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Autore: Sarah_00    29/10/2013    6 recensioni
***
Il braccio di Harry, che è disteso alle mie spalle, mi tiene stretta a lui. Intreccio le dita della mia mano con la sua pensando a questa notte. Non so come, la mia mente ritorna alla prima volta che l’ho incontrato, a tutto quello che mi ha detto. Poi mi ricordo di una frase in particolare: “Questo gioco finirà solo quando ti avrò avuta, e sappiamo entrambi che accadrà presto”. Ora che mi ha avuta mi lascerà perdere e non gli importerà più niente di me. Tutte quelle parole dolci erano solo per avermi, e ora che mi ha avuta non servo più a niente. Delle lacrime escono dai miei occhi. Non so perché, ma io ci tengo davvero a lui, non voglio essere ingannata. Una lacrima cade sulla mano di lui. Prego che non se ne sia reso conto e che stia dormendo.
(...)
“Perché piangi?”
Mi dice con voce affettuosa.
“Perché ora mi hai avuta”
“E…Allora?”
“E ora tutto questo è finito”
“Tutto cosa?”
“Tutto questo dannatissimo gioco per avermi”
Lui sospira capendo cosa intendo.
“Senti Jade, è vero, doveva andare così, ma … non voglio perderti”
(...)
“Voglio che tu faccia parte della mia vita … io ci tengo a te”
***
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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1. Capitolo uno

“Oh cazzo”

Impreco guardando la sveglia.  Ancora una volta non ha suonato. E ancora una volta sono in ritardo per lavoro. Da poco ho terminato le superiori e non sapendo se continuare gli studi, ho deciso di dare una mano alla famiglia lavorando. Grazie a mia madre sono riuscita a trovare un posto in un negozio d’intimo in centro. Jessy, il mio capo, più di una volta mi ha rimproverato per i miei innumerevoli ritardi. Devo proprio cambiare questa dannata sveglia. Mi alzo dal letto velocemente correndo in bagno per lavarmi. Sciacquo il viso e lavo i denti. Mi precipito all’armadio da cui estraggo nel disordine un jeans e una maglietta a mezze maniche colorata e un po’ larga. Non amo mettere in mostra il mio corpo, non ne vado molto fiera. Possiamo dire che la mia autostima è al quanto bassa, anzi, oserei dire assente. Infilo saltellando verso la porta le mie amatissime converse e afferro il telefonino sul comodino per poi infilarlo in tasca.

“Jade, sbrigati, farai tardi a lavoro”

Mi urla mia madre dal piano inferiore. Prendo la borsa e apro con forza la porta della stanza. Sto per scendere quando mi ricordo di non essermi neanche truccata un po’ o almeno pettinata. Ritorno in bagno. Afferro un correttore che uso per coprire le occhiaie ancora evidenti. Prendo la matita nera e la passo nella linea interna dei miei occhi verdi. Infine metto un po’ di mascara. Prendo il pettine e dò una spazzolata veloce ai miei capelli. Mi guardo allo specchio e abbastanza soddisfatta mi dirigo al piano inferiore correndo per le scale e rischiando di inciampare in uno dei giochi di mio fratello che, come sempre, ha lasciato incustodito per casa.

“Mamma, io vado”

Urlo verso la cucina prima di aprire la porta di casa.

“Non fai colazione?”

Mia madre mi dice facendomi fermare.

“No, grazie, sono già in ritardo”

Dico prima di uscire e chiudere la porta dietro di me. Raggiungo di fretta il mio scooter. Dopo aver messo in casco, mi avvio verso il centro di Londra. Come sempre c’è traffico. Per questo prendo una scorciatoia, dove di solito passano poche autovetture. Infatti, è così. Tranne un’auto che uscendo da un vicolo mi prende in pieno. Fortunatamente non mi faccio male. Mi tolgo il casco e impreco.

“Ecco, mi ci mancava anche questa … tutto bene?”

Mi dice una voce roca maschile.

“Benissimo, tranne il fatto che mi hai preso in pieno, deficiente, ma non ci vedi?”

Dico sarcasticamente controllando lo scooter.

“Scusami, non c’è bisogno di essere così acida”

Dice aiutandomi a sollevare il motorino. Lo guardo. Apro la bocca per ribattere, quando rimango quasi ipnotizzata dal suo sguardo. Le sue iridi verdi fissano le mie. Una folta chioma riccia ricopre la sua testa, mentre un piccolo sorrisetto si stampa sulle sue labbra carnose mostrando leggermente le fossette.

“S-scusa, è solo che sono in ritardo per lavoro e non ci voleva proprio”

Dico abbassando lo sguardo.

“Non te la prendere con me. Comunque, il mio nome è Harry, Harry Styles”

Dice offrendomi la mano.

“Ah … ehm, piacere, Jade, Jade Edwards”

Gli stringo la mano che lui porta alle labbra per poi lasciare un bacio sul dorso mentre mi guarda dritto negli occhi. Sento avvampare il mio volto. Fa una piccola risatina lasciando la mia mano. Di certo ha notato il mio colorito.

“Ehm, ora devo davvero andare, ci vediamo”

Dico ricordandomi del negozio. Infilo il casco e salgo sullo scooter.

“Fammi controllare se lo scooter è apposto”

Dice fermandosi di-fronte al mio mezzo.

“No, non c’è tempo, devo andare”

“Ok, peggio per te”

Allaccio il casco e metto in moto. Niente. Lo scooter è letteralmente morto. Riprovo. Ancora niente.

“Ehm, scusa”

Dico mentre lui apre la portiera della sua auto nera. Si gira verso di me.

“Si?”

 Dice al quanto divertito. Mi tolgo il casco, in modo da guardarlo meglio mentre con le mani mi aggiusto i capelli.

“Potresti darmi un passaggio?”

Dico un po’ imbarazzata. Lui sorride rendendo più evidenti le fossette.

“Come?”

Mi risponde avvicinandosi, facendo finta di non capire.

“P-potresti darmi un passaggio?”

“E la parolina magica?”

Dice prendendomi in giro.

“Fanculo”

“Non credo sia questa”

“Dai, ti prego, già sono in ritardo e potrei perdere il lavoro”

“Va bene, ma muoviti, ho di meglio da fare”

Mi aspetta mentre scendo dalla vettura e mi aiuta a portarla vicino al marciapiede in modo da non ostacolare il passaggio delle altre auto.

Poi mi accompagna alla macchina. Mi apre lo sportello del passeggero e mi fa entrare. Lo ringrazio a bassa voce. Lo guardo mentre arriva al suo posto e
mette in moto.

“Dove ti devo portare?”

Mi guarda.

“In centro”

Mi dà un ultimo sorriso e poi inizia a guidare. Per tutto il tragitto c’è un silenzio imbarazzante. Non so proprio cosa dire. Mi giro verso di lui che decide di rompere il silenzio. Ringrazio mentalmente di aver incominciato lui a parlare.

“Per lo scooter non ti preoccupare, conosco un tizio che di certo metterà tutto a posto”

“Ah, grazie”

“Di niente. Sai, sei proprio niente male”

Guardo fuori dal finestrino un po’ imbarazzata.

“Ehm, grazie, anche se non sono molto d’accordo”

“Perché?”

Ribatte.

“Perché non credo di esserlo”

“Beh, ti sbagli. Sai, non sempre concedo di entrare nella mia macchina a una sconosciuta che, perlopiù, mi ha dato del ‘deficiente’”

“E dovrei andarne fiera? Vedi che tu mi sei piombato addosso”

“Ma io ti sto dando una mano. Potevo anche lasciarti a piedi”

“Non l’avresti fatto”

“Chi te lo dice?”

“Beh … non lo faresti e basta”

“Vuoi scommetterci?”

Lo guardo un po’ interdetta, quando all’improvviso si ferma per la strada.

“Che stai facendo?”

“Scendi”

“Che?”

“Scendi dalla mia auto”

“Fanculo, stronzo”

Apro lo sportello ed esco dall’auto sbattendo la portiera.

“Attenta!”

Mi urla prima di andarsene.  Oggi non è davvero giornata. Quell’Harry è davvero strano. Prima è gentile e poi invece mi lascia a piedi. Riconosco i bastardi, e lui di certo lo è. Inizio a camminare. Sono davvero in ritardo. Giro in una stradina un po’ isolata. È una brutta strada, con tizi strani e alcolizzati. Ricordo che ogni volta che ci passo con lo scooter, accelero. Cammino a passo più svelto. Mi stringo nelle spalle cercando di non farmi notare da qualche psicopatico, ci manca solo questo.

“Ehi, bella”

Dice una voce maschile al quanto brilla alle mie spalle. Io faccio finta di niente e continuo a camminare.

“Ehi, parlo con te”

Mi dice seguendomi. Mi afferra per il braccio e mi gira verso di lui. È un uomo sulla trentina, molto mal ridotto e ubriaco. Come fa la gente a essere brilla a
quest’ora del mattino?

“Lasciami in pace”

Dico cercando di staccarmi dalla sua presa.

“Perché fai così, voglio solo un bacetto”

Dice sempre con voce brilla e avvicinandosi.

“Lasciami, ti ho detto”

Cerco di allontanarlo senza riuscirci. Un’auto si ferma alla mia destra e abbassa il finestrino distraendo l’uomo. È Harry.

“Entra in auto”

Mi ordina. Senza pensarci due volte apro lo sportello ed entro nella sua macchina. Preferisco uno stronzo a un ubriaco.

“Ehi, dove vai?”

Dice l’uomo sui marciapiedi.

“Sparisci stronzo”

Gli risponde il ragazzo riccio. Dopo di che mette in moto uscendo da quella stradina.

“Grazie”

Dico un po’ imbarazzata.

“Ti ho salvato il culo piccola, mi devi un favore”

“Basta che non mi chiami più piccola”

“Perché, non ti piace, piccola?”

Dice ripetendo di proposito l’ultima parola.

“No. Non mi piace che tu mi chiama così”

Dico al quanto infastidita.

“Beh, vedi di abituarti, perché d’ora in poi tu sarai la mia piccola e non puoi fare niente per impedirlo”

Quelle parole fanno percorrere un brivido lungo la mia schiena. Chi crede di essere per trattarmi così? È vero, mi ha aiutata, ma questo non significa che può considerarmi ‘’la sua piccola’’.

“Che razza di psicopatico sei?”

Lui fa un piccolo sorrisetto, di certo infastidito dalle mie parole.

“Dipende da quante razze di psicopatici conosci”

Rimango in silenzio aspettando di arrivare al negozio.

“Dove lavori?”

“In un negozio d’intimo”

“Ehm, interessate. Allora di certo sei una che se ne intende. Non vedo l’ora di guardare che cosa indossi tu sotto i vestiti”

Lo guardo disgustata.

“Non credo lo scoprirai mai”

“Ehm, qualcosa mi dice il contrario, piccola”

Respiro verso l’alto spostando i capelli dalla mia fronte.

“Per me sei una tipa da perizoma”

Rivolto gli occhi al cielo arrossendo leggermente.

“È così, vero?”

Mi dice guardandomi. Lo guardo senza sapere che dire. Lui sorride maliziosamente.

“Sapevo di avere ragione”

“Fottiti. E comunque non sono affari tuoi”

“Beh, da ora sì”

“Perché?”

“Perché adesso non ti darò pace fino a quando non riuscirò a vedere il tuo perizoma e anche quello sotto al perizoma”

Lo guardo con disgusto. Come può parlare così con me dopo solo quindici minuti che ci conosciamo?

“Mi dai il volta stomaco”

Lui fa una piccola risatina e poi parcheggia. Scendo dall’auto, e sto per ringraziare, quando mi accorgo che mi ha lasciata più lontana al negozio e che è
uscito anche lui.

“Perché sei sceso?”

“Beh, per darti questo”

Non ho il tempo di chiedere spiegazioni in quanto mi blocca contro la sua auto e preme le sue labbra contro le mie aspettando che io ricambi. Io rimango
ferma, immobilizzata, per un gesto così inaspettato. Dischiudo leggermente le labbra e lui subito ne approfitta facendo penetrare la sua lingua all’intero
della mia bocca. Poggio le mani dietro al suo collo trattenendolo vicino a me. Non so per quale assurdo motivo, ma non ho voglia di staccarmi dalle sue labbra. Non pensavo potesse piacermi un bacio da parte sua, che, perlopiù, non conosco affatto. Non sono la tipa che bacia un ragazzo appena conosciuto. Sono sempre stata una che ama i baci veri tra persone che si conoscono bene, che si piacciono. Anche se non posso dire che Harry non mi piaccia, anzi, ha un qualcosa che mi attrae.
Harry allontana le sue labbra dalle mie per prendere aria mantenendo sempre le mani sui miei fianchi. Le mie mani si trovano a giocherellare con i piccoli ricci che scendono sul suo collo mentre mi mordo il labbro inferiore.

“Che ne pensi ora dello psicopatico?”

Mi dice sarcasticamente mostrando le fossette. Io sorrido.

“Penso che non sia tanto male a baciare”

Dico guardandolo negli occhi. Poggia la sua fronte contro la mia.

“Che ne dici se stasera ti porto con me?”

“Dove?”

Dico cercando di reggere il suo sguardo.

“Beh, a fare un giro. Non ti preoccupare, poi ti riporto a casa tua. Sempre se non vuoi vedere la mia”

Dice maliziosamente.

“Cosa ti fa pensare che andrei a casa tua?”

“Beh … il fatto che ami i miei baci”

Non ho neanche il tempo di ribattere che subito le sue labbra si riattaccano alle mie.

“Ora è meglio se vai a lavoro”

Dice allontanandosi. La sua mano s’infila nella mia tasca da dove estrae il mio telefonino su cui compone il suo numero e s’invia un messaggio.

“Ti faccio sapere per stasera”

Mi dice facendomi l’occhiolino e porgendomi il cellulare che io prendo.

“Allora … ciao”

Dico al quanto imbarazzata.

“Sì, ciao”

Sto per andare quanto mi sento spingere contro il muro. Le sue labbra ancora una volta baciano le mie che subito ricambiano facendo diventare un
semplice bacio a stampo un bacio appassionato. Mi sorride e poi preme di nuovo le sue labbra contro le mie.

“È la prima volta che bacio un ragazzo dopo neanche un’ora che lo conosco”

“Ma io non sono un ragazzo qualunque, sono Harry Styles”

Dice con voce scherzosa.

“Beh, Harry Styles, io dovrei davvero andare”

“Ciao piccola”

“Ti ho detto di non …”

Mi bacia fermando le mie parole.

“A stasera”

Si allontana ed entra in macchina. Lo guardo sfrecciare via con la sua auto nera ancora un po’ intontita da quello che è successo. Ho davvero baciato Harry? E ho davvero un appuntamento con lui? E davvero ho il suo numero? Mi pongo tutte queste domande avviandomi al negozio.

“Finalmente!”

Mi dice Jessy appena entro.

“Scusa, ho avuto un incidente con lo scooter e …”

“Va bene, non fa niente, ma che non ricapiti più”

“Sì, certo”

 ***
Finito il mio turno, saluto le ragazze ed esco dal negozio. Mi avvio verso casa. È un po’ lontana da lì e non ho poi tanta voglia di camminare. Mi arriva un messaggio. È di Harry. Non so perché, ma leggendo il suo nome istintivamente sorrido.

“Hai finito di lavorare? XX Harry”

“Sì, sono appena uscita. XX Jade”

“Aspetta, vengo a prenderti. XX Harry”

“Non fa niente, posso andare da sola. XX Jade”

Rispondo. Sono al quanto imbarazzata di rivederlo. Ancora non so come comportarmi. In solo venti minuti mi ha baciata, figuriamoci se avremmo avuto più tempo. Continuo a camminare quando mi sento stringere la vita. Non mi ci vuole molto per capire che è Harry.

“Pensavo di averti detto di aspettarmi”

Mi dice all’orecchio.

“Beh, non volevo scomodarti”

Dico cercando una scusa. Si allontana dal mio corpo per poi mettersi di-fronte a me. Cerca di baciarmi ma io lo fermo.

“Harry, io ho riflettuto molto su quello che è successo e penso che sia meglio far finta di niente. Infondo è stato solo un bacio, forse più di uno, ma poi basta. Mi sono divertita, lo stesso credo che valga per te, ma noi non ci conosciamo, io non so niente di te, tranne il tuo nome. Perché non facciamo finta che non ci siamo mai baciati e che non sia successo niente? Sarebbe meglio così”

Lui fa una piccola risatina. Poi mi guarda con uno sguardo più cupo.

“Ti sei già pentita di avermi baciato?”

Mi dice accarezzandomi le labbra.

“Pensavo ti fosse piaciuto”

“Sì, infatti, ma … per te sono solo un gioco”

“Chi te lo dice?”

“Beh … lo so”

“Anche se fosse, continuerai ad esserlo. Questo gioco non finirà fino a quando non ti avrò avuta, e sappiamo entrambi che accadrà presto”

Le sue parole mi mettono quasi paura. Le mie mani iniziano a sudare mentre cerco una risposta adatta alla situazione.

“Non ho intenzione di essere ancora per molto il tuo ‘gioco’. Cercatene un altro perché se t’interessa solo portarmi a letto, hai sbagliato persona”

“Perché, per caso ti sei fatta monaca?”

Mi dice sarcasticamente.

“O hai paura che ti possa piacere troppo la tua sicurissima prima volta?”

Dice sicuro guardandomi dritto negli occhi.

“Chi ti dice che sia la prima volta?”

“Beh, si vede”

Mi dice accarezzandomi la guancia.

“Non mi toccare”

Dico spostando la sua mano dal mio volto. Lui sorride.

“Presto mi pregherai di toccarti”

“Mi disgusti”

“Ammettilo, ti piaccio”

“Neanche nei tuoi sogni”

“Ti infastidisce così tanto sapere che ti piace uno appena conosciuto? Sono sicuro che tu sia una di quelle romantiche sentimentaliste del cazzo che
credono nel vero amore e stronzate simili”

“È così brutto secondo te, credere nel vero amore?”

“Sono solo cazzate”

“Beh, io ci credo e penso sia bello sperare di trovare quella persona che ti fa star bene solo se ti parla e che con solo un bacio ti porta in un altro mondo”

Lui si mette a ridere smontando il mio sorriso.

“Sei così ... Femmina”

“Ehm, forse perché lo sono?”

Dico sarcasticamente.

“Beh, vedi di non fare troppo la romantica stasera”

“Ma io non uscirò con te”

“Oh, invece si”

Dice avvicinandosi.

“E non farai la sentimentalista del cazzo”

“Sempre se tu non farai lo stronzo”

“Allora vuoi uscire”

Dice soddisfatto sorridendo.

“Uff … solo stasera”

“Va bene, tanto non mi ci vorrà molto per averti”

“Ci risiamo. Io non sono un oggetto che puoi avere”

“Questo lo dici tu”

“Fottiti bastardo”

“Non fare la stronza con me”

Mi dice stringendomi il polso.

“Perché sei così?”

“Così come?”

“Strano”

Sorride e mi lascia il polso.

“È un complimento?”

“Non credo”

“Forza, ti riporto a casa”

Si mette affianco a me e mi prende la mano facendo intrecciare le nostre dita. È una sensazione strana. È da un po’ che non mi sento così tenendo per mano un ragazzo. Ma non posso provare qualcosa per lui. È impossibile. È solo uno stronzo che vuole portarmi a letto o, come dice lui, “avermi”. Sta approfittando di me, per lui sono solo un gioco, e non posso dargliela vinta. Arrivati davanti casa mi fermo.

“Sono arrivata, grazie”

“Allora ti vengo a prendere qui stasera, fatti trovare pronta per le 21:00 e questa volta non fare tardi come quando devi andare a lavorare”

“Non faccio sempre tardi”

“Vedremmo”

“Ciao Harry”

“Ciao piccola”

Dice facendomi l’occhiolino. Io alzo gli occhi al cielo sapendo che mi ha chiamata così solo per infastidirmi e salgo i gradini davanti casa. Mi giro un’ultima volta e lo saluto con la mano. Lui mi sorride per poi inumidirsi le labbra. Apro la porta e trovo mio fratello maggiore che mi guarda in modo strano.

“Chi è quello?”

“Jus, è solo un tizio”

Dico con aria scocciata.

“Un tizio che ti tiene per mano e che ti accompagna a casa”

Dice sarcasticamente.

“Non ho voglia di parlarne”

“Invece ne parlerai lo stesso. Jade, tu sei già fidanzata”

È vero, io sono fidanzata. Con un ragazzo che si è trasferito in un’altra città. Si chiama John e non ci sentiamo da un po’. Comunque io non ho intenzione di tradirlo, è solo un’uscita tra ragazzi, non c’è niente di strano. Anche se ci siamo baciati, io non sto con Harry e quindi è meglio se John non sappia niente.

“È solo uno che ho conosciuto oggi, e che mi ha investita mentre stavo sullo scooter”

“Ti ha fatto male?”

Dice preoccupato.

“No, ma per scusarsi mi ha accompagnata, tutto qui”

“Va bene … “

“Ora se non ti dispiace, vorrei andare a pranzare, sto morendo di fame!”

“Andiamo...”


***

Spazio della scrittrice xx
Ehi ragazze!
Questa è la mia prima fan-fiction *o*
Spero vi sia piaciuta :3
questi sono i personaggi:
:

Jade Edwards;



Harry Styles;



Justin Edwards.
   
 
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