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Autore: itachiforever    29/10/2013    3 recensioni
[Johnny Depp, Tim Burton, varia bella gente]
In tempi molto vicini a noi, non si sa bene dove e quando, una famiglia ereditò una casa enorme al limitare di un bosco con un che di fiabesco, ai piedi di un monte che ricorda vagamente quello di Heidi.
Una normale famiglia media che non si lamentava di quello che aveva, ma con il nuovo immobile in possesso mise in vendita quella che era la loro attuale dimora per trasferirsi.
Data la quantità di stanze a loro disposizione, dopo un po’ decisero di aprire un hotel, per far fronte alle spese che richiedeva l’abitazione.
La ragazza, Victoria detta Vicky, aveva un’innata passione per Tim Burton, i suoi film, i suoi personaggi, e naturalmente i suoi attori, Johnny Depp sopra tutti, suo idolo incondizionato.
I genitori le fecero scegliere il nome da dare all’hotel, e lei, da brava Burtoniana, scelse “Wonderland”. Ma dal giorno in cui attaccarono l’insegna accanto al cancello d’ingresso, le cose cambiarono radicalmente.
Non aspettatevi niente di troppo serio mi raccomando!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 1
 


Era una mattina d’inverno quando Vicky venne svegliata dalle urla di sua madre che la chiamava dal piano di sotto.
La ragazza si alzò di malavoglia e scese le scale in direzione della reception, dove la madre l’aspettava.

“Sbrigati, lavati, vestiti, fai colazione e mettiamo un po’ d’ordine che finalmente oggi arrivano ospiti.” Furono le prime parole che la madre le disse appena la vide.

Vicky, guardandola come farebbe uno zombie : “Ok, ma non c’era bisogno di fare tutto questo casino. Yaawn”

Contrariamente agli altri anni, in quel periodo da loro i clienti arrivavano e partivano dopo un paio di giorni.
Vicky tornò in camera sua si lavò, mise un paio di jeans blu scuro e una maglietta viola a maniche lunghe, si spazzolò i mossi capelli castani che le arrivavano alle spalle, poi riscese per bere un bicchiere di latte caldo con un paio di biscotti, passò l’aspirapolvere nelle due stanze prenotate e andò a trovare i tre cavalli che avevano comprato per usufruire della stalla dietro l’hotel.  Appena la videro entrare i cavalli iniziarono a nitrire. Uno, il più robusto, era nero, uno grigio e uno, anzi una, marrone scuro: Temerario, Polvere Da Sparo e Nellie.

“Ciao ragazzi! Come stanno oggi i miei campioni e la mia principessa? Dormito bene?”
Vicky adorava i suoi cavalli, aveva un legame speciale soprattutto con Temerario. Lui aveva una triste storia alle spalle… era stato maltrattato da quando era un puledrino, costretto a vivere in un box piccolissimo nero come lui, quando divenne più grande venne frustato continuamente e quando la polizia arrestò il suo padrone lo trovarono pieno di cicatrici e ferite praticamente ovunque.
Lo affidarono alle cure di una scuderia molto famosa, dove veniva trattato molto bene, o almeno i responsabili ci provarono. Alcune ferite non guariscono mai completamente e ormai Temerario, che a quel tempo era ancora un cavallo senza nome, aveva imparato a diffidare degli uomini.
Un giorno Vicky e i suoi genitori arrivarono alla scuderia per comprare un paio di cavalli e dopo averli scelti Vicky decise di farsi un giro nella stalla. Ad un tratto sentì dei nitriti e dei forti calci alla porta di un box diverso dagli altri. Mentre tutti erano in legno questo era in ferro e all’interno vi era un enorme stallone nero come la notte che scalciava e nitriva. Ancora erano visibili i segni di molte cicatrici. Vicky si fece raccontare la sua storia e ne rimase molto colpita. Decise che sarebbe riuscita a domare quel cavallo indomabile e dopo molte trattative con i suoi genitori, li convinse a prendere anche lui.
Arrivati all’hotel non ebbe problemi a fare amicizia con Polvere Da Sparo e Nellie, lo stallone nero invece non si lasciava avvicinare. Ma Vicky era un osso duro e ogni giorno continuò ad  andare da lui per cercare di conquistare la sua fiducia. Gli parlava di tutto e di niente, ma lui, anche se l’ascoltava, si dimostrava indifferente, le dava le spalle e ogni tanto assaggiava un po’ di fieno.
Un giorno Vicky fece qualcosa che nessuno sano di mente avrebbe mai fatto: entrò nel box. Aprì piano la porta ed entrò, avvicinandosi molto lentamente al cavallo che la guardava attento a quello che stava accadendo. Non appena la ragazza allungò la mano per accarezzarlo, si voltò di scatto, si impennò e Vicky evitò per un pelo uno zoccolo in faccia.
Poi, contro qualunque logica, invece di andarsene alla svelta, abbracciò il grande stallone, accarezzandolo dolcemente sul collo e sussurrandogli all’orecchio :“Tranquillo bello, non permetterò a nessuno ti farti del male. Sei al sicuro adesso.”
Bastarono quelle parole, pronunciate dal profondo de cuore, a calmare il cavallo. Poi Vicky gli accarezzò il muso e gli occhi castani della ragazza incontrarono i grandi occhi neri del cavallo, quegli occhi che sembravano dei pozzi profondissimi, con in fondo una debole luce di paura e dolore, una luce che da lì a poco tempo si sarebbe spenta per non riaccendersi mai più.
Il giorno dopo Vicky fece un’altra delle sue pazzie: sellò il cavallo e lo portò nel recinto appena fuori la stalla. Salì piano in groppa e appena ebbe infilato entrambi i piedi nelle staffe il cavallo iniziò a correre come nessun cavallo aveva mai fatto prima. La ragazza rideva divertita e si iniziò a preoccupare solo quando, vicini alla staccionata, il cavallo non dava segno di volersi fermare o girare. Infatti saltò la staccionata e continuò la sua sfrenata corsa. Dopo un po’ si fermò da solo.
“Forse ho trovato il nome adatto a te. Furia!”
Il cavallo sbuffò indignato.
“No? E come ti sembra Tornado? Come il cavallo di Zorro!”
Il cavallo scosse la testa.
“Mhm… bo non saprei che altro nome darti. Magari me ne viene in mente qualcuno mentre ci facciamo un’altra corsetta. Forza, ANDIAMO!”
Il cavallo non si mosse.
La ragazza schioccò la lingua, gli diede dei leggeri colpi di tallone nei fianchi, allentò le briglie, ma niente, il cavallo non si muoveva.
All’improvviso le venne un’illuminazione e gridò: “YHA!”
Il cavallo nitrì, si impennò e partì a correre ancora più veloce di prima. Correva, correva, sembrava che volasse. Non sembrava nemmeno un cavallo, e il contrasto che creava quel lampo nero su quella soffice coltre di neve bianca appena caduta era impressionante.
Non si sa per quanto tempo corsero, ma quando si fermarono e Vicky scese, si mise di fronte a lui e lo guardò negli occhi.
“Ora so come chiamarti. Il tuo nome è Temerario.”
Da quel giorno divennero inseparabili e quella fu solo la prima di moltissime altre corse contro il vento.   

Ma torniamo al presente…
“Quando arrivano gli ospiti vedo se riesco a convincerli a fare una cavalcata con voi.”

Proprio in quel momento un taxi si fermò davanti all’hotel e due uomini bussarono alla porta.
Finito di sistemare la stalla Vicky tornò a casa e aprendo la porta rimase lì impalata con uno sguardo del tipo “equesticosadiavolocifannoqui?”

“Finalmente!” disse la madre appena la vide “Loro saranno i nostri ospiti per le prossime due settimane, accompagnali nelle loro camere.”

“ S-sì, s-subito. Per… di… qua… .” Disse con gli occhi spiritati guidandoli verso le scale.

I due presero le valigie e arrivati in cima le scale l’uomo più “anziano”, con i capelli sparati e la barba alla Nicholas Cage disse: “Grazie mille.”

Arrivati di fronte alle porte delle camere Vicky, con un sorriso da  ebete stampato in faccia, disse: “Queste sono le vostre stanze, per qualunque cosa chiamate.”

Con una faccia un po’ perplessa il più giovane dei due “Ok, grazie.”

Tornata alla reception Vicky urlò a sua madre: “TIM BURTON E JOHNNY DEPP STARANNO QUI PER DUE SETTIMANE E TU NON MI DICI NIENTE ?!?!?!”





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Angolo dell' autrice


Ecco ripostato il primo capitolo della mia storia, spero di avere incuriosito chi non la conosceva..... apporterò alcune modifiche ai capitoli, come ho fatto aggiungendo la storia di Temerario.

http://www.google.it/imgres?hl=it&biw=1366&bih=643&tbm=isch&tbnid=4CtqZHZZHGvhfM:&imgrefurl=http://it.forwallpaper.com/wallpaper/black-horse-in-the-snow-170634.html&docid=WQVu1Vn8ry3AAM&itg=1&imgurl=http://images.forwallpaper.com/files/thumbs/preview/17/170634__black-horse-in-the-snow_p.jpg&w=808&h=606&ei=UxdwUozzNITQhAf3p4GwAw&zoom=1&ved=1t:3588,r:13,s:0,i:121&iact=rc&page=1&tbnh=165&tbnw=223&start=0&ndsp=17&tx=134&ty=34 
Per chi non lo sapesse Temerario e Polvere Da Sparo sono i nomi dei due cavalli che compaiono nel film "Sleepy Hollow", rispettivamente del cavaliere senza testa e di Ichabod, mentre Nellie sarebbe Mrs. Lovett di "Sweeney Todd".
A presto :) Baci!

 
  
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