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Autore: sarahrose    24/10/2013    3 recensioni
SEGUITO di WRECKLESS.
1979. I Guns Fottutissimi Roses sono una neonata band di sleaze metal al primo tour.
Vorrebbero spaccare il mondo ma, ahimè, la sfiga li perseguita.
Ce la faranno?
La mission impossible è arrivare vivi a Seattle e onorare almeno nell'ultima tappa del tour.
Riusciranno i nostri eroi a spaccare il mondo?
Nota dell'Autore: RISATE A NASTRO E MOMENTI INTROSPETTIVI.
COME AL SOLITO... PROMETTO FOLLIE!!!
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axl Rose
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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SORPRESA!!! MI CREDAVATE MORTA?
E INVECE SONO TORNATA DOPO UNA VACANZA A L.A. ANCORA PIU' PAZZA DI PRIMA.

GRAZIE A CHI HA ASPETTATO E COMPRESO I MIEI TEMPI.
MYLINKINDAY, ANGIE E LE ALTRE, VI ADORO.
QUESTA STORIA E' TUTTA PER VOI!!!

UN BACIO
SARAH LA ROSSA ROSE


2

 

 

 

 

 

 

ADRIANNA SMITH

Welcome to my nightmare

 

Maledetto gattaccio!

Maledetto! Maledetto! Maledetto! Maledetto!!!

Ci mancava solo lui!

 

No, dico... e poi chi me lo assicura che quello lì è un felino? Sembra un cazzo di pipistrello con la coda, cazzo! Fanculo il vecchio pazzo che ha dato i Natali a quell'altro sbiellato di Popcorn il qualegli ha lasciato in eredità questo gattaccio obbrobrioso senza pelo, anche detto nudo – visto che il defunto padre di Steve, il milionario del cazzo, per l'appunto – durante la sua strafottutissima vita terrena, era allergico al pelo di gatto. Fanculo al quadrato al vecchio balordo, al suo gatto geneticamente modificato e al pappagallo con problemi di personalità multipla che, a quanto pare, ogni tre per due, va in crisi d'identità. Poi vi racconto. Ma soprattutto, fanculo al cubo a me e a quell'altra sciroccata di Savannah che, come me, se l'è fatta mettere nelle reni per colpa dell'Amore con la A maiuscola – quello che noi abbiamo sempre temuto come la morte, anzi! Di più! Come lo stare a rota. Proprio a noi doveva capitare, l'Amore! Che inculata, cazzo, ragazzi! No, dico... ma vi sembra giusto? Noi. Io e Savannah. Due tossiche mondane e festaiole trombatutti bastacherespirino. Due spregiudicate mangiauomini scaltre e disilluse. Due mantidi religiose. Due vedove nere. Tutto il trucco e quel cazzo che volete voioi, insomma. Che abbiamo sempre tenuto alto il nostro vessillo di Stronze Libere ed Evolute con un solo ed unico obiettivo nella testa: trovare il pollo da spennare – preferibilmente decrepito, ricco sfondato, sterile e con un piede nella fossa- tirargli il collo pian pianino per non farlo cantare e vivere di rendita da Mantenute tutto il resto delle nostre porche vite. Noi... ebbene sì... proprio noi, ci siamo innamorate. E quando t'innamori, il cervello va a farsi fottere. Lo sapete bene anche voi questo, vero, amici, che state lì a ridacchiare e a farci la morale mentre vi sbaciucchiate bavosamente con gli apparecchi per i denti incastrati uno nell'altro come le cazzo di tessere di un puzzle. Sfigati! E sfigate siamo anche noi, cazzo. abbiamo accettato, in nome dell'amore, di venire a stare con i nostri due fustacci a casa sua. Il risultato è che adesso, invece di gozzovigliare ai bordi di una cazzo di piscina a forma di cuore o altre cagate simili con un mojito in mano e una bella presa di coca su per il naso, siamo qui in questo cazzo di appartamento devastato a downtown, e dove, guarda caso? In che zona? A Inglewood. No, dico... peggio di così si crepa, gente. Lasciatemelo dire. Peggio di così c'è solo Mauthausen o Bergen Belsen, cazzo! Avete presente i campi di concentramento? Ecco. Steve, aka Popcornino nostro, abita nel buco del culo del ghetto nero che più nero non si può. Crdo che la sua sia l'unica faccia bianca nel raggio di sessanta cazzo di miglia. E mentre i maschietti nostri sono partiti per il primo tour dei Guns n'Roses, la loro cazzo di strafottutamente fantastica band, con il buon vecchio Shame come road manager, io e Savannah, qui, siamo ridotte a fare le cazzo di casalingue in questa topaia piena di blatte germaniche e pure statunitensi. Unica compagnia, cazzo, i due animali alienati e farocchi del defunto, alias Loreto, il parrocchetto, custode inconsapevole del codice segreto, e Sfigatto, il felino calvo che non ha mai sentito parlare di sar Ragazzi e della sua cazzo di Idea Meravigliosa.

 

“Eddài, Loreto” lo supplichiamo a turno, accarezzando il piumaggio verde fastidio e blandendolo con le lusinghe sotto forma di becchime di prima scelta. “Digliela un po', alla tua mammina – che ti dà tutti i viziacci del mondo – qual'è quella bella parolina che apre la cazzo di cassafortina!”

Ma lui, nisba. Ci guarda e non favella.

Fa una specie di ghigno storto alla Braccio di Ferro – Ronnie James Dio solo sa come cazzo fa, con quel rostro che si ritrova in mezzo agli occhi – alza una zampa e, proprio mentre gli accarezzo la lunga coda, mi caga sulla mano.

 

 

E mentre ce la meniamo con i Kiss e gli Aerosmith a palla visto che è finito il valium, accecate e istupidite dalla noia, ci viene un'idea che dire folle è dire poco: per far sputare all'esecrabile pennuto la cazzo di password che permetterebbe a Steve di entrare in possesso del tesoro del suo vecchio, vista la totale non-collaborazione dell'uccello, decidiamo di ricorrere ad una cazzo di porta chimica. L'unica che, a detta della mia amica Savannah, qui, ha una speranza di riuscire ad abbattere il muro del silenzio.

Incazzata a bestia, apro il frigo e... sorpresa! La salvezza è la scatola del burro di Steve. Neve. Tanta, tanta neve, cazzo. Così tanta che mi viene male.

 

Tiro su una bella sniffata che mi spalanca i polmoni e le Porte della Percezione del Buon vecchio Re Lucertola, Ronnie James l'abbia in gloria, cazzo, e mi fiondo in cucina come un missile.

Mi accuccio sotto il trespolo dell'uccellaccio del malaugurio e, approfittando del fatto che il malefico gatto biotto, in calore, è impegnato a strusciarsi le palle sul divano pulcioso di Steve, stringo col terribile pennuto un trattato di pace.

 

“E va bene, Loreto, amore della mamma e gioia della zia” dice la fatina buona che alberga dentro di me, che si è appena trombata il Piccolo Chimico “se fai il bravo, mentre zia Savannah è fuori a fare la spesa, io e te facciamo fifty-fifty senza dire niente a nessuno. Ci stai?”

 

“Lo...reto... ciiiiiiiii sta! Crrrraaack!!! crrrraack!” risponde il pappagallo che, secondo me, dev'essere un tossico peggio del suo recalcitrante padrone.

“No, gioia mia bella!” rettifico, accarezzando la testolina pennuta che, in questo momento, mi è fin quasi simpatica “non è crack, stelassa! Esagerato! Ma per chi mi hai preso? E' solo un po'di robina buona che ti f funzionare meglio la testolina e che, magari, ti scioglie quella cazzo di linguaccia biforcuta da serpe che hai, capito? Digliela, a mamma Adri, la cara formuletta della cazzo di cassaforte del tesoro, gioia! Digliela, che mamma poi ti fa un bel regalone... cosa vuoi? Va bene una bella pappagalla tutta rosso fiamma troiona troiona troiona che te la dà tda noche, mio tesoro? Che ne dici, eh? Ma, mi raccomando: è un nostro segreto, ok? Gli altri non capirebbero... vero che glielo fai, alla tua mamma che ti vuole tanto bene” ho detto liasciandogli quella cosa spennacchiata e masticata dal gatto che, in tempi migliori, era una coda di tutto rispetto “questo piccolo regaluccio, tesoruccio?”

 

Lui, da quel depravato pennuto che è, non se l'è fatto ripetere due volte.

 

Non ci credete?

Lo giuro sulle tette rifatte di Savannah, cazzo!

 

Mi ha guardato senza far motto con una luce assassina negli occhietti luccicanti come astri del male e si è tuffato a capofitto sulla mia spalla mentre io, con la tessera sanitaria, preparavo due piste ordinate da supercampioni, meglio del circuito di Daytona in Florida, cazzo, con una chicanne da paura giusto nel mezzo per godere di più.

 

Ed eccolo lì. Come in un film, cazzo. Rivedo la scena al rallentatore. Loreto becchetta tutto giulivo con quel ben di Dio e s'infarina–per modo di dire-tutto il becco che pare una caricatura. Poi strabuzza gli occhi e cade a capofitto come una pera cotta sul pavimento.

 

Lo vedo tirare un paio di calcetti e giacere immobile con gli occhi sbarrati.

 

Penso a Steve e a Savannah che non sanno ancora niente e mi prende il panico.

 

“Oh, cazzo!” esclamo, strafatta. “Mi sa che ho combinato un bel casino...”

 

Per dirla con l buon vecchio Alice Cooper, cazzo...

 

Welcome to my nightmare!

 

   
 
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