Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
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Autore: Osage_No_Onna    29/10/2013    3 recensioni
[YuGiOh!ZEXAL X Slash:// X Puella Magi Madoka Magica]
Ave popolo di EFP!
Questa è la mia terza storia cross-over e la mia terza what if!
Ma, passando alla trama...
Una misteriosa ragazza viene catapultata ad Heartland City da un Universo Parallelo e perde buona parte dei suoi ricordi. Essa ha con sé una pietra verde dai misteriosi poteri e un ciondolo con un cristallo che, secondo le leggende, corrisponderebbe al "Cristallo della Purezza", una pietra magica di cui si sa poco e nulla... Ad ogni modo, questo accade circa cinque mesi prima dell' inizio di ZEXAL e, durante una notte buia e piovosa, questa ragazza (in punto di morte) viene raccolta da una misteriosa figura mascherata che le offre la salvezza, ma a prezzo molto alto...
Insieme alla ragazza, viene catapultato ad Heartland anche il suo ragazzo, che la vede sparire misteriosamente sparire nel nulla. Tutto ciò causa un cambiamento repentino del suo carattere e una vera e propria "caccia all' uomo" alla quale partecipano anche due Pueri Magi e (ovviamente) anche Kyubey sarà nella partita...
Cosa mai potrà succedere?
Leggete e scopritelo!
Dedicata a Feelings e a Ryoku. Grazie ragazzi!
Genere: Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '*For my love I'll survive*'
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Chapter 02
They don’t really know me (second part)
 
“Perché, ma perché, Kami-sama?” si lamentò Sixth nascondendo la faccia tra le mani, entrambi i gomiti poggiati sul tavolo d’ ebano.
“Stai scherzando! È una cosa bellissima!” intervenne III in per confortarla, le mani impiastricciate di una strana sostanza biancastra.
“Parla per te. No, io al WDC non partecipo. Non so duellare. E mi annoio.”
“Così parti prevenuta.”
“E allora, cosa succede qui? La mocciosa ha un’ altra delle sue crisi?”disse beffardo IV, appena rientrato dalla sua “missione” con un sorriso sadico sul volto.
VI lo guardò storto. Non che avesse proprio in odio il secondo fratello maggiore, ma nella maggior parte dei casi il suo comportamento aveva l’ incredibile potere di farle saltare tutti i neuroni (e tutto il resto del sistema nervoso) contemporaneamente. Non le piacevano i “fighetti di città”, quindi figuriamoci chi ostentava un comportamento crudele. Certe volte, però, sapeva essere davvero adorabile con lei.
Rimpiangendo il fatto che Four non mostrasse spesso il proprio lato tenero, si limitò a grugnire, con poca convinzione: “Com’ è andata con quel… Kamishiro Ryoga?”
“Tutto magnificamente, ma queste non sono cose che t’ interessano. Perché ti lamentavi, pulce?” fu la risposta.
“Quanto ti odio quando usi quel nomignolo.”frignò la castana mettendo il broncio.
“È quello adatto a te, mocciosa.”
Tom Burrasca, piantala immediatamente!”gridò Sixth a quel punto sventolando il dito indice sotto al naso del secondogenito.
“Non potevi trovare qualcosa di meglio?”
“No, perché ti si addice. E non farmi aggiungere altre parole non ripetibili di fronte a qualcuno che ha la puzza sotto il naso.”
“Cosa stai insinuando, brutta mocciosa?”
“Io non insinuo proprio nulla.”
“Non è vero!”
“Sì che è vero!”
“No che non è vero!”
“Ragazzi, basta! Cercate di andare d’ accordo come dei buoni fratelli.”li rimproverò Three, gli occhi verdi rattristati ed il volto leggermente contratto in una smorfia triste.
Di solito, nel vedere lo sguardo triste del fratello dai capelli confetto, Sixth cedeva. Al contrario di quanto accadeva con IV, Yumiko adorava Michael.
Le piaceva tutto di lui: gli occhi verdi come smeraldi, la frangia leggermente mossa e tinta di rosa, i riccioli impertinenti che sbucavano ai lati della testa, i movimenti aggraziati da pattinatore e soprattutto la sua gentilezza d’ animo.
Cercava sempre di capire i suoi sentimenti e di confortarla, anche quando era nei suoi periodi neri e faceva fuori a colpi di sguardi in cagnesco tutti coloro che osavano anche solo avvicinarsi a lei.
“Okay, Nii-sama.” Sorrise quindi ignorando il fratello dai capelli bicolor e dando due gentili colpetti alla testa del terzogenito alzandosi sulle punte.
Poi pescò due biscotti dal vassoio d’ argento e li sgranocchiò rumorosamente.
Non aveva ancora cambiato idea riguardo al Duel Monsters: proprio non le andava giù l’ idea di dover partecipare a quello stupido Carnevale, ma insistere ulteriormente avrebbe solo complicato le cose. Se non si fosse iscritta di spontanea volontà, l’ avrebbe obbligata il maggiore dei fratelli, Five, o meglio Christopher.
Chris… Come mai era cambiato così tanto? Fino a cinque anni fa era il fratello maggiore che tutti avrebbero voluto: calmo, gentile, spesso sorridente, ma anche severo quando doveva esserlo. Tuttavia era un punto di riferimento sia per lei che per gli altri due.
Da quando aveva giurato vendetta al Dottor Faker era cambiato radicalmente: non sorrideva più, parlava poco e solo quando era strettamente necessario, ossia quando doveva dare degli ordini.
Da calmo era diventato freddo e insopportabilmente ligio alle regole.
Thomas, che pure un angioletto non era, aveva avuto un netto crollo nei confronti degli avversari e talvolta anche in quelli dei familiari; mentre Michael aveva dovuto inasprire il proprio carattere gentile e mascherare tutta la propria tristezza e tirare avanti facendo finta di niente.
Sixth era l’ unica che lo vedeva singhiozzare sotto le lenzuola ricamate prima di addormentarsi.
E lei?
Lei era diventata un’ idol che tradiva i propri fan; una ragazza all’ apparenza dolce, onesta e zuccherosa che nella vita privata passava al vaglio i deck dei propri ammiratori per vedere se questi contenessero Carte Numero. Ma non solo.
Era necessario, ma certe volte la faceva star male.
Un’ ondata di amarezza le strinse la testa in una morsa.

 
***
 
 
 
Multiverse [SLASH://]
 
“Allora? Tomoya l’ ha trovata?”chiese impaziente una ragazzina dodicenne dai capelli castani liscissimi facendo irruzione in una stanza buia. La tuta arancione era troppo grande per lei e sembrava che le sue gambe navigassero nei pantaloni.
“Forse.” Le rispose un ragazzo afroamericano dalla pelle color cioccolato e gli occhiali a “fondo di bottiglia” ben piantati sul naso che facevano sembrare verdi gli occhi marroni. Indossava un jeans blu-indaco, scarpe da passeggio ed una giacca blu sopra una maglia scolorita. “Il caro Mister Proverbi a Sproposito dice di aver individuato una ragazza molto simile a lei ad Heartland City, in Giappone. Ma non il Giappone di questo Universo.”
“Ecco, infatti un nome inglese per una città nipponica è altamente inusuale.” Intervenne un’ altra persona, stavolta una ragazza, con magnifici occhi verdi e un caschetto di capelli rossi fermato da due mollette verdi ai lati della testa che mettevano in risalto la forma perfettamente ovale del viso. Matilde, questo era il suo nome, vestiva come una collegiale: maglia a maniche lunghe e gonna corta blu accompagnate da calzettoni rosa confetto e ballerine.
“Seriamente, sono preoccupata per Tomoya. Da quando la prima delle gemelle Santoro è scomparsa ha avuto un crollo spaventoso, non sembra neanche più lui. Ma soprattutto proprio non capisco perché abbia deciso di trasferirsi lì e di diventare un… un…”proseguì poi.
“Number Hunter.”la aiutò il ragazzo dalla pelle color cioccolato.
“Ecco, grazie Isaia. Non dico che il gesto in sé sia sbagliato, so bene che lo sta facendo per ritrovare la sua fidanzata. Come lo si può biasimare? Quello che mi chiedo e che mi lascia perplessa è questo: c’è davvero bisogno di arrivare a tanto?”
“Cosacosacosa? Aggiornatemi!”chiese la dodicenne con aria curiosa.
“È arrivato a sacrificare la sua anima.”
“Oh porca Madoka.”
Per un po’ il silenzio aleggiò cupo nella stanza insieme ai molti sentimenti inespressi che i tre ragazzi cercavano da un pezzo di nascondere senza grandi risultati.
Ansia, eccitazione, inquietudine e diffidenza si mescolavano creando un mix micidiale che lasciava i presenti senza parole e con una strana sensazione d’ amaro in bocca.
“Ragazzi, ho notizie nuove di zecca per voi!” esclamò una voce allegra che portò con sé una ventata d’ aria fresca e di emozioni positive.
Paula Hernandez, ragazza spagnola di quattordici anni, era la spola tra i vari Universi, la messaggera di quel ristretto gruppo di ragazzi che stava disperatamente cercando Yumiko Santoro, enfant prodige dei manga, che a soli quattordici anni aveva già scritto o diretto dieci serie.
La giovane Hernandez era una ragazza davvero carina, con lunghi capelli rossi acconciati in modo da seguire lo stile rock/punk e due grandi ed espressivi occhi azzurro cielo. Portava un completo casual costituito da maglia, pantalone extralarge e sneakers nei toni del fucsia, contro il quale spiccava la pelle stranamente pallida.
“Guardata un po’ la foto di questa ragazza. Non assomiglia parecchio alla nostra mangaka?”
“Fisicamente sì, anzi direi che ne è la copia sputata. Gli stessi capelli castani e mossi, gli stessi occhi marroni con sfumature azzurre…”
“No. Isaia, frena un attimo. Sei impazzito, per caso?” obbiettò Valentina, la dodicenne che del resto anche la sorella minore della ragazza data per dispersa.
“Valentina ha ragione. Le incongruenze sono troppe.”la spalleggiò Matilde. “Ad esempio le ciocche di capelli che ricadono davanti alle orecchie: Yumiko non ce le ha mica tinte di verde. Inoltre le sfumature degli occhi di questa ragazza sono quattro e si incrociano a doppia elica, un po’ come la forma del DNA, mentre la seconda delle sorelle Santoro ne aveva otto e disposte a raggiera intorno alla pupilla.”
“Giusto! Anche il vestiario non corrisponde.” Approvò la quarta sorella Santoro. “Mia sorella non si infilerebbe un vestito di quelli neanche morta. Una volta, quando era più piccola, nostra madre ha impiegato tre ore per convincerla ad infilarsi un abito elegante nero accompagnato dalle calze color carne e le ballerine di vernice nere.”
“È quello che ho fatto notare al caro Shizenyuuki, ma lui è testardo.” Scosse la testa Paula. “Dice di essere sicuro: questa ragazza è la nostra ragazza.”
“Ah sì? E da cosa l’ ha capito?”chiese beffardo Isaia.
“Dagli occhi.”
“Che grandissima scemenza!”scoppiò a ridere Valentina.
“Io non direi.”la gelò subito dopo Matilde.
L’ attenzione generale fu rivolta a lei.
“È vero, le contraddizioni ci sono e non sono poche, ma effettivamente noi non sappiamo se Yumiko sia rimasta la stessa passando da un Universo all’ altro. Potrebbe aver deciso di nascondere a tutti la propria vera identità, e quando ci si maschera da cosa si potrebbe partire, se non dall’ aspetto fisico?”
“E brava la mia cuginetta! Sta imparando.”approvò la spagnola.
“Per cui fare un salto a controllare non sarebbe una cattiva idea.”concluse l’ afroamericano.
“Una robetta da niente!” mugugnò Valentina. “Andare chissà come in un Universo Parallelo, convincere chissà come mia sorella a smettere di vivere in una città ultratecnologica in cui tutti vorrebbero vivere e ritornare chissà come qui…”
“Non ti facevo così disfattista, sai Val? Il modo per arrivare ad Heartland City, almeno, ce l’ abbiamo… Ed anche una valida scusa per avvicinarla.”


Angolo dell' Autrice
Rieccomi qui! Scusatemi se sono in mostruoso ritardo, ma ho avuto il mio bel po' da fare con la scuola e tutto il resto...
Fu così che in questo secondo capitolo comparvero nuovi e misteriosi personaggi! Vabbè, se avete una buona conoscenza di cartoon italiani relativamente recenti vi sarete accorti che Isaia, Paula e Matilde appartengono al cartone "Slash://" del Gruppo Alcuni. Qualcuno tra voi lettori lo seguiva?
Ah, per inciso, il cognome "Hernandez" per la nostra(?) spagnola l' ho inventato io e solo ai fini della storia, anche perché il suo vero cognome (così come anche quello degli altri personaggi) non si conosce (o forse non lo conosco io xD)!
Si comincia anche a delineare meglio la figura di VI, la nostra sorella Tron (ergo: preparatevi a vederla litigare mooolto spesso con IV!). Avete commenti da fare? Segnalazioni di eventuali errori?
A voi la parola!
See you!
-Puff


NEL PROSSIMO CAPITOLO:
Un nuovo studente si iscrive alla Heartland Academy e finisce nella classe di Yuma. Il suo aspetto fisico molto avvenente e i suoi modi misteriosi attirano molti sguardi, ma cosa si nasconde dietro ai suoi occhi di ghiaccio e alle risposte gelide?

  
 
   
 
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