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Autore: Ehybastaldo_    28/10/2013    8 recensioni
Mi affrettai a seguirla, sfoggiando un sorriso quando mi ritrovai al suo fianco.
"Ti ricordi quando, all'inizio, pensavo ti chiamassi Sky?"
Scarlett continuò per la sua strada, senza degnarmi di uno sguardo, sostenendomi; ma notai la smorfia che assunse la sua faccia. Così mi precipitai ad aggiungere "Ti giuro! Ero serio!" ridacchiando, ma da solo.
Evidentemente era cambiato anche il suo sarcasmo.
Quando ormai eravamo al principio delle scale che ci avrebbero portati al piano inferiore, finalmente si girò verso me, parlandomi.
"Ti ricordi quando ti ho detto di andare a fanculo?"
Aggrottai la fronte, appoggiando la mano sullo scorrimano della scala, arrestandomi immediatamente.
Prima le donne; in questo ero ben conosciuto.
"Ti giuro! Ero seria!"
____________________ ____________________ ___________________
"Senti Harry. -Scar si voltò nella mia direzione, forse più nera in volto di me- Nemmeno a me piace questa situazione di tenere i figli di Mad e Liam per qualche giorno; ma vedi di collaborare o ti farò vedere io le stelle nel mio metodo personale." mi intimò puntandomi un dito dritto al petto.
Rimasi per qualche secondo senza fiato e senza parole, al dire il vero. Dovevamo tenere chi?
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1.
 
 
#SCARLETT
 
 
Odioso Styles!
Non era cambiato per niente. Anzi... Era anche più bello adesso, dovevo ammetterlo.
Ma restava sempre quel cascamorto che ci provava con qualsiasi cosa respirava. Non mi erano bastati tutti quei pomeriggi a sentire le sue avventure amorose? Non gli era bastato rinfacciarmi miriadi di volte che se non mi fossi sistemata un pochino non avrei trovato nessuno che mi tenesse per mano?
Eravamo stati amici, allora. Ma quel maledetto provino ci aveva diviso per sempre.
Perchè non mi aveva detto nulla del programma? Perchè non mi aveva più cercata dopo? Cosa ci era successo?
Tutto quello che avvenne in seguito, mi aveva fatto crescere di sicuro; avevo capito che in questa schifosissima società non sei ben accetto se hai qualche chiletto in più sulle ossa.
Certo, mamma ha sempre sostenuto il contrario. Ma solo io posso sapere l'inferno che ho passato quando la cheerleader sbarra bulletta mi diede del filo da torcere per tutto il quarto anno.
Ed ero sola: Harry non c'era, Mad doveva nascondere la sua scandalosissima gravidanza da ragazza madre. Eppure trovai Keyra, che mi tenne compagnia per gli ultimi due anni, aiutandomi a lottare contro la fastidiosissima Adele. Dio, che ricordi!
Cacciando via quei stupidi pensieri, afferrai un bicchiere dal tavolo del buffet.
Come avevo immaginato, la sala era perfettamente in ordine, e immaginai la povera Mad impazzire dietro la preparazione di tutto questo, da sola. Conoscendo il suo stile, non mi fu difficile, infatti, riconoscere le rose rosse posate al centro della tavola, i tovaglioli rossi e bianchi che allestivano la sala -che per altro era enorme, come la descriveva sempre, da bambina; la sala dei suoi sogni.
Gli invitati erano già seduti, mentre alcuni chiacchieravano e sorridevano tranquilli tra di loro quasi al centro di quella che doveva essere la pista da ballo. Purtroppo dei quasi sposini non c'era nessuna traccia e mi sentii abbastanza sola quando notai di non conoscere proprio nessuno.
"Ciao."
Mi girai di scatto, rischiando perfino di rovesciarmi addosso al vestito lo spumante che avevo tra le mani. Quando sei sola, da bere è una buona compagnia, sempre!
Il ragazzo biondino -che identificai come Niall Horan- stava di fronte a me, sfoggiando un tenerissimo sorriso.
Mad mi aveva parlato molto di lui: ragazzo dallo stomaco chiamato pozzo senza fondo, sensibile e iper-protettivo. Gli occhi erano il suo segno identificatore: azzurro. Ma non azzurro chiaro, cristallino; un azzurro acceso, senza nessuna sfumatura. Pelle chiarissima, un colore quasi cadaverico, nei punterellati su gran parte del corpo. Piccole rughette ai bordi delle labbra e degli occhi, naso arruffato e leggermente all'insù.
Come riconoscerlo tra la folla? Sorriso smagliante.
"Ciao."
Agganciai la sua mano ancora tesa a mezz'aria, scambiando un mezzo sorriso forzato.
"Non sei di queste parti, vero?"
Parlava con una tale naturalezza che pensai conoscesse già tutta la mia vita.
In effetti poteva ben saperla; dopo la brutta figura che avevo fatto fare ad Harry, quel pomeriggio, chissà quante storielle gli aveva raccontato su di me. O magari, bugie.
"No, Holmes Chapel." risposi subito dopo "Tu?"
Alla mia domanda, sembrò sobbalzare. Cosa si aspettava? Che essendo una compaesana di quello sgorbio, avrei saputo morte, vita e miracoli dei suoi beniamini?
Scoppiò a ridere.
Già... Mad mi aveva avvertita di stare attenta alla sua risata cristallina e contaggiosa. Mi ritrovai, infatti, a sorridere involontariamente.
"Sei simpatica, mi piaci."
Prese il bicchiere dalle mie mani, facendomi protrestare animatamente.
"Comunque, sono di Mullingar, Irlanda." Disse subito dopo, zittendomi, camminando poi a piccoli passetti e incitandomi con la testa a seguirlo verso il giardino sul retro della casa. 
L'aria fuori era più fresca; qualcuno riempiva le panchine dell'immenso giardino, altri cominciavano ad entrare nella sala, aspettando l'arrivo dei sposini, ancora non sposati, ovviamente.
Il matrimonio sarebbe stato l'indomani, precisamente di pomeriggio. Mad e Liam, però, avevano voluto iniziare la festa già dal giorno prima. Non si poteva festeggiare solo il giorno del loro matrimonio? No, anche quello prima!
Per questo tutti gli invitati erano lì, compresa me, a fare questo strano addio al celibato e nubilato tutti insieme. Mad e le sue idee pazze.
Seguii Niall in silenzio fino ad arrivare al piccolo parco giochi dotato di altalene e scivolo, non molto lontano dalla sala in cui avremmo cenato.
Con fare da bambina, mi eccitai all'idea di salire sul seggiolino dell'altalena, notando che anche Niall mirava alla giostra.
Allungai il passo, ridacchiando un pò quando notai quello che voleva fare il ragazzo. In poche falcate, raggiunsi la giostra, sedendomi sopra e dondolandomi un poco, uscendo alla fine la lingua a Niall, ora seduto al seggiolino di fianco, intento a riprendersi dalla corsetta non prevista.
Quel seggiolino rosso di cui mi ero presa possesso era quello meglio sistemato, per questo era avvenuta quella piccola gara a chi prendeva il posto migliore.
"Sei anche una tipa atletica! Mi dovrei appuntare tutte queste cose." scherzò, ricambiando la linguaccia.
Sorrisi; con i piedi puntellati sul prato del giardino, cominciai a dondolarmi proprio come una bambina.
I miei capelli si mossero leggermente per il movimento improvviso, mentre abbassai lo sguardo sulle mie scarpe col tacco. Ormai, ultimamente, utilizzavo solo quelle.
Se fino a qualche anno prima amavo vestirmi di felpe, leggings e ballerine, negli ultimi tempi avevo dovuto cambiare il mio stile di vita: non potevo strafare con le cene tra amiche, non potevo indossare una maglia che fosse di sottomarca, non potevo fare la scema durante le interviste.
La mia vita non era tutta rose e fiori, come me l'ero immaginata. Fare la modella non significava solo fare sfilate e belle foto. Significava anche partecipare a feste pallose, fare interviste a cui partecipavano solo vecchi, allontanarsi dalla mia famiglia.
Sentivo i miei genitori ogni sera, come Mad, per telefono e qualche volta ci eravamo videochiamati con Skype. Ma nulla di più. I miei viaggi di lavoro mi tenevano lontani da tutti; solo durante le feste potevo ritornare a casa. Ma nemmeno quelli duravano tanti giorni, giusto qualche settimana. Poi si tornava di nuovo a lavorare come se non ci fosse un domani.
L'unica cosa positiva era il fatto che tutto quello era il mio sogno di una vita, ed ero davvero felice di averlo coronato, nonostante tutti gli sforzi che stavo affrontando. Ma se non ci sono ostacoli, non è la strada giusta, no?
"A cosa pensi?"
Alzai lo sguardo dalle mie scarpe, ricordando solo in quel momento la presenza del ragazzo al mio fianco.
Girai di poco la testa, dondolandomi ancora sull'altalena. Le mie dita chiudevano perfettamente le catene vecchie e fredde di quella giostra, tenendomi dritta con la schiena. Tutto quello stress, ultimamente, mi stava facendo calare. Ma non l'avrei confessato a nessuno.
"Alla mia vita." sussurrai.
Avevo letto, una volta, che molte persone riescono ad aprirsi molto di più con sconosciuti, con chiunque non sia in grado di giudicarti o provare compassione verso te. Ed era vero.
Cominciai raccontare a Niall della mia vita, dal giorno in cui feci i primi passi al momento in cui un uomo, Marshall, mi aveva fermato per strada, chiedendomi l'età e se mi andava di fare un provino per una rivista di modelle. Il provino che mi avrebbe cambiato -e sconvolto- la vita.
Mi ascoltò per tutto il racconto con attenzione, ridacchiando ogni volta ricordassi qualche brutta figura. La mia vita era qualcosa di strano, qualcosa da farci un film.
Tante volte avevo pensato che, se un giorno fossi diventata più famosa, ci avrebbero potuto fare un film, sul serio.
Ma anche lui non fu da meno; mi raccontò della sua vita, com'era cambiata dal giorno in cui era entrato ad X-factor, come aveva stretto velocemente amicizia con i suoi compagni di band, compreso Harry, il più riservato di tutti.
Mi confessò che non aveva mai parlato di me, a loro, non prima di quel pomeriggio, quando con nonchalance gli avevo girato le spalle, mandandolo a quel paese con tutto il cuore.
Ci ero rimasta male, all'inizio; ma poi avevo capito che in realtà, lui non mi voleva nella sua vita. Dovevano passare quei due giorni e stop, ognuno poi per la propria casa. Anche se io, avendo ancora qualche giorno libero, avevo convinto il mio manager, appunto Marshall, a lasciarmi qualche giorno in più sulle belle spiagge di Miami. Per fortuna aveva accettato senza problemi, ricordandomi comunque di non cacciarmi nei guai.
Sapendo che partecipavo al matrimonio di uno dei componenti della boy-band più famosa del momento, mi aveva raccomandato di stare attenta ai paparazzi che si sarebbero aggirati nei dintorni. E aveva ragione! Dal mio arrivo in quella casa, avevo notato l'enorme casino di fotografi postati proprio davanti ai cancelli di casa Payne; per non parlare di tutte quelle guardie che giravano per il giardino, parlando di tanto in tanto in quei stupidi apparecchietti che portavano all'orecchio.
Come faceva Mad a sopportare tutta quella pressione?
Già era stato abbastanza scandaloso per alcuni la scoperta del fatidico matrimonio tra Liam Payne e la ragazza incinta. Già... L'avevano chiamata così, come se la cosa non le fosse pesata molto negli anni prima.
"Che ne dici se rientriamo? Tra poco dovremmo iniziare a mangiare."
Annuii alla richiesta di Niall, alzandomi dall'altalena e seguendolo sul brecciolino che formava la stradella, fino ad arrivare alla porta della sala in cui avremmo cenato. Come un gentiluomo, me l'aprì, facendomi passare per prima e richiudendola alle sua spalle. Insieme notammo Liam e Mad parlare con gli altri, e dopo che alzai gli occhi al cielo per la presenza di Harry, seguii Niall verso quello che doveva essere il tavolo degli ospiti.
"Oh, Scarlett. Che fine avevi fatto?" mi chiese impaziente Mad, chiusa nel suo tubino bianco.
Era bellissima: poco trucco sul viso, tacchi alti e sorriso bianchissimo. Le donava davvero e per anni mi era mancato. Da quando Liam era entrato a far parte della sua vita, avevo notato, era apparso molto più spesso.
Lo dovevo ringraziare, quell'uomo.
Scrollai le spalle solamente, sorridendo. Si ricompose dalla preoccupazione e afferrò la mano del suo futuro marito.
"Ecco... Comunque, questo è il vostro tavolo." Squittì, felice.
Ovviamente, oltre me, quel messaggio era rivolto a Niall, proprio al mio fianco. Ma non era così: Niall era magicamente sparito dal mio fianco!
Girai lo sguardo e un sorriso, seguito da due buchi alle guance, attirò la mia attenzione.
No.
 
 
 
#HARRY
 
 
"Perchè dovrei sedermi con lui?"
Il dito smaltato perfettamente di rosso di Scarlett, ovviamente indicava me. Non potei che sfoderare un sorriso con tanto di fossette. Quelle le adoravano tutte, non poteva essere un'eccezione.
Ma invece il mio tentativo di addolcire la situazione, non funzionò.
Maddy sfiorò il braccio di Scarlett, compatendola.
"Siete i nostri testimoni, è normale che vi abbiamo fatto mettere allo stesso tavolo." spiegò subito dopo.
"Lui?" mi indicò, ridendo.
Liam mi guardò strano, come a chiedermi cosa avessi fatto per avermi fatto odiare così tanto, e io avrei voluto tanto rispondergli che in realtà non lo sapevo. Non sapevo del perchè un giorno non ci eravamo più parlati, cercati, non eravamo più usciti insieme.
Sapevo solo che dopo la mia audizione ad X-factor, ci eravamo allontanati definitivamente. Caso voleva, però, che fossimo diventati i testimoni degli stessi sposi.
"Non potevi sceglierti una persona più... Carina?"
Guardò Liam, e poi posò lo sguardo su me. Quando notò che stavo per rispondere, mi interruppe bruscamente, parando una mano a mezz'aria davanti la mia bocca. Rimasi muto come un pesce, le guance gonfie.
"Ok, diciamo... Una persona simpatica." si corresse subito dopo.
Io ridacchiai sotto i baffi, notando farsi paonazza in viso, forse notando in ritardo che mi aveva dato del Carino.
Liam alzò semplicemente le spalle, giustificandosi come meglio poteva, ovviamente, difendendomi.
"Ma Harry è una persona simpatica."
Lo avrei amato a vita, visto che di simpatico in me c'erano solo i miei quattro capezzoli. Ma questo lei non lo sapeva e non doveva saperlo.
"Sì, come un palo in culo." mormorò lei, ma non tanto sottovoce perchè perfino io, già seduto al nostro tavolo, l'avevo sentita.
"Invece tu sei davvero fine." la presi in giro.
Mi fulminò con lo sguardo, alzandolo di poco e cambiando completamente espressione alla vista di qualcosa che c'era alle mie spalle.
Allarmato, confuso e curioso allo stesso tempo, mi rigirai sulla sedia per capire a cosa -o a chi- stesse sorridendo.
Quando i miei tre amici mi furono vicini, sentii Niall salutarla come se la conoscesse da una vita. E lei ricambiò!
"Ok. -Sbuffò- Non voglio rovinarti il matrimonio, Mad. Scusatemi, prometto che non causerò altri problemi, d'ora in poi."
Sul viso di Maddy, si aprì un sorrisone enorme. Lo stesso su quello di Liam che, con una mano sul petto, sospirò rilassato e felice.
Non eravamo nessuno per rovinare le nozze ai nostri amici. Peggio ancora, visto che noi eravamo i loro testimoni.
Niall corse nella direzione di Scarlett, tirandole la sedia da sotto il sedere, facendola accomodare come un gentiluomo. Portai le mani davanti al mio viso, congiungendole a pugno. Guardai la scena patetica che stava avvenendo davanti ai miei occhi, venendo interrotto alla fine dalla voce di Louis. Squillante, sottolinerei.
"El! Siamo qui!" Urlò, muovendo le braccia in aria, facendo cenno alla sua fidanzata di raggiungerci.
Eleanor, nonchè fidanzata del mio migliore amico, si avvicinò a grandi falcate insieme a Perrie, fidanzata ufficiale di Zayn.
Le due ragazze baciarono i corrispettivi fidanzati e poi si voltarono verso l'intrusa del tavolo. Alle volte odiavo quel loro modo di fare; ogni persona nuova -soprattutto di sesso femminile- doveva passare il loro test.
Ovviamente la povera vittima non ne sapeva nulla; ma involontariamente partecipava ai loro giochetti.
"Ciao! Io sono Perrie e lei è Eleanor. E tu sei...?"
Scarlett smise di parlare con Niall, girandosi appena per guardare le due. Nemmeno si era accorta del loro arrivo? Non aveva nemmeno sentito Louis urlare, tanto da perforarmi quasi un timpano? Ma cosa avevano di tanto divertente e privato da dirsi quei due?
Che poi, come si conoscevano?
"Sono Scarlett. Ma chiamatemi Scar, per favore."
Sorrisi al nomignolo con cui aveva detto di chiamarla.
Scar.
Lei si accorse del mio sorriso, mi guardò intensamente, quasi mi stesse studiando, stava cercando di capire il mio gesto involontario; poi ritornò a fissare le due, che ora avevano appoggiato i gomiti sul tavolo, curiose.
"Uhm... Sei un'invitata speciale della sposa, per caso?"
L'inviperita Perrie parlò, sapendo che lei era sempre la più fredda e distaccata in queste cose. Zayn non le era mai andato contro, sapendo comunque che avrebbe perso in partenza.
Io mi chiedevo come gli piaceva stare con una persona arrogante, fuori testa come lei. Per fortuna la vedevo pochissime volte, e quando succedeva, erano pochissimi istanti visto che poi qualcuno trovava una scusa per andare via dall'altro, e molte volte ero io quello a girare le spalle con una scusa banale pur di non vederli accoppiarsi davanti a tutti senza ritegno.
Se Zayn era una persona timida, introversa, quando c'era Perrie era l'esatto opposto. Che fosse cambiato, era certo. Ma speravo che sarebbe ritornato il mio uomo di una volta.
"Al dire il vero, no. Mi sono imbucata."
Sia io che i ragazzi per poco non scoppiammo a ridere dalla risposta di Scarlett che, con tanta ironia, aveva deciso di giocare con loro. Ragazza molto sveglia, insomma.
Eleanor si schiarì la voce, dopo svariati minuti passati con uno sguardo sconvolto e confuso che non aiutava a farci smettere di ridere. Forse fu proprio questo nostro errore che la fece sbloccare e prendere il comando della situazione.
"Sei divertente." commentò sarcastica.
"Lo so." Rispose Scarlett, versandosi poi dell'acqua nel bicchiere e sorseggiandone un pò.
"Lei è la testimone di Maddy; è di Holmes Chapel anche lei, solo che viaggia per il suo lavoro." si intromise nel frattempo Niall, che aveva parlato con tanta naturalezza quasi la conoscesse più di tutti noi.
In realtà ero stato io a crescere con lei, e anche se negli ultimi anni ci eravamo persi e allontanati, questo non voleva dire che io sapevo meno di lui.
"Ah sì? E che lavoro sarebbe?" Perrie ritornò all'attacco, afferrando la mano di Zayn, zittendolo dalle sue continue risate.
Fissai le due ragazze scambiarsi occhiatacce e da una parte fui felice che Scarlett non era una di quelle ragazze impaurite che non sapevano come difendersi e che sparivano il giorno dopo, pur di non aver nulla a che fare con loro due.
"Modella."
Alla risposta di Scarlett, spalancai gli occhi.
Una modella?
Non che il fisico giusto le mancasse, per carità. Al confronto di quando andavamo a scuola, alle medie, era dimagrita molto, il viso era molto più sfilato e aveva finalmente imparato a truccarsi e soprattutto a tenere i capelli sciolti.
Nonostante l'avessi ritrovata quel pomeriggio, avevo notato che non portava al polso un laccetto per legare i capelli. Una cosa che la rendeva molto più femminile.
"Modella?" fece eco Louis, anche più sconvolto di me.
Lui era l'unico -fino a poco prima- che sapeva qualcosa su Scarlett. I giorni a seguire in cui ero entrato nella casa di X-factor, avevo ritrovato in lui un vero amico; essendo solo con lui, un giorno, ci raccontammo entrambi le vite l'uno dell'altro. Di lui scoprii allora che era l'unico maschio su cinque figli, che sua madre aveva divorziato e che aveva fatto una piccola parte in un film, da piccolo. Di me gli avevo detto di Gemma, della separazione dei miei e del mio lavoro in un panificio; e infine gli avevo parlato di Scarlett, allora il mio cagnolino. Gli avevo spiegato che non era un dispreggiativo, anzi! Mi faceva piacere la sua compagnia, e visto che quasi tutti i pomeriggi li passavamo insieme, quando uscii dal programma -posizionatomi terzo in finale- Louis mi chiese se gli presentavo questa famosa ragazza.
Purtroppo lei non mi rispondeva più alle chiamate, mi aveva cancellato tra gli amici di facebook e l'unica cosa che mi rimaneva, era quello di andare a casa sua. Peccato, però, che quello che mi mancava era il coraggio.
Poi il successo crebbe, mi portò altrove e quasi mi dimenticai di Scarlett.
Quasi, finchè quel pomeriggio non la rividi.
"Harry? Yuhu, hai capito cos'ha chiesto Liam?"
Mi voltai spaventato verso Niall, intento a picchiettarmi su una spalla con il dito. Mi guardai in giro confuso, notando che il nostro tavolo era ormai vuoto.
Ma dov'erano finiti tutti?
"Cosa?"
Niall sorrise dal mio momento di smarrimento, aiutandomi a mettermi in piedi e obbligandomi a seguirlo verso la pista.
"Liam vuole che prendiamo una persona, una ragazza, che sia grande o piccola, e che apriamo le danze." Spiegò velocemente.
La pista da ballo era vuota, ma proprio vicino ci stavano i miei amici, mano nella mano della propria ragazza, intenti ad aspettare qualcosa.
"Aspetta. -bloccai Niall.- Cosa dobbiamo fare?"
Niall sbuffò spazientito, puntando perfino gli occhi al cielo.
"C'è stato un piccolo problemino con i figli di Maddy. Per perdere tempo, dobbiamo aprire le danze. Quindi, ora prendi una ragazza, vecchia o giovane scegli tu, e balla come noi."
I miei occhi si chiusero e  si riaprirono un paio di volte prima di assorbire completamente le parole di Niall. Non ero il numero uno nei balli, e poi di solito erano le ragazze che lo chiedevano a me.
Quando Niall si allontanò con la scusa di aver trovato la sua ragazza della coppia, lo notai avvicinarsi a Scarlett, troppo intenta a graffiarsi le mani, nervosa.
Passarono pochi secondi prima di arrivare a capire di chi stesse parlando.
Grazie alle mie lunghe gambe, riuscii a superare Niall che spense il suo sorriso al mio passaggio, raggiungendo in poche falcate Scarlett.
"Balli con me?"
La sua faccia assunse un'espressione mista tra il confuso e il sorpreso.
I suoi occhi guizzarono oltre la mia spalle e mi immaginai guardare Niall. Perchè non poteva semplicemente accettare un invito a ballare? Non le stavo chiedendo mica la mano!

 
 
  



EHIO
Buongiorno bella gente!
E finalmente ci siamo, la storia prende vita e...
Mi sono accorta di essere una deficiente a tutti gli
effetti: non vi ho avvisato che ho intenzione di aggiornare
una volta alla settimana, così da preparare il capitolo
-spero- alla perfezione c:


Ho notato che già è molto seguita e non so come
ringraziarvi :3

Quindi... alla prossima, che però forse metterò
questo venerdì per il semplice fatto che voglio
far partire a tutti gli effetti la storia :)

Sofia.

 
   
 
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