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Autore: Ehybastaldo_    21/10/2013    12 recensioni
Mi affrettai a seguirla, sfoggiando un sorriso quando mi ritrovai al suo fianco.
"Ti ricordi quando, all'inizio, pensavo ti chiamassi Sky?"
Scarlett continuò per la sua strada, senza degnarmi di uno sguardo, sostenendomi; ma notai la smorfia che assunse la sua faccia. Così mi precipitai ad aggiungere "Ti giuro! Ero serio!" ridacchiando, ma da solo.
Evidentemente era cambiato anche il suo sarcasmo.
Quando ormai eravamo al principio delle scale che ci avrebbero portati al piano inferiore, finalmente si girò verso me, parlandomi.
"Ti ricordi quando ti ho detto di andare a fanculo?"
Aggrottai la fronte, appoggiando la mano sullo scorrimano della scala, arrestandomi immediatamente.
Prima le donne; in questo ero ben conosciuto.
"Ti giuro! Ero seria!"
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"Senti Harry. -Scar si voltò nella mia direzione, forse più nera in volto di me- Nemmeno a me piace questa situazione di tenere i figli di Mad e Liam per qualche giorno; ma vedi di collaborare o ti farò vedere io le stelle nel mio metodo personale." mi intimò puntandomi un dito dritto al petto.
Rimasi per qualche secondo senza fiato e senza parole, al dire il vero. Dovevamo tenere chi?
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO.
 


#SCARLETT
 
 
"Scar!"
Mi girai di scatto, riconoscendo la voce che mi aveva richiamato alle mie spalle.
Quando mi voltai, la biondina dagli occhi azzurri sfoderò un sorriso, mentre a passo veloce mi venne in contro più felice che mai. E anche io lo ero! Da quanto tempo non la vedevo? Tre anni? Forse anche di più.
Madison Sparks, per gli amici Maddy, ma per me semplicemente Mad: studentessa modello, compagna di banco e di stanza al college Red Velvet di Londra.
Era cambiata un bel po': il viso era più magro, gli occhi stanchi, contornati da un colore violaceo, segno di tanta stanchezza,  confermato dalle borse coperte di fondotinta. Tanto coperti perfino da spegnere il verde cristallino dei suoi smeraldi che aveva al posto degli occhi.
E cosa la rendeva così?
Di sicuro la preparazione del suo matrimonio non era stata una passeggiata, tutta rose e fiori. E io non ero riuscita nemmeno ad aiutarla con gli inviti.
Perchè sì; nonostante la lontananza che ci divideva, non ci eravamo mai separate, cercandoci ogni qualvolta fosse possibile.
"Mad!" urlai a mia volta, affondando il viso nell'incavo del suo collo quando arrivò da me. Le sue braccia mi chiusero in un abbraccio saldamente, segno che anche a lei ero mancata tantissimo. I miei capelli castani si intrecciarono nei suoi biondissimi, quasi confondendosi.
Ogni volta fosse stato possibile sentirci finivamo sempre col parlare di altro, tranne che dei preparativi del suo matrimonio tanto atteso.
Già... Dopo quasi un anno e mezzo di fidanzamento, la mia migliore amica aveva avuto la fatidica proposta dal fidanzato in cima alla Tour Eiffel. Altro che film e filmini! Liam Payne era la persona più dolce di questo pianeta e sapeva perfettamente come rendere felice Mad e placare i suoi vizi infiniti.
Era sempre stata la tipica ragazza viziata dai genitori, abbastanza ricchi da accontentarla in tutto, finendo col mandare la figlia in un comune liceo del paese per errore. Ma almeno ci eravamo conosciute, avevamo fatto amicizia e un giorno avevamo capito che non riuscivamo a stare una lontana dall'altra.
Fin quando all'età di diciassette anni non rimase incinta della sua prima cotta, John, rimanendo fregata proprio alla sua prima volta.
Poi, io trovai il lavoro della mia vita, modella, dopo il diploma, abbandonando la mia amata Holmes Chapel per girare tutto il mondo con l'agenzia che mi aveva messo gli occhi addosso, oltre i soldi nelle carte di credito, allontanandomi completamente dalla mia amica, oltre che dalla mia famiglia.
Quasi mi stritolò in quell'abbraccio che bravavamo da tempo, odorandola e socchiudendo appena gli occhi per godermi il momento.
I suoi capelli sempre profumati alla pesca, il suo frutto preferito, la pelle morbida e chiara nascosta dal vestitino verde che indossava per l'occasione e i tacchi che aveva sempre portato fin da giovane per mascherare la sua altezza; o in questo caso, bassezza. L'avevo osservata attentamente per quei tre secondi che ne ebbi l'occasione, prima di essere trasportata dal suo abbraccio e dalla sua risata. Dio, quanto mi era mancata!
La mia puffetta, tanto che le mie braccia le circondavano il collo, nemmeno fossi io quella strana tra le due.
Una voce maschile ci obbligò a staccarci, mentre notai con un sorriso stampato sulle labbra il futuro marito della mia migliore amica passarle un braccio sulle spalle. Mica gliel'avrei portata via!
Le fotografie non gli rendevano giustizia, comunque! Era perfetto anche lui: capelli chiari, quasi sul biondo, tagliati corti alla base della testa e più sopra aveva uno strano ciuffo che si allungava man mano si avvicinava alla fronte; la barba ben curata, tagliata perfettamente fino al mento. E i muscoli... Era sempre stato il sogno di Mad esser potretta da due belle braccia muscolose.
Il suo principe azzurro, insomma.
"Scarlett, lui è Liam. Ma penso tu sappia chi sia già." mi sorrise amorevolmente Mad, mentre io annuii, sconsolata.
Liam James Payne. Chi non lo conosceva?
Uno dei cinque membri della più famosa boyband nata qualche anno prima: i One Direction.
Si erano conosciuti per caso in un bar di Londra, durante un viaggio, quando Mad sbraitò contro il povero cameriere che non le aveva portato l'ordinazione precisa come gli aveva richiesto lei.
 
I suoi occhi si incrociarono in mezzo a tutti quei presenti nel locale e il fato ha voluto che non si fossero più staccati.
 
Erano state le parole di Mad, che mi ripeteva ogni santa sera quando doveva staccare per andare a dormire tra le braccia del suo amato. La sua sera, la mia mattina.
Nemmeno il fuso orario ci aveva divise.
Amavo Liam sopratutto per la sua bontà, per non averle girato nelle spalle una volta conosciuta la situazione di Mad, Maya e Nick, i suoi figli gemelli.
Che poi, più sfortunata di così, non si può! Prima volta, rimane incinta e anche di due gemelli! Cioè...
Ma la cosa che mi faceva incuriosire di più, era la strana sensazione che non ci fossero in giro i suoi quattro odiosi amichetti.
Per fortuna, non avevo mai avuto a che fare con loro. Li conoscevo solo per fama e per tutte le foto che la mia amica mi inviava solo per farmi salire i nervi. Era sempre un trauma aprire una foto che mi inviava. Non volevo avere una crisi di nervi, tanto da farmi strappare i capelli.
Sono sempre stata una tipa strana. Non ho mai detto il contrario.
Ma uno di loro no. Quello lo conoscevo bene.
Harry Edward Styles, riccio montato, occhi verdi smerarlo, tanto da far concorrenza a quelli della mia migliore amica.
Cresciuti insieme sulle vie di Holmes Chapel, una volta diventato famoso si dimenticò di me e di chi erano i suoi veri amici, quelli che l'avevano sopportato cantare fino a tarda notte nel garage di casa sua, nei locali più squallidi che non l'avevano mai approvato, a scuola quando scriveva dei testi durante le lezioni per poi farceli leggere e chiedere un parere.
Fino al giorno in cui si presentò ai provini di X-Factor a mia insaputa, passando e cambiando completamente personalità.
Non per questo l'avevo soprannominato appunto 'il vampiro'; colui che di giorno sembrava una persona qualunque e poi, la notte, si trasformava in un mostro che nessuno conosceva.
"Come va a lavoro?" la voce di Mad mi riportò alla realtà, facendomi smettere di sorridere.
"Aaah, finalmente un pò di vacanza. Giuro, va bene due, tre servizi al mese... Ma cavolo, lasciatemi respirare!" sbraitai, sentendo la risata cristallina della mia amica, seguita da quella di Liam che subito dopo fermò gentilmente un cameriere e prese dal vassoio tre bicchieri di champagne.
Ce li porse e tutte e tre insieme brindammo.
I loro sguardi si incrociarono e per un momento mi sentii il terzo incomodo. Cioè, lo ero di sicuro.
Sembrava di stare in uno di quei stupidi telefilm americani che trasmettono alla tv: lui guarda lei con gli occhi sognanti, lei che quasi si scioglie e sorride come un'ebete. Il terzo incomodo -che sarei io- che li guarda e non sa con quale stupida scusa liquidarli.
Un pò li invidiavo, però.
Per non pensare ad altro, scolai in un sorso tutto il bicchiere, posandolo poi sul primo vassoio vuoto che veniva trasportato da un cameriere davvero niente male.
"Strano... Non ho ancora visto i tuoi amici." guardai Liam che fece una smorfia alla mia affermazione, staccando finalmente gli occhi da Mad.
Magari non erano potuti venire. Magari avevano formato una band tra loro, lasciando fuori Liam che aveva deciso di sposarsi e magari smettere di cantare.
Eppure mi sembrava strano: Mad era una grande sognatrice, lottava con mani e denti pur di arrivare al suo scopo. Non credevo che non aiutasse Liam a tenere stretto il suo sogno. Forse in tre anni qualcosa era davvero cambiata e io ero rimasta alla vecchia Mad.
"Parli del diavolo..." Liam fece un cenno con la mano occupata dal bicchiere accompagnato da un sorriso che andava da un orecchio all'altro.
Mi voltai di scatto, notando quattro ragazzi camminare l'uno di fianco all'altro nella nostra direzione. C'era gente che fingeva di svenire, chi gli sorrideva, chi chiacchierava con la persona di fianco per fargli notare i quattro paladini dei miei stivali.
Ma chi si sentivano?
In poche falcate mi ritrovai i quattro beniamini tutti sorridenti a complimentarsi con i quasi neo-sposini.
 
 
#HARRY
 
 
Abbracciai il mio amico Liam. Era da un pò che non stavamo insieme, e vedere quel sorriso che gli andava da un orecchio all'altro, non faceva altro che rendermi felice per lui.
Non gli vedevo quel sorriso da un bel pò. Maddy era fatta per lui, questo l'avevo capito in quel momento in cui ci aveva confessato che le avrebbe chiesto la mano, durante il nostro ultimo tour.
Salutai velocemente anche la sua futura sposa, sussurrandogli all'orecchio un vecchio scherzo fatto a Liam. Lui mi guardò in modo assassino, mentre Maddy si lasciò andare ad una risata che lui tanto amava e che ci aveva riempito la testa durante le nostre giornate insieme su quanto fosse bella. E in fondo, aveva anche ragione.
Risi anche io, fissando poi la ragazza al loro fianco che mi guardava da capo a piedi. Voleva un autografo? Le avrei dato anche una foto, se voleva. E se ci teneva, anche la radiografia completa.
"Ciao." le dissi, sfoggiando il miglior sorriso che potessi fare.
Tante persone ne rimanevano affascinate, tante facevano anche finta di svenire quando le provocavo così, per attirare l'attenzione.
Ma la ragazza non si mosse per niente, anzi alzò semplicemente un sopracciglio.
"Non sei cambiato per niente, Styles."
Amavo quando la gente mi chiamava per cognome; poi se era una ragazza, meglio ancora.
La ragazza girò i tacchi, e dopo aver chiesto scusa ai due quasi sposini, se ne andò senza nemmeno salutarci o presentarsi.
Quando ormai era lontana da noi di qualche passo, notai che anche da dietro non era per niente male.
"Harry ha appena avuto il bidone!" mi prese in giro Niall, ricevendo una brutta occhiataccia da parte mia.
"Non si può chiamare bidone, questo, Niall. Nemmeno la conoscevo." risposi con ovvietà.
"Invece ti sbagli, Harry."
Guardai confuso Maddy, aggrottando la fronte e aspettando che continuasse a parlare.
Impossibile! Se conoscevo una tipa così carina, con tanto di carattere peperino e sostenuto, me la sarei ricordata! Non potevo non ricordare una che si faceva notare tra la folla.
Tranne se non era una di quelle venute con me a letto qualche sera che avevo alzato un pò troppo il gomito.
"Lei è Scarlett Evans, la tua quasi vicina di casa di Holmes Chapel."
Scarlett Evans? La piccola paffutella che mi veniva dietro alle elementari? La stessa ragazza che mi aveva accompagnato al locale dove mi ero esibito per la prima volta, impaurito di non piacere a nessuno, sorprendendo anche me stesso per il pubblico che si era formato sotto il piccolo palchetto a fine esibizione?
Davvero?
"Davvero?" i miei pensieri presero il sopravvento, impossensandosi delle mie labbra.
La bionda annuì, stringendosi poi tra le braccia di Liam.
"Allora, vado a richiamarla così le faccio vedere la casa dove alloggerà stanotte. Non voglio mandarla a quell'albergo già da questa sera; voglio averla vicina fino a dopo al matrimonio."
Ovviamente Liam non negò la possibilità a Maddy di fare quello che voleva, lasciandola andare in seguito ad un bacio casto sulle labbra.
Mi trattenni dal vomitare. Cose così dolci non erano apprezzati dai miei organi.
Quando la ragazza si allontanò, la voce di Zayn mi riportò alla realtà.
"Allora Harry... Dicci qualcosa su questa ragazza." rise insieme agli altri.
Lo fulminai con lo sguardo.
Scarlett no, non era il tipo che si sarebbe buttata tra le braccia del primo che passava. Tantomeno di Zayn, fidanzato da ben due anni ormai con la famosa cantante Perrie delle Little Mix.
Mi affrettai, così, a ricordarglielo, sorridendo soddisfatto quando smise immediatamente di fare lo spavaldo.
Scarlett...
 
*  *  *
 
"E questa è la tua camera per questa notte, Scar!"
Che strazio!
Vedere quella casa -grande quanta tutta Holmes Chapel, per l'esattezza- mi aveva messo addosso una noia mortale. Per non parlare della fame. Quando avremmo cenato?
"Grazie."
Scarlett si buttò tra le braccia di Maddy, saltellando sul posto come una bambina.
L'immagine di lei cresciuta tutta d'un colpo, mi fece sorridere. Non saprei dire il perchè.
Mi ricordavo di lei seduta su quel muretto del parco, a gambe incrociate, mentre infilava la mano nel sacchetto delle sue caramelle. Faceva finta di mescolarle, ma casualmente, le uscivano sempre quelle alla coca-cola, le sue preferite.
Io la prendevo in giro, ricordandole che tutto quello zucchero non le faceva bene, nè per la linea, nè per i suoi denti, già decorati da un filo metallico attaccato sopra; ma lei, astuta, mi rispondeva prontamente che sarebbe stato meglio se ne avessi mangiato io una buona quantità, giusto per rendermi meno acido.
Ma lo ero davvero così tanto già allora?
Nemmeno ricordavo il motivo per cui non l'avevo avvisata del mio provino ad X-factor, tanto da farci allontanare velocemente, fino a non parlarci più. Forse, avevo paura di essere deriso perfino da quello che definivo la mia migliore amica. Nonostante avesse solo un anno meno di me, tutti i pomeriggi, quasi, li passavo sempre con lei. Come due migliori amici.
"E tu Harry, dormirai proprio nella camera accanto."
Sussultai al tocco di Liam, che mi girò per le spalle verso la porta in cui si nascondeva la mia camera da letto.
Almeno avrei dormito in quella casa solo per qualche notte, niente di più.
"Per forza qui deve dormire?"
Mi girai di scatto verso Scarlett, guardandola curioso.
I suoi capelli erano diventati più lunghi; prima amava tenerli corti fino al viso rotondetto che aveva allora. Voleva dire che con gli anni aveva capito che così, lunghi, sarebbe diventata più sexy.
Le sue maniglie dell'amore erano completamente sparite, le sue unghie erano decisamente cresciute e le mani ben curate. Come il resto del corpo, notai con grande entusiasmo.
Mi sarei divertito una sera con lei con molto piacere.
"Non mi infilerò nel tuo letto, tranquilla." le ammiccai, sorridente.
Lei sbuffò.
"Non c'è il pericolo, tranquillo." mi canzonò usando il mio stesso tono.
Dopo che Liam e Maddy avevano osservato la scena in silenzio, ci liquidarono con la scusa degli altri ospiti che li attendevano nella sala principale.
Aprii la porta di camera mia qualche secondo dopo aver guardato attentamente Scarlett fare la stessa cosa, richiudendola alle mie spalle e guardandomi in giro.
Niente di speciale: una semplice camera da letto composta da un letto, un armadietto e una grande finestra che notai immediatamente, data l'immensa luce che vi entrava nella stanza.
Chiusi le tende, dopo aver dato una sbirciata alla piscina vuota del retro della casa, e mi gettai sul letto pesantemente. Almeno era morbido.
Come ci era stato detto dai sposini, le mie valige erano già in camera. Ma non era il momento di disfarle, anche perchè sarei rimasto in quella casa solo per quarantotto ore massimo.
Preferii gettarmi sotto la doccia per una bella rinfrescata dopo il lungo viaggio che mi era toccato fare, e mi vestii con una semplice maglia bianca con lo scollo a 'V' e un pantalone nero, seguito dalle mie amate scarpe stringate di pelle scura.
Indossai una giacca elegante ed uscii dalla stanza, bello, profumato e pronto per conoscere gente nuova.
Amavo le feste di questo genere solo per questo motivo: capitavano, certe volte, quelle scapatelle in cui il giorno dopo non ricordavi più nulla, se non che la sera prima ti fossi divertito come un normale adolescente, quale io ero.
Nel momento esatto in cui richiusi la porta, quella al mio fianco si aprì e Scarlett, vestita di un mini abito bianco, mi passò davanti senza nemmeno degnarmi di un saluto, uno sguardo.
Mi affrettai a seguirla, sfoggiando un sorriso quando mi ritrovai al suo fianco.
"Ti ricordi quando, all'inizio, pensavo ti chiamassi Sky?"
Scarlett continuò per la sua strada, senza degnarmi di uno sguardo, sostenendomi; ma notai la smorfia che assunse la sua faccia. Così mi precipitai ad aggiungere "Ti giuro! Ero serio!" ridacchiando, ma da solo.
Evidentemente era cambiato anche il suo sarcasmo.
Quando ormai eravamo al principio delle scale che ci avrebbero portati al piano inferiore, finalmente si girò verso me, parlandomi.
"Ti ricordi quando ti ho detto di andare a fanculo?"
Aggrottai la fronte, appoggiando la mano sullo scorrimano della scala, arrestandomi immediatamente.
Prima le donne; in questo ero ben conosciuto.
"Ti giuro! Ero seria!"
Dopo aver sfoderato un sorriso falsissimo, scese le scale tenendosi saldamente alla barra di legno per non cadere.
Non ci potevo credere! Mi aveva appena detto di starle alla larga con un giro di parole?
Sarebbe stato un pò difficile come cosa.
Sorrisi appena, scendendo finalmente le scale dietro di lei, in silenzio.


 
  

 

EHIO!
Salve, salve, salve!
Sono sempre qui, pronta ad intasare questo fandom
con la mia solita mente malata -e tutto quello che volete-,
quindi, bo, preparatevi al ritorno di Sofia :)

Non so che dire, siamo solo all'inizio
e vorrei avvisarvi di non soffermarvi al prologo. La vera
storia inizierà verso il terzo capitolo.
Quindi... STAY TUNED :3

Ah, prima che vada: se volete, ho concluso qualche
giorno fa la mia prima fantasy, e pare che sia 
piaciuta. Se siete nuovi, passate? c:

If we could only turn back time. (cliccateci su).

Sofia.


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