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Autore: zainsmoon    24/10/2013    1 recensioni
"Non chiamarmi bambola." Ringhiai.
“Aggressiva la ragazza.” Disse sollevandomi il mento con due dita.
Assottigliai gli occhi, per poi allontanarmi da lui infastidita. Girai i tacchi e mi avviai verso Abbie, che mi guardava confusa. Prima di entrare nell’aula di filosofia però, sentii chiaramente Liam urlare.
“Bel culo Hemmings!”
Prima o poi gli avrei spaccato la faccia, poco ma sicuro.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Liz.” Sussurrò la mia migliore amica vicino al mio banco per non farsi sentire da quella megera di filosofia.

“Mmh.” Mugulai in risposta. Sapevo cosa volesse sapere, ma non avevo voglia di ritornare a pensare a quell’idiota.

“Perché Liam ti ha..?” Ecco, appunto. Alzai una mano in aria e mi scrollai le spalle con fare disinteressato.

“Non ne ho idea, Ab.” Mormorai cercando di stare attenta alla lezione. Cosa alquanto ostica.

“Ma perché lo hai allontanato?” Continuò lei imperterrito. 
Giocai con la penna che avevo tra le dita e feci scattare il tasto per far elevare la punta della biro più volte, guardandola inespressiva.

“Non m’interessa, e non ci voglio aver nulla a che fare.” Risposi semplicemente, sorridendole subito dopo.

Decise di non chiedermi più nulla, e la lezioni continuarono, fino a finire definitivamente.
Mentre afferravo le chiavi di casa dalla mia cartella sentii un corpo avvicinarsi lateralmente al mio fianco. Alzai di poco lo sguardo e vidi due converse bianche fare capolino. Liam. Mi alzai e lo guardai, curiosa.

“Cosa c’è?” chiesi spiccia e fredda.

“Volevo solo chiederti se domani potevi venire a casa mia per darmi delle ripetizioni in storia dell’arte. So che tu sei molto brava.”
Sorrise maliziosamente, avvicinandosi e mettendomi una mano su una spalla. Mi scansai, sbalordita.

“Da quando in qua tutta questa confidenza, Payne? E poi tu credi che io venga a casa tua ad aiutarti? Non ci pensare. Studia da solo.” Mormorai infastidita.
Non mi aveva mai rivolto la parola e così, da un giorno all’altro, di punto in bianco, si permetteva di toccarmi e di chiedermi delle ripetizioni.

“Mi spiace Hemmings, ma devi  venire.” Disse marcando la parola ‘devi’. Lo guardai corrugando le sopracciglia.

“La Spielt dice che se non mi aiuti rimanda sia te che me.” Continuò, e vidi subito dopo un sorriso increspargli le labbra rosse e carnose.

Aprii la bocca per ribattere, ma non ne uscì alcun suono. Allargai le braccia, sconvolta.

“Ma non è giusto!” Riuscii solamente a dire. Che risposta banale. 
Lui scoppiò in una fragorosa risata.

“Vorrà dire che staremo un po’ più di tempo insieme, Hemmings.” Sussurrò accarezzandomi con il pollice una guancia.

Arrossii violentemente a quel contatto e mi scansai. Lo vidi ridacchiare, di nuovo.

“Allora ci vediamo domani a casa mia alle 16.00, via Jamseen Street 28. Ti aspetto, non fare tardi.”

E con queste parole se ne andò, facendomi l’occhiolino e ammiccando spudoratamente. Lo seguii con lo sguardo fin quando non oltrepassò il cancello della scuola.
Mi avvicinai ad Abbie, che si era fermata a chiacchierare con un paio di ragazze del nostro corso di chimica. L’afferrai senza tante cerimonie per un braccio e la trascinai fuori da scuola, verso casa mia.

“Ehi, ma che ti prende?” Farfugliò gesticolando.
“Vieni con me, ordiniamo una pizza dai cinesi e poi ti spiego tutto quanto in camera mia.” Risposi balbettando.
Non servirono altre parole, mi sorrise dolcemente e affrettò il passo. Meno male che avevo lei.
***
 
“E quindi mi stai dicendo che andrai a casa di Liam domani, per dargli ripetizioni?” Mi chiese di nuovo, mentre trangugiava l’ultimo boccone di pizza alla diavola.

“Si.” Risposi monosillabica, ero veramente infastidita da tutto ciò.
Come poteva la prof rimandare anche me se non avessi voluto aiutarlo? Non era assolutamente giusto, non poteva fare così.

“Secondo me a Liam non è che interessi molto storia dell’arte, piuttosto te direi.” Affermò guardandomi di sottecchi.
Per poco non mi soffocai con la pizza che avevo in bocca. Riuscii a mandarla giù con un colpo di lingua, iniziando a tossire subito dopo.

“Ma cosa diavolo stai blaterando?” Risposi, rossa in viso, un po’ per  la pizza e un po’ per quello che mi aveva detto.
Ridacchiò e mi accarezzò i capelli.

“Scusa Liz, stavo solo pensando ad alta voce.” Si giustificò con un sorriso sotto ai baffi che tradiva la sua innocenza.
Le lanciai un’occhiata minacciosa, per poi abbassarmi ad accarezzare le orecchie morbide di Buffy, il mio gattino di due anni e mezzo. Lui fece le fusa, strusciandosi lentamente sulle mie dita, soddisfatto di quel contatto.

“Dai Liz, non abbiamo nulla da studiare, che ne dici se ci guardiamo un film strappalacrime? Io scelgo il dvd e tu metti nel microonde i popcorn.” Mi chiese entusiasta.

I miei erano entrambi fuori per lavoro, lavoravano insieme. Erano avvocati. Avevo per quattro giorni casa libera, ma non ero una di quelle ragazze che in quelle occasioni preparavano feste monumentali o trasformavano la propria dimora in una discoteca squallida. Preferivo stare a guardare film con la mia migliore amica, mangiando schifezze e chiacchierando del più e del meno.

“Okay, ma non Titanic, ti prego. Lo avremo visto almeno trenta volte.” Acconsentii.

La vidi fare il broncio, mentre riponeva la videocassetta sul ripiano del mobile. Ridacchiai divertita, abbracciandola. Le volevo davvero un gran bene.
***

“Merda Liz!” Mi svegliai di soprassalto quando Abbie mi scosse freneticamente le spalle per farmi aprire gli occhi.

“Cosa..come?” Farfugliai confusa, mettendomi una mano sulla testa. Ieri sera avevamo drasticamente cambiato tipo di film, scegliendo The Ring, e ci eravamo addormentate alle tre perché ci eravamo entrambe cagate sotto dalla paura.

“Sono le 7:40, non abbiamo sentito la sveglia! Muoviti che dobbiamo andare!” Urlò istericamente, correndo verso il bagno a sciacquarsi la faccia.

Non si prospettava una giornata positiva, soprattutto per il fatto che dopo la scuola sarei dovuta andare a casa di Liam per le ripetizioni. Imprecai mentalmente, che razza di sfiga.


Buonasera a tutti ajiuhv.
Innanzitutto ringrazio le 39 visite e la prima recensione che ho ricevuto, davvero grazie mille. <3
In questo capitolo Liam non compare molto, diciamo che viene più approfondito il rapporto tra Elizabeth e Abbie.
Anche questo capitolo è molto corto, perdonatemi ancora.
Spero vi piaccia, recensite se vi va. c:
Baci, Valentina. xx
 
  
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