non pochi giorni bensì una vita intera in compagnia di quella meravigliosa ragazza, così modesta e allo stesso tempo stravagante.

Rapunzel era totalmente imprevedibile: riusciva a fare e a dire le cose più strane quando Flynn meno se l'aspettava. Ed era fissata col fare conversazione in qualsiasi momento della giornata, cosa piuttosto ovvia per qualcuno costretto alla prigionia per tanto tempo ma che colse del tutto impreparato il ragazzo. Non solo strada facendo gli aveva raccontato qualsiasi particolare della sua vita nella torre, ma pretendeva anche che lui ricambiasse quel genere di confidenza...e inaspettatamente lui lo fece.

Le raccontò di come era stata la sua vita all'orfanotrofio, prima che decidesse di partire per andare in cerca di fortuna. Raccontò di come fosse diventato suo malgrado  un ladro e delle sue speranze di poter mettere da parte un bel po' d'oro per poter cominciare una nuova vita, una vita rispettabile, magari di farsi una famiglia. Era così facile parlare con lei... sembrava che davvero lo potesse capire. L'unica cosa che non era ancora riuscito a confessarle era la scadenza ormai prossima degli effetti del filtro magico; la fanciulla ancora ignorava che la maledizione non era ancora stata spezzata.

- Rapunzel...vi sentite bene?

La principessa levò su di lui lo sguardo velato di lacrime.

-Sono bellissime -disse riferendosi alle lanterne sopra di loro- è solo che... non so come spiegarlo. Provo una sensazione strana ora che il mio sogno si è realizzato. Sono contenta, però provo anche tanta tristezza...voglio dire, che succede adesso?

 -Succede che potete trovare un nuovo sogno da realizzare- lui le sorrise timidamente- è la parte migliore, altezza! Non dovete essere triste.

- Oh, Flynn...

- Eugene - la corresse lui, piuttosto in imbarazzo perchè non aveva mai rivelato a nessun altro quel particolare sulla sua identità- Questo è il mio vero nome...Flynn Rider è solo una copertura. E c'è  anche un' altra cosa che vi devo confessare ora- cominciò il ragazzo,  torcendosi le mani nell'attesa- Una cosa molto importante.

-Anche io vi devo dire qualcosa- lo interruppe la ragazza, arrossendo vistosamente- ma forse prima è meglio che vi dia questa- aggiunse , come per rimandare il fatidico momento, estraendo dalla sua borsa da viaggio un oggetto lucente e prezioso.

-Cosa...la corona?

Eugene se ne era totalmente scordato.

-E' sempre stata con me- confessò la principessa- Solo che all'inizio l'idea di darvela mi spaventava, avevo paura che mi avreste lasciato da sola... ora invece l'idea non mi spaventa più. Capite che intendo?

-Comincio a capire- annuì lui intrecciando le mani con le sue.

I loro volti erano vicinissimi e l'atmosfera perfetta preannunciava il bacio che sarebbe tra poco seguito. Eppure proprio in quel momento la fanciulla ebbe un improvviso mancamento.

- Rapunzel, che cosa c'è? Cosa vi succede?

-Non lo so, è che improvvisamente mi sento così stanca... ho molto sonno- mormorò lei con voce flebile.

-No,no,no,no,no...Cercate di resistere!Non dovete dormire, Rapunzel...qualsiasi cosa ma non chiudete gli occhi...-ma non ci fu verso, ormai l'effetto della pozione si era esaurita e la maledizione era tornata ad impossessarsi della vita della principessa.

Non c'era più niente che Eugene potesse fare per invertire il corso della maledizione, ma sicuramente non c'era niente che non avrebbe tentato pur di riaverla.


Alice, Raven e il Cappellaio atterrarono sull'umido prato della radura da cui erano partiti.

-Sta tremando, accidenti,  deve andare subito in ospedale...- Alice gettò uno sguardo nervoso alla figura tremante di Raven e uno altrettanto preoccupato verso il portale del cappello ancora aperto dietro di loro.

-Vai pure ad accompagnare la tua amica, Aurora- stabilì raggiante il Cappellaio , portando una mano sull'attenti nel tipico saluto militare- resto io qui ad aspettarli.

Se la situazione non fosse stata così disperata e assurda allo stesso tempo mai Alice avrebbe accettato quella proposta. Ad una persona stralunata come Jefferson non avrebbe affidato nemmeno un pesce rosso in una palla di vetro, figurarsi al vita dell'uomo che amava! Eppure qualcosa continuava a ripeterle che lui era un suo amico, uno dei più fidati. Quella consapevolezza che si era solo fatta più forte nel periodo passato nello specchio non l'aveva ancora abbandonata.

-Va bene...- acconsentì, mettendosi alla guida dell'auto del signor Gold.

Durante il tragitto in macchina riuscì perfino a trovare la lucidità necessaria per chiamare Philip al cellulare, avvisandolo che avevano trovato sua madre e che la stava portando allo Storybrook General . Philip dal canto suo, pur sollevato dalla notizia  suonò molto strano al telefono.

-Non crederesti a quello che ho appena passato- affermò la ragazza come prima cosa non appena si incontrarono nella corsia dell'ospedale.

- Credimi, nemmeno io credo a quanto ho visto poco fa- lui sembrava altrettanto sconvolto, mentre Isabelle che lo aveva accompagnato sembrava l'unica ancora padrona di sè stessa.

-Come sta Raven?- domandò subito la ragazza.

Alice non era sicura di poter rispondere sinceramente in presenza di Philip già così provato, eppure tutti loro ne avevano passate tante, dovevano trovare la forza di affrontare anche questa.

-Non bene- ammise a bassa voce- Sta continuando a peggiorare e i medici non riescono a capire cosa accidenti abbia.

-Sta morendo- annunciò una strana ragazza dai corti capelli castani e gli occhi verdi, materializzatasi come dal nulla accanto a loro- Non può sopravvivere in questo mondo  senza un cuore e senza la sua magia a proteggerla... e dopo che ha bevuto quel filtro purtroppo la magia la sta abbandonando.

-E tu chi diamine saresti?- ringhiò Philip sulla difensiva.

Rapunzel esitò. Stava per rispondere di essere un'amica di sua madre, ma forse dopo che Ravenna l'aveva rinnegata dicendole che per lei era come morta questo non sarebbe stato più corretto. Eppure solo in quel momento si era resa conto di quanto le cose non fossero andate come si aspettava... all'inizio tutto aveva un senso: doveva aiutare Ravenna a liberarsi dell'Oscuro, doveva impedirle di fare il suo stesso errore.

Eppure mana mano che il tempo passava si era talmente abituata a non provare sentimenti che non fossero l'amarezza e la sete di vendetta che la sua amica era passata in secondo piano...Le parole di Ravenna l'avevano come risvegliata da un incubo a cui si era del tutto assuefatta e adesso l'unico desiderio che aveva era di rimediare in qualche modo a quello che aveva causato col suo comportamento cieco e sconsiderato.

-Avrà bisogno di questo- spiegò mostrando ai tre ragazzi il cuore che teneva in mano- L'ho sottratto alla Strega del Mare... non potrà ridarle i suoi poteri ma almeno le salverà la vita.

-Ma da quale universo parallelo vieni? Sei pazza!Non esiste che io ti lasci avvicinare a mia madre!Quello che dici non ha il minimo senso...

- Philip - lo trattenne Alice - fidati, quello che ha appena detto ha molto più senso di quanto sembri... anche il signor Gold ha detto che a Raven manca il cuore. Inoltre dopo quello che ho visto sono molto propensa a credere anche a questa storia per quanto assurda possa suonare.

-Ma siete tutti impazziti?- esclamò Philip quasi fuori di sè- Isabelle, insomma, dille qualcosa anche tu!

-Io penso che dobbiamo tentare- disse la ragazza, la cui voce dolce e ferma allo stesso tempo se non altro ebbe l'effetto di calmarlo un poco- se può aiutare Raven...

-Per favore- intervenne Rapunzel - non abbiamo molto tempo!

Alla fine gli sforzi congiunti delle tre ragazze riuscirono a convincerlo e Philip, una volta congedati in malo modi i dottori,  assistette con gli occhi sgranati alla mano di Rapunzel affondare come se nulla fosse nel petto della sua matrigna, depositarvi lo strano cuore luminoso e poi riemergere senza che una singola goccia di sangue fosse versata. Il tutto era ovviamente impossibile, eppure dopo quel gesto il respiro di Raven si regolarizzò all'istante e i suoi valori sul macchinario cominciarono a ritornare alla normalità, segno che il pericolo era passato.

-Vuol dire che...

-...è salva- terminò Rapunzel con un tenue sorriso- devo andare adesso... lei mi starà aspettando.


Il luogo dell'appuntamento che aveva con la fattucchiera era poco distante da lì, sulla riva del mare. Flynn ci andò armato di tutto il suo coraggio e buona parte della sua disperazione.

-Avete con voi la corona, vedo che la vostra piccola missione ha avuto successo- notò la donna, con una certa soddisfazione- Molto bene, ecco a voi il vostro oro, come previsto dal nostro accordo. E' stato davvero un piacere fare affari con voi.

-Il nostro accordo è appena cambiato- la informò Flynn - Potete avere la vostra dannata corona se volete, ma in cambio voglio che mi diciate come posso spezzare definitivamente la maledizione della principessa.

-Ma come?- per qualche strano motivo la donna non era del tutto sorpresa , ma fingeva di esserlo in maniera piuttosto irritante-  Non volete il denaro? Credevo che il vostro sogno fosse di diventare finalmente un uomo ricco...- lo provocò.

Eppure Flynn Rider , o meglio Eugene, non aveva più dubbi su cosa desiderasse davvero il suo cuore.

-Adesso è Rapunzel il mio sogno...- ammise più a sè stesso che alla strega- ... vi prego aiutatemi a riportarla alla vita...siete sicuramente in grado di farlo con i vostri filtri. In cambio chiedetemi qualsiasi cosa e la farò!

Lei si abbandonò a duna lunga e crudele risata.

-Ma guarda , il delinquente incallito adesso vuole redimersi!- commentò sprezzante- Sfortunatamente per voi chi ha lanciato la maledizione è molto più potente di me, lo so è un particolare seccante, ma vi assicuro che vi porrò presto rimedio... in ogni caso non c'è modo in cui io possa annullarla. La principessa continuerà a giacere nel sonno eterno... a meno che, certo, qualcuno non sia disposto a prendere il suo posto- terminò con una certa enfasi.

-Questo sarebbe  davvero possibile?- si informò il giovane.

-Ma certo! Tutto quello che dovrete fare è pungervi con questo...- la fattucchiera tirò fuori da sotto il mantello un lungo fuso d'argento, lo stesso che aveva trasmesso a Rapunzel la maledizione - ... però devo avvertirvi che non appena lo farete la vostra vita avrà fine. Passerete il resto dell'eternità dormendo, rinchiuso in un libo solitario... non è un gran che come ricompensa , non credete? Siete sicuro di non preferire l'oro che con tanta generosità vi sto offrendo?

-Se questo può servire affinché lei sia finalmente libera... allora non ho dubbi- disse Flynn pungendosi immediatamente con il fuso argenteo.

In quel preciso momento cadde vittima dell'incantesimo e così ebbe inizio il suo lungo sonno, durante il quale non avrebbe mai smesso si sognare la sua principessa dagli occhi verdi.


-Aspetta!- mentre Philip e Isabelle rimasero a vegliare al fianco di Raven, Alice corse dietro a quella starna ragazza che li aveva appena aiutati.

Sarebbe andata fino in fondo a quella storia in cui ormai era tanto coinvolta e non aveva intenzione di lasciarsi sfuggire un tassello così importante. Le corsi dell'ospedale erano molto affollate, eppure Alice riuscì comunque ad individuare la ragazza , essendo tra l'altro l'unica a girare scalza indossando un abito di seta viola dalla foggia antica.

Si trovava immobile di fronte al vetro di una delle stanze dell'ospedale, a giudicare dai macchinari al suo interno si trattava di una delle camere di terapia intensiva, e guardava al di là di esso come se si fosse appena trovata davanti un fantasma.

-Finalmente, ehi, non andartene... devi ancora darci parecchie spiegazioni...

Ma Rapunzel non aveva nessuna intenzione di muoversi da lì, tanto meno di rispondere alle domande di Alice.  Non dopo la scoperta che aveva appena fatto e che da sola bastava a mettere in discussione tutte le sue certezze.

- Eugene...- mormorò sconvolta, appoggiando una mano sul vetro.

-Conosci quel ragazzo, per caso?- domandò Alice- Per caso anche lui centra con quella maledizione di cui tutti voi parlate?

-La maledizione del Sonno Eterno- disse Rapunzel, realizzando solo allora quanto veramente fosse successo la notte di tanto tempo fa , quando aveva creduto di averlo perso per sempre- Come potrei non riconoscerla? E lui  è sempre stato qui... mentre io per tutto questo tempo ho creduto...- si portò una mano alla bocca, quasi troppo afflitta per dire altro.

Tanto per cambiare Alice non ci aveva capito niente, però era sicura che quella ragazza stesse davvero soffrendo. Doveva fare qualcosa, si disse.

-Dobbiamo fare qualcosa- annunciò risoluta- se si tratta di una maledizione come sostieni, e ormai comincio davvero a credere questa follia, ci dev'essere anche un modo per spezzarla. Che ne so... una formula magica? Una sorta di incantesimo o ... aspetta, che ne dici di un bacio? Quello funziona sempre nelle favole.

Probabilmente Drake avrebbe riso di lei a sentirla parlare in quel modo, si ritrovò a pensare. Già, quanto avrebbe riso non appena glielo avrebbe raccontato...

-Ma ormai non siamo più nel mondo delle favole- la corresse Rapunzel , una singola lacrima che le rigava il volto- anche se lo baciassi adesso... adesso che il mio cuore non mi appartiene più non sarebbe la stessa cosa. Perchè sia il Bacio del vero Amore i sentimenti devono essere ricambiati e io non posso più provare niente del genere per lui, nè per nessun altro. Mi dispiace così tanto...- mormorò, lo sguardo fisso sul volto dormiente del suo grande  e perduto amore.

-Non è vero- rispose l'altra, al limite della sua stessa sopportazione- come puoi dire di non provare niente per lui se in questo momento stai piangendo per  averlo perso?

-Ma la maledizione...il mio cuore ormai è...

-Stronzate- la interruppe Alice, fissandola dritta negli occhi con una determinazione che non sapeva nemmeno di possedere- Se ami veramente una persona non esiste maledizione che te lo possa portare via!- terminò, ormai non più sicura se stesse parlando a beneficio della ragazza o piuttosto di sè stessa.

Era questo che cominciava a focalizzare: l'immagine di Drake che aveva lasciato nello Specchio con quel ridicolo uncino non smetteva di apparirle in testa, ma non era solo per quanto aveva visto quel giorno. Quell'immagine risaliva a molto prima... a qualcosa che forse Alice cominciava a ricordare.

 

Nel medesimo istante in cui la maledizione colpì Eugene, la giovane principessa si risvegliò nella radura, senza la minima idea di quanto fosse appena successo. Si rese però conto di essere rimasta da sola: Flynn era sparito e con lui la corona. Rapunzel cominciava a temere per sè stessa, ma non aveva ancora perso la speranza... forse sarebbe tornato, si disse per farsi coraggio. Forse aveva semplicemente avuto un contrattempo , ma sarebbe sicuramente ritornato da lei non appena avesse risolto la faccenda.

Attese quel fatidico ritorno per oltre una settimana, al termine della quale la sua flebile speranza si era mutata in una dolorosa certezza. La fanciulla prese a  vagare sola e disperata, in cerca dell'uomo di cui si era innamorata, ma che non riuscì in alcun modo a rintracciare. Finchè un giorno in riva al mare Rapunzel fece un altro genere d'incontro.

-Non tornerà più, sapete...- le disse una donna alta e imponente, che sembrava conoscere perfettamente il motivo della sua pena- ...ormai ha avuto quello che voleva. Che cosa vi aspettavate, che si innamorasse di voi e decidesse di rimanere? Voi non dovete conoscere un gran che degli uomini se credete che possano essere capaci di lealtà.

-Voi chi siete? Come fate a sapere...

-Io so tutto... per questo mi chiamano la Strega del Mare - affermò la donna con quella voce cupa e tagliente che però via via si addolcì fino a diventare confidenziale- Non fate così, io sono qui per aiutarvi... vivo soltanto per questo: per aiutare la povera gente disperata, quelli come te piccina!Poveri indifesi che non hanno nessun altro a cui potersi rivolgere...

-Se lui non mi ama... se non mi ha mai amata, non vedo cosa possiate fare per aiutarmi, signora disse Rapunzel tra le lacrime.

-Oh, tesoro, adesso non essere melodrammatica!Ci siamo passate tutte... - minimizzò la strega- ...si, perfino io. Anche io commisi l'errore di innamorarmi e di sposarmi perfino. Fu il più grosso errore della mia vita. No, aspetta, forse la parte peggiore è stata farmi ingravidare di quell'orribile marmocchio che non faceva che piagnucolare ad ogni ora del giorno e della notte... cielo, quanto odiavo quella vita!Ma ne sono uscita, come vedi, e ci riuscirai anche tu.

-Come?- volle sapere la principessa- Come posso liberarmi di questo enorme dolore che non mi lascia quasi respirare?

-Rimuovendone la causa, mio tesoro- spiegò con voce melliflua  la Strega del Mare- Tutto quello che devi fare è lasciare che io prenda il tuo cuore... non spaventarti cara, non ti ucciderà di certo!Al contrario, ti renderà molto più forte. Smetterai di soffrire, tanto per cominciare, e ti libererai per sempre dell'influenza che questi sciocchi sentimenti hanno su di te. Allora mia cara, mi permetterai di aiutarti?

Rapunzel annuì in silenzio: ormai non le importava niente di girare il mondo , non senza di lui che era diventato il suo nuovo sogno e che già si era infranto.


La fanciulla si avvicinò tremante al letto su cui giaceva Eugene. Pregando con tutta sè stessa che funzionasse posò le sue labbra su quelle di lui con delicatezza, Alice accanto a lei le lanciò uno sguardo incoraggiante, dandole la forza di non scoppiare in lacrime.

Nulla accadde. L'uomo in coma continuò a giacere immobile sul letto , nel silenzio interrotto solo dal regolare suono del macchinario a cui era attaccato.

-Te lo avevo detto che non avrebbe funzionato- sussurrò a denti stretti senza altro che disperazione nella voce.

- Rapunzel ... - quel suono pur flebile e distante fu udito da entrambe le ragazze, Eugene stava lentamente riaprendo gli occhi- Rapunzel... tu eri il mio nuovo sogno-  mormorò ancora piuttosto disorientato.

-E tu il mio- ammise lei, mentre una luce particolare che non poteva che irradiare dal suo cuore la avvolgeva riscaldandole il petto.

Il  'Bacio del vero Amore' non aveva solo spezzato la Maledizione del Sonno , ma era stato anche in grado di farle riavere il cuore che la Strega del Mare le aveva sottratto con l'inganno, perchè come sosteneva Alice non c'era davvero maledizione che l'amore non potesse annullare.

Alice scivolò in silenzio fuori dalla stanza, un mezzo sorriso dipinto in viso. Non aveva ancora rinunciato alle sue risposte però credeva anche che fosse il caso di lasciare quei due da soli per un po', pareva che avessero molte cose da dirsi e molto tempo da recuperare. E anche lei a proposito doveva recuperare qualcuno!

Ritornò nella stanza di Raven , ancora sorridendo per quanto era appena successo davanti ai suoi occhi.

-Ragazzi, non crederete mai a quello che è appena successo...- cominciò  a dire, ma si interruppe quasi subito non appena si rese conto di che genere di atmosfera permeasse la stanza, ora affollata dai rimanenti membri del loro strambo gruppetto.

Anche i presenti tacquero all'istante non appena videro Alice.

Raven era sveglia e pareva in buona salute, ma non sembrava fatto contenta. Philip era seduto accanto a  lei, anche lui con il muso lungo. Isabelle poco distante sembrava incredibilmente dispiaciuta. Il Cappellaio guardava per terra, apparentemente intento a contare le mattonelle. Infine il signor Gold era in piedi al lato opposto della stanza, perdeva ancora sangue da una tempia ma non era certo questo a preoccuparlo.

Solo una persona mancava all'appello.

- Dov'è Drake?- domandò la ragazza, sentendo improvvisamente la terra mancarle sotto i piedi.

Solo questo voleva sapere in quel momento.

Nella stanza ci fu un giro di sguardi piuttosto cupi ed imbarazzati, come se nessuno volesse diventare il latore della funesta notizia. Alla fine fu Gold a decidersi a parlare per primo, anche perchè era stato l'unico presente al momento della disgrazia.

-Non ce l'ha fatta- riportò con la consueta compostezza- sono spiacente.

Fu piuttosto diretto, come se non esistesse un modo indolore per dirlo. E in quel momento Alice si sentì mancare sul serio, scivolando a peso morto sul pavimento.

 

 

 


Dear Lady Andromeda: grazie, sei stata un tesoro a recensirmi entrambi i capitoli!!^^ Intanto chiedo umilmente perdono per la lentezza degli aggiornamenti, mancano ormai relativamente pochi capitoli e voglio scriverli bene col poco tempo che ho a disposizione...  in effetti il mio maggior rimpianto è di non poter allungare ulteriormente la storia con le vicende di tutti i personaggi secondari, però ho ritenuto che se lo facessi mi allontanerei troppo dal seminato. Come ho detto all'inizio si tratta di una storia su due coppie principali cioè Rumpelstiltskin & Ravenna e Hook & Aurora....mi accontenterei di essere riuscita a sviluppare almeno decentemente queste due ;) tutto il resto prendiamolo come un di più! Intanto sono contenta di essere risuscita a scrivere pur in mega ritardo al storia di Rapunzel, era davvero una vita che l'avevo in mente...XD Eh si, le cose si complicano sempre di più, e io dovevo proprio tirare fuori la questione di Baelfire , che è si accoda sulla lista dei casini da sbrogliare per i nostri eroi, che già hanno il loro bel da fare. La grande alleanza finale che presagivi ormai si è formata, prossimamente si combatte,  con o senza magia!E hai proprio ragione: lo Stregatto è malvagio XD Chiedo ancora scusa se non riuscirò ad aggiornare prestissimo ...mi sto preparando come ogni anno a una degna celebrazione di Halloween, la mia festa preferita, senza contare che pochi giorni dopo parteciperò al Lucca Comics in cosplay  di Belle , figuriamoci...XD Ce la metterò comunque tutta!!Un bacione^^

 

 


  
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