Capitolo 4 - Tentazione

Dopo qualche minuto intravide la rossa aprire una porta e inoltrarcisi all'interno.
Lo spadaccino corse alla porta e la aprì. Appena entrò e vide cosa c'era dentro gli venne un colpo: una stanza molto bella e arredata elegantemente, ma il tutto sfumava di fronte a un enorme letto ricoperto di cuscini morbidissimi, e ovviamente la luce era spenta e la stanza era illuminata da una marea di candele. Dove diavolo era finito? E dove si era cacciata Nami?
Le sue domande non rimasero a lungo senza risposta.
Da dietro un bel paravento in fondo alla stanza uscì la navigatrice, con indosso SOLO un babydoll trasparente!
< NAMI!!!!! Che cazzo stai facendo conciata in quel modo??? Potrebbe entrare qualcuno!!! >
< Io stavo aspettando te.. > rispose lei sensuale, avvicinandosi al verde. 
Lui capendo le intenzioni della compagna si mise a indietreggiare: < Forse dovremmo andare via di qui..è meglio se lasciamo perdere il tesoro..questo posto ti sta facendo un effetto strano.. > disse lui tra l'imbarazzato e lo spaventato, cominciando a girare intorno all'enorme letto, nella speranza di non essere intercettato dalla ragazza.
< Cosa vuoi che mi importi del tesoro..io sono qui per TE.. >
< Non... > deglutì vistosamente Zoro < ..non ti interessa il tesoro? Ora sono proprio certo che ti abbiano drogata..!! >
< Perchè cerchi di allontanarti da me? Non mi vuoi? > chiese lei più sensuale che mai, cercando di avvicinarsi
< Non credo sia questo il momento di.. >
< E cosa vuoi aspettare? > lo interruppe la rossa
< Ma perchè vuoi farlo con me? Così? Adesso? > chiese il verde
< E perchè non qui e non adesso? >
< Ma perchè con me???? >
< Perchè io ti amo.. > rispose lei
< Cosa? > chiese impietrito Zoro
< Ti amo.. > disse Nami riuscendo finalmente ad avvicinarsi al ragazzo.
< Tu non puoi amarmi..tu mi ritieni un cretino..lo dici sempre.. > ma Nami non gli diede il tempo di parlare ancora che cominciò a baciargli il collo e a strusciarsi contro di lui. Non passò molto tempo che lo spadaccino cominciò a sentire il controllo della propria persona andare a farsi benedire. La rossa lo aveva spinto sul letto e lo accarezzava, lo baciava e lo stava toccando in un posto pericoloso..
Zoro non riusciva ne a dire ne a fare niente, era li che si godeva tutto quel ben di Dio, quella bellissime sensazioni che gli stava donando la navigatrice. Che male c'era d'altronde a lasciarsi andare per una volta? Che male c'era a desiderare una persona, anche se era una sua compagna? 
Ma quando lei cominciò a insinuarsi sotto i vestiti del ragazzo, lui si alzò di scattò e allontanandola da se, corse fuori da quella stanza e via da quella tentazione.

Era tutto in disordine: la camicia fuori dai pantaloni, la cravatta completamente disfatta e i pantaloni sbottonati. Era uscito, aveva chiuso la porta alle sue spalle e da allora non si era più mosso di li.
Nami lo amava? Ma se non faceva altro che insultarlo, sminuirlo e dargli ordini in continuazione! E poi perchè dirgli quelle cose adesso, li, in quel posto? Forse perchè erano lontani dai compagni e forse perchè nessuno avrebbe potuto intromettersi? La cosa non sembrava credibile. 
Tra l'altro si era comportata in modo così strano! Prima piangeva, poi era tutta contenta e gentile, poi si era incazzata e adesso voleva fare l'amore con lui! Zoro non ci capiva più niente. In ogni caso ormai il vaso era stato aperto e sarebbe stato meglio risolvere le cose prima di tornare alla nave. Si fece coraggio e decise di rientrare nella stanza e parlare con la rossa una volta per tutte.

Il problema però è che, quando lo spadaccino rientrò nella stanza, di lei non c'era più neanche l'ombra.
< Nami? Dove sei? > nessuna risposta. Se n'era andata.
Ma da dove se n'era andata?? Lui era sempre stato davanti alla porta!!!
Qualcosa non tornava!! Forse c'era un passaggio segreto..in ogni caso ora Nami non era più nella stanza, tanto valeva rimettersi in ordine e andare a cercarla.